Dopo aver lavorato per circa una dozzina d'anni sulle versioni console di Minecraft ed essersi occupato di conversioni e remastered come il Perfect Dark del 2010, 4J Studios ha debuttato con il suo primo gioco originale lo scorso anno. Manic Mechanics è uscito nel luglio 2023 in esclusiva temporale per Nintendo Switch e il 7 marzo sarà acquistabile anche su PC, Xbox e PlayStation. Il rilancio multipiattaforma porta con sé una nuova modalità competitiva, che aggiunge uno strato di divertimento extra a questo simpatico party game.
Abbiamo giocato un po' la versione PC e affidiamo alla nostra recensione di Manic Mechanics il verdetto.
Una formula solida
Il modo più rapido per spiegare che gioco sia Manic Mechanics è fare un paragone diretto con altri titoli simili, su tutti Overcooked: il party game di 4J Studios, da 1 a 4 partecipanti in locale o online, chiede ai giocatori di vestire i panni di piccoli e pazzi meccanici, con lo scopo di aggiustare quante più auto possibile. L'azione si svolge quindi in scenari delimitati e racchiusi nella cornice di una singola inquadratura isometrica, nei quali si muovono i personaggi.
Ogni stage, a prescindere dalla modalità, ha un nastro trasportatore su cui passano i pezzi di ricambio e le postazioni di riparazione. Lo scopo dei giocatori è quello di prendere motori, gomme, radiatori, alettoni e tutti i pezzi meccanici e di carrozzeria, ripararli alla rispettiva stazione e collocarli nell'auto. Ogni veicolo chiederà specifici pezzi per essere riparato quindi la squadra dovrà coordinarsi nel modo più efficiente possibile, perché il punteggio dipende ovviamente da quanti mezzi verranno aggiustati entro lo scadere del tempo.
Una formula molto semplice e già abbondantemente vista, ma che in Manic Mechanics risulta ancora divertente, anche grazie ad un paio di finezze che abbiamo davvero apprezzato. Ogni tipologia di ricambio deve essere riparata nella sua stazione attraverso un piccolo minigioco specifico: il più delle volte cambia il tipo di pressione di un tasto e questo aggiunge un piccolo strato di concentrazione in più che, nel caos generale, rende tutto più stimolante. I copertoni vanno gonfiati premendo ripetutamente il tasto azione, i motori mantenendolo premuto a lungo e così via. Essendo un gioco pensato per essere condiviso e giocato con quante più persone possibili, si può semplificare questo aspetto attraverso le opzioni di accessibilità, utili se ad esempio giocano con noi bambini molto piccoli.
Altro aspetto davvero apprezzabile è la resa visiva del gioco. Gli scenari sono colorati e dettagliati, ci sono numerosi effetti come nuvolette di fumo e scintille, mentre le animazioni degli avatar sono complesse senza però essere mai invadenti. La vera forza di Manic Mechanics è però il bilanciamento dell'aspetto artistico con quello funzionale: tutti questi dettagli sono piacevoli ed apprezzabili ma non interferiscono mai con l'azione di gioco. Movimenti e gesti rimangono sempre leggibili a schermo senza confondere il giocatore.
Campagna e versus
Manic Mechanics si articola in due modalità distinte: cooperativa e competitiva. La prima si dipana in una campagna narrativa, non incredibilmente lunga ma con una curva di apprendimento davvero interessante. Il giocatore e il suo eventuale gruppo si muovono all'interno di una grande mappa divisa in macro aree molto caratteristiche. Ogni quartiere ha un suo tema e ospita una manciata di livelli che ne riprendono il leitmotiv e lo sfruttano per aggiungere nuove meccaniche. Il quartiere della centrale elettrica introduce il concetto di batteria e motore elettrico, nella forgia c'è lava ovunque, il distretto robot ospita livelli con piattaforme mobili e stazioni di riparazioni automatizzate, e così vale per tutte le ambientazioni presenti nella mappa. Quello che colpisce è l'aumento di difficoltà perfettamente bilanciato man mano che si progredisce nell'avventura, oltre al piacere di incontrare alla fine di ogni zona una battaglia contro un boss unica che, come in un esame riassuntivo, chiede di mettere in pratica tutto quello che si è imparato fino a quel momento. La mappa libera poi è piena di piccole citazioni da scoprire, ai quali sono legati i collezionabili del gioco.
All'interno della mappa libera c'è l'arena competitiva, alla quale si può accedere da un minimo di due giocatori fino ad un massimo di quattro. Nel versus la scelta della mappa comporta anche l'inserimento delle meccaniche di gioco proprie della zona di appartenenza; quindi, se giocate in un livello con i fantasmi avrete sicuramente a che fare con le sfere di energia ectoplasmatica, nella fattoria verrete inseguiti dagli alieni o investiti da mandrie di mucche e via dicendo. La distribuzione dei giocatori nel versus è libera, nel senso che le squadre non devono necessariamente ospitare lo stesso numero di giocatori, sono previste anche le formule 1v2 e 1v3 oltre che 2v2. A fare la differenza sarà la quantità di punti guadagnati, con moltiplicatori appositi per la squadra in svantaggio numerico.
A mettere un po' di pepe nella modalità competitiva ci sono due potenziamenti speciali: l'ariete, che permette di caricare gli avversari, stordirli e far scivolare di mano eventuali pezzi di ricambio, e la bomba elettrica, che stordisce tutti i personaggi (anche alleati) nel raggio di detonazione e annulla i progressi fatti sulle auto avversarie, che perdono i ricambi già montati.
Per giocare online bisognerà avere un sufficiente numero di amici che possiedono il gioco: al momento Manic Mechanics può essere giocato solo tra i contatti della piattaforma di riferimento (nel nostro caso Steam). Non esistono infatti lobby pubbliche dove trovare altri giocatori e il perché ce lo ha svelato Chris van der Kuyl, presidente di 4J Studios, quando abbiamo visitato gli uffici del team di sviluppo in Scozia.
Conclusioni
Manic Mechanics si adagia nel solco già tracciato da altri party game prima di lui, ma senza essere banale e avendo qualcosa di originale da aggiungere. La campagna è divertente, colorata e con una crescente curva di difficoltà. Oltre a essere propedeutica per la modalità competitiva, l'aumento di complessità sottolinea una certa finezza nel design dei livelli. Nonostante la costante aggiunta o variazione di meccaniche, il tripudio di colori, effetti e animazioni, l'azione di gioco rimane sempre leggibile, caotica ma mai confusa. La modalità competitiva aggiunge una punta di cattiveria che non guasta, e che rende l'esperienza ancora più divertente.
PRO
- Colorato e divertente
- Minigiochi vari
- Competitivo stimolante
CONTRO
- Per comprendere bene le meccaniche va giocata la campagna