Nelle intenzioni di Apple Arcade c'è la proposta di soluzioni ed esperienze di gioco più varie possibili, ma sinceramente non ci saremmo aspettati di trovarci di fronte a uno Smash Bros. in salsa LEGO, quale invece risulta essere il nuovo titolo di RED Games, come vediamo in questa recensione di LEGO Brawls. L'idea è dunque semplice: prendiamo le Minifigures LEGO, ovvero quello sconfinato universo di omini ognuno caratterizzato da un proprio costume e un oggetto tipico e utilizziamo il tutto per un action game multiplayer competitivo basato su arene. C'è una certa logica in tutto ciò: un gioco di questo tipo deve basarsi su tanti personaggi dotati di abilità e caratterizzazioni diverse, possibilmente quanto più stravaganti possibile. Le Minifigures rappresentano una base di partenza perfetta su cui costruire un esercito di combattenti assurdi, tanto più se si prende in considerazione la possibilità di scambiare i singoli pezzi creando combinazioni assolutamente folli. Come riflesso positivo di questa idea di base c'è anche lo spirito collezionistico che emerge, spingendoci a giocare per sbloccare ulteriori oggetti ed elementi di personalizzazione, in grado di fornire una buona spinta a proseguire.
LEGO Brawls consente di creare vari personaggi e sceglierne uno per lanciarsi in battaglia, all'interno di varie mappe ad arena composte da piattaforme su livelli diversi, generalmente con l'obiettivo di mantenere il controllo di una zona centrale, con alcune variazioni applicate al tema. L'inserimento della dinamica del punto di controllo determina una meccanica in stile MOBA nella quale i giocatori, divisi in due squadre, convergono su una zona centrale che dev'essere conquistata e mantenuta per la maggiore quantità di tempo possibile sotto il controllo della propria squadra. Al termine della partita, stabilito da un conto alla rovescia, vince la fazione che è riuscita a mantenere l'area di interesse più a lungo sotto il proprio colore. Come si fa a mantenerne il controllo e allontanare i nemici? Ovviamente tirando mazzate a destra e a manca.
Un brawler costruttivo
Le arene in cui si svolge l'azione sono composte da piattaforme, cosa che introduce una meccanica quasi da platform per quanto riguarda gli spostamenti sulla mappa, in maniera simile a Smash Bros. ma con alcune digressioni in termini di esplorazione, che diventa necessaria per conquistare i power-up sparsi in giro. La spostamento da un luogo all'altro ha dunque un carattere strategico nella ricerca delle armi più potenti, ma l'obiettivo è comunque il fatto di accentrarsi e andare a conquistare la zona centrale della mappa per prenderne il controllo. Questo convergere su un unico punto ovviamente costringe ad affrontare i membri della squadra avversaria, ingaggiando combattimenti che richiedono l'utilizzo dei power-up precedentemente sbloccati da ogni giocatore: si tratta di oggetti con forme e caratteristiche molto differenti, tratte dal mondo LEGO ma con delle reinterpretazioni alquanto particolari per l'occasione, in linea con la possibilità di personalizzare al massimo i vari combattenti.
La possibilità di giocare combinando elementi diversi consente di modificare radicalmente l'aspetto dei personaggi e selezionare una gamma di power-up alquanto folli, con armi che comprendono chitarre elettriche, clave, pesci, spara-torte, pistole laser e tanto altro, oltre a bizzarri veicoli come mongolfiere o tendine da carretto degli hot-dog corazzate. Il gameplay presenta elementi chiaramente ripetitivi, incentrandosi sempre sul convergere nella parte centrale delle mappe e menare gli avversari, ma la possibilità di sbloccare nuovi elementi di personalizzazione, i temi differenti delle ambientazioni (il mondo piratesco, il castello medievale, il mondo di Ninjago) e il senso di competizione che scaturisce dal multiplayer a 8 giocatori mantengono vivo l'interesse, almeno per una buona quantità di partite. La popolazione di giocatori online è evidentemente ancora piuttosto scarsa, come dimostra il fatto che non sempre si riesce ad imbastire una partita, dunque il supporto a lungo termine per LEGO Brawls è da valutare, considerando anche che la presenza di due sole modalità al momento, ovvero il Brawl e l'addestramento, rende ancora i contenuti piuttosto scarsi, anche se si suppone che possano essere ampliati in seguito.
Un ultimo argomento da approfondire è quello che riguarda il sistema di controllo: come tutti i giochi Apple Arcade, anche LEGO Brawls consente l'utilizzo di un controller da console, cosa caldamente consigliata. Sebbene gli sviluppatori abbiano cercato di rendere i comandi via touch screen più intuitivi e reattivi possibile, il controller (nel nostro test abbiamo usato quello di Xbox One) è sicuramente la scelta migliore per effettuare salti precisi e veloci cambi di direzione, considerando anche che l'azione competitiva richiede di sconfiggere gli avversari in duelli fulminei.
Conclusioni
Un action di questo tipo non è cosa frequente sulle piattaforme mobile, dunque bisogna dare merito a RED Games di aver saputo proporre un convincente misto tra MOBA e Smash Bros., oltretutto con la notevole spinta data dalla licenza LEGO sfruttata in maniera non banale. Nel vivo dell'azione e possibilmente utilizzando un controller (anzi, quasi obbligatoriamente) LEGO Brawls è frenetico e divertente, il problema è la sua tenuta sul lungo termine. Se gli sviluppatori dovessero continuare a supportarlo con continue estensioni di contenuti, nuove mappe, modalità e oggetti da combinare con i personaggi, allora questi gioco potrebbe avere un certo respiro anche per la sua originalità in questo ambito. Per com'è messo ora, tra contenuti ancora limitati e una certa ripetitività dell'azione, è soprattutto un'ottima alternativa ad altre esperienze su Apple Arcade, da prendere a dosi non massicce.
PRO
- Il gameplay immediato e la competizione sono sempre stimolanti
- Buon utilizzo degli elementi costruttivi dei LEGO
- Umorismo e spirito tipico delle produzioni LEGO
CONTRO
- Ripetitivo alla lunga, in mancanza di ulteriori contenuti
- Il controller è quasi obbligatorio