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Melatonin, la recensione del rhythm game tra sogno e realtà

Il rhythm game sviluppato da David Huynh ci trasporta in un mondo onirico popolato dagli oggetti totemici della nostra contemporaneità.

RECENSIONE di Giulia Martino   —   12/12/2022
Melatonin, la recensione del rhythm game tra sogno e realtà
Melatonin
Melatonin
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Chissà se qualcuno tra voi lettori ha giocato, nell'ormai lontano 2008, lo splendido (e coloratissimo) Rhythm Heaven di Nintendo: tra lucertole canterine e ranocchie col tutù, bisognava affidarsi a indizi audio e video per individuare il ritmo giusto e toccare lo schermo touch di Nintendo DS seguendo la musica. Ecco, David Huynh ha adottato lo stesso metodo per sviluppare il suo Melatonin, un rhythm game che ci ha stupito per la pulizia estetica e per la cura delle tracce audio, in un riuscitissimo mix tra scenari onirici disegnati a mano e musiche lo-fi.

Melatonin, però, è molto più di un semplice videogioco musicale. La gargantuesca quantità di oggetti di consumo presenti nei suoi livelli - pizze, hamburger, diamanti, borsette - fa riflettere il giocatore sulla mostruosa fame della nostra società capitalista. I sogni del protagonista di Melatonin seguono il principio di piacere allo stesso modo di un topolino che si accoda al pifferaio magico, al suono di una musica che non conosce tregua. E va bene così, perché Melatonin è destinato a lasciare un segno nel genere dei rhythm game, e staccarsi dallo schermo risulta davvero difficile.

Ve lo raccontiamo nel dettaglio nella nostra recensione di Melatonin.

Rhythm is a dancer

Tra shopping, cibo, app di appuntamenti e videogiochi, Melatonin percorre strade mentali familiari a molti giocatori
Tra shopping, cibo, app di appuntamenti e videogiochi, Melatonin percorre strade mentali familiari a molti giocatori

David Huynh vive a Vancouver e ha lavorato come graphic designer prima di decidere di sviluppare Melatonin, il suo primo videogioco. L'esperienza lavorativa di Huynh nel design di vede con chiarezza nella coerenza del mondo virtuale da lui creato, improntato innanzitutto alle tonalità del rosa e disegnato con uno stile cartoon distintivo e curato. Insomma, Melatonin è una gioia per gli occhi prima che per le orecchie e il personaggio principale dell'avventura, seduto sul divano davanti al televisore, è privo di tratti che ne qualifichino il genere, rendendo semplice l'immedesimazione da parte di ogni giocatore.

Nel corso di quattro sonnacchiose serate tra bibite e cartoni della pizza, il protagonista si troverà ad attraversare un paesaggio onirico popolato da oggetti e concetti totemici per la nostra contemporaneità - soprattutto per i più giovani: follower, soldi, shopping, app di incontri e videogiochi sono solo alcuni degli abitanti dei sogni di Melatonin nell'arco della ventina di livelli di gioco. Con una sola eccezione (davvero poco ispirata), ogni quadro è un racconto visivo e musicale che parla di consumo, desiderio e, talvolta, delle pressioni della nostra società della performance. E, a sua volta, anche Melatonin propone un sistema di valutazione e delle tempistiche che richiedono assoluta precisione e dedizione, concedendo però delle scorciatoie: possiamo scegliere di mantenere il metronomo attivo nel corso del gioco, ma anche regalarci un lasso di tempo maggiore per ottenere un agognato Perfect.

L'avventura di Melatonin inizia davanti al televisore in una sonnacchiosa serata casalinga
L'avventura di Melatonin inizia davanti al televisore in una sonnacchiosa serata casalinga

Come in ogni rhythm game, tutto sta nel premere i tasti a tempo, oltre che nel ricordare quali tasti vadano premuti nelle diverse situazioni di gioco. Ad esempio, in un livello ambientato in palestra dovremo sollevare i pesi premendo i tasti dorsali; per lanciare una navicella nello spazio, invece, bisognerà mantenere la pressione per il lasso di tempo corretto e rilasciarla in un momento ben preciso. Queste variazioni mantengono alta l'attenzione e invitano i giocatori a utilizzare una delle qualità più importanti per raggiungere la perfezione in un gioco musicale: la memoria. Fortuna che Huynh ha impostato i livelli di Melatonin in modo tale che il processo non risulti mai crudele o difficile, ma semplicemente divertente.

Free your mind and join us

Alcuni livelli di Melatonin trasmettono una certa angoscia sotto la superficiale allegria delle musiche utilizzate da Huynh
Alcuni livelli di Melatonin trasmettono una certa angoscia sotto la superficiale allegria delle musiche utilizzate da Huynh

Ognuna delle quattro notti di Melatonin è composta da quattro sogni a tema, più un livello mashup in cui si mischiano gli elementi presenti nell'arco di quella nottata. La valutazione è espressa in stelle (massimo tre) e l'apprendimento è facilitato dalla presenza di una modalità di prova, con tanto di metronomo e indicazione a schermo dei tasti da premere (e, cosa non meno importante, del momento corretto in cui farlo). È un'ottima idea per permettere ai giocatori, specie all'inizio, di apprendere i sistemi alla base di ciascun quadro e non sentirsi totalmente impreparati nei livelli veri e propri, dotati di una modalità normale e di una difficile che spesso metterà a dura prova anche i riflessi del gamer più scafati.

È interessante anche l'opzione editor, che consente - in maniera relativamente semplice - di sfruttare i template dei vari livelli per creare nuovi percorsi, inserendo eventi e situazioni tratte da ciascuna delle ambientazioni di Melatonin. È un buon modo per andare più a fondo nell'avventura dopo le due ore e mezza circa richieste per completare tutti i livelli in entrambe le gradazioni di difficoltà, tenendo in conto che la piacevolissima selezione musicale operata da Huynh invoglia a tornare nelle quattro notti di Melatonin più e più volte, anche dopo la conclusione del gioco.

You can feel it everywhere

I livelli di Melatonin sono riconoscibili e ben caratterizzati, sia da un punto di vista estetico, sia dal lato musicale
I livelli di Melatonin sono riconoscibili e ben caratterizzati, sia da un punto di vista estetico, sia dal lato musicale

Quali sono gli elementi di un buon rhythm game? David Huynh ha tratto da pietre miliari del genere - come Rhythm Heaven - l'assoluta pulizia dello schermo, libero da interfacce ed elementi invasivi, salvo che il giocatore desideri mantenere il metronomo e l'indicazione dei tasti per questioni di accessibilità. Non solo: Melatonin presenta una selezione musicale che farà la gioia degli appassionati di lo-fi hip-hop, forse il vero suono della generazione Z. Vero è che Huynh sposa sonorità spesso più aggressive rispetto a quelle delle playlist del genere, onnipresenti su YouTube - spesso finalizzate a incoraggiare produttività e concentrazione nello studio in una società in cui dominano distrazioni di ogni tipo - ma i più giovani si sentiranno sicuramente a casa nelle musiche di Melatonin e nella ripetitività quasi ossessiva dei loro beat.

Design visivo e sonoro di altissimo livello, dunque, salvo una strana caduta di stile in un livello che abbiamo trovato quasi incomprensibile nel quadro complessivo di Melatonin, data la sua scarsa qualità e la sua banalità nell'eccellenza del resto del gioco. A parte questo, non possiamo che gioire della felice perfezione messa in campo da Huynh e, a nostro avviso, il finale malinconico e dolceamaro di Melatonin appare del tutto calzante rispetto al messaggio del gioco.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam
Multiplayer.it
9.0
Lettori (2)
8.2
Il tuo voto

Melatonin è un'opera prima di impressionante qualità su tutti i livelli: una art direction brillante e ispirata si sposa con un gameplay preciso e divertente, animato da musiche lo-fi azzeccatissime che entreranno subito nelle vostre personali playlist. Siamo rimasti incantati dall'abilità di David Huynh di dirigere una sinfonia sinestetica capace di parlare della nostra società, e in particolar modo della vita dei giovani, in bilico tra l'ipertrofico desiderio di consumo e la voglia di staccare la spina, anche solo per un attimo. Perché il dinamismo vitalista, a tratti forzato di Melatonin - il suo protagonista non sorride mai, neppure per un momento - fa venire voglia di vivere la vita a un'altra velocità, come cantavano Alice e l'indimenticabile Franco Battiato. Nel frattempo, però, è splendido correre come fulmini, inseguiti dal metronomo spietato di David Huyn.

PRO

  • Estetica e musiche di altissimo livello
  • Capace di far riflettere, soprattutto se appartenete alla Gen-Z
  • Divertentissimo da giocare e rigiocare

CONTRO

  • Peccato per un livello di bassa qualità