La nuova scheda video entry level di NVIDIA, di cui state leggendo la recensione, è arrivata in redazione nella forma della GIGABYTE GeForce GTX 1650 Gaming OC, più spinta ma anche più costosa, benché non di troppo, dei modelli base che partono da un prezzo consigliato di 149 dollari. Priva di tecnologie come Ray tracing o DLSS, la GPU di questa scheda gode comunque delle novità dell'architettura Turing che comporta miglioramenti sensibili dal punto di vista del calcolo in parallelo, dei calcoli FP16, della quantità di cache e dell'ottimizzazione dello shading. Inoltre vanta consumi contenuti, tanto da aver bisogno di un connettore ausiliario da 6-pin solo con modelli come quello GIGABYTE, dal quale ci aspettiamo qualcosa in più in termini di prestazioni una volta lasciata libera la scheda di superare i limiti imposti.
Caratteristiche e benchmark
La GIGABYTE GeForce GTX 1650 Gaming OC è una delle GTX 1650 più voluminose in circolazione e punta su dimensioni e doppia ventola per garantire frequenze più alte e margini di overclock superiori. Al contempo rinuncia però al backplate in metallo, sostituito da una protezione in plastica, e rinuncia a qualsivoglia vezzo, esclusa la scritta GIGABYTE illuminata a le RGB, per mantenere il prezzo contenuto, anche se al momento ci troviamo comunque nella zona dei 180 euro e quindi della costosa GTX 1050 Ti. Ma ci aspettiamo una bella differenza prestazionale da una scheda che incrementa i CUDA core arrivando a quota 896, spinge i 4GB di memoria GDDR5 fino a 8Gbps, conta ben 4.7 miliardi di di transistor a 12 nanometri e, in questo modello, si porta dai 1665MHz del boost base fino a 1815MHz. Il tutto mantenendo una rumorosità contenuta sia in idle, con le ventole che se ne stanno ferme, sia sotto sforzo, dove raramente abbiamo toccato quota 60 gradi centigradi, altro indizio di buoni margini di overclock, nonostante la natura al risparmio di una scheda tutta in plastica. Ma come al solito, prima di spingere le frequenze manualmente, siamo partiti dai benchmark effettuati lasciando che sia il sistema, grazie al software NVIDIA Scanner, a gestire le frequenze. E così facendo ci siamo ritrovati a con il core a 1965MHz e la temperatura a circa 58 gradi, nel bel mezzo del classico test 3DMark Time Spy che alla voce grafica ci ha restituito 3580 punti, sufficienti per doppiare una GTX 1050.
Certo, parliamo di un test che sfrutta all'osso la scheda a differenza di svariati titoli meno recenti, ma l'inizio è incoraggiante come lo sono anche i 61fps toccati con Forza Horizon 4 in 1080p, sufficienti per tenere testa addirittura a una GTX 1060 che dovrebbe essere sensibilmente più veloce. E purtroppo lo è, come risulta evidente passando a The Witcher 3 che con la tecnologia Hairworks disattivata si ferma a quota 47fps, contro i 53 raggiunti con la Radeon RX 570, mentre il pesante Shadow of the Tomb Raider si accontenta di 42fps di media. Per fortuna in entrambi i casi è possibile avvicinare e superare i 50fps con qualche compromesso grafico, ma risulta difficile difficile fare lo stesso con Anthem che tra l'altro risulta decisamente altalenante nelle prestazioni. Il titolo Bioware ondeggia infatti tra i 32 e i 60fps, rendendo difficile prendere le misure con le impostazioni, ma generalmente resta giocabile con una media di circa 38fps. Appare invece complicato godersi Metro Exodus che anche in 1080p subisce il limite dei 4GB di memoria, finendo per avvicinarsi a una GTX 1050 Ti con una media di circa 25fps a bordo del treno dei sopravvissuti. Non ci sono problemi, al contrario, con Apex Legends, stranamente stabile anche con i driver di lancio della nuova GeForce. Il veloce battle royale di Respawn Entertainment viaggia senza compromessi intorno ai 60fps, nelle zone più impegnative, per arrivare a circa 90fps di media portando le impostazioni grafiche su basso.
Overclock e conclusioni
La scheda GIGABYTE, lo abbiamo detto, è strutturata in modo da garantire frequenze più elevate dei modelli base e questo ci porta ai margini di overclock che abbiamo messo alla prova spingendo la memoria di 500MHz e il core di 100Mhz, lasciando però una parte della gestione delle frequenze al software che ha frenato l'ascesa del clock a 2055Mhz. Ma parliamo comunque di un guadagno di 245MHz sul boost base e di circa 90MHz sulla frequenza massima toccata sfruttando la tecnologia Scanner, senza ricorrere a spinte manuali. E questo traguardo ci ha permesso di toccare ben 3766 punti alla voce grafica con il test 3DMark Time Spy, guadagnando cinque punti percentuali che abbiamo ritrovato nei test in gioco, sempre in 1080p e con le impostazioni grafiche al massimo, arrivando a 50fps con The Witcher 3, 40fps con Anthem e circa 65 di media con Apex Legends. Niente male, anche se ci siamo dovuti arrendere di fronte a Forza Horizon 4 e Shadow of the Tomb Raider, entrambi segnati da grossi problemi di stabilità anche riducendo la spinta aggiuntiva a soli 50MHz.
Ma è probabile che problemi di questo tipo dipendano dalla gioventù dei driver, pubblicati nello stesso giorno di lancio della scheda, visto che oltre a funzionare perfettamente con diversi titoli, la GPU della GTX 1650 targata GIGABYTE è risultata più calda, nonostante l'overclock, di un'inezia, arrivando ad appena 59 gradi centigradi sotto sforzo. Ed è questo uno dei punti di forza principali di una scheda che pur superando del 30% una GTX 1050 Ti e di più del 50% una GTX 1050, soffre la concorrenza della Radeon RX 570 da 4GB che risulta più veloce di un 10% rispetto alla GTX 1650 stock. Quest'ultima, però, si ha un netto vantaggio in quanto a ottimizzazione energetica e non è un caso che sia stata immessa sul mercato proprio nel giorno della presentazione dei laptop basati sulla serie GeForce GTX 16 il cui fanalino di coda sembra essere pensato proprio per il settore portatile, laddove i consumi moderati hanno grande importanza. Ma la neonata NVIDIA può comunque dire la sua anche nel settore desktop laddove i fan NVIDIA, che sono parecchi, aspettavano da tempo un'opzione di fascia bassa più conveniente delle precedenti opzioni Pascal, caratterizzata da un rapporto tra prezzo e prestazioni simile a quello di schede come la GTX 1660, dalla RX 580 e la GTX 1060 da 3GB.
Conclusioni
Multiplayer.it
8.0
La GIGABYTE GeForce GTX 1650 Gaming OC è un modello di fascia media che punta sulle prestazioni e garantisce una qualità elevata, tanto da meritarsi comunque un voto come quello che leggete qui sopra, ma non può fare miracoli di fronte al prezzo consigliato di una scheda che fatica a misurarsi con il 1080p e che subisce l'ottimo rapporto tra prezzo e prestazioni delle opzioni della concorrenza. Può però contare su consumi contenuti, su temperature ottime e sui fan NVIDIA che sono molti e aspettano da tempo un'opzione in grado di mandare finalmente in pensione le GeForce GTX Pascal di fascia bassa.
PRO
- Manda finalmente in pensione la GTX 1050 e la GTX 1050 Ti
- L'architettura Turing si fa notare in alcuni giochi meglio ottimizzati
- Consumo e rumorosità decisamente contenuti
CONTRO
- Soffre il rapporto tra prezzo e prestazioni della concorrenza
- Fatica con i giochi più recenti anche in 1080p al massimo del dettaglio
- La GTX 1060 da 3GB è reperibile a pochi euro in più