Commento
Da un punto di vista puramente qualitativo, Sony ha fatto più che bene a puntare su LittleBigPlanet, uno splendido gioiello che propone un genere un po' bistrattato ultimamente, quello dei platform, confezionandolo ad arte e in maniera se vogliamo nuova rispetto a quanto visto fino ad oggi. E' incredibile quanto ci siamo divertiti nelle varie sessioni in singolo e multigiocatore, grazie alle trovate geniali e alle decine di situazioni differenti che si vengono a creare ogni qualvolta si impugna pad alla mano. Ma il gioco ha anche tanti pregi universali, a cominciare da un design dei livelli eccezionale nella modalità storia, per passare ad una colonna sonora superba e ad un online integrato alla perfezione in tutti i suoi aspetti, con un editor che segna un punto di rottura su console. Il titolo non è certo esente da imperfezioni ne può colpire la totalità dei videogiocatori allo stesso modo, ma Media Molecole ha aperto un varco, ha espresso un modo di fare videogiochi diverso e innovativo, ha messo nel calderone una pletora di idee vincenti e le ha amalgamate per creare questa sua opera magna, che tutti i possessori di PlayStation 3 (o gli aspiranti tali) dovrebbero prendere in considerazione. Se poi riuscirà a mantenere alto l'interesse con nuovi contenuti (si parla già di ivelli Disney piuttosto che alcuni con a tema altri videogiochi famosi), la longevità di LBP potrebbe essere davvero infinita. Noi ci siamo innamorati dei Sackboy, anche perché ognuno di noi può creare il suo a propria immagine e somiglianza!
Pro
- Multiplayer e integrazione online/offline grandiosi
- Editor e condivisione dei livelli impareggiati su console
- Stile e design dei livelli eccellenti
- I Sackboy!
- Qualche problema di telecamera nel multiplayer
- Server online talvolta instabili
In molti, però, si chiedono ancora cosa sia esattamente LittleBigPlanet, e come punto di partenza potremmo dire che si tratta di un platform puro, di un gioco nel quale bisogna mettere in mostra le proprio abilità col pad per raggiungere la fine del livello, affrontando salti, scampando a pericoli come fiamme e spuntoni, risolvendo infine alcuni puzzle. I protagonisti di queste scorribande sono i Sackboy, pupazzi di pezza che non possono non ispirare profonda tenerezza e che, dobbiamo dire, li vedremmo benissimo come mascotte ufficiale della console Sony, al pari e di più di altri tentativi provati in passato.
Ma cosa hanno di così speciale questi Sackboy? La loro caratterizzazione, le loro movenze, il fatto che possono essere "vestiti" in migliaia di maniere differenti (ma ci ritorneremo più avanti), insomma hanno estremo carisma, diverso da quello "adulto" di altri personaggi, ma ugualmente in grado di attecchire su una vasta schiera di videogiocatori, da quelli più "hardcore" fino ai più occasionali. I controlli di base sono i classici del genere, si salta con la X, ci si aggrappa a sporgenze e materiali che lo consentono con R1, stop. Con i dorsali inferiori si comincia a rendere questi pupazzi più "accattivanti", premendo infatti R2 con lo stick analogico destro si controlla la mano destra, quella sinistra invece con L2 e lo stick sinistro. Col sensore di movimento del pad PS3 invece si agisce su testa e corpo, mentre infine con la croce digitale si controllano vari tipi di espressioni facciali, come quelle di gioia, tristezza, arrabbiatura, per dare luogo ad espressioni tra le più disparate.
Prima di addentrarci ulteriormente nel cuore di questa produzione, è bene cominciare dal single player, che pur rappresentando solo una parte, nemmeno maggioritaria, del titolo, già denota una qualità eccelsa. La storia che fa da raccordo ai livelli prodotti da Media Molecole (circa una cinquantina) vede tanti diversi sogni ad ambientazione differente, collegati tra di loro da un sottile filo conduttore, e da diversi personaggi ugualmente spassosi che parlano attraverso vignette condite da suoni. I livelli platform prevedono, come detto, di superare alcuni ostacoli, raggiungere piattaforme sopraelevate, azionare alcuni ingranaggi e così via, per sbloccare poi quelli successivi. Il tutto è pesantemente basato sulla fisica e propone un'esperienza appagante in tal senso, dove spostare oggetti, farli saltare in aria, interagire con le leve porterà sempre a modificare l'ambiente circostante; gli stessi salti dei Sackboy prevedono un'inerzia nella spinta e nell'atterraggio, cosa che soprattutto all'inizio prevede un periodo di apprendimento per padroneggiarli e per evitare di cadere facilmente.
Il design dei livelli sviluppati per la storia è straordinario per complessità, composizione e calibrazione, ognuno di essi è un piacere da affrontare, brilla per varietà e dispone di una realizzazione eccezionale, fatta di puro 2D su tre differenti piani, in modo da accrescere un minimo la complessità dei livelli stessi, e da uno stile piacevole e al contempo moderno, per un lavoro che dal punto di vista artistico a nostro modo di vedere è ineccepibile. Anche la colonna sonora si attesta su una qualità altissima, con brani che spaziano in vari generi e che si sposano perfettamente con l'ambientazione, e con un ottimo doppiaggio in Italiano per tutti i tutorial.
In ogni livello ci sono diversi oggetti da raccogliere, innanzitutto alcune chiavi necessarie per sbloccare i minigiochi collegati ad ogni ambientazione, alcuni dei quali sono assolutamente spassosi come il salto della corda (rivisitato in chiave "sackboyesca") e la gara di macchine a spinta. Per il resto è possibile scovare sfere dislocate nei posti più impensabili, in maniera tale da aumentare il proprio punteggio, e altre bolle con al loro interno decorazioni, adesivi, materiali, oggetti di vario genere che vanno ad accrescere quelli a propria disposizione per l'editor, del quale parleremo tra poco.
Per raggiungere il canonico 100% bisogna affrontare quindi più volte lo stesso schema, ed esistono inoltre alcuni puzzle che richiedono la risoluzione con almeno due o più giocatori. Perché si, LittleBigPlanet è un titolo che punta tantissimo anche alla fase multiplayer, sia in locale che online fino a quattro persone, dove affrontare i livelli in cooperativa diventa ancora più divertente, a tratti esilarante. Senza contare lo spasso di condividere assieme ad altre persone la stessa esperienza, scattare una foto grazie allo strumento presente, deridere col proprio Sackboy quello del proprio compagno, schiaffeggiandolo magari con l'apposita possibilità messa a disposizione dal sistema di controllo. Il tutto in maniera quasi indistinguibile sia offline che online, grazie alla presenza nel secondo caso della chat vocale e testuale, sempre utile per aumentare l'immedesimazione e accorciare le distanze. Ogni livello è dotato anche di una classifica online, non manca la possibilità di invitare gli utenti della propria lista amici, gestire chi introdurre nella partita e così via, secondo uno schema perfettamente integrato che sta prendendo sempre più piede (finalmente) anche su PlayStation 3.
L'esperienza di gioco, in realtà, parte sempre e comunque dal cosiddetto pod, una sorta di camera trasparente nella quale è possibile decidere cosa fare, e magari ospitare altre tre persone per organizzarsi. E' anche il punto giusto per imbrattare il proprio ambiente di oggetti e decorazioni tra le più disparate, oppure personalizzare il proprio Sackboy con le migliaia di combinazioni possibili per testa, occhi, pelle, accessori e così via, accedibili dal menu che appare in sovraimpressione mediante la pressione del tasto quadrato, e dal quale si accede anche a tutte le restanti opzioni del titolo. Ovviamente è possibile creare combinazioni a caso per il vestiario, spesso già di per se bellissime, e salvare quelle che più piacciono, in modo da richiamarle in un secondo momento.
Trova il tuo livello!
Ad oggi esistono già circa 100.000 livelli creati dagli utenti e, pur avendo a disposizione diversi strumenti e filtri di ricerca, non è sempre facile destreggiarsi tra quelli che realmente meritano (e vi assicuriamo che ce ne sono alcuni fantastici!) oppure tra i chiari esempi di cosa non dovrebbe mai essere presente in un videogioco. A tal proposito stanno proliferando diversi siti/blog/forum con liste dei più interessanti e divertenti, magari sconosciuti, oppure di proprie creazioni. Come punto di partenza vi segnaliamo il topic apposito mantenuto dagli utenti del nostro forum, mentre sul versante straniero si trovano cose interessanti su Neogaf e Ugo. Un buon punto di partenza per esplorare le infinite sfaccettature dei livelli sviluppati dai videogiocatori più creativi!
Editiamo tutto!
L'editor è l'altro punto focale del gioco, la fucina dalla quale partire per dare pieno sfogo alla propria creatività e, perché no, immergersi da protagonista nella comunità che ruota attorno. Quello di LittleBigPlanet rientra nella classica dicitura "facile da imparare, difficile da padroneggiare" perché propone una serie impressionante di strumenti per dare vita a livelli nei quali solo il tempo che è possibile spendere piuttosto che le idee possono fungere da limite. Una pletora di filmati fanno da tutorial ad ogni caratteristica o funzione, e visionandoli tutti si è già in grado di poter dare vita a qualcosa di interessante. La modalità creazione permette infatti al proprio Sackboy di librarsi nell'aria per raggiungere rapidamente tutti i punti della zona di lavoro, si sceglie innanzitutto uno sfondo (tra quelli sbloccati nella storia oppure un colore di sfondo), con parametri quali luminosità, contrasto, nebbia e così via, a questo punto si può cominciare a buttare giù qualcosa scegliendo un materiale tra quelli disponibili e cominciando a plasmare le forme volute, applicandovi sopra decorazioni, smussando angoli, incollando vari ingranaggi tra loro e così via. Tutti gli oggetti posizionati rimangono sospesi finchè si rimane nel menu, ma è bene ricordare che il gioco si basa interamente sulla fisica, e quindi ognuno di essi interagisce con la forza di gravità e con gli oggetti adiacenti. Con l'editor è possibile creare proprio di tutto, con salti, ingranaggi, leve, cariche esplosive da detonare e tutto quanto disponibile nella propria borsa, composta anche da oggetti già preconfezionati (anche razzi ad esempio) e da quelli che vengono acquisiti anche dagli schemi pubblicati da altri utenti.
Per rendere poi il tutto più "vivo", non manca la possibilità di inserire brani musicali, effetti sonori in determinati passaggi o dopo alcune azioni (al passaggio, all'impatto e così via, scegliendo anche il raggio di azionamento) oppure ancora creare oggetti e personaggi "senzienti" in grado di parlare (impostandone il testo scritto) e di interagire col giocatore, magari per creare fino a quattro livelli dotati di storia propria e raggiungibili solo avendo completato i precedenti.
Editiamo tutto!
E' impossibile ad ogni modo spiegare in poche righe tutto quanto mette a disposizione l'editor di LittleBigPlanet, per capirci istantaneamente sulla sua potenza, pensate che tutti i livelli creati dagli sviluppatori sono stati realizzati proprio con questo stesso strumento, ed è quindi da lodare come Media Molecole sia riuscita a rendere disponibili per l'utente finale le stesse possibilità di azione. Non mancano ovviamente le limitazioni, come l'impossibilità di importare qualsivoglia immagine da penna usb o disco fisso, piuttosto che inserire nuovi file musicali esterni (entrambe le cose per motivi di copyright) ma possiamo dire che, per quanto visto fino ad oggi in termini qualitativi e numerici, esistono decine e decine di livelli che vale assolutamente la pena di provare. Lo sviluppatore ha inoltre assicurato che in un futuro vicino sarà possibile creare livelli direttamente online insieme ad altri tre giocatori, e già immaginiamo quali potranno essere gli effetti positivi di tale introduzione.
A completare il pacchetto interattivo attorno ai livelli, segnaliamo la possibilità di affrancare alcune etichette per definirli, votarli secondo un rating di cinque stelle, lasciare un commento testuale ed assegnare un cuore per inserirli nei preferiti, per poi accedervi in maniera più veloce successivamente. Cuori che possono essere affibiati anche agli utenti, per ritrovare poi tutte le loro creazioni.
In tal senso esiste una comoda funzione di ricerca con diversi filtri e anche specifica di testo, dobbiamo dire però che in questo caso i risultati non sono molto accurati, anche inserendo l'esatto nome del livello da cercare, vengono restituite infatti decine di risultati, con quello voluto magari nemmeno immediatamente raggiungibile...attenti ai nomi che date alle vostre creazioni quindi, "XXX of Doom" sarà difficilissimo da rendere famoso!
Qualcuno si chiederà se LittleBigPlanet ha difetti o imperfezioni e, soprattutto nel secondo caso, ci mancherebbe che non li abbia. Il sistema di controllo, come detto, necessita di un periodo di apprendimento per padroneggiare l'inerzia e la fisica nei salti e per abituarsi ai tre piani di profondità dei livelli, la telecamera nelle partite multigiocatore talvolta agisce in maniera bizzarra. Il concetto infatti è che i quattro giocatori, ad esempio, possono rimanere nello schermo fino ad una certa gittata, dopodichè quelli all'esterno hanno cinque secondi per poter tornare all'interno della visuale, pena la morte e la rinascita al successivo checkpoint. Bene, talvolta non si capisce bene su quale giocatore la telecamera sia fissata, e si rischia di fare casino soprattutto in livelli non strutturati alla perfezione. Per quanto riguarda invece l'online, soprattutto nei primi giorni ci sono stati diversi problemi con i server e di disconnessione, problemi che ad ogni modo stanno via via riducendosi. Durante le nostre prove, con connessione Fastweb, la maggior parte delle volte non ne abbiamo riscontrati, mentre talvolta ci è capitato di cominciare un livello utente con discreti scatti e accelerazioni, per sincronizzarsi dopo alcuni secondi con gli altri compagni d'avventura.
LittleBigPlanet quindi è un pacchetto che deve il suo voto altisonante alla perfetta commistione di tutti gli elementi che lo caratterizzano, chi non avesse la possibiità di sfruttare la connessione di rete o di giocare assieme ad altre persone, anche in locale, avrebbe dinnanzi si un single player eccellente (ma di longevità poco più che sufficiente), ma anche un'opera incompiuta, che sarebbe un peccato non apprezzare nella sua interezza e nelle sue accattivanti idee.