LG Ultragear 27GR95QE: la recensione del monitor da gioco OLED 27 pollici con risoluzione 1440p

Oggi parliamo di uno dei primissimi esponenti ad arrivare sul mercato dei monitor da gioco OLED a misura di configurazione desktop con questa recensione dell'LG UltraGear 27GR95QE. Si tratta di uno schermo da 27 pollici con formato 16:9 che combina 240 Hz di refresh con i vantaggi intrinsechi della tecnologia OLED che ha i suoi punti di forza nell'elevata copertura del colore, nei neri perfetti e nella qualità dell'HDR. Abbastanza per alzare di molto lo standard di partenza dei monitor di alto livello, anche se i prezzi sono ancora elevati per il mercato consumer.

Caratteristiche tecniche

L'arrivo di monitor OLED da gioco da 27 pollici e 32 pollici rappresenta un importante passo in avanti per la diffusione in ambito PC della tecnologia basata su LED organici. D'altronde, anche se si tratta di uno schermo pienamente compatibile con le console, cosa comunque utile, è chiaro che questo formato si adatta meglio alla classica postazione da scrivania dei pannelli da oltre 40 pollici che abbiamo provato in questi mesi come ad esempio l'ASUS ROG Swift OLED PG42UQ o il ben noto LG OLED C2.

Purtroppo in questo caso specifico manca una variante da 32 pollici, ma ce n'è una ultra-wide da 45 pollici comunque pensata per la scrivania. Oggi comunque parliamo del modello da 16:9 che grazie al pannello OLED garantisce neri pressoché assoluti, evidenti anche dalla promessa di un contrasto con rapporto 1500000:1, e una copertura del colore elevata che, su carta, arriva al 98.5% dello spazio DCI-P3. Le immagini promesse sono d'impatto e questo nonostante una luminosità tipica piuttosto bassa.

Sia chiaro, i 200 nit di un pannello OLED non sono quelli di un IPS e come vedremo sono in grado di restituire un'immagine vivida, ma comportano qualche limite per quanto in modalità HDR il monitor sia comunque in grado di raggiungere i 1000 nit di picco, presumibilmente però su porzioni di schermo molto ridotte. Di questo, però, parleremo successivamente. Per il momento quello che ci interessa sono le caratteristiche che includono tutto quello che serve per supportare qualsivoglia GPU e console. Tra le funzioni del monitor troviamo infatti VRR, AMD FreeSync Premium, piena compatibilità G-Sync e un tempo di risposta dichiarato davvero esiguo. Si parla infatti di 0,03 millisecondi GtG che combinati con un refresh da 240 Hz dovrebbero garantire una reattività decisamente elevata. Il tutto condito da stabilizzazione dei neri, contrasto dinamico da 5M:1 e diverse funzioni accessorie tra cui profili, mirini e contatore di fotogrammi.

Lato connettività partiamo dalla sinistra con quella video con supporto DSC che include 2 porte HDMI 2.1 e 1 porta DisplayPort 1.4, tutte capaci di trasmettere a 240 Hz in risoluzione 1440p. Sulla destra, invece, troviamo un paio di porte USB-A 3.0 che, affiancate alla necessaria porta USB-B Upstream, sono piuttosto utili, ma chiaramente con un monitor del genere ci saremmo aspettati qualcosa in più come, magari, una porta USB-C. In ogni caso l'essenziale non manca, compreso il jack cuffia da 3.5 mm che supporta lo standard DTS Headphone:X. Inoltre c'è anche l'uscita ottica SPDIF, tutt'altro che usuale nei monitor da gioco. Non c'è invece traccia di altoparlanti, ma non è una gran rinuncia considerando il classico sistema privo di woofer che si trova di solito negli schermi da scrivania di questa taglia.

Più importanti degli altoparlanti sono i materiali premium, il telecomando, la funzione di Image Cleaning automatica, lo Screen Move per ridurre ulteriormente il rischio di burn-in e persino l'illuminazione Hexagon Lightning che, come suggerisce il nome, illumina il perimetro del blocco esagonale posteriore ed è piuttosto intensa. Funge quindi da luce ambientale, cosa non essenziale ma utile e piacevole per uno schermo che, su carta, sembra avere pochi punti deboli. Uno, però, si vede subito ed è senza dubbio il prezzo di listino di 1.399€ che appare sicuramente elevato sul mercato considerato che parliamo di un 27 pollici con risoluzione 1440p, ma bisogna anche far presente che il monitor arriva in Italia con già un sostanzioso ribasso dello street price che lo fa scendere a 1099€. Ancora alto a livello assoluto ma decisamente più in linea con le sue caratteristiche tecniche.

Scheda tecnica LG UltraGear 27GR95QE-B OLED

• Diagonale: 27 pollici, piatto
• Pannello: OLED con rivestimento antiriflesso a basso riverbero
• Risoluzione: QHD 16:9 (2560 x 1440)
• Refresh rate: fino a 240 Hz
• Tempo di risposta: 0.03 ms
• Colori: 10-bit (1.07 miliardi di colori)
• Gamut:copertura DCI-P3 98.5%
• Contrasto: 1500000:1 nativo, 5M:1 dinamico
• Tecnologie gaming:
  • FreeSync Premium
  • G-Sync
  • VRR
  • VESA DSC
  • Mirini e contatore fotogrammi
• Luminanza: 200 nit tipica, 1000 nit picco
• HDR: HDR10
• Connettività:
  • 2x HDMI 2.1
  • 1x DisplayPort 1.4
  • 2x USB-A 3.0
  • 1x USB-B (Upstream)
  • 1x jack audio cuffia 3.5 mm con DTS Headphone:X
  • 1x SPDIF out
• Altoparlanti: no
• Supporto VESA: 100 x 100 mm
• Ergonomia:
  • rotazione -10º ~ +10º
  • inclinazione -5° ~ +15°
  • rotazione in verticale
  • regolazione altezza 110 mm
• Illuminazione: Hexagon Lightning RGB sul retro
• Consumo tipico: 24 W in SDR, 28 W in HDR
• Dimensioni: 60.4 x 46.4~57.4 x 25.8 cm (con sostegno)
• Peso: 7.35 kg (con sostegno) - 5.05 kg (solo pannello)
• Prezzo: 1.399€

Design

Lo chassis dalle cornici minimali è sottile ed elegante, complici finiture di alta qualità, ma al contempo è decisamente solido. Si passa invece a una plastica più leggera nel caso del blocco esagonale posteriore che ospita l'elettronica e la connettività, posizionata comodamente in verticale, ed è caratterizzato da un motivo che ne riprende la forma ed è adornato lungo il perimetro da un'intensa illuminazione RGB. Al centro di tutto questo si incastra, senza bisogno di viti, il sostegno dotato di un meccanismo sferico che consente di orientare il pannello in tutte le direzioni, benché di soli 20 gradi sull'asse orizzontale, compresa la possibilità di ruotare il pannello in verticale. Un vantaggio non certo essenziale ma utile tanto per il lato professionale, senza dubbio nelle corde del monitor dal punto di vista dei colori al netto della risoluzione 1440p, quanto per giocare a shoot'em up o puzzle game che sposano questo particolare formato.

Nella parte bassa del blocco posteriore, al di sotto della cornice inferiore che è ultrasottile come quelle superiori, c'è il pulsante del menù, un solo tasto che permette di scorrere tra le opzioni con un click e di attivarle tenendolo premuto. Comodo quindi, ma le opzioni disponibili utilizzando questa modalità di controllo sono pochissime. Essenziale quindi il telecomando che permette di accedere a profili, equalizzatore dei neri e impostazioni dell'immagine che non sono moltissime, ma non mancano di taratura della temperatura e dei canali rosso, verde e blu.

Prestazioni

Prima di parlare di resa parliamo del rivestimento antiriflesso che, irrinunciabile per molti, è senza dubbio ottimo e funziona alla grande, ma non aiuta una luminanza tipica contenuta. Va però detto che parliamo di un OLED pensato per un utilizzo da scrivania e che in questo contesto l'immagine è già sufficientemente vivida al 90% della luminosità, un'impostazione che evita ai bianchi di diventare fastidiosi ed esalta contrasto impeccabile e alta fedeltà del colore. Il tutto senza importanti problemi di bagliori, una situazione che si è ridotta notevolmente con i recenti pannelli OLED: sono presenti ma si notano solo in casi limite come cursori o loghi in bianco brillante su uno sfondo del tutto nero (un esempio è Everspace) ed è pressoché invisibile in gioco o durante la visione di film, laddove domina la qualità dell'immagine.

Al netto di qualche minima incertezza, quello che emerge dalla nostra esperienza con il monitor LG è un'immagine dai colori naturali che risulta solida e d'impatto, laddove la combinazione tra 1440p e 27 pollici restituisce una definizione più che buona. Il tutto con un'ottima resa in movimento - merito di tempi di risposta effettivamente molto bassi - che diventa eccezionale sfruttando i 240 Hz di refresh utili a ridurre all'osso un input lag già decisamente ridotto di suo. I test più spinti, va detto, rivelano un leggerissimo overshoot e un accenno di ghosting con i contenuti a basso frame rate, più evidente di quanto non capiti solitamente con i pannelli OLED, ma si tratta di artefatti che sul piano pratico sono raramente percettibili. Diversa invece la questione dell'occasionale sfarfallio che, probabilmente dovuto alla tecnologia di stabilizzazione dei neri, spunta nelle schermate di caricamento e nel desktop, ma si tratta di un fenomeno sporadico e che non influenza la fruizione complessiva.

Passando ai contenuti HDR, la brillantezza delle zone di luce non è elevatissima nonostante il picco dichiarato di 1000 nit, ma grazie alla tecnologia OLED la qualità dell'immagine e la visibilità dei dettagli sono comunque di buon livello e vanno ad arricchire un quadro già decisamente positivo. Certo, non avremmo disdegnato di trovare nel menù qualche profilo dedicato alla modalità HDR, ma il preset vivido garantisce un'ottima resa tanto nei giochi ad alto profilo grafico quanto nei contenuti video.

Per quanto riguarda l'uso da ufficio invece, la combinazione tra l'ottimo rivestimento antiriflesso e il layout RWGB dei pixel interferisce con la pulizia dei testi, anche se nella maggior parte dei casi accade in misura quasi impercettibile vista la diagonale da 27 pollici. Inoltre l'attivazione della funzione ClearType, che comprende una fase di calibrazione, è di grande aiuto. Certo, comporta un pizzico di color fringing, ma il fenomeno è limitato e poco percettibile. Inoltre, l'abbiamo detto, l'LG Ultragear 27GR95QE-B, per quanto la fedeltà del colore sia affine alle necessità di gran parte dei creatori di contenuti e sia tranquillamente utilizzabile per mansioni generiche, è chiaramente un monitor da gioco che punta su vivacità, neri, refresh elevatissimo e tempi di risposta quasi istantanei.