A volte quando si parla di indie si tende a classificare i giochi prodotti e realizzati da piccoli/medi team come qualcosa che debba rimanere ancorato e relegato al mercato di nicchia delle persone interessate ai vari Kickstarter o altri crowdfunding. Nulla di più sbagliato, soprattutto nell'ultimo periodo, nel quale tutte le persone con creatività e fantasia possono sbizzarrirsi con la moltitudine di tool gratuiti per realizzare videogames.
Gli Skrollcat sono uno studio che in effetti sta nel mezzo, nella terra di nessuno che divide gli studi indie da quelli più blasonati: lo si nota da molti dettagli del loro bellissimo Hoa, un gioco che fa davvero pensare a quanto potenziale artistico ci sia in giro.
Nella recensione di Hoa vedremo che il titolo è palesemente ispirato allo stile "Ghibli" con i suoi colori pastellati e quel glow che pervade ogni singolo frame, cose che rendono il viaggio della piccola Hoa un piacere per gli occhi e per le orecchie. Ogni creatura, ogni albero, ogni componente delle dinamiche di gioco sprizza creatività ed arte da ogni singolo pixel.
Storia e ritmo
Durante il breve tragitto che ci porterà a scoprire la storia e le motivazioni che hanno spinto la protagonista a percorrere la sua strada, incontreremo delle creature che ci racconteranno le vicissitudini che hanno preceduto e hanno motivato il viaggio che stiamo percorrendo.
Non vi sono alberi delle abilità e neanche nemici da affrontare, né minacce così evidenti in nessuna delle 5 mappe di gioco e non avrete mai la sensazione di dovervi "sbrigare" a fare qualcosa. Potrete godere tranquillamente della fantastica colonna sonora, magistralmente curata nei dettagli per assecondare l'atmosfera di ogni singolo stage di gioco oppure correre e raccogliere tutte le farfalline che vi porteranno ad avanzare nella storia.
In ogni caso vi perderete nella colorata magia di Hoa. Cos'è la protagonista dite? Beh sappiate che con il solo svelarlo si andrebbe a distruggere tutta la baracca. Il colpo di scena finale c'è e bisogna ammettere che il tutto è un bel modo di raccontare una delle problematiche reali che ci attanagliano giornalmente: la distruzione dell'ambiente e della madre terra da parte dell'uomo e delle macchine. Lasciamo a voi il gusto della scoperta di come si arrivi a parlarne. L'unica cosa che possiamo dire è che siamo rimasti piacevolmente colpiti dalle emozioni suscitate durante i minuti finali del gioco.
Note dolenti
Tralasciando l'ormai noto piacevolissimo stile grafico e artistico in generale, veniamo alle meccaniche di gioco. Hoa (che è anche il nome di un gruppo etnico Vietnamita, paese d'origine dello studio di sviluppo) è un platform semplicissimo basato su delle dinamiche molto basilari. In soldoni, per poter avanzare al livello successivo si deve solo saltare in giro per i livelli cercando di arrivare a raccogliere le 5 farfalle che vengono richieste degli amici della protagonista. Così fino alla fine del gioco, senza nemici particolari o possibilità di morire. Non si ha mai l'impressione di star sbagliando qualcosa, grazie anche alla mappa minimal ed ai punti di riferimento semplicissimi.
Il gioco ha delle basi di metroidvania, che costringono a volte a tornare sui propri passi, seppur di poco, per trovare una o 2 farfalle mancanti. Ogni volta che porteremo la quantità di insetti richiesta al personaggio di turno, verremo ricompensati con delle abilità che ci permetteranno di poter arrivare dove prima non potevamo, come il doppio salto o la planata.
Anche la durata è nella media delle aspettative di un gioco del genere e si attesta intorno alle 3-4 ore. Non ci sono purtroppo neanche NG+ o contenuti extra da sbloccare, ma confidiamo nel talento del team di sviluppo e siamo sicuri che i prossimi prodotti saranno più completi sotto questo punto di vista. Altro aspetto veramente dolente è il prezzo che, per quanto sotto alla media dei tripla A (giustamente) è troppo alto per un'esperienza così povera di contenuti.
A mischiare un po' le carte in tavola ci pensa l'ultima ora circa di gioco che ci mette davanti delle dinamiche veramente interessanti e delle quali non vogliamo parlarne per non spoilerare troppo; sappiate però che l'ultimissimo livello è, se possibile, ancora più ricercato artisticamente di quasi tutto il gioco in sé.
Insomma Hoa è davvero una gioia per gli occhi, per lo spirito e per le orecchie. Forse si sarebbe potuto far di più sul lato contenutistico e puramente "giocoso" ma se l'intento degli sviluppatori era donarci una piccola gemma dal valore artistico innegabile, l'obiettivo è stato centrato in pieno.
Conclusioni
Hoa è un gioco artisticamente fantastico, colorato e bellissimo da vedere. La colonna sonora che ci accompagna è sempre adatta e riesce a mixare i sentimenti derivanti dall'avanzamento della storia. Purtroppo è fin troppo semplice nelle dinamiche da videogioco puro e si sente la mancanza di qualche tipo di nemico o albero di abilità. Si gioca volentieri e dura poco. Tutto quel che si desidera da un titolo come questo, a parte il prezzo.
PRO
- Artisticamente fantastico
- OST di altissimo livello
- Hoa è dolcissima
CONTRO
- Troppo scarno a livello di meccaniche
- Si sente la mancanza di una sfida
- Prezzo decisamente troppo alto