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MotoGP 18: la recensione per Nintendo Switch

Il racer Milestone su licenza ufficiale MotoGP approda anche su Nintendo Switch: scopriamo com'è andata

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   04/07/2018
MotoGP 18
MotoGP 18
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MotoGP 18 porta anche su Nintendo Switch l'esperienza di guida messa a punto da Milestone per il nuovo episodio della sua serie su licenza ufficiale MotoGP, e lo fa sfruttando naturalmente quelli che sono i punti di forza della console ibrida, in primo luogo la possibilità di giocare ovunque e in qualsiasi momento. Una volta impugnato il sistema e avviata una partita, dopo aver riscontrato che anche in questo caso purtroppo gli sviluppatori hanno scelto di non includere nel pacchetto una modalità multiplayer online (è possibile unicamente sfidare un altro utente in ambito locale), la prima cosa che ci si chiede, per deformazione professionale, è quanto abbia pesato il lancio di Switch, notoriamente compatibile con l'Unreal Engine, con il cambio di motore grafico operato da Milestone di recente, che come sappiamo non ha portato gli enormi vantaggi che ci si aspettava di vedere, specie in termini di performance. La seconda cosa, avviato un evento veloce e scesi in pista, è se ne è valsa la pena: in modalità handheld il gioco è costretto a girare a una risoluzione così bassa da impastare gli asset e restituire una sensazione di "sfocato" davvero fastidiosa. Qui sotto, come ormai da tradizione, un esempio catturato a mano.

Moto Gp 18 Nintendo Switch 5

Grafica e controlli

Cerchiamo di capirci: la grafica non è il parametro che vi spingerà ad acquistare MotoGP 18 per Nintendo Switch, ma su di una piattaforma che fa girare Mario Kart 8 Deluxe a sessanta frame al secondo incrollabili e risoluzione piena è lecito attendersi di più sul fronte dell'ottimizzazione, dell'impiego di espedienti che possano migliorare la resa visiva generale del prodotto. Il recente Wolfenstein II: The New Colossus rappresenta un esempio perfetto in tal senso, anche in termini di tagli che Panic Button ha dovuto effettuare per portare in modo convincente lo sparatutto di MachineGames sulla console Nintendo. Con il racer di Milestone accade più o meno la stessa cosa, ma dal punto di vista tecnico il risultato finale non convince.

Moto Gp 18 Nintendo Switch 6

Collegato il sistema al dock la situazione migliora in modo netto, per fortuna, ma permangono alcune magagne: il numero di piloti in pista ridotto, qualche calo visibile di frame rate, un'effettistica a bassa risoluzione, colori misteriosamente spenti rispetto alla versione PlayStation 4, paesaggi meno ricchi di elementi e un bel po' di svarioni che si verificano nel momento in cui si cade dalla moto, esponendo parti del tracciato meno curate rispetto alle zone centrali. Bisogna inoltre aggiungere un ulteriore elemento di perplessità, in questo caso sistematico: l'assenza dei trigger analogici, che impedisce di dosare con precisione frenata e accelerazione, un mix fondamentale per poter affrontare i tornanti in modo efficace e guadagnare quei decimi necessari per recuperare un po' di terreno durante un furioso inseguimento. Il gameplay funziona ugualmente, ma la differenza diventa più percepibile man mano che si sale con il livello di difficoltà.

Modalità e gameplay

Come accennato in apertura, la versione Nintendo Switch di MotoGP 18 non include il multiplayer online, ma per il resto l'offerta è praticamente identica a quella delle altre edizioni: è possibile cimentarsi con un singolo weekend di gara, con un intero campionato o con il time attack; oppure confrontarsi con la ricca modalità carriera. Quest'ultima ci vedrà partire da una categoria inferiore, ai comandi di un pilota personalizzato, con l'obiettivo di portare a casa qualche vittoria importante, firmare per scuderie più rinomate e utilizzare i punti esperienza guadagnati in pista per migliorare vari aspetti della moto: motore, freni, sospensioni, telaio e aerodinamica. Oltre agli upgrade sarà fondamentale il setup, che potremo regolare manualmente oppure affidandoci ai suggerimenti dell'ingegnere del team, salvando il risultato per poterlo poi richiamare rapidamente.

Moto Gp 18 Nintendo Switch 1

Anche su Switch il sistema vanta un'attenta rilevazione delle azioni e delle abitudini in gara, andando ad analizzare nel dettaglio le nostre performance e a produrre risultati differenti in termini di punteggio; ma soprattutto permane il modello di guida ampiamente personalizzabile che costituisce ormai un tratto distintivo delle produzioni Milestone, con tantissimi aspetti su cui è possibile agire per rendere l'esperienza più immediata o più realistica, nell'ottica di un percorso di crescita che ci porterà immancabilmente ad approcciare il gioco con uno stile arcade per poi passare pian piano a impostazioni più impegnative e soddisfacenti. In caso di problemi, la funzione Rewind potrà salvare capra e cavoli, consentendoci di "riavvolgere il nastro" per alcuni secondi, così da evitare magari una rovinosa caduta all'ultima curva.

Conclusioni

Digital Delivery Nintendo eShop
Prezzo 59,90 €
Multiplayer.it
6.8
Lettori (10)
5.3
Il tuo voto

MotoGP 18 porta su Nintendo Switch il cuore dell'esperienza messa a punto da Milestone, con il suo gameplay ampiamente regolabile, le tante sfumature nella modalità carriera e i contenuti della licenza ufficiale MotoGP, ovverosia tutti i piloti e tutti i tracciati dell'ultima stagione. Un impianto non propriamente rivoluzionario, ma che sulla console della casa giapponese può contare sull'indubbio fascino della portabilità, l'idea di poter giocare ovunque, a patto naturalmente di accettare una riduzione consistente della qualità visiva. In modalità handheld il titolo gira infatti a una risoluzione molto bassa, riprendendosi in modo evidente una volta collegato al dock ma soffrendo anche lì di qualche magagna in termini di performance e qualità dell'effettistica.

PRO

  • Modello di guida convincente, profondo e regolabile
  • Tutti i piloti e i tracciati ufficiali del campionato
  • Affascinante la portabilità dell'esperienza...

CONTRO

  • ...ma in modalità handheld la risoluzione scende troppo
  • Tecnicamente modesto, in generale
  • Struttura avara di novità, niente multiplayer online