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Monster Menu: The Scavenger's Cookbook, la recensione di un folle mix di generi da parte di NIS

Abbiamo giocato su Nintendo Switch Monster Menu: The Scavenger's Cookbook, l'ultima pazza creatura di NIS. Scopriamo com'è andata nella nostra recensione.

RECENSIONE di Marco Perri   —   19/05/2023
Monster Menu: The Scavenger's Cookbook, la recensione di un folle mix di generi da parte di NIS
Monster Menu: The Scavenger's Cookbook
Monster Menu: The Scavenger's Cookbook
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È evidente che NIS ci ha preso gusto a sperimentare: dungeon crawler multipiano, comprimari generati a fantasia, combat system mischiati tra loro, elementi da survival uniti a crafting culinare e siamo appena all'inizio. Monster Menu: The Scavenger's Cookbook è un insieme di caratteristiche inserite in un sacchetto, mescolate, lasciate riposare e dolcemente immesse in una saccapoche videoludica. Il risultato? Meno confusionario del previsto e più vicino alle ormai peculiari narrative del vulcanico publisher: si, perché da NIS ormai ci aspettiamo di tutto e Monster Menu è solo una delle tante candeline sulla torta, una di quelle che poteva riuscire meglio ma che saprà intrattenere chiunque sia in cerca di un gioco giapponese a metà strada perfetta di un incrocio tra almeno 4 generi diversi.

Vediamo il perché di questo nostro preambolo nella recensione di Monster Menu: The Scavenger's Cookbook.

Tante meccaniche in una

In Monster Menu avrete una squadra interamente fatta da voi, quindi non aspettatevi grandi rapporti tra comprimari
In Monster Menu avrete una squadra interamente fatta da voi, quindi non aspettatevi grandi rapporti tra comprimari

Monster Menu, a conti fatti, è raccontato come uno gioco di ruolo strategico giapponese: la verità è che di suffissi ne potremmo aggiungere tanti. Proviamo a dargli un genere: gioco di ruolo giapponese strategico dungeon crawler survival roguelike. Ecco, ci sono volute una manciata di parole per farvi entrare nell'atmosfera tipicamente scanzonata, ma tangibilmente hardcore della più recente produzione NIS, in cui a un'estetica marchio di fabbrica si unisce un mix di meccaniche meno banali del previsto. Il gruppo di gioco è interamente deciso da noi, in ogni sua caratteristica: a parte qualche campionatura estetica abbastanza abbozzata, dovremo stabilire la classe e la personalità.

Se proprio volessimo immaginarci una piccola contaminazione creativa, oseremmo dire che il team di NIS di Labyrinth of Galleria ha ispirato il team di Monster Menu della stanza accanto: NIS prosegue nell'alleggerire in ogni modo il cast dei personaggi controllabili, in quella che a questo punto appare proprio una scelta stilistica. Protagonista - inizialmente solo e poi accompagnato - e i suoi alleati comprimari sono essenzialmente dei personaggi a tre dimensioni presi e messi all'interno dei dungeon, disegnati e arricchiti di tratti scelti da noi, delle piccole marionette viventi che abbiamo impregnato dei nostri desideri in termini di capelli, accessori, classe e carattere. Se l'idea vi intriga o se siete affezionati a un concetto di personaggio più romantico, scelta vostra: il cardine di Monster Menu non risiede nella squadra, ma nel mandarvi ad ammazzare mostri e raccogliere oggetti in dungeon abbastanza basilari nella loro essenza, ma pieni di mostri poco accomodanti.

Dungeon a iosa

Il level design dei dungeon è veramente molto minimale, probabilmente troppo per affascinare nel lungo periodo
Il level design dei dungeon è veramente molto minimale, probabilmente troppo per affascinare nel lungo periodo

Esplorare dungeon scendendo verso il basso non è una novità per il mercato giapponese: da sempre l'emblema dell'esplorazione sotterranea dei JRPG ha avuto la discesa nelle profondità come fondamento concettuale. Dungeon Encounters, per fare un esempio relativamente recente, ha addirittura preso questo concetto e lo ha asciugato col phon, seccandolo anche troppo. Monster Menu prova a stare nel mezzo, fornendo un'esperienza di esplorazione abbastanza asciutta in cui i mostri rappresentano solo una delle sfide. Girare per i dungeon fa consumare calorie, quindi - indovina indovina - bisogna cucinare e mangiare. L'aspetto survival, così come quello caratteriale, non va sottovalutato, specialmente nelle fasi iniziali: consumare pezzi di mostri, pietanza trovate o manicaretti cucinati tra un dungeon e l'altro aiuta non di poco l'esplorazione e il combattimento, donando potenziamenti, bonus e miglioramenti vari ai nostri personaggi, tutte cose utili visto che il livello di difficoltà - selezionabile all'inizio - non è accomodante come avremmo pensato.

Purtroppo, va detto che i dungeon e i livelli non brillano per caratterizzazione né per obiettivi: abbiamo i soliti forzieri, gli elementi da trovare per terra, i negozietti, gli altari per potenziarsi solo per quello specifico piano del dungeon, il tutto all'interno di una cornice esplorativa troppo minimal per il medio periodo. Se l'impianto base funziona nel breve, divertendo, incuriosendo e spingendo a migliorare la propria squadra con equipaggiamento e piatti migliori, quel senso di entusiasmo rimane stabile per poi scendere dopo qualche ora, quando si capisce che quello è il gioco e quello sarà da lì in avanti. La meccanica strategica aggiunge un tocco di particolarità, costringendo a colpire i nemici alle spalle così da avere il vantaggio, unendo comandi da JRPG a una griglia da strategico, ben sapendo che se si muore, si torna a casa senza nulla. Il grado di sfida, lo dicevamo, non è elevato ma nemmeno accarezza: bisogna starci con la testa, calcolare bene che cibi mangiare, che squadra creare e quanto a lungo rischiare di scendere, in quello che è un ciclo di esplorazione fluido ma troppo spesso simile a sé stesso.

Conclusioni

Versione testata Nintendo Switch
Digital Delivery Nintendo eShop
Prezzo 49.90 €
Multiplayer.it
6.5
Lettori (2)
8.2
Il tuo voto

Colorato e dal design tipicamente NIS, Monster Menu: The Scavenger's Cookbook è una di quelle anomalie che hanno anche dei pregi: nel suo mischiare più generi e meccaniche antiche a espedienti recenti, NIS confeziona un'avventura sicuramente come poche altre. Il fatto è che questo è uno di quei casi in cui i singolo elementi valgono meno della somma delle parti: nel suo fondere, NIS ha tralasciato un elemento portante di un dungeon crawler, ovvero... il dungeon. Nonostante il cambio di ambientazioni, il level design è veramente minimale e non appena imparerete a leggerli, parte dell'entusiasmo iniziale scema con relativa velocità. Certo, si sono quegli elementi sempreverdi tipici dei JRPG a tenere in piedi la produzione, ma Monster Menu - complice anche un sistema di survival piuttosto integrato - è sicuramente un titolo per le nicchie affamate di un tipo di prodotto che si può pretendere solo dal Giappone.

PRO

  • Il mix di meccaniche è sicuramente curioso
  • Crafting, strategia e turni insieme
  • Tanti piani da esplorare

CONTRO

  • L'esplorazione non regge il passo nel medio termine
  • Il gioco si legge un po' troppo in fretta
  • Le dinamiche mancano di profondità