Con la recensione di Inbento per Nintendo Switch cercheremo di dare risposta a una delle domande più importanti dell'umanità ovvero: può un gatto essere in grado di preparare un bento? Non solo quindi fare le fusa, scodinzolare, andare a caccia di topi, rovinare mobili e divani di casa o passare le giornate a dormire, ma anche mettere in maniera corretta il cibo nel tipico vassoio giapponese con coperchio usato per servire un pasto. Sì perché lo scopo di Inbento, nuovo gioco dal team polacco Afterburn già autore di Golf Peaks, è proprio questo. In realtà la faccenda dei gatti è solo un espediente narrativo che dà vita ad una graziosa storia sulla genitorialità, un semplice sottofondo alla serie di puzzle che rappresentano il vero fulcro del gioco.
Puzzle e gattini
Inbento ha debuttato alla fine della scorsa estate su piattaforme mobile, quindi iOS e Android, raccogliendo un buon successo. Come già accaduto in passato, complice l'affinità dell'hardware, dell'interfaccia touch e dell'ecosistema dell'eShop, gli sviluppatori hanno ben pensato di dar vita ad una conversione su Switch. Come da tradizione nel caso dei puzzle game, raccontare le meccaniche è molto più complesso e macchinoso rispetto a scoprirle semplicemente giocandoci. In più, il lavoro di Afterburn sotto questo punto di vista è assolutamente encomiabile: la progressione è dolce ma tutt'altro che lenta, gli elementi vengono introdotti in maniera centellinata e le logiche sono estremamente comprensibili e accessibili ma per nulla semplicistiche. In estrema sintesi, si tratta appunto di preparare un bento seguendo delle ricette. Ogni livello ha una ricetta che va replicata alla perfezione, e per farlo bisogna fare in modo che l'aspetto del proprio lavoro sia identico a quello di riferimento. All'atto pratico bisogna quindi collocare gli ingredienti a propria disposizione all'interno del vassoio. Questi, di diverse forme ma sempre costituiti da "cubetti", possono essere ruotati prima di piazzarli nel bento; ma l'elemento chiave da tenere bene in conto è che gli ingredienti possono essere sovrapposti, anche se ad essere calcolato sarà soltanto l'ultimo che è stato inserito. Oltre ai semplici ingredienti ci sono poi dei pezzi che provocano lo spostamento di uno o più "cubetti" o lo scambio di posizione con altri. Lo ripetiamo: a parole è complicato, nei fatti assolutamente no. Senza dubbio però Inbento non è un gioco "facile", perché basta arrivare al terzo o quarto capitolo per dover iniziare necessariamente a spremere le meningi, lavorare di logica e considerare in maniera ampia le conseguenze e i collegamenti di 3, 4 o più mosse in sequenza. Altrettanto sicuramente, riuscire a trovare la soluzione di un livello genera una enorme soddisfazione, e dà un grosso stimolo ad affrontare quello successivo.
Tecnicamente
Dal punto di vista tecnico non c'è molto di cui parlare, perché Inbento è un gioco semplice anche nella sua estetica. Pur contando su uno stile grafico piacevole e azzeccato, non ci sono affatto fronzoli o effetti particolari al di là della rappresentazione del semplice bento e degli ingredienti. Non che ci voglia molto di più per un puzzle game, a dire il vero. Non granché invece l'accompagnamento sonoro, a tratti anche fastidioso: noi abbiamo preferito disattivarlo dopo poco tempo, anche per favorire la concentrazione. L'interfaccia poi è ovviamente basata sull'interazione tramite touch screen, che rappresenta sicuramente la soluzione preferibile utilizzando la console in modalità portatile. Chi per qualche motivo dovesse preferire l'uso docked e quindi sulla TV sappia che è consentito anche il controllo via Joy-Con, che funziona abbastanza bene anche se si perde un po' di rapidità e immediatezza. Per quanto riguarda infine la longevità, Inbento offre 127 puzzle complessivi: tenendo conto che, superati i livelli introduttivi, ben presto ci si trova di fronte alla necessità di spendere più di qualche minuto sui singoli rompicapo, si può affermare senza timore che la durata complessiva giustifica pienamente il ridotto prezzo di vendita. Infine, non ci sono ovviamente né acquisti in-game né elementi freemium, quindi l'unico costo rimane quello di acquisto.
Conclusioni
Inbento è un puzzle game molto grazioso, che non ha nessuna ambizione se non quella di divertire in cambio di pochi euro. Le meccaniche sono intelligenti e stimolanti, al punto che è facile veder volare il tempo mentre si tenta di superare un livello dopo l'altro. Certamente è giusto tener conto del fatto che su Switch il prezzo è fissato a 4,99€, mentre su mobile siamo a 3,09€ su Android e 3,49€ su iOS: considerando che Inbento è stato pensato proprio per queste piattaforme e che la versione Nintendo non offre aggiunte o novità rilevanti, si può tutto sommato ritenere quest'ultima edizione la meno allettante per chi ha facoltà di scelta.
PRO
- Un puzzle game semplice ma intelligente e coinvolgente
- Stile grafico piacevole
- Prezzo molto contenuto
CONTRO
- Può essere frustrante nei livelli più avanzati
- Su Switch costa di più che su mobile senza aggiunte sostanziali