La recensione di Grindstone, il nuovo puzzle game sviluppato da Capybara Games e disponibile su Apple Arcade, ci proietta in un mondo ideale in cui questo particolare genere non viene proposto ormai da anni rigorosamente in versione freemium sui dispositivi mobile, piagato dalle microtransazioni.
In effetti la curiosità di provare il nuovo progetto dagli autori di Superbrothers: Sword & Sworcery EP, Super Time Force e Below era tanta, anche per verificare appunto queste dinamiche e rinfrescarci la memoria su come dovrebbe essere la progressione da uno stage all'altro, da un rompicapo all'altro, senza che un grado di sfida artificiosamente aumentato ci obblighi sempre e comunque a considerare l'acquisto di un pacchetto di monete o quant'altro per poter proseguire.
Pronti via, ci si ritrova già immersi in una particolare atmosfera quando parte la sequenza narrativa in stile fumetto che mostra il nerboruto protagonista del gioco uscire di casa nottetempo, mentre sua moglie e suo figlio ancora dormono, e avventurarsi nel freddo di una distesa innevata per recarsi al lavoro; che, per un vichingo di 150 Kg che impugna un'enorme spada, consiste nell'addentrarsi nei tunnel di una montagna alla ricerca di pietre preziose e materiali da costruzione, da raccogliere rigorosamente facendo strage di mostriciattoli di vario genere.
Gameplay e struttura
La formula su cui si basa il gameplay di Grindstone è terribilmente semplice ma al contempo dotata di uno spessore strategico non indifferente, che si rivela man mano che si completano gli scenari e si avanza in una campagna composta da ben 150 livelli.
Diciamo che la base di partenza è quella del classico Puzzle Quest, ma il personaggio che controlliamo si muove anche lui all'interno del tabellone e può effettuare eliminazioni combinate solo di nemici dello stesso colore, mietendo abbastanza vittime da fare in modo che il portone di turno si apra per consentire l'accesso allo stage successivo.
Le cose cominciano a farsi interessanti quando la combo include dieci o più uccisioni: a quel punto sullo schermo compare un cristallo che, una volta raccolto, consente al nostro potente vichingo di continuare le eliminazioni passando ad avversari di colore differente, così da costruire mosse ancora più lunghe e spettacolari, ripulendo letteralmente il tabellone e lasciando a terra solo frattaglie sanguinolente.
Sulle prime un obiettivo extra può essere la raccolta di un baule, previa conquista della chiave, al fine di ottenere qualche oggetto ulteriore al termine della missione; ma successivamente si aggiungono ulteriori minacce e opportunità: sovrani fifoni che indossano preziose corone (essenziali per poter passare da un'ambientazione all'altra dopo l'immancabile boss fight), ma anche nemici più coriacei del solito, casse di legno da distruggere, fantasmi e chi più ne ha, più ne metta.
Creare le combinazioni, disegnando sul tabellone il percorso che il personaggio dovrà seguire nella sua foga battagliera, spada in pugno, diventa man mano più complicato perché continuano ad apparire ostacoli e trappole che ci limitano i movimenti. Inoltre i mostri che rimangono troppo a lungo in vita si infuriano e diventano un problema: se il nostro turno finisce a portata di tiro, ci colpiranno facendoci perdere uno dei tre cuori che costituiscono la nostra barra della salute. Esistono tuttavia delle contromisure (lo scudo, la freccia, il colpo ad area, le armature speciali e finanche la pozione per il teletrasporto) che consentono di affrontare queste situazioni e magari trovare la strada per inanellare una nuova combo, e colpisce il perfetto bilanciamento con cui gli sviluppatori hanno distribuito questo tipo di risorse.
In presenza di un tesoro particolare ci si può recare presso un locale, spendere i cristalli guadagnati sul campo per ripristinare l'energia vitale con una bella bevanda, controllare lo stato delle sfide completate e riscuotere eventualmente i premi, nonché visitare il fabbro e l'inventore per costruire nuovi oggetti da aggiungere all'inventario. Tutto questo viene accompagnato costantemente da una grafica gradevolissima, stilisticamente molto vicina alle produzioni Adult Swim, e da un accompagnamento sonoro efficace.
Conclusioni
Grindstone è senza dubbio uno dei migliori puzzle game disponibili sulla piattaforma Apple e il formato premium, completamente privo di microtransazioni, ne enfatizza ulteriormente il fascino. Gli sviluppatori si sono infatti sentiti liberi di bilanciare perfettamente la difficoltà della campagna, introducendo nuove minacce ma anche nuove possibilità man mano che si superano i livelli e rivelando in maniera molto progressiva l'importante substrato strategico dell'esperienza. L'impianto, così solido e divertente, viene inoltre accompagnato da una grafica stilosa e simpaticissima, che non mancherà di strapparvi qualche sorriso.
PRO
- Gameplay semplice ma non banale
- Campagna lunga e variegata
- Grafica davvero accattivante...
CONTRO
- ...ma con qualche elemento meno brillante