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Hardspace: Shipbreaker, la recensione del simulatore in cui devi smontare navi a gravità zero!

Dove finiscono le astronavi a cui spariamo nei videogiochi? Tra le mani del protagonista di questo originalissimo simulatore spaziale.

RECENSIONE di Francesco Serino   —   22/06/2022
Hardspace: Shipbreaker
Hardspace: Shipbreaker
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Benvenuti nella recensione di Hardspace: Shipbreaker, un gioco che cerca di simulare un lavoro che non esiste: lo smantellatore di astronavi. Non è una professione adatta a tutti, forse per accettare bisogna anche essere un po' disperati, ma se si ritorna vivi si ritorna anche ricchi.

L'azienda che gestisce questa, come milioni di altre attività, si chiama Lynx e non è particolarmente attenta alle necessità dei suoi dipendenti. Accettare il lavoro di smantellatore di astronavi significa accollarsi anche un debito non indifferente: ogni cosa necessaria alla sopravvivenza in orbita, inclusi gli strumenti del mestiere, vanno pagati dall'operaio. Si inizia così con un debito mostruoso, dal quale verrà scalato quel che guadagneremo durante ogni turno di lavoro. Si rischia tanto, il lavoro è stressante ma ha anche i suoi aspetti positivi: i turni durano solo quindici minuti, e poi si è liberi tutto il giorno... anche se su questa specie di sfasciacarrozze orbitante non c'è molto da fare.

Rischio e Guadagno

Hardspace: Shipbreaker: Le navi più grandi sono composte da più stanze e più piani
Hardspace: Shipbreaker: Le navi più grandi sono composte da più stanze e più piani

Harsdpace: Shipbreaker è un gioco molto particolare, contemporaneamente stressante e rilassante. Le prime navi da smantellare saranno le più semplici da gestire, queste però verranno lentamente sostituite da velivoli più grandi, più complessi e più pericolosi. Durante il turno si utilizzano principalmente due strumenti: il raggio traente che serve per spostare i componenti disassemblati e la fiamma ossidrica per eliminare saldature e punti di ancoraggio.

Anche con questi semplici due amici si possono combinare bei casini: c'è sempre il rischio di esagerare con il raggio traente, perdere il controllo del frammento di nave che stai spostando e dartelo sul casco, e se sei davvero sfigato abbastanza forte da rompere la visiera con repentina perdita d'ossigeno. Con la fiamma ossidrica, o cutter, bisogna invece stare sempre attenti a non colpire eventuali strutture infiammabili o esplosive, specialmente utilizzando le modalità che consentono di agire su zone più ampie. Il risparmio di tempo giustifica l'aumento del rischio? Questa è una domanda ricorrente mentre si "lavora in questo gioco".

I pericoli aumenteranno esponenzialmente: alcune navi nascondono al loro interno aree ancora pressurizzate che possono far esplodere la nave in mille pezzi, altre avranno un pericoloso reattore nucleare che andrà smaltito prima che diventi instabile, e le brutte sorprese non finiscono qui. Tutto questo è gestito da una fisica piuttosto complessa e, di conseguenza, libera di creare situazioni effettivamente molto pericolose, esplosioni a catena, fratture che piegano la nave fino al punto di rottura che in uno schiocco sordo può trasformarsi in una valanga di metallo.

I pezzi di una nave, in base al materiale di cui sono composti e alla tipologia di appartenenza, andranno smaltiti utilizzando i tre diversi boccaporti che circondano l'area di lavoro: c'è la fornace per distruggere, il condotto per riciclare e sotto di noi il pannello più grande dove lanciare la componentistica più complessa e preziosa. Lanciare sì, attraverso la seconda modalità del raggio traente.

Fine turno

Hardspace: Shipbreaker: le navi del gioco sono composte da centinaia di pezzi diversi, e non sarà subito chiaro in che modo agire
Hardspace: Shipbreaker: le navi del gioco sono composte da centinaia di pezzi diversi, e non sarà subito chiaro in che modo agire

Per organizzare lo smaltimento si possono usare anche dei cavi con i quali unire più pezzi contemporaneamente, in modo da spingerne uno per muoverli tutti nella stessa direzione. All'interno delle navi si possono trovare cose utili come medikit, ossigeno con il quale ricaricare le nostre riserve, ma all'inizio il nostro equipaggiamento sarà ancora rudimentale e questi ritrovamenti non basteranno per garantirci la sopravvivenza fino alla fine del turno di lavoro. Sarà quindi necessario tornare nella piattaforma d'ingresso e di uscita dove, attraverso il terminale apposito, ricaricare, pagando, quel che andrà ricaricato, e aggiustato quel che andrà aggiustato.

Con i soldi guadagnati, men mano che cresceremo di livello, potremo acquistare potenziamenti che ci renderanno sempre più efficaci e veloci. A proposito di velocità: è molto difficile se non impossibile smantellare una nave in un unico turno di lavoro, fortunatamente dalla versione 1.0 del gioco è possibile riprendere a lavorare su una nave fino a che non avremo completato lo smantellamento. Il gioco propone anche delle modalità per chi non ama i limiti di tempo, e altre per chi invece vivere sul filo del rasoio prediligendo vite limitate se non addirittura un bel permadeath.

Modalità per tutti

Hardspace: Shipbreaker: potremo utilizzare la presa della mano sinistra per aggrapparci agli elementi circostanti, sia per smettere di fluttuare che per impedire ad eventuali getti di spingerci lontani
Hardspace: Shipbreaker: potremo utilizzare la presa della mano sinistra per aggrapparci agli elementi circostanti, sia per smettere di fluttuare che per impedire ad eventuali getti di spingerci lontani

Tutte modalità che però vi consigliamo di selezionare successivamente, dopo aver portato a termine la trama del gioco che senza sorprese punta tutto sui rapporti tra datori di lavoro e i sempre più sfruttati dipendenti. Il tema è senza dubbio caldo, ma vivere in prima persona questa lenta rivolta contro la Lynx si è rivelata un'esperienza piuttosto fiacca, nonostante l'empatico cast con il quale però interagiremo prevalentemente attraverso radio e terminale. Ma già solo il fatto di avercela trovata una trama è una grandissima notizia non solo per Hardspace: Shipbreaker ma per tutto il genere dei simulatori, realistici o di fantasia non importa, che si stanno finalmente accorgendo che i loro gameplay sono fantastici ma per raggiungere il grande pubblico è necessario uno sforzo in più, un pacchetto più completo e appetitoso di quanto offerto negli anni bui.

Unico nel suo genere

Hardspace: Shipbreaker: da dove iniziare, dai motori o smontando gli interni? Ognuno ha la sua strategia
Hardspace: Shipbreaker: da dove iniziare, dai motori o smontando gli interni? Ognuno ha la sua strategia

Hardspace: Shipbreaker è uno di quei giochi destinati a diventare cult, e i primi dati di vendita di questa versione 1.0 non fanno altro che giustificare l'ottimismo. Essere unico nel suo genere è uno dei pregi migliori del gioco, come la sua ottima fisica che a prima vista non sembra nemmeno essere così presente, salvo poi rivelarsi in tutta la sua pericolosa complessità.

È ottimo poi che ci siano così tante modalità: permadeath, vite contate o infinite, con o senza limiti di tempo. Ad Hardspace: Shipbreaker puoi davvero giocarci come vuoi.

I contenuti non sono pochi, se ti prende la passione di ascoltare podcast smantellando astronavi, su questo gioco puoi passarci centinaia di ore. A patto di reggere il lavoro in assenza di gravità: nonostante il gioco abbia un comando per farci agganciare con una mano all'ambiente circostante, in modo da non fluttuare continuamente, non presenta nessun altro tipo di aiuto per chi in simili circostanze rischia di soffrire di nausea.

Zero G

Hardspace: Shipbreaker: Attenti a non riciclare le parti smontate nei condotti sbagliati, o perderete tantissimi soldi in mancati guadagni
Hardspace: Shipbreaker: Attenti a non riciclare le parti smontate nei condotti sbagliati, o perderete tantissimi soldi in mancati guadagni

Il problema è che almeno i primi giorni è davvero difficili staccarsi da Hardspace: Shipbreaker. Lentamente impari a conoscere i diversi modelli di astronavi, i diversi allestimenti e come sono costruite; e poi dove trovare i giunti più importanti, come posizionarti per svuotare una camera nel modo più veloce possibile; lentamente trovi così una tua routine, un tuo modus operandi che può essere totalmente diverso da quello di un altro giocatore, esattamente come se si trattasse di un lavoro reale da ottimizzare a seconda delle proprie abilità, intelligenza, intuizione.

Il concept è innegabilmente fantastico, la realizzazione tecnica di prima qualità, è l'amalgama che frega Hardspace: Shipbreaker: la trama poco incisiva anche se comunque opzionale, il gameplay che avrebbe bisogno di un paio d'invenzioni in più per tenere alta l'attenzione del giocatore di passaggio.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.0
Lettori (12)
7.7
Il tuo voto

Hardspace: Shipbreaker è un titolo unico nel suo genere, dotato di una forte personalità grafica e di un gameplay che sa essere allo stesso tempo rilassante e stressante. Un attimo prima sei lì che fischietti smontando computer di bordo, e un attimo dopo hai metà tutta strappata, il tuo corpo è in fiamme e la fornace ti sta risucchiando al suo interno. Per brillare da capolavoro gli manca un po' di respiro, qualche idea di gameplay in più, ma anche a questo servono i sequel, no?

PRO

  • Non esistono giochi simili
  • Ottimo per ascoltare podcast
  • Fisica e grafica di spessore

CONTRO

  • Lavorare a gravità zero non è per tutti
  • Trama poco incisiva
  • Meriterebbe un paio d'idee di gameplay in più