C'è qualcosa di ontologico e cosmogonico, per non dire teologico, nel prendersi cura di una pianta. Elevarsi a entità da cui dipende completamente la sopravvivenza di una creatura vivente, di per sé inerme e incapace di comunicare per di più, ha effettivamente qualcosa di divino. Si tratta di un'attività di per sé in grado di farci riflettere sul grande mistero della vita, della morte, della creazione, dell'eventuale esistenza, o insistenza beninteso, di un essere superiore.
Il giardinaggio, per dirla in altri termini, può essere un hobby molto proficuo, nella quantità e qualità dei ragionamenti filosofici che è in grado di attivare ed è allo stesso tempo estremamente rilassante, rinfrancante, soddisfacente nella misura in cui si è perfettamente capaci di far crescere e prosperare le proprie amate piante.
Purtroppo, tuttavia, il pollice verde non è una qualità che l'eventuale essere superiore di qui sopra ha distribuito democraticamente, in parti uguali, a tutti i partecipanti di questa grande rappresentazione teatrale comunemente chiamata vita. Tra chi si scorda puntualmente di nutrire a dovere il proprio giardino e chi, per motivi totalmente ignoti, non fa altro che sotterrare una pianta rinsecchita dopo l'altra, non è detto che tutti possano trarre beneficio mentale dedicandosi a un'attività che solo alcuni possono definire realmente zen.
In aiuto di tutti questi amanti della natura mancati, di chi suo malgrado non ha il tempo per curare a dovere una manciata di piante, o semplicemente di chi vuole trascinare anche nel mondo virtuale il proprio passatempo preferito, l'italianissima Dramatic Iceberg, software house con base operativa a Torino, ha ben pensato di realizzare Garden In!, minuscola, minimalista e particolare esperienza che potrebbe tranquillamente essere accostata ai cari e vecchi Tamagotchi.
Perché un simile paragone? Ve lo spieghiamo nella nostra recensione di Garden In!.
Prendi il vaso, riempi il vaso, coccola la pianta nel vaso
Non c'è un vero e proprio menù, non degno di questo nome per lo meno, ad accogliere l'utente ad ogni avvio di Garden In!. C'è qualche scritta che si palesa sul monitor, è vero, ma sullo sfondo si palesa sin dall'inizio il centro, il cuore pulsante di tutto l'esperienza, ovvero la stanza, la prima tra le altre sbloccabili e ripresa da una visuale isometrica, in cui è contenuta l'esperienza veicolata dal software.
Sospesa in un vuoto siderale che può assumere i colori del tramonto, dell'alba, di un cielo stellato e così via, sulle prime vi sembrerà di avere a che fare con una sorta di clone del bellissimo Unpacking. Mobilio ridotto all'osso, scatoloni ancora da aprire accumulati alla rinfusa, l'idea di trovarsi di fronte ad un gioco in cui il tempo è sospeso, una rilassante musica di sottofondo a rendere questo placido e delicato quadretto a colori pastello ancora più onirico.
Tocca alla prima schermata di tutorial, che si palesa in pop-up al centro della scena, spiegare intenti e (non)obiettivi di Garden In!. A partire da un comodo menù, facilmente richiamabile al costo di un click, potrete posizionare dovunque vogliate un vaso, riempirlo di terra, piantare un seme e attendere che la natura faccia il suo corso. Tutto qui, o quasi. Sul serio. Davvero. Non stiamo scherzando.
Garden In! è un simulatore all'acqua di rose del giardinaggio da interni. Non c'è alcuna intenzione di replicare la realtà, né il gameplay si incespica nel proporre chissà quali varietà di piante, di terreni, di vasi, di incognite da tenere conto per evitare che il valore del vostro pollice verde venga messo in dubbio. Si pianta il seme, si attende qualche ora, virtuale beninteso, ci si gode la vista della pianta al massimo della sua crescita e si passa a piazzare il vaso successivo.
Come una tisana prima di dormire
C'è qualche variazione sul tema a ravvivare timidamente la situazione. Di tanto in tanto è consigliabile innaffiare le piante, che tuttavia possono al massimo essiccare momentaneamente. Nell'eventualità di un'invasione di insetti poco graditi dovrete armarvi di spray. Per non far sentire trascurate le vostre compagne di stanza, di tanto in tanto, potrete letteralmente coccolarle con una misurata e dolce carezza a colpi di click del mouse. Inoltre, se vi sentirete particolarmente intraprendenti, potrete piantare due semi nello stesso vaso, dando vita, con un pizzico di fortuna, nuove specie ibride.
A livello di meccaniche ludiche, non si va davvero al di là a questo, lasciando al tomo che tiene traccia di tutte le varietà piantate fino a quel momento, ad una contenuta lista di sbloccabili e ad una ristretta lista di missioni il compito di imprimere un minimo di progressione al tutto. Piantare con successo un certo numero di esemplari, proteggerli un tot di volte dagli attacchi degli insetti, scoprire una nuova varietà ibrida, sono tutte (facilissime) condizioni imposte dagli obiettivi di cui sopra che chiunque può facilmente raggiungere, tanto più se si considera che non dovrete accumulare denaro, o crediti simili, per acquistare vasi in quantità o abbellire casa con ulteriori mobili e elettrodomestici.
Completare questi piccoli incarichi vi permetterà di sbloccare nuove stanze, oggetti per la casa, sfondi per lo scenario e ovviamente vasi, semi, tipologie di terreno. Nulla di così vasto, beninteso, dal momento che a conti fatti Garden In! è "completabile" in una ventina di sessioni di gioco.
L'unico limite in questo senso, a ben vedere, è il tempo richiesto dalle piante per crescere, tempo che tuttavia trascorre anche quando siete lontani dal PC. Proprio questa particolarità avvicina la creatura di Dramatic Iceberg agli indimenticabili Tamagotchi. Garden In!, infatti, è il software ideale da avviare prima di andare a dormire, o per concedersi una pausa di una decina di minuti dalla propria, stressante, routine giornaliera.
Questo ristretto lasso di tempo, difatti, è più che sufficiente per innaffiare le piante, cambiare la disposizione dei mobili e magari piazzare un nuovo vaso da qualche parte. Il ritmo, per intenderci, è lo stesso che si aveva proprio con il Tamagotchi, che richiedeva qualche minuto del proprio tempo per essere accudito, mentre per il resto della giornata poteva essere lasciato tranquillamente a sé stesso.
Garden In!, insomma, non è un videogioco in senso classico. Più che altro propone un'esperienza, regala un minuscolo angolo di paradiso in cui rifugiarsi di tanto in tanto. Quello che non offre dal punto di vista prettamente ludico, lo restituisce con i suoi colori pastello e la sua rilassante colonna sonora capace di cullarvi in una dimensione quasi onirica, dove nessuna pianta può appassire e non c'è niente che può minacciare la vostra tranquillità e calma.
Conclusioni
Per poco meno di dieci euro, Garden In! promette di mettere a tacere ogni ansia, ogni preoccupazione, ogni timore che attanaglia la vostra mente. La sua distensiva soundtrack, i cromatismi tranquillizzanti, il suo gameplay elementare e semplice da padroneggiare, vi trascineranno in una dimensione onirica e sospesa dove nemmeno la morte, il denaro, l'urgenza di performare esistono. Piantare i semi, vederli crescere, arredare le stanze della casa saranno le uniche cose che potrete fare, una limitazione chiaramente voluta e desiderata dagli sviluppatori, proprio per offrire un prodotto alla portata di chiunque, che potesse evitare qualsiasi tipo di apprensione. Garden In!, per dirla con altri termini, non è un titolo per tutti. Dipende molto da cosa cercate da un videogioco, cosa vi diverte, cosa vi stimola. Con una tazza di tisana stretta in una mano, in giornate magari particolarmente uggiose, la creatura di Dramatic Iceberg è il perfetto coronamento di un intenso e sublime momento di relax. Si tratta tuttavia di una produzione effimera, limitatissima, dal respiro cortissimo. Se cercate un minimo di progressione, se vi aspettavate una simulazione realistica, se speravate in una lunghissima lista di sbloccabili resterete certamente delusi. Un gioco da fruire come si faceva con i vecchi Tamagotchi, una decina di minuti al giorno, consapevoli che già dopo il primo avvio del software avrete visto praticamente tutto ciò che ha da offrirvi. Ideale su Steam Deck, o su Nintendo Switch dove esordirà a breve, da giocare sotto le coperte, un attimo prima di addormentarsi.
PRO
- Art design delizioso
- La soundtrack concilia il sonno meravigliosamente
- Un toccasana contro le ansie di tutti i giorni
CONTRO
- Non esiste una vera e propria progressione
- Esperienza di per sé evanescente