Era nell'aria da settimane, per non dire mesi, e alla fine Rockstar non ha potuto fare altro che annunciare e, nel giro di pochissimi giorni pubblicare, la versione PC di Red Dead Redemption 2. Un'edizione richiesta a grandissima voce dai fan dell'imponente software house che, nonostante l'assenza di una conversione del primo capitolo della saga western, davano per scontato che la società americana non si lasciasse scappare un mercato così interessante dopo lo spaventoso successo raccolto con GTA IV, GTA V e ovviamente GTA Online proprio su computer. E, come sempre avviene in questi casi, la pazienza è stata ricompensata ed eccoci quindi pronti, finalmente, con la recensione di Red Dead Redemption 2.
Come mai ci siamo presi più tempo del previsto per uscire con questo articolo? In primis, purtroppo, per cercare di superare o almeno aggirare gli enormi problemi di compatibilità che abbiamo riscontrato sui computer redazionali nei primi giorni di prova. In seconda battuta per analizzare con la nostra consueta minuzia l'effettiva qualità e configurabilità di questa conversione che davvero ci ha stupito per la quantità di impostazioni e settaggi resi disponibili per i possessori di computer. Un'attenzione e una cura maniacali, praticamente una coccola per chi gioca su PC, che purtroppo si sono scontrati proprio con quella mancanza di ottimizzazione e con i troppi problemi presenti al lancio.
Ma andiamo con ordine: in questa recensione ci concentreremo sulle impostazioni grafiche implementate da Rockstar e sulle effettive prestazioni del gioco su tre diverse configurazioni, per poi lasciarci andare al commento e al giudizio sul lavoro svolto dallo sviluppatore. Se però siete innanzitutto interessati a scoprire di cosa parla Red Dead Redemption 2 o se volete avere una disamina dettagliata del suo gameplay perché magari non ne avete mai sentito parlare, vi consigliamo di leggere la nostra recensione di Red Dead Redemption 2 in edizione console.
Contenuti aggiuntivi della versione PC
Red Dead Redemption 2 PC offre una manciata di contenuti addizionali che, per comodità, vi elenchiamo di seguito.
- 3 nuove missioni Cacciatore di taglie
- 2 nuovi covi delle bande
- 2 nuove mappe del tesoro
- Una nuova missione da uno sconosciuto
- 5 nuovi amuleti da collezionare
- Nuove armi per la modalità Storia
- Nuovi cavalli per la modalità Storia e tre nuovi tipi di cavallo da trovare nel mondo di gioco
- Modalità Foto accessibile solo nella modalità Storia
Le impostazioni
Come capita sempre in questi casi, Red Dead Redemption 2 supporta qualsiasi tipo di controller e può quindi essere giocato sia recuperando un pad Xbox One o PlayStation 4, sia rivolgendosi al mercato dei joypad compatibili PC, così come affidandosi alla vecchia e fidata coppia mouse e tastiera. Il gioco modifica al volo le sovrimpressioni dei comandi che appaiono su schermo e dobbiamo riconoscere, soprattutto giocando con mouse e tastiera, di aver apprezzato la reattività dei controlli e l'ottimo lavoro svolto sul fronte dell'input lag che ci è sembrato adeguatamente tenuto a bada, fermo restando quella fisicità e responsività tipici dei titoli Rockstar. Inoltre il gioco permette di tenere completamente separati i settaggi di mouse e tastiera rispetto a quelli del controller consentendo, ad esempio, di abilitare o meno la mira assistita in funzione dell'input utilizzato ma anche di gestire la sua intensità in modo differente.
Per quanto riguarda i settaggi grafici veri e propri, innanzitutto Red Dead Redemption 2 supporta l'HDR anche su PC. L'opzione è presente all'interno del menu Schermo e si attiva in automatico quando il gioco si accorge di essere collegato a un display in grado di gestire la feature. Rimane sempre possibile disattivare a mano l'opzione, ma non abbiamo capito come mai la voce scompaia completamente nel caso in cui il monitor non sia compatibile con l'high dynamic range.
Tutte le altre impostazioni sono invece racchiuse all'interno dell'enorme menu Grafica. Qui troviamo tre differenti sotto gruppi: il primo, quello Video, relativo ai settaggi della risoluzione e della sincronizzazione verticale; il secondo, denominato Grafica, che contiene le impostazioni di qualità dei vari elementi su schermo, il preset generale del livello grafico e i quattro settaggi separati per la gestione dell'anti-aliasing: il filtro anisotropico, il TAA, l'FXAA e l'MSAA; infine c'è il sotto-menu Grafica-Avanzate, di default bloccato per evitare interventi accidentali e che permette di lavorare su alcuni elementi molto specifici come riflessi, rifrazioni, dettagli di erba, alberi e pellicce, qualità delle ombre ma anche, e soprattutto, sulle librerie utilizzate dal gioco per il rendering e sull'eventuale uso della risoluzione dinamica. Red Dead Redemption 2 su PC utilizza infatti sia le Vulkan che le DirectX 12 per quello che concerne il rendering grafico, con le prime selezionate di default e in grado di offrire un'ottimizzazione sempre maggiore durante le nostre prove (con una sola eccezione).
Allo stesso tempo è possibile lavorare di fino sul supersampling e sull'undersampling gestendo la risoluzione dinamica attraverso uno spettro di valori che parte dallo 0,50x per arrivare fino al 2,50x della risoluzione impostata. Cosa significa in concreto tutto ciò? Che è possibile ad esempio far girare il titolo di Rockstar in 4k ma con il motore che renderizza gli elementi in 1080p (impostando lo 0,50x) oppure, al contrario, è possibile giocare Red Dead Redemption 2 su un monitor FullHD ma impostando il rendering in 4k (2,00x) o addirittura in 6k (2,50x). Ci sono moltissimi step intermedi e, più in generale, non possiamo che elogiare il lavoro svolto da Rockstar proprio con le impostazioni su cui l'utente PC più smaliziato può intervenire. Parliamo di 50 differenti voci all'interno del menu Grafica che permettono di micro-gestire ogni singolo elemento presente nel mondo di gioco con una granularità che non ci è mai capitato di vedere in altri titoli tripla A su computer.
Persino il preset grafico generale, quello che permette di non intervenire sulle singole impostazioni ma di avere dei valori predeterminati dallo sviluppatore, ha ben 20 livelli differenti che spaziano da settaggi che privilegiano le prestazioni a quelli bilanciati per arrivare fino agli ultimi preset che privilegiano invece la qualità grafica. Questi preset in realtà ci sono apparsi molto conservativi, probabilmente proprio per limitare i "danni" della mancata pulizia e ottimizzazione di questa conversione e, fino a quando non si arriva ai 4-5 settaggi più spinti, il gioco tende a livellare le impostazioni verso il basso, al punto tale che spesso si notano piccolissime differenze di frame rate in gioco e durante il benchmark. Anche puntando al massimo preset grafico, rimarranno moltissime impostazioni settate su Alta invece che su Ultra con entrambi l'MSAA e l'FXAA disabilitati.
Red Dead Redemption 2 offre insomma tutto il necessario per consentire agli utenti PC di trovare le proprie impostazioni ideali puntando al perfetto compromesso tra qualità grafica e frame rate, ma purtroppo si schianta miserabilmente una volta che si prova ad applicare e vedere in funzione questi settaggi.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore: Intel Core i7-6700 a 3,40 GHz
- RAM: 16 GB
- Scheda video: NVIDIA GeForce RTX 2080 Super
- Sistema operativo: Windows 10 64 bit
Requisiti minimi
- Processore: Intel Core i5-2500K o AMD FX-6300
- RAM: 8 GB
- Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 770 con 2 GB di RAM o AMD Radeon R9 280 con 3 GB di RAM
- Hard disk: 150 GB di spazio libero
- Sistema operativo: Windows 7 con Service Pack 1 (build 6.1.7601)
Requisiti consigliati
- Processore: Intel Core i7-4770K o AMD Ryzen 5 1500X
- RAM: 12 GB
- Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 1060 con 6 GB di RAM o AMD Radeon RX 480 con 4 GB di RAM
- Sistema operativo: Windows 10 con aggiornamento Aprile 2018 (build 1803)
Le prestazioni
Come dicevamo in apertura di articolo, non è un caso che questa recensione arrivi così in ritardo: abbiamo tentato a lungo di avviare Red Dead Redemption 2 sulle tre configurazioni di prova, con tutti i driver aggiornati compresi quelli NVIDIA (versione 441.12), ma fino a quando Rockstar non ha aggiornato il Launcher ufficiale, non c'era verso di far partire il gioco sui 2 PC muniti di GeForce RTX famiglia 2000, mentre il computer con GeForce GTX 1080 tendeva a crashare dopo pochissimi minuti di gioco o di benchmark. Su tutti girava la medesima build del gioco versione 1207.60.
La situazione si è "stabilizzata" solo di recente ma le virgolette sono d'obbligo. Purtroppo ancora oggi il capolavoro Rockstar continua a essere molto instabile e lavorare sulle impostazioni grafiche è complesso visto che molto spesso sembra non funzionare l'applicazione delle modifiche effettuate nei menu, oppure sembra che il sistema non registri correttamente i settaggi che sono stati modificati costringendo a un costante riavvio e a multipli passaggi del benchmark per verificare che effettivamente le impostazioni siano attive. E a tutto ciò si aggiunge un comportamento davvero bizzarro del benchmark stesso incluso nel gioco. Come sarà possibile vedere nella video recensione che pubblicheremo a breve, il test tende a comportarsi in maniera differente a ogni avvio.
Ci siamo divertiti a scherzare sulla cosa in redazione, ma sembra quasi che ci sia qualcuno che stia giocando il benchmark visto che lo spezzone in game che arriva dopo 4 scene paesaggistiche, mostra spesso comportamenti differenti di Arthur: alcune volte la telecamera non ruota per inquadrare i nemici, altre volte il protagonista non si ripara dietro l'albero o guida il carro in modo differente, talvolta il suo cappello viene colpito e vola via, altre volte i poliziotti non lo colpiscono mai. E tutto questo senza citare i continui glitch grafici che si verificano con delle sessioni in cui non vengono caricate le texture e altre dove si verificano lunghissimi freeze o Arthur corre sul posto per svariati secondi prima di procedere correttamente all'interno dello scenario. Sembra insomma che il benchmark viva di vita propria e questo ovviamente non ci ha aiutato ad avere dei valori sensati per un'analisi approfondita del frame rate. Per tutti questi motivi la tabella che trovate subito sotto è frutto di una media tra molteplici risultati mentre alcuni valori potrebbero essere del tutto assenti per problematiche legate ai test.
Configurazione | 1080p Min Vulkan | 1080p Med Vulkan | 1080p Max Vulkan | 1080p Max DX12 | 4k Min Vulkan | 4k Med Vulkan | 4k Max Vulkan | 4k Max DX12 |
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Intel Core i5-8600K a 3,60 GHz NVIDIA GeForce GTX 1080 16 GB di RAM |
98 FPS | 62 FPS | 47 FPS | 45 FPS | 44 FPS | 43 FPS | 21 FPS | 22 FPS |
Intel Core i7-8750H a 2,20 GHz NVIDIA GeForce RTX 2080 Max-Q Design 16 GB di RAM |
88 FPS | 73 FPS | 50 FPS | 48 FPS | 33 FPS | 33 FPS | 20 FPS | 14 FPS |
Intel core i7-6700 a 3,40 GHz NVIDIA GeForce RTX 2080 Super 16 GB di RAM |
110 FPS | 76 FPS | 75 FPS | 73 FPS | 62 FPS | 53 FPS | 39 FPS | 36 FPS |
Ci sono un po' di considerazioni da fare prima di lasciare spazio al commento definitivo su questa conversione PC. Innanzitutto è interessante notare come Red Dead Redemption 2 sia un titolo fortemente dipendente dalla potenza della CPU e, in particolare, dalla sua frequenza di clock. Se da un lato è infatti lecito aspettarsi, come di consueto, che la scheda video sia responsabile di gran parte delle performance, il confronto immediato tra l'i5-8600K a 3.60 GHz e l'i7-8750H a 2,20 GHz evidenzia come la GPU non sia sufficiente a compensare lo scarto dei MHz che ci può essere tra una configurazione casalinga e un notebook. Nonostante infatti il primo PC abbia "soltanto" una GTX 1080, riesce in tutti i test a produrre più frame al secondo di una RTX 2080 in versione Max-Q. È altresì vero che in un caso si tratta di un rendering nativo in 4k mentre nell'altro si utilizza lo stratagemma del supersampling tramite l'impostazione della risoluzione nativa, ma la sostanza non cambia. D'altra parte l'assenza di supporto per le feature avanzate come il ray tracing o il DLSS, esclude quella componente prestazionale aggiuntiva dell'ultima famiglia di schede video NVIDIA e tutto il confronto si sposta necessariamente sulla pura potenza bruta della velocità di esecuzione delle istruzioni.
Allo stesso tempo è stato davvero molto interessante notare come, impostando i settaggi medi (preset bilanciato) e avvicinandosi quindi alle impostazioni delle versioni console, Red Dead Redemption 2 su PC risulti sempre molto ottimizzato, riuscendo tranquillamente a stare sopra ai 30 FPS in risoluzione 4k e sfondando il tetto dei 60 frame al secondo in 1080p anche con la configurazione meno performante. Il discorso cambia leggermente passando al preset massimo per quello che concerne la qualità grafica. In questo caso il titolo risulta perfettamente giocabile a 1080p raggiungendo senza problemi i 70 FPS sulla configurazione migliore mentre scegliendo i 2160p di rendering, la situazione si complica visto che solamente in presenza della 2080 Super riusciamo a goderci una fluidità accettabile e una media di FPS che non scenda mai sotto il valore cruciale dei 30 frame al secondo.
Questi risultati denotano quindi una mancanza di ottimizzazione? A nostro parere non proprio, visto che, come dicevamo più sopra nel corpo della recensione, Rockstar è stata particolarmente conservativa con i preset grafici più bassi ma non si è fatta problemi ad alzare l'asticella soprattutto quando si selezionano i 3 valori più alti. È scontato che ci siano ampi margini di miglioramento e che molto probabilmente nell'arco di qualche manciata di patch e nuovi driver, potremo apprezzare un ulteriore lavoro di limatura, ma è pur vero che la software house americana ha portato sul mercato PC una conversione che potrà essere tranquillamente utilizzata per almeno un paio di generazioni di hardware come benchmark in grado di spremere tutta la potenza bruta a disposizione.
Ben diverso è il discorso della stabilità e della pulizia del gioco. Su questo fronte la mancanza di ottimizzazione, ma probabilmente anche di un testing su larga scala, è palese e ingiustificabile per una software house così in vista e per un prodotto così importante.
Conclusioni
È stato davvero complesso giudicare la conversione PC di Red Dead Redemption 2. Se da un lato abbiamo apprezzato moltissimo la capacità di Rockstar di offrire un titolo molto granulare nelle impostazioni e nei settaggi, dall'altro non ci è stato possibile sorvolare sui numerosi problemi di pulizia e stabilità del codice che abbiamo riscontrato durante la nostra sessione di testing. Non siamo soliti far pesare queste problematiche in sede di recensione anche perché, nella stragrande maggioranza dei casi, verranno risolte nel giro di pochi mesi svalutando il cuore del giudizio. Ma stavolta si è superato il limite ed è un peccato visto che quando il gioco effettivamente gira, il risultato visivo è semplicemente eccezionale e anche ben ottimizzato se si tiene conto delle performance raggiunte su PS4 e One. Pur rimanendo quindi valido il giudizio sulla qualità dell'intera opera espresso nella recensione console di Red Dead Redemption, ci sentiamo obbligati ad abbassare di un punto il voto, nella speranza che Rockstar non continui a inciampare sugli stessi ostacoli anche in futuro.
PRO
- Una quantità enorme di settaggi e impostazioni per configurare il gioco a proprio piacimento
- Perfetta compatibilità con tutti i controller sul mercato e settaggi separati tra mouse, tastiera e joypad
- Ad impostazioni molto elevate è incredibile da vedere
CONTRO
- È davvero faticoso riuscire a far funzionare il gioco in modo stabile
- Spesso sembra che il gioco non applichi le impostazioni grafiche