La Seconda Guerra Mondiale è stato un conflitto, o per meglio dire una tragedia, su larga scala, combattuta su molteplici fronti. La grande varietà di eventi è quindi divenuta un'importante fonte di ispirazione per l'arte a partire dalla seconda metà del novecento e di conseguenza anche i videogiochi hanno sfruttato le complesse tematiche legate alle azioni della Germania nazista.
Spesso, però, i fronti più toccati sono quelli della guerra aperta, delle grandi azioni militari e delle storie più emblematiche. L'occupazione della Francia e di Parigi, le campagne militari in Africa o gli eventi dei campi di concentramento, con orrore scoperti nelle fasi finali della guerra.
La Seconda Guerra Mondiale, però, ha colpito tutti e ogni luogo, anche quelli più remoti e sconosciuti, di cui è difficile trovare menzione nelle analisi ad ampio spettro, sommerse dai fatti più rumorosi delle azioni dell'Asse.
Gerda: A Flame in Winter si pone quindi l'obiettivo di raccontarci una storia "minore" ma non per questo meno importante. Lo fa portandoci in Danimarca, area meno trattata dai videogiochi, mettendoci nei panni di un'eroina che non agirà per forza per pura bontà.
Per scoprire di più, continuate a leggere la nostra recensione di Gerda: A Flame in Winter.
Tinglev
Gerda è una giovane donna di origini danesi da parte di madre e di origini tedesche da parte di padre. Infermiera di professione, Gerda torna in Danimarca poco prima dell'invasione tedesca (1940) dopo aver studiato per anni a Berlino. Insieme al marito, Anders, la donna passa anni sotto la dominazione nazista, cercando di far fronte ai limiti di approvvigionamento e libertà imposti dagli invasori stranieri.
La sua avventura inizia però nel 1945, quando il marito viene catturato in quanto membro della resistenza di Tinglev, il paesello dove vive la coppia e all'interno del quale si svolge l'intera storia. Dimenticate i soldati al fronte, le macchine da guerra e le tattiche militari su scala mondiale: Gerda A Flame in Winter ci mette nei panni di una donna che si trova improvvisamente da sola, con pochi amici, poche risorse e il semplice desiderio di rivedere il proprio sposo.
Avventura grafica a punti
Gerda A Flame in Winter è un'avventura grafica moderna nella quale saremo chiamati a compiere varie scelte che influenzeranno la trama. Continuamente dovremo portare avanti dialoghi e scegliere come agire in certe situazioni, con lo scopo di ottenere la fiducia di chi ci sta attorno.
L'intera avventura si basa, infatti, non solo sulle macroscopiche scelte compiute in momenti chiave della trama, ma anche sui piccoli commenti che andranno a migliorare o peggiorare i nostri rapporti con i personaggi principali e con le "comunità" di Tinglev.
In qualità di mezza danese e mezza tedesca, Gerda si trova su un confine pericoloso, ma certamente utile: potrà essere amica dei danesi, così come dei tedeschi (che non sono tutti nazisti, ricordiamolo). Potrà anche essere apertamente a favore dei ribelli, oppure mantenere un rapporto positivo con l'occupazione.
Sia chiaro, il gioco non ci permette realmente di elogiare con passione l'azione tedesca e nel complesso ci spinge verso la resistenza, ma saremo comunque noi a decidere come agire, sfruttando anche l'aiuto di alcuni nazisti per cercare di liberare Anders.
Sono poi importanti anche altri due elementi: gli oggetti che troveremo negli ambienti - come cibo, medici e beni di lusso - e i punti "mentali", classificati come Compassione, Arguzia e Intuizione. Questi ultimi si accumulano tra un "livello" e il successivo: in tal momento Gerda scrive sul proprio diario quanto accaduto nella più recente fase di gioco e noi dovremo decidere quali sono le sensazioni della donna sull'argomento. Ad esempio, dopo la cattura di Anders, potremo comprendere le sue azioni e il suo bisogno di scacciare i nazisti, oppure potremo ammettere che è stato incauto e ci ha messo in pericolo.
I punti mentali servono per "vincere" certe discussioni, ottenendo un risultato sicuro spendendo un punto. Nel caso nel quale non si disponga dei punti necessari e nemmeno di un oggetto importante, potremo scegliere una voce di dialogo "neutra" oppure cercare di ottenere un risultato positivo con un'affermazione estrema, con il rischio di un esito negativo. In quest'ultimo caso il risultato dipenderà da un lancio di dado che sarà condizionato dalle relazioni con la persona con la quale stiamo parlando e con i gruppi ai quali appartiene.
Gerda A Flame in Winter è quindi una sorta di partita a scacchi dove ogni azione è determinata da o determina i punti a nostra disposizione. Alle volte questa "caccia ai punti" romperà i nostri tentativi di roleplay e ci farà ritrovare nella strana situazione di essere in rapporti positivi sia con l'occupazione sia con la resistenza, ma in una certa misura è la caratteristica unica di Gerda, che ha il piede in due scarpe a causa delle proprie origini miste.
Una storia appassionante
Ciò che più conta è che Gerda A Flame in Winter ci mette al centro di una storia appassionante. Il cast dell'avventura è vario e interessante, unendo danesi, tedeschi, nazisti, ribelli, simpatizzanti del regime, approfittatori, sopravvissuti e tante persone che si muovono in un'area grigia e che potremo elogiare o criticare a seconda della nostra coscienza.
L'avventura, della durata di cinque/sei ore, è sempre stimolante e ci permette d'indagare nel profondo di Tinglev, che parte come un paesello qualunque e diventa il centro di attentati, scontri e intrighi. Ovviamente Gerda A Flame in Winter propone tanti finali diversi ed è rigiocabile in quanto nel corso dell'avventura dovremo spesso scegliere quali luoghi visitare e quali personaggi incontrare, perdendo così l'occasione di vedere altre sequenze. Non solo ci sono parti del gioco che non verranno viste in una sola partita, ma il destino di certi personaggi sarà segnato dalle nostre (non) azioni. Salvare Anders è l'unica cosa che conta per Gerda, ma la nostra coscienza ci permetterà di sacrificare tutto e tutti?
Gerda A Flame in Winter è inoltre piacevolissimo a livello visivo e sonoro. Lo stile grafico è ispirato alla pittura impressionista nordica e ogni sezione è un piccolo dipinto: funziona però molto di più da fermo che in movimento, in quanto le animazioni sono un po' rozze, anche per un gioco che non punta al dettaglio, e rendono i personaggi delle bambole di plastica più che delle persone. Anche il pathfinding alle volte è un po' incerto, creando strani balletti avanti e indietro di Gerda mentre cerca di raggiungere il punto che le abbiamo indicato. La colonna sonora accompagna sempre ogni sezione, trasmettendo in modo efficace le difficoltà di Gerda. Confermiamo infine che Gerda A Flame in Winter dispone di testi in italiano, con doppiaggio inglese o danese.
Conclusioni
Gerda A Flame in Winter è un'avventura grafica interessante e ben scritta, che ci porta su uno dei fronti della Seconda Guerra Mondiale meno noti e meno trattati nel mercato videoludico. Gli unici suoi limiti sono le animazioni basilari e una durata non particolarmente elevata, ma sono elementi che possono passare in secondo piano vista la qualità complessiva della narrazione e la varietà di situazioni nelle quali ci imbatteremo.
PRO
- Ottima trama e personaggi
- Il sistema di punti rende ogni scelta importante
- Tanti eventi e finali
CONTRO
- Animazioni migliorabili
- Una sola partita non dura molto