Immortals Fenyx Rising è stato un grande successo, sia di critica che per la risposta del pubblico. Probabilmente nessuno di noi si aspettava che quel titolo, così dannatamente derivativo a prima vista, potesse nascondere la più grossa perla dello scorso anno, unendo al meglio action, puzzle, platforming e una scrittura fresca ed ironica. A poco meno di due mesi dall'uscita arriva sul mercato il primo dei tre DLC dedicati al gioco. Abbiamo avuto modo di giocarlo per buona parte dei suoi contenuti e, dopo una decina scarsa di ore, siamo pronti a dirvi cosa ne pensiamo nella recensione di Immortals Fenyx Rising: Una Nuova Divinità.
Sull'Olimpo di fa la storia
A New God inizia la sua narrazione proprio lì dove la campagna principale aveva concluso il suo arco. Dal menù principale sarà necessario scegliere di avviare questo contenuto aggiuntivo, con un suo menù e una sua progressione totalmente separata ed indipendente. Proprio per questo, una volta avviato, sarà possibile decidere di caricare i poteri e l'equipaggiamento sbloccato, oppure partire da una base standard scelta dagli sviluppatori. Inutile dirvi che, vista la sua collocazione temporale successiva alla campagna, è consigliabile iniziare A New God solo dopo aver concluso il gioco base.
Una volta avviato ci ritroveremo sull'Olimpo, una location totalmente inedita, con una sua mappa dedicata e gestita tramite una serie di zone dedicate ai vari dei, quelli che abbiamo già imparato a conoscere. L'obiettivo di Fenyx questa volta è quello di essere accettata come membro del Pantheon greco, e aver risolto i guai generati da Tifone sull'Isola d'Oro non è stato evidentemente sufficiente. Zeus considera già la sua nuova figlia ritrovata come una di loro, ma essere un dio non permette di avere diritto automatico ad una sedia sull'Olimpo e per esserne degni è necessario superare una lunghissima serie di prove.
Sostanzialmente questa è la base sulla quale si sviluppa l'intero intreccio di A New God, sfruttando la nuova location e questo espediente narrativo come pretesto per mettere il giocatore di fronte ad una moltitudine di sfide sulla falsariga di quelle del Tartaro già affrontate a dicembre. Ogni serie di sfide, assegnate da uno dei quattro dei - Ares, Afrodite, Atena ed Efesto - porterà a sbloccare abilità nuove zecca e ben quattro nuove benedizioni per Fenyx.
Nonostante si tratti di un pretesto, come già detto, abbiamo apprezzato molto lo sforzo compiuto dal team per imbastire una sorta di prosecuzione della storia anche per questo DLC che, altrimenti, sarebbe caratterizzato solo da una sorta di modalità challenge all'ennesima potenza. La decina di ore necessaria per portare a termine la trama non nasconde chissà quale crescita dei personaggi e non riesce ad affrontare con la stessa leggerezza le tematiche importanti che venivano snocciolate nel gioco base. Al netto di questo, si può essere comunque mediamente soddisfatti dello sforzo fatto. D'altronde le situazioni e i siparietti ormai noti di Immortals son sempre lì, a strappare più di un sorriso con la loro genuinità e la giusta ironia.
Un gameplay simile ma diverso
Come abbiamo già detto, il gameplay di Immortals resta sostanzialmente invariato, dividendosi tra la sua parte puramente action e quella molto più strutturata dedicata ai puzzle ambientali. Nonostante le basi restino queste, A New God mette in gioco una serie di differenze piccole ma sostanziali, che modificano la percezione del gioco e che spingono l'utente a doversi reinventare nell'approccio ad alcune situazioni.
Quel che salta subito all'occhio è che sull'Olimpo non esistono oggetti e, per questo motivo, anche tutti quegli usi rapidi che eravamo soliti tenere a portata di mano sulla croce direzionale sono ora spariti, lasciando spazio ad una barra della vita sostanzialmente più lunga che in passato, ma dando da subito una direzione chiara al gameplay.
Tutto il DLC è incentrato maggiormente sui puzzle e sulle sfide, relegando la mappa dell'Olimpo a semplice passatempo, quasi come fosse un gigantesco hub centrale, impreziosito da un'estetica come sempre deliziosa e da un level design che raggiunge qui un suo picco. Anche all'interno dei vari dungeon (tanti, forse anche troppi) sarà possibile incontrare anche qualche meccanica nuova di zecca: come quella legata alle calamite, oppure altre che sottostanno all'utilizzo di alcuni dei nuovi poteri a disposizione. Non vogliamo spoilerarvi questi dettagli perché si tratta in buona sostanza di tutto quel che c'è davvero da scoprire in questo DLC, ma sappiate che finalmente Fenyx avrà modo di sollevare anche quegli oggetti enormi e pesantissimi che le era impossibile mantenere precedentemente.
Nel corso di queste sfide, seppur ancora presenti in alcuni sporadici momenti, i combattimenti saranno ridossi all'osso e quasi sempre legati ad obiettivi particolari che ne faranno una parte stessa della sfida. Questo elemento farà storcere certamente il naso ad alcuni, ma l'obiettivo del DLC è chiaro fin da subito e resta onesto dall'inizio alla fine, dettaglio che rendeva straordinariamente apprezzato anche l'originale.
In aggiunta a questi elementi due parole devono essere spese anche per il nuovo equipaggiamento e i potenziamenti di Fenyx. Rispetto al passato questi ultimi sono ridottissimi, lasciando al giocatore solo un ulteriore grado di upgrade di armi ed armatura, che saranno utili non sono ad aumentare i proprio parametri, ma soprattutto a sbloccare i perk peculiari dei nuovi set, che richiederanno appunto il livello 7 di avanzamento. Tutti i nuovi equipaggiamenti sono principalmente pensati per aiutare nelle situazioni dedicate al DLC, ma non ci hanno fatto gridare al miracolo, né per quel che riguarda l'utilità, né per l'estetica (a parte un'armatura davvero splendida e che prenderete nei primi minuti).
Per quanto concerne la difficoltà, anche in questo caso gli sviluppatori son stati furbi nel riuscire a bilanciare la richiesta di materia grigia e l'intuitività, senza mai rendere il gioco frustrante, seppure in alcuni casi perdendo la bussola della longevità. Se infatti l'Isola d'Oro conteneva al suo interno decine di cripte brevi e una manciata di sfide degli Dei lunghe ed articolate, questa volta ci si è fatta prendere la mano, allungando un po' troppo il brodo in alcune sezioni. Probabilmente anche per paura di far percepire una durata non esaltante, ma così facendo si è finito per rischiare l'effetto contrario. Nulla che possa ledere la qualità generale di un pacchetto comunque interessante e sempre divertente, nonostante un prezzo unitario non indifferente.
Conclusioni
A New God è un DLC onesto come il gioco dal quale deriva. Se Immortals Fenyx Rising era parso a qualcuno una meteora quasi fortuita, i ragazzi di Ubisoft Quebec si sono impegnati per confermare il tiro. Certamente c'è da migliorare molto sotto l'aspetto della varietà dei contenuti, anche e soprattutto in relazione ad un prezzo non bassissimo. Non si tratta di un contenuto perfetto, ma riesce comunque a mantenere alta l'attenzione del proprio pubblico. Se però si guarda all'insieme, questo DLC è solo il primo passo di un trittico che dovrebbe andare a colmare un po' tutte le componenti del gameplay di Immortals Fenyx Rising. Siamo già in attesa dell'escursione in terra cinese, sperando che il tutto possa avere lo stesso splendido aspetto, la stessa ironia e il medesimo level design sopraffino.
PRO
- Level design delizioso
- Artisticamente sempre ispiratissimo
- Ironia e risate genuine
CONTRO
- Qualche sfida di troppo per allungare il brodo
- L'Olimpo è un po' sacrificato
- Manca il caratteristico mix tra sorrisi e tematiche importanti approfondite