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God of Rock: la recensione dell’ibrido tra Street Fighter e Guitar Hero

L'accoppiata sembra impossibile, eppure Modus Studios è riuscita a unire un picchiaduro con un rhythm game: scopriamolo nella recensione di God of Rock.

RECENSIONE di Riccardo Lichene   —   17/05/2023
God of Rock: la recensione dell’ibrido tra Street Fighter e Guitar Hero
God of Rock
God of Rock
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Metal Hellsinger ha dimostrato al mondo che si può fondere uno sparatutto con un rhythm game, mentre Hi-Fi- Rush è la prova che un action platformer a ritmo di musica può essere una gioia da giocare. Riuscirà God of Rock a fondere Guitar Hero con il mondo dei picchiaduro? L'impresa sembra impossibile, ma dopo averci passato un po' di tempo insieme possiamo confermare le nostre prime impressioni dopo aver provato la demo: il potenziale è altissimo e la ricetta funziona.

Sviluppato da Modus Studios, God of Rock è un picchiaduro in cui, per colpire l'avversario e parare i suoi colpi, bisogna suonare delle note come in Guitar Hero. Ogni nota suonata è un pugno o un calcio che il personaggio tira in automatico e che l'avversario para in automatico se anche lui ha azzeccato il timing corretto della nota. Se sbagliano entrambi nessun colpo va a segno, ma se solo uno dei due non schiaccia il bottone giusto al momento giusto, allora subisce del danno. In più, come in tutti i giochi di lotta che si rispettino, ci sono una serie di mosse speciali, combo e ultimate che aggiungono note o modificano la traccia avversaria per rendere più probabile un errore e quindi mandare un colpo a segno.

In questa recensione di God of Rock vi racconteremo di come gli sviluppatori siano riusciti a combinare in modo davvero interessante due generi che sembrano agli antipodi e di come solo qualche rifinitura in più e una maggiore profondità nei comandi potrebbero trasformare questo titolo persino in un esport.

12 storie di frustrazione

I protagonisti di God of Rock hanno le sembianze di stelle della musica che abbiamo imparato a conoscere e problemi reali che affligono le persone comuni
I protagonisti di God of Rock hanno le sembianze di stelle della musica che abbiamo imparato a conoscere e problemi reali che affligono le persone comuni

L'elemento che amerete od odierete di più di God of Rock non è la sua meccanica di combattimento (che reputiamo divertentissima), ma i suoi personaggi. Se avete a cuore una particolare icona musicale e vederla parodizzata o imitata vi fa soffrire, probabilmente non amerete molti degli eroi di questo gioco. Se apprezzate l'ironia, invece, le citazioni fatte dagli autori vi faranno ridere parecchio. Giocando in modalità arcade ogni personaggio ha una brevissima introduzione animata che spiega come, di fatto, ogni protagonista di questo gioco sia uno "sfigato" bloccato in un lavoro o in una situazione di vita frustrante. Qui entra in gioco il Dio del Rock che fa a ognuno di loro un'offerta: partecipare al suo fiammeggiante torneo di combattimento musicale in cambio di ciò che desiderano di più. Tutti accettano ed è così che nasce il contesto narrativo.

Il più riconoscibile dei 12 protagonisti è senza dubbio King, visibilmente ispirato a Elvis, la cui storia è quella di una rock star fallita che ha bisogno di una spintarella per tornare sotto i riflettori. Un altro riferimento molto ovvio è Johann, un grosso brawler con l'accento tedesco che ricorda molto il grande compositore Bach, ma che in questo universo è un appassionato di motociclette custom americane che vuole viaggiare sulla Route 66. Ziggy è un alieno dai capelli rossi ossessionato con il rapire le mucche per fargli da coriste nella sua band (si è meravigliosamente folle) la cui estetica è un misto tra il punk di Iggy Pop e lo stile camp di David Bowie dalla cui Ziggy Stardust è stato preso il suo nome. Non poteva mancare anche una figlia dei fiori, Lyn, chiaramente ispirata a Janis Joplin, i cui attacchi speciali sono decisamente psichedelici. Oltre alle leggende del passato ci sono anche delle citazioni agli artisti del presente come Tophat, che ricorda molto John Legend, e Queen che, per lo meno a noi, sembra ispirata a Lizzo. Infine, ci sono dei personaggi inventati o ispirati alla mitologia come Kosaku, che usa gli spiriti delle foreste giapponesi per sconfiggere il rumore delle città, o Hilde, una suora con le mani robotiche che odia i pasti del suo convento e vorrebbe scrivere l'inno religioso più bello di sempre. Le stranezze non mancano e vi assicuriamo che non finiscono qui perché non vi abbiamo raccontato della bambola di porcellana fumettista o del wrestler/attore belloccio innamorato della sua immagine.

Serve più profondità

Il combattimento di God of Rock è ben riuscito e ha una curva di apprendimento molto clemente, peccato che all'inizio manchi di profondità
Il combattimento di God of Rock è ben riuscito e ha una curva di apprendimento molto clemente, peccato che all'inizio manchi di profondità

Il primo impatto con God of Rock è stupefacente. Il concept è talmente alieno che nella prima mezz'ora di gioco è difficile credere che tutto funzioni e sia pure divertente. Se questo fosse semplicemente un titolo arcade poco ambizioso il tutto potrebbe fermarsi ai quattro tasti che servono per il gameplay strettamente musicale ma non è così. I picchiaduro sono famosi per le loro combo e lo stile di combattimento unico di ogni personaggio e questo gioco è riuscito a trovare quell'unicità anche nel suo strano formato. Noi lo abbiamo provato su Pc ma usando un controller proprio perché gli input dedicati alle combo sono direzionali e inserirli con un joystick semplifica molto l'esperienza.

Ogni personaggio ha una barra divisa in tre sezioni che, suonando le note giuste, si riempiono di giallo. Una volta piena è possibile usare la ultimate, un'abilità che da un chiaro vantaggio a chi la usa perché sommerge l'avversario di note da suonare aprendo sempre e comunque uno spiraglio per colpire. C'è poi un'abilità speciale che consuma una sola delle tre sezioni e altera la traccia musicale in qualche modo che non sempre aiuta chi la ha attivata. Poi, ogni personaggio ha a disposizione tra le 3 e le 5 combo per attacchi sempre più complessi e sempre più efficaci. Dovrete ricalibrare completamente il vostro cervello per riuscire a immettere le note giuste con una mano e usare l'altra per i movimenti del joystick necessari a portare a casa le combo ma non temete, i molti livelli di difficoltà verranno in vostro aiuto. Giocando contro il computer solo dal livello difficile in su il vostro avversario userà le combo quindi potrete allenarvi con la parte strettamente musicale all'inizio per poi concentrarvi sull'unire la parte più strettamente da picchiaduro.

La lista delle abilità di Edith, uno dei personaggi, che include le tre combo standard, la mossa EX (quella che consuma un terzo della barra gialla) e la ultimate
La lista delle abilità di Edith, uno dei personaggi, che include le tre combo standard, la mossa EX (quella che consuma un terzo della barra gialla) e la ultimate

God of Rock, però, ha un problema fondamentale: mentre lo si impara i personaggi (con due eccezioni) sembrano tutti uguali. Se in Street fighter è evidente la differenza nello stile di gioco tra Chun-Li e Zangief, in God of Rock per le prime ore di gioco non importa l'eroe selezionato, importa solo quanto si riesce a suonare bene. Dopo aver padroneggiato la parte ritmica e aver appreso un po' di sequenze di comandi specifiche di ogni eroe la loro personalità comincia ad emergere. Gli attacchi speciali che aggiungono note alla traccia avversaria sembrano variare molto poco nell'effetto, solo le ultimate sono visibilmente differenti. Solo avendo già sbrogliato il nodo della coordinazione emerge come ogni personaggio sia effettivamente unico. C'è chi ha uno stile di gioco più rapido o più strategico, basato sul dare spesso fastidio, e chi vuole costruire nel tempo un attacco più potente. Le uniche eccezioni evidenti sono Gosaku che ha come abilità ex la possibilità di cambiare forma sbloccando un intero set di mosse differenti (e per questo è due volte più difficile da padroneggiare e da battere a causa dell'imprevedibilità) e l'altra è Lyn le cui mosse vanno a coprire i tasti delle note con dei fiori (sia quelli avversari che i propri) e la cui ultimate allunga e accorcia il ritmo di entrambe le tracce per mettere l'avversario in difficoltà.

Un repertorio niente male

Tra le 50 canzoni originali su cui ci si può sfidare in God of Rock ci sono molti pezzi ispirati agli stili iconici dei protagonisti
Tra le 50 canzoni originali su cui ci si può sfidare in God of Rock ci sono molti pezzi ispirati agli stili iconici dei protagonisti

L'altro tallone d'Achille di God of Rock è che, per ovvi motivi di budget, le canzoni su cui vi sfiderete non sono hit della storia del rock e del pop come in Guitar Hero, ma sono brani originali. Se dal punto di vista dell'attrattività questa scelta sembra un grosso punto a sfavore, analizzando il gameplay è evidente che dietro di essa ci sono state anche ragioni di design. Diversamente dai giochi basati su delle tracce iconiche, God of Rock non può imporre un limite di durata ai suoi match dettato dal minutaggio di una determinata canzone anche perché, se i giocatori si rivelano bravi e attenti, un match potrebbe impantanarsi in uno stallo in cui entrambi suonano tutte le note giuste e nessun colpo va a segno.

Per prevenire questo fenomeno, God of Rock ha 50 brani originali composti da diverse sezioni pensate per ripetersi secondo loop prestabiliti. Questo ha permesso agli sviluppatori di fissare dei punti specifici nei combattimenti in cui aumentare l'intensità musicale se non succede nulla per troppo tempo. Ogni livello di difficoltà, infatti, corrisponde un certo numero di note per intervallo di tempo, più la sfida si fa ardua, più le note si moltiplicano all'interno dello stesso spazio. Questa misura è diversa dall'intensità del brano e permette, mantenendo lo stesso numero di note per intervallo di tempo (la difficoltà), di inserire combinazioni e transizioni più complesse. Ciò rende God of Rock molto divertente sia contro il computer (contro cui non si vince mai con facilità) sia contro gli amici, che si trovano davanti una sfida mai uguale a sé stessa. Gli otto stage differenti, poi, fanno un buon lavoro nel differenziare le ambientazioni anche se il vostro sguardo sarà troppo impegnato a seguire le note e a gestire le combo per notare qualunque altra cosa. Per i più dediti, infine, c'è un editor per creare tracce personalizzate a partire dai brani disponibili e con possibilità infinite di personalizzazione.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 29,99 €
Multiplayer.it
7.0
Lettori (4)
8.8
Il tuo voto

God of Rock è riuscito in un'impresa impossibile ovvero combinare un picchiaduro con Guitar Hero. Il gameplay stupisce, diverte e, passata la confusione iniziale, offre un mondo di possibilità con una curva di apprendimento gentile ma da non sottovalutare. I personaggi, però, non riescono a diversificarsi abbastanza tra loro nello stile di gioco, soprattutto nelle prime ore, serve molto tempo per cogliere le sottigliezze di ciascuno. Le partite online ci sono ma non sono popolatissime e il sistema che regola quelle classificate ha bisogno di un'aggiustata perché abbiamo trovato solo partite molto sbilanciate. Il potenziale c'è per quanto riguarda il divertimento sia di chi gioca sia di chi guarda ma se God of Rock vuole ritagliarsi uno spazio nel mondo dei picchiaduro con ambizioni competitive dovrà fare di più per differenziare lo stile di ciascun eroe e dare alla community dei più dediti obiettivi ambiziosi e un circuito di eventi online regolari. Se invece siete alla ricerca di un gioco per una serata spensierata a base di rock, allora questo titolo, grazie alla sua facilissima meccanica musicale, è un'alternativa scatenata e accessibile a Guitar Hero che vi farà divertire a lungo.

PRO

  • Matrimonio perfetto tra picchiaduro e rhythm game
  • Musica che si adatta bene al gameplay
  • Personaggi dal design piacevolmente strano

CONTRO

  • Poca profondità nel design delle combo
  • Matchmaking online da rivedere