Nella recensione di Headbangers: Rhythm Royale vi parleremo di come il gioco faccia parte di quel ristretto club di videogiochi che riescono a unire due generi apparentemente inconciliabili per creare qualcosa di nuovo e divertente. Si tratta, infatti, dell'unione tra un rhythm game e un battle royale e ha come protagonisti dei piccioni il cui singolo obiettivo nella vita è diventare l'Headbanger numero uno e dimostrare di sapere come si tiene il ritmo.
Quello sviluppato da Glee-Cheese Studio ed edito da Team 17, Headbangers: Rhythm Royale non è altro che un grande party game online da 30 giocatori in cui, nel corso di quattro round, sempre più piccioni vengono eliminati in base al punteggio che totalizzano in uno dei 23 minigiochi disponibili al lancio. Ognuna di queste sfide ha un elemento ritmico, sia esso puramente sonoro o un misto di audio e video per mettere alla prova la coordinazione oculo-manuale di chi gioca.
Dagli anni ’70 ad acchiappa la talpa
I minigiochi di Headbangers: Rhythm Royale si dividono in due categorie, quelli estremamente familiari a cui è stato dato un tocco musicale come il classico acchiappa la talpa (questa volta da fare con sequenze melodiche da ricordare e replicare); e quelli innovativi capaci di stupire come "That '70s Race" in cui bisogna premere i pulsanti giusti mentre appaiono su un disco in vinile quasi in stile DJ Hero. Un'altra suddivisione possibile è quella tra giochi di gruppo, in cui tutti i partecipanti di un torneo sono sullo schermo nello stesso momento, e sfide uno contro uno.
Nel primo caso i piccioni partecipanti affrontano tutti la stessa prova e vince chi totalizza il punteggio più alto. Nel secondo, come nei minigiochi a tema western o in quello a tema rap, due concorrenti vengono messi uno contro l'altro per eleggere un vincitore. Chi trionfa in ogni coppia di gare avanza al round successivo. I minigiochi si dividono in tre grandi gruppi: quelli dedicati al primo round (per eliminare i primi dieci giocatori), quelli del secondo e al terzo (per eliminarne dieci e cinque piccioni rispettivamente) e quelli per la fase finale che consistono in una vera e propria gara tra gli ultimi cinque piccioni a chi taglia per primo il traguardo e vince la partita.
Nel catalogo dei minigiochi ce n'è uno a tema compositori classici, uno in cui bisogna replicare lo scratching di un DJ, uno in usare una fionda per suonare i tasti di un pianoforte gigante, uno in cui correre su dei carrelli da miniera premendo le note a ritmo e tante altre combinazioni folli di quattro note (una per ciascun tasto del controller) ed elementi visivi semplici e facili da memorizzare. I modi intuitivi e ritmati con cui Headbangers: Rhythm Royale riesce a far divertire chi gioca sono tanti e, almeno per le prime 10 o 20 partite che farete, troverete sempre qualche nuova sfida ad aspettarvi.
Tempo tagliato
Passando sempre più tempo con Headbangers: Rhythm Royale abbiamo finalmente capito quale sia il suo pubblico di riferimento. È indubbiamente godibile in solitaria sfidando degli sconosciuti su internet e non è possibile giocarlo in locale, dato che manca del tutto questa possibilità. Questo titolo troverà quindi i suoi più ferventi appassionati nei clan di Discord e in tutti quei gruppi di amici che, una sera ogni tanto, non vogliono giocare a uno sparatutto competitivo, un MMO o un MOBA, ma vogliono semplicemente divertirsi staccando il cervello.
Nella sua versione base, questo Headbangers: Rhythm Royale garantisce (facendo passare un po' di tempo tra una e l'altra per evitare l'effetto già visto) tante occasioni di divertimento a distanza tra amici. Sfidarsi a chi riesce a ricordare meglio uno schema di comandi associato a una melodia prendendosi a male parole nel canale vocale condiviso è la ricetta per una bella serata. Per massimizzare il numero dei utenti, gli sviluppatori avrebbero dovuto optare per un modello di business free to play; invece, Headbangers costa una ventina di euro al lancio, come Fall Guys: che provino a replicare la stessa parabola? Per ora possiamo dire che questo prezzo è una barriera per l'ingresso piuttosto alta, quindi sarà interessante vedere quante persone decideranno di acquistare il gioco in questi primi mesi. Lo status di "coming soon" sul Game Pass, però, farà contenti molti videogiocatori e potrebbe garantire comunque server sufficientemente popolati e vivaci.
Il modello economico adottato dagli sviluppatori è molto simile a quello dei concorrenti free to play, basato su season pass e stagioni. Non sappiamo se i contenuti in arrivo saranno solo cosmetici o aggiungeranno nuovi minigiochi, e questa è la nostra preoccupazione principale per il futuro di Headbangers: Rhythm Royale. Giocando le partite in modo sistematico e continuativo, infatti, siamo diventati piuttosto bravi nei 23 minigiochi di Headbangers e abbiamo iniziato a vedere venir meno la sfida.
Abbiamo, infatti, intravisto il pericolo di ritrovarci con un'esperienza che nel medio termine può già iniziare a stufare in mancanza di un percorso chiaro di espansione dei contenuti. Il potenziale per intrattenere gruppi di amici che si trovano in rete c'è ed è pure parecchio, per cui, se il design e il formato vi piacciono, noi vi consigliamo di non giocare troppo in solitaria e preservare tutte le risate che questo titolo può regalare (tra vocine assurde che ricordano i Minion e schermate della vittoria danzanti) per quando riuscirete a mettere insieme il vostro gruppo di amici in una serata all'insegna dell'assurdità a tempo di musica.
Conclusioni
Headbangers: Rhythm Royale è un party game tutti contro tutti assurdo e divertente. Gli sviluppatori hanno preso il concetto alla base dei rhythm game e lo hanno declinato in minigiochi folli con temi che vanno dal western alla musica disco, dall'hip hop agli show a premi anni '80, in un'esperienza in grado di regalare sorrisi e serate di divertimento a distanza tra amici che si incontrano online. La barriera d'ingresso data dal prezzo non aiuterà il gioco a fare grandi numeri al lancio, ma potrebbe renderlo sostenibile a livello economico e dare agli autori le risorse per aggiungere non solo cosmetici (di cui ce n'è a bizzeffe, uno più ridicolo dell'altro) ma nuovi minigiochi per mantenere l'esperienza fresca. L'incognita più grande, infatti, è la longevità perché è un titolo facile da imparare e da padroneggiare. L'arrivo sul Game Pass darà sicuramente una mano a far arrivare questo battle royale musicale sotto gli occhi di chi è alla ricerca di un'esperienza divertente e leggera per passare una serata on line con gli amici, lì dove Headbangers: Rhythm Royale è al suo meglio.
PRO
- Intelligente fusione di due generi
- Minigiochi buffi e divertenti
- Personalizzazioni varie e stravaganti
CONTRO
- Incognita longevità
- Barriera economica d'ingresso
- Troppo semplice da padroneggiare