La recensione della KFA2 GeForce RTX 3070 SG ha per protagonista un modello che pur essendo annoverabile tra quelli economici, a patto ovviamente di trovarlo al giusto prezzo, è pensato per offrire alcuni extra tutt'altro che scontati anche per modelli di fascia superiore. Vanta inoltre un raffreddamento piuttosto importante e potrebbe dare qualche soddisfazione in overclock, nonostante alimentazione e frequenze analoghe alla versione NVIDIA che piazzano anche questo modello dalle parti della GeForce RTX 2080 Ti, come sappiamo forte di prestazioni molto elevate in 1440p e di una potenza spesso più che sufficiente per giocare senza troppi problemi in 4K.
Caratteristiche
La prima cosa che colpisce della GeForce RTX 3070 Serious Gaming di KFA2, che come sappiamo è il marchio europeo di GALAX, sono le dimensioni piuttosto importanti. Si allunga infatti per 329 millimetri, occupa 2.5 slot e sfoggia un corpo centrale decisamente ingombrante che si appoggia al chipset della nostra scheda madre. Lascia però parecchio spazio ai lati per far defluire l'aria dai corposi dissipatori e distrae dalle dimensioni con una generosa illuminazione che si irradia dalle ventole, sfruttando un gran numero di piccole pale trasparenti. La confezione include inoltre una lunga staffa di sostegno tutta trasparente e puntellata da LED RGB che contribuisce a incrementare il volume di fuoco dell'illuminazione. Serve invece a migliorare la ventilazione del sistema la terza aggiunta che riprende il concept della ventola posteriore delle GeForce RTX FE 3080 e 3090.
Nel pacchetto è infatti inclusa una quarta ventola opzionale, di tipo pull, che può essere agganciata al retro della scheda con una leggera pressione e potenzia il flusso d'aria all'interno di un case, migliorando leggermente anche l'efficacia del raffreddamento della scheda. Tra l'altro, pur essendo in plastica e non certo di lusso, la ventola aggiuntiva riprende i fregi impressi sul backplate in metallo, con un vistoso simbolo bianco che sdrammatizza un'aggiunta che incrementa notevolmente lo spessore della scheda. Abbastanza, va detto, da toccare le memorie se installata sul primo slot PCIe in una classica scheda madre ATX come la GIGABYTE X570 AORUS Master. Ma si tratta di un'aggiunta del tutto opzionale che può comunque essere sfruttata senza problemi anche sulla nostra scheda madre cambiando slot alla scheda o utilizzando una prolunga per il posizionamento in verticale.
Sotto al guscio, invece, pulsa il chip GA104 nella sua versione più potente, con 17,4 miliardi di transistor per 5888 CUDA core di cui metà in grado di diventare core Int32 e frequenze stock identiche alla Founders Edition. Si accontenta quindi di un clock base 1500MHz, un clock in boost di 1725MHz e 8 GB di memoria GDDR6 da 14 Gbps fermandosi agli stessi 220W di TDP e allo stesso singolo slot ausiliario da 8-pin del modello NVIDIA. Ma gode di un sistema di raffreddamento più importante e potrebbe dare soddisfazioni in quanto a temperature e forse anche in termini di overclock. D'altronde al di sotto di determinate frequenze l'architettura Ampere ha dimostrato di poter mantenere una buona efficienza, complici ottimizzazioni che includono Tensor core di terza generazione, RT core di seconda generazione e transistor a 8 nanometri Samsung. I Tensor core, tra l'altro, diminuiscono rispetto alla serie precedente, ma sono di 2.7 volte più efficienti. I core dedicati al ray tracing invece aumentano, seppur di poco, mettendo sul piatto anche un miglioramento di 1.7 volte che come abbiamo visto è finalmente in grado, assieme al DLSS 2.0, di compensare il peso della pesante illuminazione basata sulla fisica. Certo, il parco titoli dotato di pieno supporto per le tecnologie non è ancora elevatissimo, ma si sta ingrossando proprio in questo periodo e può contare su pezzi da novanta come Watch Dogs: Legion, il nuovo Call of Duty e Cyberpunk 2077.
Il merito della diffusione del DLSS 2.0, punta di diamante dell'offerta NVIDIA, è dovuto anche a un'implementazione sempre più semplice e destinata a diventare quasi automatica, sempre che tutto vada per il verso giusto, con le versioni future. Nel frattempo ci auguriamo che l'ottimizzazione del ray tracing si evolva, con benefici per tutte le schede di nuova generazione che guardano anche ai tempi di risposta nell'ottica del gaming competitivo. In casa NVIDIA la tecnologia che si occupa di questo si chiama Reflex e come abbiamo già visto riduce ulteriormente le latenze del sistema, aiutando il giocatore in quei frangenti in cui pochi millisecondi possono valere molto. Inoltre in futuro sarà implementato qualcosa di simile alla Smart Access Cache, e ci aspettiamo miglioramenti all'esperienza di gioco, se non altro negli open world, anche dalla tecnologia RTX IO, pensata per trasformare una SSD in una sorta di RAM più lenta ma comunque rapida, grande e capace di ridurre i caricamenti al minimo grazie alla decompressione dei dati effettuata direttamente dalla GPU. Inoltre la suite RTX, già migliorata nettamente grazie al green screen e alla cancellazione dei rumori di fondo affidate all'intelligenza artificiale, sta per accogliere il nuovo Omniverse Machinima, un tool per creare video con asset di gioco spettacolari grazie anche all'implementazione del ray tracing.
Benchmark
La configurazione di prova che abbiamo utilizzato conta una GIGABYTE X570 AORUS Master, un Ryzen 7 5800X e 16 GB di memoria G.Skill Trident Z Royal da 3600MHz con CL16, sufficienti per sfruttare piuttosto bene una scheda come la GeForce RTX 3070 che in questa versione risulta piuttosto silenziosa e decisamente fresca. In idle, in modalità zero decibel con le ventole ferme, se ne sta a 34 gradi e si ferma a 62 gradi sotto sforzo in gaming, in 1080p.
Rispetta quindi le impressioni iniziali, producendo un certo sibilo quando è sotto stress con tutte le quattro ventole in movimento che risulta però difficile da udire quando la scheda è chiusa in un case. Non delude quindi in quanto a esperienza d'uso, punto di forza delle nuove GeForce che risultano tutte efficienti e ben realizzate nonostante i consumi più elevati rispetto alla generazione precedente. Il tutto garantendo come sappiamo prestazioni nell'ordine della RTX 2080 Ti, con qualche punteggio inferiore con i giochi già in circolazione e una resa generalmente superiore nei titoli più recenti.
Ma partiano da 3D Mark con 13559 punti in Time Spy, 8488 punti in Fire Strike Ultra e 31,60fps nel test DirectX Ray Tracing che ci mettono di fronte a un modello leggermente superiore alla Founders Edition. Abbastanza comunque per garantire prestazioni in gioco analoghe a quelle di 3070 di fascia più alta, anche se parte del merito va al processore che si fa sentire principalmente in 1080p, ma alle risoluzioni superiori garantisce comunque qualche frame in più.
Tra l'altro parliamo di frequenze gestite liberamente dal sistema, con clock spesso intorno ai 1900MHz, ben sopra al modestissimo overclock 1-Click di fabbrica che risulta pressoché insignificante con appena 10MHz di guadagno, che valgono 290fps in 1080p in Wolfenstein Youngblood, laddove si vede anche il peso del 5800X che garantisce un boost di 20fps rispetto a un 3700X. In 1440p parliamo invece di 186fps e in 4K di 108 per un titolo decisamente leggero ma anche ben ottimizzato. Più pesante The Witcher 3, comunque fluido con ogni risoluzione con 175fps in 1080p, 123fps in 1440p e 67fps in 4K. Qui si ferma invece a 58fps RAGE 2, ma risulta comunque pienamente giocabile, al pari di Metro, a differenza di pesi massimi come Control, che si ferma a 38fps, e Watch Dogs che scivola fino a 34fps. Ma la fluidità in 1440p è sufficiente e come sappiamo questa è la risoluzione di riferimento di una scheda che punta a combinarla con il ray tracing senza compromessi, sfruttando ovviamente l'upscaling DLSS 2.0.
Attivando e spingendo tecnologie RTX al massimo, per l'appunto in 1440p, parliamo di 148fps con Wolfeinstein: Youngblood, 64 con Control, 55fps con Watch Dogs: Legion e 47 con Cyberpunk che abbiamo provato con la patch più recente come il titolo Ubisoft. Si tratta quindi di prestazioni migliorate per quanto sia necessario passare al DLSS in modalità performance per ottenere una fluidità impeccabile, sempre guardando al 1440p, senza rinunciare al preset più elevato e al ray tracing portato al massimo. Come sappiamo, comunque, anche in modalità prestazioni l'upscaling NVIDIA garantisce una resa dell'immagine quasi perfetta su un monitor da scrivania, consentendo di arrivare a 185fps con Wolfenstein: Youngblood, fluidissimo anche in 4K, a 82fps nel caso di Control, 64fps con Watch Dogs: Legion e 67fps, pur con qualche calo nei punti più popolosi della città, nel caso di Cyberpunk 2077.
Abbastanza da promuovere un modello che si comporta egregiamente, garantendo temperature basse e prestazioni in linea con le aspettative, e che in overclock guadagna un 3,5% in prestazioni spingendo la frequenza al di sopra dei 2GHz, con un incremento simile a quello della Founder Edition. Non male considerando che il prezzo consigliato è lo stesso, gonfiato però dalla scarsissima disponibilità di pezzi che continuerà a creare problemi di reperibilità fino al 2021.
Conclusioni
Multiplayer.it
9.2
La KFA2 GeForce RTX 3070 SG è un'ottima custom entry level, caratterizzata da temperature decisamente basse e da extra niente male come la ventola posteriore aggiuntiva che riprende il concept delle GeForce RTX 3080 e 3080 FE. Purtroppo l'aggiunta esterna crea qualche problema logistico, incrementando lo spessore di una scheda già voluminosa, e per il momento non è facile trovare questo modello a prezzi vicini a quello consigliato, ma la nostra valutazione, corredata dal consiglio di aspettare qualche settimana prima di lanciarsi nell'acquisto, non può che essere positiva.
PRO
- Un'ottima soluzione per il 1440p senza compromessi
- Temperature eccellenti e prestazioni in linea con le aspettative
- Extra da non sottovalutare per un modello economico
CONTRO
- Incremento di frequenze minimo per modalità di overclock di fabbrica
- Clock base uguali alla Founders Edition
- La ventola aggiuntiva incrementa notevolmente lo spessore