Hatsune Miku, la idol virtuale di SEGA, è ormai un'istituzione: nel corso degli anni il personaggio ha guadagnato una popolarità enorme a livello internazionale, facendo capolino un po' su tutte le piattaforme con i suoi divertenti rhythm game. Ebbene, ora tocca anche ai dispositivi iOS e Android.
Brani pop con voci sintetiche? Coinvolgenti coreografie? Meccaniche rhythm di un certo spessore miscelate a una struttura narrativa in stile visual novel? Il nuovo titolo sviluppato da Colorful Palette offre questo e altro ancora, come vi stiamo per raccontare nella recensione di Hatsune Miku: Colorful Stage!
Storia
Abbiamo accennato a una formula in stile visual novel non a caso, perché Hatsune Miku: Colorful Stage! mette al primo posto una trama che vede ben venticinque personaggi (di cui venti inediti), divisi in cinque differenti formazioni, affrontare le proprie difficoltà nel mondo reale e risolverle in qualche modo grazie al potere della musica.
Ambientata nelle città di Tokyo e Yokohama, la storia del gioco viene narrata attraverso sequenze per lo più statiche, completamente parlate in giapponese e sottotitolate in inglese, che si sbloccano man mano che completiamo la parte prettamente ludica del pacchetto, ovverosia gli show musicali.
Struttura
La schermata principale di Hatsune Miku: Colorful Stage! è piuttosto affollata di contenuti a cui accedere, ma rimane sempre ben leggibile e non sfocia nel caos tipico ad esempio degli MMORPG asiatici. È possibile portare avanti la storia assistendo alle nuove sequenze per i vari personaggi e gruppi coinvolti, cimentarsi con gli show in solitaria, in cooperativa a cinque oppure partecipare agli eventi speciali online.
Un editor consente di modificare l'abbigliamento dei protagonisti sulla base degli oggetti ottenuti fino a quel momento, mentre è sempre possibile consultare la ricca lista degli achievement e ricevere le relative ricompense, da impiegare eventualmente per l'acquisto di nuovi brani da aggiungere alla tracklist. C'è anche un'opzione legata agli elementi gacha, che tuttavia sono limitati alla personalizzazione estetica.
Il gioco è disponibile in formato freemium, con una serie di posssibili microtransazioni, ma adotta un approccio molto elastico: è presente un indicatore dell'energia d'azione che regola il numero di show con cui possiamo cimentarci, ma si ricarica molto spesso e non si consuma nel caso in cui si decida d'interrompere una sessione per un qualsiasi motivo, ad esempio un problema di connessione.
I problemi sono altri, nella fattispecie una gestione dei download separati che a un certo punto diventa sfiancante: già dopo la fase introduttiva viene richiesto di scaricare quasi 1 GB di dati che il sistema avrebbe potuto tranquillamente tirare giù mentre eravamo occupati con il tutorial, ma la medesima richiesta compare per gran parte dei contenuti man mano che si procede con la storia, dunque si passa un bel po' di tempo ad aspettare.
Gameplay
Le fasi giocate di Hatsune Miku: Colorful Stage! si presentano nella forma di un rhythm game tradizionale, con diversi livelli di difficoltà che vanno a determinare la quantità di note da toccare sullo schermo a tempo di musica. Diciamo che il livello facile è davvero banale e offre ben pochi spunti, mentre quello normale restituisce un'esperienza introduttiva dignitosa. Gli altri due gradi di sfida vanno invece affrontati solo quando si memorizzano bene le caratteristiche dei brani, pena un rapido tracollo.
A tal proposito, la tracklist di partenza conta diciotto canzoni, ognuna disponibile in due versioni, interpretata dal vocaloid o dai personaggi. L'elenco verrà senz'altro arricchito a breve con nuove aggiunte, del resto l'edizione giapponese ne conteneva quasi trenta all'esordio, ma parliamo di pezzi che un pubblico casual potrebbe tranquillamente non conoscere: un approccio ben diverso rispetto a quello descritto nella recensione di Taiko no Tatsujin: Pop Tap Beat, ad esempio.
Grafica e sonoro
La ricchezza di Hatsune Miku: Colorful Stage! si estende al comparto tecnico, davvero curato e gradevolissimo. I tanti personaggi sono ben disegnati e tutte le sequenze in stile visual novel vantano una quantità enorme di pregevoli artwork, ma sono le coreografie durante gli show a rubare letteralmente la scena, con i vari membri delle band che suonano, cantano e ballano dando vita a uno spettacolo molto piacevole.
Lato sonoro, come già accennato tutti i dialoghi sono parlati in giapponese, forti di un'interpretazione stereotipata ma solida, e poi c'è il discorso della tracklist: i brani sono carini, ma deve piacervi il genere e non si tratta certo di pezzi famosi. Scoprirli uno a uno rappresenta senz'altro un potenziale punto di forza del gioco, ma si tratta di una questione inevitabilmente molto soggettiva.
Conclusioni
Hatsune Miku: Colorful Stage! è un rhythm game solido e divertente, con meccaniche molto tradizionali che però vengono vivacizzate dalla presenza di una modalità multiplayer e dagli eventi speciali, nonché da un comparto narrativo in stile visual novel che risulta senz'altro interessante per gli appassionati di questo genere di produzioni. Davvero piacevole da vedere e da sentire, il titolo prodotto da SEGA non pone particolari vincoli rispetto a una fruizione gratuita, ma offre una tracklist che potrebbe anche non piacervi e una gestione dei download separati francamente odiosa, che spezza parecchio il ritmo (eh sì) dell'esperienza.
PRO
- Meccaniche rhythm tradizionali ma solide e con qualche twist
- Personaggi interessanti, tante storie differenti
- Tecnicamente molto ben fatto, si gioca gratis senza grossi problemi
CONTRO
- Gestione irritante dei download separati
- La tracklist potrebbe anche non piacervi
- Qualche dubbio sulla quantità di valute differenti in-game