Gli sviluppatori di talento non hanno paura di alternare tra loro produzioni del tutto differenti. Forse, allora, dall'NBA (o dal WWE) ai mattoncini danesi il passo è breve, dato che proprio i ragazzi di Visual Concepts hanno confezionato a tempo di record LEGO 2K Drive, pubblicato in questi giorni praticamente su qualsivoglia console e su PC da 2K Games. Con una filosofia in parte nuova: da sempre i videogiochi LEGO si sono agganciati a nomi noti del mondo del cinema, dei fumetti o delle serie TV. Questa volta invece protagonisti, trama e formule sono del tutto inediti, e il titolo si propone così come soluzione neutra, adatta a qualsiasi tipo di utente.
A patto che piacciano i giochi di corse, ovviamente, perché parliamo pur sempre di un racing game a tutti gli effetti. La formula di base è stata ampliata e declinata dagli sviluppatori seguendo la filosofia di quella che potremmo definire "follia LEGO", ovvero un mix di situazioni spensierate, personaggi irriverenti e battute costanti per tutto l'arco dell'avventura. Complessivamente il tutto funziona bene, con un'alternanza di aspetti propriamente brillanti e di altri più sottotono.
Ad ogni modo, abbiamo "costruito" per voi la recensione di LEGO 2K Drive, quindi spingiamo sull'acceleratore - passateci la battuta, se non la sfruttiamo adesso quando potremo farlo nuovamente? - e sfrecciamo lungo l'analisi del gioco.
Trama: i migliori di Mattonia
Spezziamo innanzitutto una lancia in favore della localizzazione e del doppiaggio: LEGO 2K Drive è fruibile in un eccellente italiano scritto e parlato, con scelte di traduzione particolarmente azzeccate. Valga per tutti l'esempio del nome del mondo di gioco - Mattonia - il quale rende perfettamente non solo la natura a base di mattoncini dell'open world, ma anche il "fattore follia" che anima l'intera produzione.
LEGO 2K Drive possiede inoltre una trama, altro punto a favore. Certo, naturalmente potrete selezionare altre modalità più immediate, come i giri su pista senza soluzione di continuità, le coppe, e tutto quanto un normalissimo gioco di corse potrebbe proporvi. Ma gli sviluppatori hanno visibilmente insistito sulla narrazione principale, che riunisce tutti questi elementi all'interno di una progressione sensata e stimolante, anche se non priva di qualche difetto.
Voi siete gli ultimi arrivati in un mondo ossessionato dalle corse (su strada, fuori pista, alcune avvengono anche lungo i corsi d'acqua); a Mattonia vige una sorta di gerarchia di campioni, e per diventare i non plus ultra in assoluto dovrete riuscire a vincere quella che nel film d'animazione Cars è la Piston Cup, ovvero l'Astrocoppa (il solo nome rende l'idea della sua importanza). È ovvio che non ve la offriranno su un piatto d'argento: dovrete completare ogni singola pista di ogni singola regione di Mattonia, accumulare bandiere a scacchi e infine raggiungere la competizione finale sottraendo così l'ambito premio alla vostra nemesi, tale Shadow Z.
In questo compito non sarete soli: LEGO 2K Drive introduce uno dopo l'altro tutta una serie di comprimari più o meno riconoscibili, dalle scimmiette che gestiscono il garage (utile per la personalizzazione dei veicoli) al veterano Clutch Fulminton e all'assistente robotico S.T.U.D. Saranno loro a guidarvi all'interno di una miriade di interminabili tutorial (potete saltarli tramite il comando Opzioni) e a illustravi una per una tutte le possibilità offerte da Mattonia. Nei momenti iniziali quest'abbondare di possibilità risulta addirittura frustrante, ma è opportuno ascoltare tutto e tutti, anche perché il gioco sembra semplice da padroneggiare, ma in realtà presenta una progressione un po' macchinosa e alcuni degli eventi secondari non sono così intuitivi come sembrano.
Un open world, tante possibilità
LEGO 2K Drive viene presentato come un'esperienza open world in piena regola, ma la questione è più delicata. Scordatevi i mondi aperti interminabili, perché l'estensione di quello in questione è molto buona, ma non sorprendente. Si tratta in realtà di una vasta mappa che racchiude al suo interno quattro diverse aree tematiche, ognuna contraddistinta da un bioma specifico: ma non sarà possibile viaggiare dall'una all'altra in qualsiasi momento, andranno sbloccare progressivamente come veri e propri livelli; inoltre, anche all'interno delle singole mappe, si sarà sempre in qualche modo legati a un'esplorazione la cui libertà è stata dettata dall'alto dall'idea degli sviluppatori.
Il tutto ha senso e funziona, con qualche riserva. La prima è questa: LEGO 2K Drive vorrebbe proporre libertà assoluta ai nuovi arrivati, ma in realtà si resa vincolati a una serie di attività secondarie (o di gare da ripetere) particolarmente tediose. Il sistema di progressione è legato al livello del giocatore: non potrete, ad esempio, accedere alle gare di livello 4 senza prima aver raggiunto quello specifico livello. E per raggiungerlo bisognerà giocare a oltranza, completando incarichi secondari, i quali sono legati molto raramente alle corse vere e proprie.
Alcune missioni secondarie richiedono di completare imprese improbabili - divertenti, per carità, ma più vicine alla citata "follia LEGO" che alla formula di un gioco di corse. Riportare all'ovile dei maialini blu non è neanche la richiesta più strana che ci sia capitata: c'era letteralmente un uovo gigante da condurre in una padella altrettanto gigante, e lì sono stati dolori perché nessuno dei due oggetti aveva intenzione di collaborare. Provate voi a spingere un uovo a suon di urti con la vostra vettura lungo un canyon pieno di sassi e cactus (mantenendo intatta la sanità mentale). Dato che esistono dei minigiochi fruibile a parte, avrebbe avuto più senso limitare a questi ultimi le sfide appena descritte, e magari limitare le imprese della modalità storia alle corse su pista (tra l'una e l'altra intercorre spesso anche una buona mezzora).
Corse e costruzioni
In LEGO 2K Drive non ci si limita a esplorare e a completare missioni secondarie del tutto folli, anche se questi aspetti costituiscono una parte cospicua dell'intera esperienza. Ciò che conta, alla fin fine, sono le corse su strada (o fuori strada). L'idea di alternare tre diverse tipologie di veicoli che si modificano all'istante in base al suolo è stata brillante: si passa da una macchina hamburger (asfalto) a un quad (sterrato) e infine a una barca a motore (in acqua), senza soluzione di continuità. Il sistema di guida, invece, avrebbe potuto essere migliorato: mantiene una chiara ispirazione arcade, e propone tutte le possibilità di un qualsivoglia Mario Kart, ma senza la stessa precisione. Le derapate permettono di accumulare il turbo, ma utilizzarlo significa anche perdere il controllo del veicolo, non credete a chi vi dirà il contrario; i gadget su pista - cioè i potenziamenti - portano al caos totale, tra ragnatele che bloccano nemici, razzi autoguidati e scudi energetici. Vincere non è impossibile, anzi; ma molto spesso il tutto è legato più al caso che alla bravura. Non abbiamo avuto modo di testare da subito la modalità online in cui sei giocatori si sfidano sullo stesso tracciato, ma è difficile che si possa pensare a un "competitivo" serio con tali premesse.
Gli amanti delle costruzioni in sé, invece, impazziranno di gioia nello scoprire come ogni singolo veicolo di LEGO 2K Drive possa essere assemblato da zero, con tanto di istruzioni a schermo, recandosi nel proprio garage. Certo, il sistema non è pratico come nella realtà, ma funziona; inoltre il titolo presenta davvero tantissimi modellini che possono poi essere equipaggiati e utilizzati sia nell'esplorazione dell'open world che su pista. Noi ci siamo divertiti con il veicolo hamburger, ma di possibilità ve ne sono diverse sin da subito. Al di là della confusione generale, è comunque opportuno tenere conto dei parametri dei singoli mezzi: alcuni sono più pesanti, altri più facilmente manovrabili, e via dicendo; non sono davvero aspetti che facciano la differenza, non nella modalità storia almeno, ma è comunque opportuno sapere che esistono.
Da ultimo, il comparto tecnico di LEGO 2K Drive è pienamente soddisfacente su PlayStation 5: non abbiamo notato bug o glitch di sorta, i caricamenti sono rapidi in ogni situazione, e il colpo d'occhio è sempre gradevole. Avremmo preferito, questo sì, un mondo "più LEGOso" - come quelli di LEGO Worlds, per intendersi - ma comprendiamo che per un racing game dei compromessi erano necessari.
Conclusioni
LEGO 2K Drive è un gioco di corse divertente, colorato e spensierato, perfetto anche per essere fruito con gli amici in locale grazie alla modalità a schermo condiviso. Gli sviluppatori hanno cercato di amalgamare la squisita ironia delle produzioni LEGO (evidente in moltissime missioni secondarie e nella narrazione principale) al gameplay tipico dei racing game arcade. L'equilibrio funziona quasi sempre, al netto di alcune debolezze principali: un sistema di controllo dei veicoli che necessitava di diverse rifiniture, troppo spesso confusionario; e una progressione che non convincerà tutti, dato che per accedere ad ogni nuova gara richiede prima di salire di livello dedicandosi per forza di cose alle attività secondarie. Del resto LEGO 2K Drive non ha mai nascosto la propria natura, spesso volutamente confusionaria, e si fa comunque perdonare con il numero di oggetti sbloccabili, la possibilità di personalizzare e costruire da zero i propri veicoli, e diversi altri aspetti che i fan dei mattoncini danesi non potranno fare a meno di amare. Siamo quindi in presenza di un prodotto non perfetto - ma che neppure vuole essere tale - peraltro in grado di divertire, almeno per un po', qualsiasi tipologia di giocatore.
PRO
- Immediato, divertente, adatto a tutti
- Tecnicamente solido
- Conserva la nota irriverenza LEGO
CONTRO
- Come racing game è troppo caotico
- Struttura e progressione migliorabili
- Accumulo di valuta e risorse abbastanza lento