Considerando la qualità e il successo di Threes!, la produzione precedente di Sirvo Studios, è con un certo interesse che ci approcciamo alla recensione di Guildlings, il nuovo gioco del team. Siamo da tutt'altra parte rispetto a Threes! che è un puzzle game puro, di quelli afferenti alla tradizione più classica dell'enigmistica basata sulla matematica, visto che in questo caso abbiamo a che fare con un'avventura narrativa con influssi da RPG. Quello che rimane costante, da un titolo all'altro, è il tratto sicuro di Sirvo sia per quanto riguarda la pulizia estetica data dal particolare stile grafico del gioco, sia nella progettazione della sua struttura, che propone delle soluzioni piuttosto originali. Guildlings è sostanzialmente una parodia ma anche un omaggio al mondo dei giochi di ruolo, in particolare alla tradizione più classica di questi nell'istituzionale ambientazione fantasy. Lo scopo è formare un gruppo di avventurieri, i "guildlings" del titolo, e guidarli in una perigliosa missione per salvare il mondo intero, solo che il tono epico di una siffatta quest viene drasticamente smussato dalla personalità dirompente della protagonista e dei vari personaggi, che sembrano molto più interessati a risolvere i loro piccoli-grandi problemi quotidiani o innescare scaramucce di poco conto piuttosto che dedicarsi anima e corpo al bene collettivo.
La storia inizia con Coda, la protagonista, che ottiene uno "smartphone d'occasione" da parte della sorella, ma questo si rivela essere in realtà un tomo magico che consente al possessore di diventare un Guildmaster e guidare la propria squadra di avventurieri. Così, alla prima accensione, Coda si ritrova bloccata in una sorta di bolla violacea, fluttuando in giro in forma di spirito guida intento a reclutare e guidare gli eroi nell'ardita missione di salvataggio del mondo. Quello uscito la settimana scorsa su Apple Arcade è solo il primo capitolo di quella che dovrebbe essere una serie di avventure per Guildlings, dunque non va preso come gioco completo, anche se ha già tutte le caratteristiche di un'avventura autonoma. La sua durata al momento è dunque limitata (si conclude in circa tre ore) ma la storia è destinata a proseguire nel prossimo periodo, in ogni caso si tratta già di un sostanzioso inizio dai contenuti paragonabili e quelli di altre avventure narrative complete.
Uno strano mondo
Per capire lo spirito con cui Guildlings affronta le tematiche classiche dell'RPG fantasy viene da pensare ad Adventure Time, che potrebbe essere stato effettivamente un'ispirazione per Sirvo Studios, considerando la vicinanza della visione umoristica di tale ambientazione con quella della serie animata. Ma anche a Earthbound, con cui il titolo in questione condivide l'intento da parodia e alcune caratteristiche più tecniche, come il sistema di combattimento. I protagonisti vivono in un mondo che fonte le caratteristiche classiche del fantasy con elementi estremamente attuali e decisamente prosaici, per cui ad esempio la grande missione di salvare il mondo diventa presto salvare l'appuntamento di Syb, la sorella di Coda, che accetta di far parte del gruppo solo dopo aver piegato alle sue richieste il "contratto" da avventuriera, con una veloce modifica ai "termini e condizioni d'uso". Allo stesso modo, l'ardimentoso entusiasmo di Chazazz nell'entrare nel gruppo dei Guildlings sembra più legato al tentativo di uscire dalla sua condizione di nerd trascurato che ha un effettivo spirito di abnegazione. In generale, si assiste costantemente a questo bizzarro connubio di elementi da commedia giovanile immersi in un mondo che ha comunque le caratteristiche tipiche del fantasy che rende tutto particolarmente interessante, grazie anche all'ottima scrittura che sostiene il tutto.
La narrazione avviene principalmente attraverso dialoghi, visualizzati come una chat costante tra i personaggi, con tanto di emoticon, neologismi giovani, selfie in allegato e stili differenti a identificare le diverse personalità dei protagonisti. In questo continuo scambio di battute risiede probabilmente la maggiore forza di Guildlings, che propone una narrazione sembra fresca e incalzante, con dialoghi non banali e la possibilità di scegliere le risposte da dare in modo da influenzare lo sviluppo del racconto e anche far guadagnare punti esperienza al gruppo con affermazioni tese a creare un clima positivo. I testi sono completamente in italiano, perdendo qualcosa dei giochi di parole e del gioco linguistico presente spesso nella versione originale, ma comunque con un ottimo lavoro di traduzione.
I combattimenti si svolgono a turni e ricordano il ritmo e lo stile dei classici giochi di ruolo pen and paper, ma trasfigurati in situazioni piuttosto assurde che ci portano a combattere contro frigoriferi, granchi-spazzatura e altre strane creature, cosa che richiama alquanto lo spirito di Earthbound. La meccanica degli scontri è comunque molto classica, con l'inquadratura in soggettiva sul nemico e la possibilità di selezionare attacchi e azioni da effettuare con conseguenze diverse e influssi sullo stato emotivo dei combattenti. Tra gli scontri e i dialoghi, il gioco propone inoltre anche degli elementi da adventure più classico: esplorando le ambientazioni scopriamo vari elementi di scenario o personaggi con cui interagire, ma gli enigmi e le situazioni di gioco sono generalmente semplici, cosa che rende i combattimenti e i dialoghi i due momenti in cui generalmente si evolve il racconto.
Conclusioni
Guildlings è una parodia intelligente e un omaggio sincero ai giochi di ruolo fantasy, messo in scena come una sorta di avventura narrativa basata su dialoghi. La scrittura vivace e originale è il motore principale di tutta l'esperienza, ma non mancano elementi più propriamente afferenti all'RPG vero e proprio, come i combattimenti a turni, anche questi piegati alla particolare visione del fantasy ruolistico adottata da Sirvo. I personaggi sono simpatici e ben caratterizzati, cosa che si riflette in dialoghi divertenti e mai banali, sebbene a volte ci sia l'impressione che il gioco si compiaccia un po' troppo del suo essere "strano", perdendo un po' il filo del discorso e una certa coerenza globale come videogioco vero e proprio. Alla fine è chiaro come Guildlings sia più che altro un racconto, leggero e piacevole, sulla passione per il gioco di ruolo classico e la voglia d'avventura che unisce l'infanzia alla maturità.
PRO
- Bella caratterizzazione di personaggi e mondo
- Narrazione attraverso i dialoghi sostenuta da un'ottima e originale scrittura
- Sistema di combattimento con una certa profondità
CONTRO
- Il gameplay è limitato, chiaramente soggiogato alla narrazione
- A volte si ha l'impressione di una certa mancanza di coesione nell'esperienza di gioco