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Mosaic, la recensione su PC

Torniamo a parlare di Mosaic, l'avventura concettuale di Krillbite, nella recensione della versione PC

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   05/12/2019
Mosaic
Mosaic
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L'avevamo già analizzato in versione mobile, ma visto l'arrivo in un ambiente probabilmente più congeniale diamo una nuova occhiata alla creatura di Krillbite con questa recensione di Mosaic su PC. Gli elementi di base sono sostanzialmente gli stessi visti su iPad, per cui vi rimandiamo alla recensione precedente per tutte le informazioni sul gioco in questione, ma visto che alcuni degli elementi maggiormente critici della versione analizzata su iOS riguardavano il sistema di controllo e alcune incongruenze dell'interfaccia, abbiamo dato un secondo sfuardo approfondito alla versione PC per notare eventuali evoluzioni su questi fronti. In effetti, appare chiaro come Mosaic si trovi decisamente più a suo agio in questa veste, con l'uso del mouse che risolve buona parte dei problemi rilevati nel movimento e nell'interazione contestuale con gli scenari all'interno della versione mobile, dunque su questo fronte siamo davanti a una buona evoluzione che restituisce l'idea di un gioco ben più solido, ma ovviamente tutti gli altri elementi restano uguali, con i punti di forza e i difetti rilevati in questa piccola ma ambiziosa avventura narrativa.

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Mettendo in scena la monotona vita di un comune impiegato presso una grigia e potente corporazione, schiacciato da ritmi lavorativi, spese e necessità indotte, assenza di rapporti sociali e futili passatempi da smartphone, Mosaic ci porta a riflettere sulla società moderna e le sue storture, sui paradossi disumani dell'economia capitalistica e sulla superficialità di desideri e intrattenimenti consumistici. Tuttavia, il gioco mette in scena anche un percorso di riscatto: nelle strane epifanie che il protagonista subisce giorno dopo giorno, che lo fanno deviare dal percorso imposto e riscoprire la vita e la natura in varie forme apparentemente sopite, si assiste anche a una forma di rivoluzione, che parte silenziosa e clandestina ma si impone in maniera sempre più netta con la progressiva riscoperta e presa di coscienza della propria umanità da parte del modesto impiegato. C'è un bel messaggio di speranza nel grigiore espressionista di Mosaic, che si scopre piano piano - forse anche troppo lentamente - attraverso la manciata di giorni rappresentati nel corso dell'avventura. È qualcosa che colpisce e porta a riflettere perché parla un po' a tutti noi, anche se lo fa attraverso una forma che non risulta pienamente convincente e nemmeno del tutto nuova, ma bisogna comunque dare atto a Krillbite di avere quantomeno provato a sondare argomenti profondi attraverso un videogioco e questo è sicuramente un intento nobile.

Espressionismo videoludico

La forma con cui Mosaic invia il suo messaggio è quella dell'avventura narrativa, anche se c'è veramente poco di videogioco in quello che emerge dallo schermo. L'ordinata sequenza di azioni ripetute più volte serve a rimarcare la monotonia angosciante delle giornate lavorative del protagonista, la grafica stilizzata cerca un effetto espressionista nell'evidenziare il grigiore della vita moderna, facendo risaltare in maniera netta le irruzioni di luce e colore che scaturiscono dalle strane visioni che compaiono sempre più frequenti, in corrispondenza della progressiva riscoperta di sogni ed emozioni da parte dell'anonimo personaggio. Dal punto di vista artistico, pur con mezzi limitati e soluzioni a dire il vero non originalissime in diversi casi, il lavoro effettuato dagli sviluppatori è impeccabile. Si ha però la costante impressione che tutto sia soggiogato alla forma: il concetto a cui il gioco tende è ovviamente ricco di sostanza, ma ci si arriva attraverso un percorso imposto, una sequenza di visioni affascinanti ma che non lasciano spazio a una qualche interpretazione profonda da parte del giocatore, che non viene praticamente mai chiamato in causa se non per piccole scelte senza importanza.

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Ci sono varie interazioni contestuali nel percorso da intraprendere, ma servono semplicemente a portare avanti la storia che sembra avanzare secondo il proprio binario, lasciandoci quasi totalmente passivi di fronte all'evolversi degli eventi, questo è forse l'elemento più critico di Mosaic, aggravato da un ritmo decisamente lento nonostante la brevità del gioco (circa tre ore). L'unica parte che richiede effettivamente un'interazione sensata e attiva è quella riferita al lavoro che l'impiegato svolge presso la misteriosa compagnia, che rappresenta una riuscita sintesi tra una metafora dell'ossessione per la produttività capitalistica e un puzzle game basilare ma dotato di un minimo senso. Sono brevi sprazzi di gioco nel quale dobbiamo indirizzare dei punti attraverso una griglia esagonale da delle zone di produzione iniziali a un'area di arrivo (la "pietra miliare", con riferimento al gergo aziendale), ottimizzando le risorse e soggiogando le anomalie. Come avevamo riportato anche nell'altra recensione, un elemento particolarmente riuscito è la riproduzione dell'utilizzo dello smartphone come presenza costante nella vita del protagonista tra spam, notizie ideologicamente indirizzate e un clicker game che potrebbe benissimo essere un'app reale, cosa che può farci ulteriormente riflettere sui livelli di automazione e insensatezza raggiunti anche in alcuni ambiti dei videogiochi.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam
Prezzo 19,99 €
Multiplayer.it
6.8
Lettori (2)
7.5
Il tuo voto

Pur migliorando alcuni aspetti tecnici, soprattutto per quanto riguarda il sistema di controllo, la valutazione di Mosaic su PC non si discosta molto da quella fatta in precedenza su mobile. Anzi, contestualizzando, in questo ambito c'è anche da rilevare un prezzo alquanto alto, oltre a una certa quantità di esempi di titoli concettuali che riescono però ad essere anche dei videogiochi più solidi. C'è sicuramente da riconoscere a Krillbite il merito di farci riflettere su argomenti che ci riguardano e che colpiscono nel profondo anche grazie a una rappresentazione formale di grande impatto, ma l'impressione è che tutto venga messo in scena in maniera fin troppo studiata e prestabilita, risultando in un'assunzione passiva delle suggestioni fornite dagli sviluppatori che stride alquanto con l'idea di indipendenza e sviluppo del pensiero critico che dovrebbe essere alla base di tutto il progetto.

PRO

  • Il messaggio alla base del gioco è diretto e profondo
  • Stilisticamente molto valido
  • Idee interessanti tra il lavoro/puzzle e lo smartphone

CONTRO

  • Troppo rigidamente impostato su un binario
  • Breve e dal ritmo diluito
  • La forma prende troppo il sopravvento sulla sostanza