Fiaba, avventura e azione possono coesistere nella realtà virtuale: ce lo ha già dimostrato Polyarc quattro anni fa, con il primo libro di Moss. I ragazzi di Seattle sono stati eccezionali nel confezionare un titolo capace di catturare, trasportare lontano, ma al contempo divertire più i grandi e meno i piccini, a patto di voler mettere - cosa teoricamente vietata - un caschetto in testa a un bimbo.
Anticipando un po' ciò che leggerete, vi confermiamo che sì, siamo di fronte a un altro centro degli americani che senza paura gettano il cuore oltre l'ostacolo e impacchettano nuovamente un viaggio emozionante, puro, candido ma divertente, in grado praticamente di doppiare il primo libro e proiettare la topolina Quill in quello che è ora assimilabile a un piccolo franchise della realtà virtuale.
Se avete la PlayStation VR e vi abbiamo incuriosito a sufficienza, scoprite con noi perché dovreste aggiungere questo titolo alla wishlist nella nostra recensione di Moss: Book 2 per PlayStation VR.
Quest contro l'Arcano
Le nuove avventure di Quill cominciano dove il primo libro termina: sconfitto Sarffog e recuperato lo zio, è tempo finalmente di sfidare l'Arcano, l'arcinemico, il male supremo. Quill non si è mai persa d'animo: non lo ha fatto nella prima epopea, corta ma piena di emozioni, non lo farà ora, decisa più che mai a stare a sentire i nostri consigli e superare assieme i variegati puzzle ambientali. Moss: Book 2 ci porta di nuovo in una terra incantata, con l'obiettivo di recuperare il cristallo necessario per combattere il nemico e lo fa con tutta la grazia e la dolcezza che caratterizzano la topina antropomorfa. Personaggi, situazioni, espressioni, idee e nemici nuovi fanno la loro comparsa, andando ad arricchire quel disegno, bambinesco nell'espressione ma maturo nella concezione, che è Moss: Book 2.
Consci del potenziale successo di questo sequel, Polyarc ha saggiamente scelto di prendersi del tempo e sviluppare con calma un prodotto che prendesse di nuovo per mano il lettore e lo accompagnasse in un viaggio lungo circa il doppio del precedente, a patto di trovare anche i collezionabili nascosti qua e là. La speranza è che questo secondo libro possa essere letto da ancora più giocatori e portare così avanti il franchise, denso di potenziale sempre più maturo nella sua espressione artistica e ludica.
Stavolta sono tre
La forma di Moss non è cambiata, per fortuna: da una parte abbiamo i movimenti di Quill, dall'altra il nostro io virtuale che osserva, aiuta, risolve i puzzle, controlla i nemici. Solo che stavolta alla relativa semplicità di moveset della spada del primo libro, Polyarc triplica le armi aggiungendo martello e chakram, che tradotto si legge: arma a velocità media, arma lenta ma potente e arma veloce a distanza, utili per tenere a bada la fauna ostile più o meno resistente, più o meno rapida che si frappone tra noi e l'obiettivo, ma non finisce qui. Il team di Seattle non poteva limitarsi a un mero utilizzo in combattimento, pertanto - come da buona tradizione nintendiana - ogni arma si porta dietro caratteristiche utili alla risoluzione di puzzle ambientali. Creare una copia con il martello, rompere parti di scenario con il chakram, fare degli scatti per superare abissi altrimenti insuperabili: è chiaro come il team non sia voluto andare troppo oltre nella complessità strumentale, ma se non altro la tavolozza ludica di Book 2 è più variegate del primo episodio, forse vittima di un po' di ripetitività di fondo.
Avanzare per il mondo di Moss è quindi più divertente, vario e forse appagante grazie anche a una rinfrescata data non tanto ai nemici, ma al modo in cui la possessione del lettore funziona, garantendo una certa diversità ad alcune situazioni ludiche interessanti e meno banali del previsto. Il rapporto con il DualShock è in genere buono e reattivo: la gestione degli input è stata leggermente raffinata e il menù a mo' di fiore radiante è una bella trovata di stile, seppur non comodissima vista la frequenza di cambio. Anche alcuni elementi legati al controllo del globo di azione del lettore non sono reattivi come avremmo voluto, non tanto all'inizio, ma più avanti quando le cose da fare e incastrare iniziano a crescere di volume. Nulla di ingiocabile, ma sono quei tocchi di classe nel perfezionamento che magari Polyarc migliorerà in un eventuale terzo capitolo.
Un libro di fiabe
Moss: Book 2 porta un bel miglioramento ad ambienti, ispirazione e geometrie del nostro casco. Il nuovo lavoro di Polyarc è ancora più bello da vedere in prima persona, viverlo attraverso la nostra testa assaporando ogni angolo del mondo da libro delle fiabe disegnato dal team. Ambienti forestali, medievali, innevati, la fantasia della fiaba da manuale non ha confini: gli ambienti di gioco sono stati disegnati con competenza e passione, aggiungendo dettagli, colori e riempiendo scene di piccoli tocchi di classe molto apprezzabili. Moss: Book 2 si presenta in ottima forma, forse anche grazie alla maggior dimestichezza con gli hardware Sony coinvolti e la voglia di stupire continuamente con strutture ludiche più ricercate rispetto al primo libro, quasi metroidvania, pertanto anche più interessanti da studiare seppur talvolta confusionarie.
Il team ha migliorato anche le proprie abilità di modellazione delle espressioni, garantendo a Quill e ai comprimari delle personalità, un bel tepore fiabesco continuamente trasmesso attraverso gli sguardi e le facce della topolina. La stessa cosa non si può dire dei nemici, realizzati sicuramente - e comprensibilmente - con meno cura certosina nel parco animazioni.
Conclusioni
Moss: Book 2 è la dimostrazione che un team specializzato in VR, con la voglia e la competenza di provarci, può tirare fuori un prodotto apparentemente per bimbi ma in realtà destinato a noi grandicelli, che bimbi dentro li saremo sempre. Elegante e ben proposto, il libro 2 ci fa sentire protagonisti di una storia che scorre realmente davanti ai nostri occhi, una storia semplice ma con i giusti elementi di fantasia e calore, confezionata in un'atmosfera artisticamente molto valida. Più corposo del primo libro, più denso di esplorazione e oggetti, la formula del "bigger, better" si lascia applicare alla perfezione, portando a consigliare chiunque abbia PlayStation VR di acquistarlo a occhi chiusi, per aprirli poi di nuovo di fronte al mondo di Moss.
PRO
- Estetica coerente e molto appagante
- Più ricco e sfaccettato del libro 1
- Il nuovo parco animazioni rende Quill uno splendido personaggio
CONTRO
- Alcuni controlli non ideali
- Applicazioni del modello metroidvania non sempre convincenti