238 milioni di copie vendute e quasi 150 milioni di giocatori attivi mensilmente registrati nel 2021: questi sono i numeri di Minecraft, il videogioco più venduto al mondo, distaccando, e anche di molto, titoli del calibro di GTA V e Tetris. E non solo: secondo uno studio condotto da Microsoft dopo l'acquisizione di Mojang avvenuta nel 2014 per 2,5 miliardi di dollari, Minecraft è stato giocato da più del 50% della popolazione in fascia 9-11 anni. Questo anche grazie alla versione del gioco pensata con fini educativi e adottata da 115 paesi per un totale di 35 milioni di studenti.
Il fenomeno generato dal team svedese ha polverizzato qualsiasi record in ambito videoludico ed era più che lecito aspettarsi che questo universo, seppur ancora vivo e vegeto e in grado di produrre numeri da capogiro, sarebbe stato utilizzato per cercare di creare una nuova formula altrettanto vincente.
L'impresa è ardua e irta di pericoli e prima di parlare di un Minecraft 2 in grado di poter bissare questo enorme successo, ci sono diverse strade da percorrere per andate alla ricerca di un pubblico diverso; un po' per sondare il terreno e un po' per portare novità all'interno del brand.
Il primo tentativo è stato Minecraft Dungeon che, supportato dall'uscita anche su Game Pass il giorno del lancio, ha riscosso i favori dell'utenza senza però avvicinarsi a quei numeri mostruosi macinati dal gioco originale. Per Mojang è tempo però di una nuova avventura e in questa recensione di Minecraft Legends vi porteremo alla scoperta di un RTS dalle forti sfumature action.
La rivincita dei Piglin
Il mondo di Minecraft ci ha fatto conoscere molte creature, ma i veri protagonisti in Minecraft Legends sono i Piglin, i rosei maialini la cui dimora risiede nel Nether. Questi simpatici mostri sono sempre stati neutrali, a patto di indossare un pezzo d'armatura d'oro e rispettare le loro regole, come il divieto di sgraffignarsi tale risorsa sotto i loro nasi. I tempi, però, cambiano e, dopo anni di florido commercio, i Piglin sono diventati il nostro peggior nemico, agguerriti come non mai e pronti ad assediare il Sopramondo, un universo parallelo che ha goduto di pace e serenità fino a quel momento.
Facciamo così la conoscenza di Lungimiranza, Sapere e Azione, i tre creatori di questo nuovo mondo in cui ci troviamo catapultati nei panni di Eroe, le nostre tre guide in battaglia e non solo. La campagna di Minecraft Legends si basa su questo espediente narrativo, si tratta di una storia piuttosto basilare, ma che incarna tutto ciò che ha reso famoso Minecraft: la sua semplicità. Anche in questo titolo apprendere le meccaniche di gioco è piuttosto intuitivo e questo ha fatto sì che le tante ore che ci hanno impegnato durante la campagna principale siano scorse fluidamente, tenendoci incollati allo schermo battaglia dopo battaglia.
Il nuovo gioco ad opera di Mojang è a tutti gli effetti uno strategico in tempo reale, ma aggiunge anche il libero movimento del protagonista e la possibilità di interagire con il mondo che lo circonda. Non vi è dunque una scacchiera dove predisporre le nostre pedine ma anzi, le battaglie contro i Piglin sono molto movimentate e richiedono cambiamenti di fronte e nuove strategie da mettere in campo con l'evolversi dello scontro.
Il Sopramondo di Minecraft Legends ha bisogno di un Eroe
Le forze dei Piglin sono suddivise in tre fazioni principali e di difficoltà diversa, contraddistinte dal colore verde, arancione o rosso, visibile direttamente sulla mappa di gioco. Queste sono rispettivamente l'Orda della Spora, del Bastione e della Caccia. Le creature con la coda arricciata hanno letteralmente invaso il Sopramondo e, dopo una prima fase iniziale dove si apprendono i rudimenti di gioco come la raccolta di risorse, la costruzione di elementi difensivi e il raggruppamento delle truppe, inizia la vera campagna.
In Minecraft Legends il tempo scorre esattamente come in Minecraft: gli attacchi dei nemici si concentrano di notte, mentre gli avversari usano le ore diurne per fortificare le proprie roccaforti. Questo meccanismo ha una duplice utilità: lasciare il tempo di esplorare la mappa di gioco alla scoperta di segreti e di utili alleati in guerra o attaccare a testa bassa ogni avamposto prima che i Piglin riescano a fortificare le loro basi. Minecraft Legends prevede quattro livelli di difficoltà che influiscono sulla frequenza e intensità di attacchi ai villaggi da parte dei "cattivi" e sulla disponibilità delle risorse sparse nella mappa. Aumentando la difficoltà l'approccio cambia radicalmente, dato che sarà richiesto più tempo per prepararsi al meglio alla battaglia di turno.
È capitato spesso durante la Campagna di dover mettere in pausa l'esplorazione per dar man forte ad un villaggio preso di mira; sulla mappa, l'obiettivo dei Piglin apparirà contornato da segnali rossi e con un indicatore che ne determina la forza dell'Orda. Questo segnale dà il tempo di costruire contromisure difensive come mura e torri per tenere lontani i maialini dalla Fontana, l'edificio principale di ogni villaggio che determina la salute e la felicità degli abitanti. Il nostro compito è dunque difendere gli innocui abitanti in una sorta di modalità orda che può durare pochi istanti nelle fasi iniziali, ma che può dare vita a veri e propri assedi scanditi da un timer con una conta di minuti sempre più alta man mano che ci si addentra nella storia.
Un Creeper per amico
Il Sopramondo, prima dell'invasione da parte dei Piglin, era un vero e proprio eden e immaginerete quindi la nostra sorpresa nell'apprendere che tutte le creature qui vivevano in pace, Creeper, Zombie e Scheletri compresi. I terribili mob che ci hanno tormentato in Minecraft sono adesso nostri alleati e abbiamo dovuto difendere i loro villaggi dagli attacchi dei nemici; proteggere le loro terre farà sì che si possa stringere un'alleanza con loro grazie alla quale potremo richiamare tutte e tre le specie al nostro fianco durante gli attacchi agli avamposti delle tre fazioni dei Piglin.
Nelle prime fasi si hanno a disposizione solamente dei Golem, simpatiche creature di legno, melma o roccia create da Lungimiranza, Sapere e Azione che richiedono poche risorse per poter essere create. Con l'aggiunta dei Creeper, Zombie e Scheletri, le battaglie si fanno decisamente più interessanti e dobbiamo ammettere che la loro forza e resistenza hanno rappresentato un solido aiuto anche negli avamposti più complessi, ma ovviamente il costo in termini di risorse per crearli è indubbiamente più alto. Gli Scheletri, ad esempio, richiedono Diamanti per essere chiamati in battaglia, la risorsa più preziosa del gioco.
Ad aiutarci in questa guerra contro i Piglin ci sono infine i Giganti che, una volta scoperti e assemblati, si uniranno a noi in battaglia permanentemente. A differenza dei Golem e dei Creeper che sono "monouso" e replicabili all'infinito purché si abbia le risorse per farlo, i Giganti sono praticamente immortali e se cadranno durante un assalto torneranno in vita ogni volta che faremo ritorno ad un villaggio o all'hub principale. In quest'ultimo, infine, è possibile gestire i miglioramenti di Minecraft Legends, ottenendo così una maggiore capienza dell'inventario o la possibilità di schierare in battaglia un maggior numero di creature.
L’unione fa la forza
La campagna di Minecraft Legends ci ha indubbiamente sorpreso, sia per la longevità sia per le tante meccaniche messe in campo; per non scadere nella ripetitività, Mojang ha trovato il giusto equilibrio tra gli attacchi agli avamposti dei Piglin, il vero obiettivo di gioco, e le fasi difensive dei villaggi, una sorta di missioni secondarie, casuali e a tempo. Quel che poteva sembrare un esteso tutorial per prepararci alle battaglie in PvP si è invece dimostrato un contenuto piuttosto solido e divertente da portare a termine. Ovviamente, una volta testate tutte le modalità, la corsa alla liberazione del Sopramondo dai Piglin risulta piuttosto schematica, ritrovandoci a combattere tre roccaforti per fazione e relativo Boss finale per ogni Orda.
A smorzare questo ciclo piuttosto ripetitivo vi è la possibilità di esplorare liberamente la mappa di gioco, che offre oltre a depositi di risorse e Torri difensive da scoprire, anche cavalcature per il nostro Eroe. Il bello di Minecraft, e di conseguenza anche di Minecraft Legends, è che tutto ciò può essere affrontato con uno o più amici, fino ad un massimo di quattro. La modalità cooperativa non stravolge tutto ciò che abbiamo appreso giocando da soli ma anzi, riesce a mantenere un equilibrio ottimale, creando un inventario condiviso e quindi limitando la possibilità di presentarsi in battaglia con risorse duplicate.
Anche i Golem o Creeper da generare prima di uno scontro rimangono limitati, e lo stesso discorso si applica ai Giganti: tutto questo riesce ad aggiungere un ulteriore grado di sfida dato che in due, o addirittura in quattro, abbiamo dovuto spartirci le truppe e guidarle in angoli diversi delle roccaforti per un attacco su più fronti. Giocare con altri giocatori è dunque divenuta un ulteriore meccanica in grado di stratificare l'offerta piuttosto che appiattirla rendendo il tutto troppo facile. Minecraft Legends è infatti uno strategico in piena regola, anche se non scende in profondità nelle meccaniche come fanno per esempio Age of Empire o Total War. Il titolo di Mojang è semplice e pulito, apprezzabile anche da quella fascia d'età che ha reso celebre questo brand, ma al tempo stesso, divertente anche per chi ha passato tantissime ore su strategici in tempo reale decisamente più impegnativi.
Blocchi troppo grandi
Non nascondiamo però che questo prodotto non è esente da alcuni piccoli difetti che minano un'esperienza che vuole essere sì leggera ma senza scadere nel banale. Le roccaforti principali, che sono in totale 9, si ergono su pilastri di Nether, e per poter distruggere tutti i meccanismi difensivi o le fucine che creano Piglin, abbiamo dovuto fare i conti con i pixel poco precisi di Minecraft. Per debellare definitivamente un avamposto si deve distruggere il Portale che si trova nel pilastro più alto; per poterlo raggiungere quindi abbiamo dovuto creare scale che collegassero tutte le piattaforme circostanti, tenendo a mente che per costruire si deve prima "purificare" il Nether.
Trattandosi di zone estese la procedura di bonifica può risultare piuttosto lunga e smorzare così i ritmi di gioco, oltre ad una consistente imprecisione dei modelli che compongono le scale che ci permettono di arrivare al fulcro dell'avamposto. Nella nostra prova abbiamo assistito molto spesso alla caduta delle nostre truppe giù da dirupi perché lo spazio disponibile sulle scale o sui pilastri era insufficiente per i nostri alleati, costringendoci a recuperarli ripercorrendo quanto scalato fino a quel momento; dover dunque dividere i Golem e i Giganti in piccoli gruppi non vuole essere una meccanica di gioco che aumenta la difficoltà di assedio, ma solo un problema che può risultare fatale in alcuni scontri.
A stemperare queste imprecisioni che potrebbero creare la nostra precoce dipartita vi è la possibilità di creare una struttura in grado di farci rinascere vicino all'avamposto che stiamo attaccando. Questo ci permette di tornare sul campo di battaglia velocemente, ma le perdite subite mandando piccole unità divise piuttosto che un nutrito fronte offensivo di creature prolunga inutilmente la durata dello scontro. A questo va associato il fatto che generare Golem o Scheletri costa risorse, sempre più rare se si vuole avere un esercito composto dalle più forti unità, portandoci soprattutto negli scontri con i Boss delle varie fazioni, a spendere ingenti quantità di ferro e diamanti. Per poter quindi arrivare preparati agli avamposti più difficili è necessario spendere molto tempo sul distruggere i piccoli avamposti dei Piglin, generati casualmente sulla mappa, per raccogliere l'oro e le altre risorse necessarie per ampliare la capienza del nostro inventario e il numero di alleati da richiamare sotto il nostro stendardo.
Il potere dell'amicizia
Minecraft Legends, però, non ha solo una ricca campagna come freccia al suo arco e propone altre modalità in grado di intrattenere a lungo i giocatori. Una di queste è Leggende Perdute, una modalità PvE composta da 20 ondate di Piglin di difficoltà e intensità crescenti. Al respingimento di ogni ondata, nella cassa nei pressi della Fontana, si ottengono i materiali per riparare le strutture danneggiate o per costruire edifici ancora più forti per respingere i nemici.
Al momento è presente una sola mappa e la ricompensa per il completamento è rappresentata da un set di armatura da equipaggiare sul nostro Eroe e sulla nostra cavalcatura. Si tratta di un piccolo assaggio e crediamo che il supporto che riceverà questo gioco porterà a nuove missioni settimanali o mensili, così da offrire oltre che alle ricompense estetiche anche nuove avventure da intraprendere per tenere vivo l'interesse verso il titolo.
A completare l'offerta vi è un comparto dedicato al PvP, con partite pubbliche o private con cui confrontarsi con amici o giocatori online in sfide da 1v1 fino a 4v4. L'obiettivo di queste partite è piuttosto semplice, ma il raggiungerlo invece può dimostrarsi più complicato di quanto si possa pensare. Questa modalità richiede molta strategia e collaborazione tra i giocatori, dividendosi i compiti ed eseguendoli alla perfezione se si vuole avere la meglio sull'altra squadra: i componenti dei due team dovranno dunque sì provvedere a difendere la propria base ma anche raccogliere le risorse necessarie per fortificarsi e generare un esercito in grado di sfondare le difese nemiche.
Purtroppo, avendo giocato al titolo prima dell'apertura dei server, non abbiamo potuto testare il gioco sotto stress, ma dobbiamo ammettere che probabilmente il PvP potrebbe risultare l'esperienza più gratificante e divertente di tutta l'offerta di Minecraft Legends. Seppur al momento vi sia un'unica modalità che pone l'obiettivo della distruzione della base nemica, il comparto online ha tutte le carte in regola per ampliarsi ed integrare novità in grado di richiamare l'utenza affezionata al brand.
Conclusioni
Minecraft Legends è un RTS semplice, ma al tempo stesso profondo, studiato attentamente per accontentare tutti i palati, dai giocatori temprati dagli strategici più famosi alle giovani leve del mondo videoludico che potranno approcciarsi a questo genere in modo più leggero, tra scintillanti praterie e personaggi a loro cari. L'essere protagonisti in battaglia, indirizzando le truppe verso obiettivi o creando cannoni in gradi di abbattere edifici, aggiunge un tocco action che rende davvero divertente fare a pezzi i Piglin. Ci sono alcune sbavature dovute alla grafica pixellosa che contraddistingue Minecraft a mettere i bastoni tra le ruote in alcune battaglie, mentre il fronte tecnico risulta solido sia su PC che su Xbox Series X. Ma a decretarne il successo di questo universo parallelo sarà il supporto multiplayer, che se supportato a dovere, potrà senza dubbio raccogliere un numero impressionante di giocatori.
PRO
- Campagna ricca e piena d'azione
- PvP dal potenziale infinito
- Meccaniche di gioco semplice e intuitive
CONTRO
- La grafica pixel diviene un problema in aree ristrette
- Supporto sul lungo periodo da valutare