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Hextech Mayhem: A League of Legends Story, la recensione di un piccolo gioiellino

La recensione di Hextech Mayhem: A League of Legends Story, un gioco per PC e Nintendo Switch ispirato ai personaggi del famoso MOBA di Riot Games.

RECENSIONE di Gianluca Scattarella   —   20/11/2021
Hextech Mayhem: A League of Legends Story
Hextech Mayhem: A League of Legends Story
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Gameplay veloce e divertente

Nel marasma di personaggi facenti parti del mondo immaginifico e colorato di League of Legends, sono presenti senza dubbio una quantità pazzesca di figure piuttosto originali. Per questo Hextech Mayhem sono stati disturbati due tra i più celebri "nanerottoli" del cast, ossia Heimerdinger, illustre professore dell'università di Piltover (visto ultimamente nella serie Arcane) e Ziggs, un dispettoso bombarolo, fissato con gli esplosivi (qualcuno ha detto Jinx?) e la loro distruttiva bellezza.

Proprio il suo amore per gli esplosivi lo porterà a distruggere tutto quel che si trova davanti per dimostrare al professore la loro magnificenza e utilità. Queste sono le semplici premesse di trama che ci porteranno a fare un breve giretto attraverso alcune ambientazioni tipiche della serie di Riot Games e a salterellare tra esplosioni colorate a ritmo di musica.

La modalità di gioco è immediata e apprezzabile da chiunque abbia un minimo di ritmo. Il nostro buon Ziggs si sposterà correndo per i livelli bidimensionali, cercando di evitare qualsivoglia ostacolo e nemico a suon di salti e lanci di bombe, il tutto ovviamente a tempo di musica. I comandi sono basilari, dovremo premere solo 3 tasti corrispondenti alle relative direzioni, rispettivamente "su", "giù" e "destra" (tutti mappabili a piacimento) nell'esatto momento che il tempo di gioco ce lo comanderà. Tutte le azioni permetteranno di ottenere ingranaggi particolari con i quali sbloccare i livelli successivi, le skin per Ziggs e le sfide con i boss, o meglio IL boss, sempre lo stesso, ma con difficoltà crescente.

Fondamentalmente, almeno per i primi livelli, ci si trova di fronte a un gameplay molto basilare e semplice, accessibile a tutti senza problemi. Le difficoltà arriveranno quando, man mano che si procede nella storia, si sbloccano alcuni comandi avanzati e soprattutto ci si rende conto che i collezionabili possono essere ottenuti solo effettuando azioni nascoste che il gioco (in modalità normale almeno) non ci suggerisce.

Tecnica e comparto grafico

Hextech Mayhem A League Of Legends Story 11

Per quanto concerne l'aspetto visivo, l'utilizzo di una palette di colori ben definita permette al gioco di avere una sua identità ben definita: esplosioni, effetti particellari e animazioni sono molto piacevoli e i modelli, per quanto low poly, sono ben animati e gradevoli. Le cutscene sono simpatiche e il buonissimo doppiaggio accompagna il tutto in maniera sorprendente.

Il problema è, incomprensibilmente, proprio quello che dovrebbe essere il punto di forza principale dell'offerta, cioè quell'accompagnamento musicale che funziona anche da co-protagonista per tutta la durata, circa 3 ore, del gioco. Purtroppo non ci sono tracce memorabili o con un carattere importante. Sembra che le tracce siano state forzatamente create intorno agli scenari per riuscire a stare appresso a tutti gli astrusi giri di tasti da premere. Ci sono controtempi su controtempi, alcune volte ci è risultato molto difficile capire il tempo di azione, non perché non ci fossero i comandi ben visibili, bensì per dei cambi di ritmo che non ci aspettavamo. Questa non vuol essere una bocciatura totale, i brani sono comunque piacevoli da ascoltare e accompagnano abbastanza bene il tutto per buona parte del tempo di gioco, ma purtroppo non riescono a sfondare del tutto la barriera tra i comandi e l'istinto.

Un altro problema, ben peggiore, è dato dal fatto di non potersi godere quasi per niente tutto il contorno di gioco per doversi concentrare sui comandi serrati. Un gran peccato perché comunque il lavoro eseguito è sicuramente di buon livello e in quei brevi momenti nei quali ci si può distrarre per capire meglio dove ci troviamo e cosa ci capita attorno ci fanno capire ancora di più di quanti ne avremmo voluti di più.

Endgame

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Una volta concluso il gioco avremo la possibilità di scegliere 2 modalità aggiuntive. La prima ci consentirà di avere a schermo tutti i comandi, anche quelli nascosti, per riuscire a raccogliere tutti gli ingranaggi e portare così i collezionabili al 100% per sbloccare magari tutte le skin. L'altra è l'esatto opposto, una modalità nella quale non avremo a disposizione gli elementi visivi dei comandi e dovremo andare "a braccio", cosa quest'ultima veramente complessa, per tutta la serie di motivi elencati in precedenza.

Sicuramente, per la sua brevità e la sua natura di one shot stage game, risulta comunque tutto molto divertente e rigiocabile. Peccato per queste sbavature che, con un po' di cura in più, avrebbero potuto far brillare il gioco ancor meglio della miglior bomba hextech di Ziggs.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.0
Lettori (5)
8.3
Il tuo voto

Hextech Mayhem: A League of Legends Story è a tutti gli effetti un rythm game divertente e ben realizzato, al netto dei brani non sempre orecchiabili e immediati e di una confusione di base eccessiva. Comparto tecnico, doppiaggio e semplicità lo fanno diventare sicuramente un titolo da consigliare, considerato il prezzo budget.

PRO

  • Comparto tecnico colorato e piacevole
  • Doppiaggio di ottimo livello
  • Gameplay semplice e divertente
  • Prezzo budget

CONTRO

  • Tracce audio non sempre coinvolgenti e orecchiabili
  • Troppa confusione per godersi gli scenari
  • Molto breve