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Granblue Fantasy: Relink, la recensione di un gioco a lungo atteso

Dopo uno sviluppo lungo e travagliato, Granblue Fantasy: Relink ha superato anche il nostro test. Ma sarà un gioco per soli fan o c'è qualcosa di più?

RECENSIONE di Christian Colli   —   31/01/2024
Granblue Fantasy: Relink, la recensione di un gioco a lungo atteso
Granblue Fantasy: Relink
Granblue Fantasy: Relink
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Granblue Fantasy: Relink non è un gioco facile da inquadrare, né tanto meno da spiegare. In realtà, dopo tutti gli anni che ci hanno messo a svilupparlo, cambiando nel tempo chissà quali e quante cose, è chiaro che questo Relink è uscito in una forma molto diversa da quella immaginata originariamente dal director Yasuyuki Kaji quando ci lavorava anche Platinum Games. Tornando pienamente nelle mani di Cygames, si è preferito un approccio forse più sicuro, ispirato al titolo mobile originale e all'andatura dei cosiddetti live service, ora più claudicante che in passato, quando probabilmente si era scelta questa direzione.

Il paragone con Monster Hunter non è così scontato e, dopo aver completato la campagna e giocato per molte ore i contenuti extra, dobbiamo ammettere che il titolo Cygames ci ha ricordato più che altro Marvel's Avengers di Crystal Dynamics. Non fatevi scoraggiare da questa affermazione: nella nostra recensione di Granblue Fantasy: Relink vi spiegheremo tutte le luci e le ombre di questo nuovo action GDR per PlayStation 4, PlayStation 5 e PC.

Una piccola grande campagna

La campagna di Granblue Fantasy: Relink è una storia autoconclusiva
La campagna di Granblue Fantasy: Relink è una storia autoconclusiva

Granblue Fantasy: Relink probabilmente può catturare l'attenzione di due particolari categorie di giocatori. La prima è costituita dai fan di Granblue Fantasy, che ha conosciuto l'immaginario di Cygames attraverso il gioco mobile, l'anime, il manga e magari il picchiaduro di Arc System Works, Granblue Fantasy Versus. Loro sono i giocatori che nei primi e affollati mesi del 2024 sceglieranno Relink senza pensarci due volte, nonostante esca praticamente in contemporanea con un GDR del calibro di Persona 3 Reload e poco prima di Final Fantasy VII Rebirth. A costituire la seconda categoria potrebbero essere invece quelli che sono rimasti incantati dal look cartoonesco, dai colori vivaci e da un character design delicato, squisitamente nipponico e oggettivamente bellissimo da vedere.

In ogni caso, Relink si rivolge a tutti e lo fa nel modo più semplice possibile, e cioè senza presupporre che si conoscano a menadito i personaggi o l'universo di Granblue Fantasy.

Relink è sostanzialmente un filler da anime, un arco narrativo autonomo e contenuto che si risolve da solo, senza incidere in maniera significativa sul grande disegno di Cygames: in poche parole, potete continuare a giocare il titolo mobile ignorando completamente Relink. Tuttavia, se appartenete a quella nutrita schiera di giocatori che non hanno mai avuto contatti con Granblue Fantasy in precedenza, Relink riesce comunque a coinvolgere grazie a una scrittura semplice e diretta che sa caratterizzare i personaggi in poche battute, facendoci sentire subito parte della ciurma della Grandcypher.

La storia comincia pur sempre in medias res ma non ci si sente spaesati o disorientati: la sceneggiatura riassume con scioltezza i punti cardine da conoscere assolutamente per comprendere le motivazioni del viaggio. In alternativa, si può consultare un sintetico glossario oppure giocare gli Episodi del destino in un secondo momento, sui quali torneremo tra un po'.

Id è un antagonista inedito, ideato appositamente per Granblue Fantasy: Relink
Id è un antagonista inedito, ideato appositamente per Granblue Fantasy: Relink

In generale, la campagna di Relink, che si snoda attraverso dieci capitoli più uno, ci è sembrata senza infamia e senza lode: è dritta e lineare, senza troppe lungaggini, al punto da sembrare addirittura frettolosa nella risoluzione e nello sviluppo dei nuovi personaggi, in particolare gli antagonisti. I nostri si trovano infatti a correre contro il tempo per salvare Lyria dalle grinfie di Lilith, una donna misteriosa che intende usare i suoi poteri per aprire un varco verso Estalucia, il mondo degli Astrali, che sarebbe anche la destinazione della Grandcypher, se non fosse che i metodi di Lilith potrebbero avere conseguenze catastrofiche per tutto il mondo celeste. Così Gran - o la sua controparte femminile, Syta, selezionabile in qualunque momento al suo posto - e i suoi amici si ritrovano a viaggiare da un'isola all'altra di questo angolo di cielo chiamato Zegagrande.

La campagna si completa in una ventina d'ore, tirando dritto alla difficoltà intermedia predefinita e senza dedicarsi alle missioni secondarie che si sbloccano una volta raggiunto Folca, il primo dei due hub in cui è possibile usufruire di vari servizi e accettare gli incarichi degli abitanti. In termini strutturali, Relink ricorda un po' Final Fantasy XVI, con la differenza che non c'è un mondo vero e proprio da esplorare liberamente tra una missione principale e l'altra.

La campagna si divide in dieci capitoli e si completa in circa venti ore
La campagna si divide in dieci capitoli e si completa in circa venti ore

Le aree sono vincolate alle missioni della campagna o a quelle secondarie: esistono delle missioni che permettono di rivisitare alcune aree, tuttavia la campagna è articolata in quelli che potremmo definire scenari, praticamente degli stage in cui ci si sposta da un obiettivo all'altro - nella maggior parte dei casi in modo molto lineare, con poche deviazioni o percorsi alternativi - tra cinematiche e sequenze di combattimento che qualche volta sono coreografate in modo molto scenografico. Può capitare di ritrovarsi ad attraversare una miniera di corsa, mentre ci crolla intorno, per arrivare all'aria aperta prima di finire sotterrati, oppure di attraversare un ampio deserto sfruttando i pendii per prendere velocità e scivolare tra le dune.

Pur essendo un po' banale dal punto di vista prettamente narrativo, la campagna di Granblue Fantasy: Relink ci ha intrattenuto come una specie di anime, grazie anche a boss fight estremamente spettacolari sia nel gameplay che nella messinscena. I personaggi accattivanti, la colonna sonora coinvolgente di Nobuo Uematsu e Tsutomu Narita e la semplicità di una storia circoscritta e senza enormi pretese impreziosiscono un'esperienza tutt'altro che indimenticabile, ma comunque più che soddisfacente.

Il gioco comincia quando finisce

Excavallion è uno dei boss più spettacolari della campagna
Excavallion è uno dei boss più spettacolari della campagna

Prima abbiamo detto che Granblue Fantasy: Relink ci ha ricordato più Marvel's Avengers che Monster Hunter, perché ci rendiamo conto che il titolo Square Enix, essendo recente, sia grossomodo più conosciuto di quello a cui abbiamo pensato veramente mentre entravamo nel loop del gioco Cygames, e cioè Phantasy Star Online. Del resto PSO è stato un po' il precursore di questi cosiddetti live service per cui molte compagnie non riescono ancora a trovare una quadra veramente efficace: non possiamo negare che al comparto multigiocatore di Relink avremmo preferito una campagna più lunga e articolata, ma allo stesso tempo i contenuti extra hanno un loro perché, nonostante le molte ingenuità che tradiscono una mano inesperta.

Che poi, chiamare multigiocatore questa componente di Relink, è davvero fuorviante: si possono completare tutte le missioni senza mai giocare online, semplicemente ricorrendo alla più che discreta Intelligenza Artificiale che controlla i nostri compagni di squadra durante la campagna single player. In tal senso, le missioni secondarie che si sbloccano negli hub, e che si possono intraprendere anche tra un capitolo e l'altro della campagna, servono proprio a sciogliere alcuni nodi rimasti in sospeso dopo il finale regolare.

Folca è la prima città che visiteremo e in cui potremo usufruire di vari servizi
Folca è la prima città che visiteremo e in cui potremo usufruire di vari servizi

Suddivise in varie categorie e diversi livelli di difficoltà che si sbloccano progressivamente, le missioni secondarie offrono molteplici obiettivi: ci sono quelle di sopravvivenza, dove bisogna sconfiggere i nemici entro un tempo limite; le immancabili orde di mostri da spazzare via a ripetizione; ci sono missioni in cui bisogna difendere un obiettivo o più semplicemente raccogliere un certo numero di collezionabili prima che finisca il tempo. Le più divertenti, quelle che ricordano Monster Hunter, sono le "cacce" in cui si combatte direttamente un boss: purtroppo Cygames ha riciclato molti dei mostri già sfidati nella campagna, magari cambiandone leggermente l'aspetto ma non del tutto gli schemi di attacco, perciò si avverte dopo qualche ora una sensazione di ripetitività importante, ma c'è da dire che non ci siamo sentiti costretti a ripetere le stesse missioni troppe volte per migliorare i nostri personaggi e il loro equipaggiamento.

Anzi, a dirla tutta abbiamo proseguito abbastanza dritti verso la meta, ripetendo certi scontri giusto un paio di volte e solo per completare qualche incarico in città che chiedeva quello specificato numero di uccisioni. Questo è successo principalmente per tre motivi. Primo, le ricompense sono abbastanza generose e non si verifica una situazione alla Monster Hunter in cui ci si ritrova a cacciare lo stesso boss tante volte per mettere le mani su un determinato materiale. Il Grandemporio in città, inoltre, consente di scambiare vari tipi di oggetti per i diversi materiali che servono al fabbro per forgiare o potenziare le armi.

Le missioni secondarie contro i boss fanno sembrare Relink una specie di Monster Hunter
Le missioni secondarie contro i boss fanno sembrare Relink una specie di Monster Hunter

In secondo luogo, il livello di difficoltà non è particolarmente impegnativo. Come abbiamo già detto, abbiamo giocato Granblue Fantasy: Relink ad Azione, cioè il livello di difficoltà predefinito e intermedio, e se è vero che la campagna è piuttosto facile, anche se negli ultimi capitoli si fa abbastanza tosta, alcuni boss nelle missioni secondarie ci hanno dato qualche grattacapo. Abbiamo comunque contato pochissimi Game Over nelle oltre sessanta ore che abbiamo giocato Relink, ma abbiamo portato a casa degli incarichi affrontando nemici di livello molto più alto con non poca soddisfazione. Naturalmente basta giocare a Difficile per complicarsi la vita, ma abbiamo trovato questa impostazione un tantino sbilanciata per i nostri gusti.

Infine, pur avendo giocato tutti i personaggi a rotazione nel corso della campagna e delle prime ore dopo i titoli di coda, a un certo punto ci siamo concentrati su quattro eroi in particolare: così facendo abbiamo limitato la quantità di materiali da raccogliere - e quindi di missioni da ripetere - per migliorare le loro armi e i loro sigilli, distribuendo i Punti Competenza che servivano a sbloccare le abilità del nostro team preferito. In questo senso, se consideriamo che i personaggi giocabili sono in totale una ventina, si può concludere che il perfezionista interessato a potenziare completamente tutto il cast potrebbe restare incollato a Relink per ben più di cento ore. La domanda che ci siamo posti a un certo punto è quindi la più banale in assoluto, e cioè: ne vale davvero la pena?

Giocare da soli o in compagnia?

Percival, Lancelot, Vane e Siegfried si reclutano con le Carte compagno
Percival, Lancelot, Vane e Siegfried si reclutano con le Carte compagno

Per sbloccare i personaggi secondari di Granblue Fantasy: Relink bisogna scambiare le cosiddette Carte compagno al Grandemporio. Non c'è nessun sistema gacha dietro questa soluzione e le Carte compagno si ottengono completando i capitoli della campagna o come ricompensa iniziale di alcune missioni secondarie, tant'è che nella nostra partita siamo riusciti a sbloccare tutti i personaggi senza la minima fatica. Cygames ha promesso di aggiungere nuovi personaggi nel tempo e basta dare un'occhiata al roster del picchiaduro Granblue Fantasy Versus per rendersi conto che in cantiere ce ne potrebbero essere ancora parecchi.

Ciascuno ha le sue armi - sono sei in totale, alcune si trovano e altre si fabbricano, ma ciascuna conferisce bonus diversi - e i suoi slot in cui incastonare i Sigilli, accessori che attribuiscono statistiche o abilità passive con cui perfezionare le caratteristiche del personaggio. Il meccanismo è abbastanza interessante perché ogni compagno può imparare molteplici abilità da assegnare ai soli quattro tasti frontali del controller, costringendo il giocatore alla scelta strategica di una configurazione che si può anche salvare in un elenco e richiamare al volo prima di andare in missione.

È possibile scegliere in qualsiasi momento se giocare nei panni di Gran o Syta
È possibile scegliere in qualsiasi momento se giocare nei panni di Gran o Syta

I personaggi sono abbastanza diversi nelle meccaniche e, sebbene alcuni si somiglino inevitabilmente, garantiscono comunque una buona varietà di gameplay e dinamiche: si passa dai compagni che attaccano per potenziare gradualmente i loro colpi speciali a quelli che pretendono un buon tempismo per essere davvero devastanti, passando per i maghi e gli artiglieri, che combattono a distanza e sono meno resistenti ma possono infliggere tantissimi danni ad area o contro un singolo bersaglio. C'è l'imbarazzo della scelta e la maggior parte degli eroi apprende abilità che curano o potenziano il gruppo, e che quindi possono avere senso nell'ottica del gioco di squadra.

Dobbiamo, però, sfatare un mito. Nel corso del nostro test non abbiamo incontrato sfide che richiedessero particolari configurazioni della squadra, né tanto meno la necessità di ricorrere alla coordinazione che solo la compagnia umana può garantire. Gli attacchi dei boss si ripetono in schemi prestabiliti che si aggirano semplicemente memorizzandoli e reagendo sul momento: contro gli attacchi più letali c'è poco da fare - se si incassano si finisce a terra - ma il conto alla rovescia per il Game Over è generoso, ci si può rianimare da soli e l'Intelligenza Artificiale è sempre pronta a intervenire in caso di necessità.

Io è una potente maga che può attaccare i nemici o aiutare i compagni di squadra con utili incantesimi
Io è una potente maga che può attaccare i nemici o aiutare i compagni di squadra con utili incantesimi

In altre parole, ci siamo spinti fino alle ultime missioni con arroganza, impostando solo un personaggio della squadra con un'abilità curativa e un potenziamento, e non abbiamo avuto particolari problemi. I boss finali sono più impegnativi: serve una costruzione un po' più meticolosa del gruppo - specialmente a Difficile - con un occhio di riguardo per le abilità, le Competenze e i Sigilli difensivi, ma non certo una strategia in stile MMORPG con tank e curatori dedicati. Da una parte questa scelta può scoraggiare, specie se si cerca un titolo sfidante, ma dall'altra i contenuti extra di Granblue Fantasy: Relink non sembrano essere stati pensati per mettere alla prova i nervi dei giocatori.

Nella sua parentesi finale, il titolo Cygames sembra rivolgersi soprattutto ai fan della serie che vogliono spremerlo fino all'ultima goccia: giocare insieme agli amici alleggerisce sicuramente il grind di punti esperienza, rupie e materiali, facendone un passatempo gradevole ma un po' fine a sé stesso, soprattutto perché i dodici compagni da sbloccare e potenziare non hanno rilevanza ai fini della narrativa principale. Essendo facoltativi, mancano completamente nelle cinematiche precalcolate, e la loro caratterizzazione è affidata perlopiù alle battute che pronunciano mentre ci si muove per lo scenario. Manca inoltre quella varietà intrinseca, in termini di abilità e diversificazione, che giustifica la ricerca di nuove combinazioni e strategie: un equilibrio difficilissimo da raggiungere e che neppure gli sviluppatori con decennale esperienza in questo tipo di giochi sono ancora riusciti a perfezionare.

Dopo la campagna?

Concatenando quattro arti celestiali di seguito si può scatenare sui nemici un incantesimo potentissimo
Concatenando quattro arti celestiali di seguito si può scatenare sui nemici un incantesimo potentissimo

Al di là delle missioni secondarie che rappresentano il grosso del gioco dopo la campagna, Granblue Fantasy: Relink non offre moltissimo in termini di extra che non girino tutti intorno al combattimento e al potenziamento dei personaggi. C'è qualche collezionabile da trovare, numerosi obiettivi chiamati Trofei da raggiungere per intascare altre ricompense e poco altro.

Gli Episodi del destino, in questo senso, sono forse l'aspetto più deludente del pacchetto. Accessibili dal bancone delle missioni secondarie, questi incarichi sono undici per personaggio e si sbloccano soddisfacendo alcuni semplici requisiti, ma non sono tutti giocabili: in realtà, le vere e proprie missioni di gameplay sono solo due a eroe, mentre gli altri nove capitoli sono solo testi su sfondi statici che ricordano le visual novel nipponiche. In pratica, il personaggio di turno si racconta nei primi capitoli, spiegando le proprie origini e riepilogando la storia che lo ha portato a incrociare la strada di Gran/Syta e Lyria, per poi vivere una piccola avventura personale legata alla narrativa di Relink. Le ricompense sono incrementi alle statistiche, slot aggiuntivi per i Sigilli e una maggiore caratterizzazione di tutti i personaggi, perciò vale la pena completarli anche se le storie in questione sono assai banali.

Rackham attacca a distanza col suo archibugio ma attenti a non surriscaldarlo
Rackham attacca a distanza col suo archibugio ma attenti a non surriscaldarlo

Il fatto che l'ago della bilancia penda soprattutto dalla parte dei contenuti successivi al completamento della campagna, e che questi non siano proprio bilanciati alla perfezione, è penalizzante fino a un certo punto perché, tutto sommato, Granblue Fantasy: Relink ci ha divertito un sacco. Il sistema di combattimento, che naturalmente si esprime al suo meglio quando si affrontano i nemici più forti, è solido: i personaggi si controllano che è un piacere, le meccaniche sono intuitive e immediate, il gioco riesce a essere spettacolare senza diventare troppo caotico, un errore che in questo tipo di giochi si vede spesso. Cygames poteva scivolare sulle proverbiali bucce di banana, magari riempiendo gli stage di nemici inutili per prolungarli inutilmente e le boss fight di psichedelici attacchi telegrafati in stile Lost Ark, e invece abbiamo trovato azzeccata anche la lunghezza dei capitoli e la distribuzione dei nemici. Il gameplay, in una parola, funziona, al netto di qualche spigolosità.

Per esempio, non sarebbe stato male associare a ogni arma un'arte celestiale diversa, giusto per migliorare la varietà scenica e incentivare il giocatore a collezionare tutte le armi, e anche il sistema di distruzione delle parti dei mostri poteva essere implementato meglio, così come le proprietà e le difese elementali, praticamente trascurabili. Ma appunto sono inezie; sarebbe stato molto più grave se il gameplay fosse stato confusionario o inutilmente complicato da meccaniche ausiliari che in un certo senso esistono, ma che sono relegate in una posizione perlopiù passiva o secondaria.

Lilith è la causa dei vostri guai, una potente strega disposta a tutto per raggiungere Estalucia
Lilith è la causa dei vostri guai, una potente strega disposta a tutto per raggiungere Estalucia

Anche il meccanismo di Overdrive e Break dei boss - praticamente due stati alternati che i giocatori più navigati potrebbero associare all'enrage nei Monster Hunter - alla fin fine serve a cambiare in modo fluido i pattern durante lo stesso scontro, che perciò si divide in fasi prevedibili, concedendo al giocatore uno strumento, tramite l'interfaccia, per organizzarsi in difesa o in contrattacco. Funziona sorprendentemente bene e sfrutta in modo intelligente i limiti strutturali del gameplay.

Granblue Fantasy: Relink è, tutto sommato, un titolo che cerca un compromesso tra generi differenti senza strafare, anche perché è limitato dalla sua natura a cavallo tra due generazioni. L'ultima fatica di Cygames esce anche su PlayStation 4, infatti, e al netto di una direzione artistica superlativa che compensa e nasconde le ovvie arretratezze tecnologiche, si sente il peso di quel potenziale rimasto inespresso rispetto alle promesse iniziali. Le aree circoscritte e delimitate, i muri invisibili, gli scenari divisi da caricamenti - quanto sarebbe stato bello portare manualmente la Grandcypher da un'isola all'altra, solcando le nuvole del mondo celeste? - e così via, ci ricordano costantemente che Relink doveva uscire anni fa. E d'altra parte, il codice che abbiamo testato su PlayStation 5 si è dimostrato pulitissimo: niente bug, crash o rallentamenti fastidiosi. Tutto è filato liscio come l'olio, un pregio da non sottovalutare di questi tempi.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 5
Digital Delivery PlayStation Store
Prezzo 59,99 €
Multiplayer.it
7.5
Lettori (30)
7.3
Il tuo voto

Se amate Granblue Fantasy, questo Relink dovrebbe essere un acquisto pressoché obbligato solo per la campagna, breve ma intensa. Se invece non conoscete minimamente le avventure della Grandcypher, non avete nulla da temere: alla fine il pregio più grande di Relink potrebbe essere proprio questo, e cioè quello di funzionare come storia e come gameplay in perfetta autonomia. Naturalmente la passione per l'universo di Cygames gioca un ruolo fondamentale soprattutto nel gradimento dei contenuti extra, che rappresentano una grossa parte dell'esperienza. Relink è un action GDR solido e divertente, seppur ripetitivo sul lungo periodo, che paga alcune ingenuità nella sua natura ibrida, ma se Cygames continuerà a supportarlo nei prossimi mesi, aggiungendo personaggi e missioni con regolarità, potrebbe avere assolutamente senso imbarcarsi in quest'avventura.

PRO

  • Non serve conoscere Granblue Fantasy per godersi la storia
  • Sistema di combattimento e di progressione solidi e divertenti
  • Direzione artistica pregevole

CONTRO

  • La componente strategica è meno rilevante di quanto possa sembrare
  • La campagna è breve e non coinvolge i compagni da sbloccare
  • Massimizzare ogni personaggio alla lunga diventa ripetitivo