Mount & Blade 2: Bannerlord, recensione del sandbox medioevale

Dopo lungo tempo passato in Accesso Anticipato, Mount & Blade 2 Bannerlord è arrivato, a fine 2022, in versione completa. Questo sandbox medievale ci mette nei panni di un signor (o signora) nessuno e ci dà un intero mondo da affrontare, seguendo la strada che crediamo sia più opportuna.

Un approccio così libero ha alti e bassi, così come il gioco stesso che fatica sotto diversi punti di vista, risultando però spesso alquanto divertente, sempre che abbiate la capacità e la pazienza di affrontarlo.

Disponibile su PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One e Xbox Series X|S, il gioco di TaleWorlds Entertainment migliora quanto realizzato con il primo capitolo e propone decine e decine di ore di gioco in single player e multigiocatore.

Vediamo i dettagli nella nostra recensione di Mount & Blade 2 Bannerlord.

Si parte dal basso

Mount & Blade 2 Bannerlord vuole farci diventare dei re e delle regine, comandanti di regni con vassalli e interi eserciti al nostro comando. Prima di arrivarci, però, dovremo partire dal basso e imparare a sfruttare le molte, anche se alle volte non particolarmente stratificate, meccaniche a disposizione.

L'avventura, dopo un tutorial un po' troppo breve, ci lascia da soli con una manciata di denari e una generica missione di trama. Narrativamente, Mount & Blade 2 Bannerlord non è nulla di incredibile. Non aspettatevi un'epica missione con elaborati e profondi personaggi. Gli NPC sono manichini vuoti e i testi di gioco sono ripetitivi, prezzo pagato per poter avere una mappa enorme densa di città, villaggi e missioni da affrontare in ogni istante, a servizio dell'evoluzione del nostro personaggio.

Fin da subito potremo andare in ogni direzione ed esplorare ogni regione, ma non avremo i mezzi per farlo. Il primo passo è spendere i soldi per mettere in piedi una combriccola di mercenari e non rischiare quindi di essere derubati da ogni gruppo di banditi. Ottenuta la forza del numero, quindi, si ripagano i tagliagole con la loro stessa moneta e si guadagna un po' di bottino e magari dei prigionieri. Passando da un villaggio all'altro, all'interno della mappa del mondo 2D, potremo parlare con una serie di mercanti e nobili della zona, bisognosi di aiuto.

A questo punto inizia il "grinding", ovvero una costante ripetizione di piccoli compiti necessari a guadagnare risorse o anche solo mantenere gonfia la nostra borsa per essere sicuri di poter pagare il nostro gruppo di soldati.

La scala sulla quale andremo ad agire si amplierà man mano. Strette alleanze con dei regni potremo diventare vassalli, gestendo un castello e qualche villaggio. Andremo a far guerra, gestiremo (o per meglio dire attiveremo, visto che da gestire c'è poco) tratte commerciali o daremo il controllo di specifiche parti del gioco a dei compagni che avremo reclutato.

Una certa fetta di Mount & Blade 2 Bannerlord può essere gestita senza essere troppo coinvolti ed è un bene tanto quanto un male. È un male perché non è mai particolarmente approfondita e le opzioni gestionali non ci danno grande controllo. È un bene perché avremo più tempo per andare a fare guerra.

Si combatte

Uno degli elementi più rilevanti e caratteristici di Mount & Blade 2 Bannerlord è il lato più d'azione. Il sandbox si basa soprattutto sugli scontri tra gruppi di soldati per determinare chi ha il predominio su una certa zona o semplicemente per garantirci di ottenere risorse e bottino, tra viveri ed equipaggiamenti per il nostro personaggio.

Le battaglie sono un mix tra azione in tempo reale e strategia. Avremo il nostro personaggio, che guiderà i propri soldati, ma a parte un pizzico di intelligenza in più non avremo molto altro a nostro vantaggio. Anche con buone abilità, validi equipaggiamenti e anche dopo aver padroneggiato il sistema di combattimento uno contro uno, nel mezzo della mischia varremo tanto quanto chiunque si trovi di fronte a noi.

Il nostro personaggio può cadere molto facilmente, ma a difficoltà base non significa game over: i nostri soldati potranno vincere per noi e dopo la battaglia potremo recuperare la salute. Il vero compito è di dare ordini alle truppe, definendo formazioni, movimenti e altre azioni. Non si tratta di un compito semplice e serviranno parecchie ore anche solo per iniziare a prenderci la mano se non siete già abituati a questo tipo di meccaniche. Il campo di battaglia, però, sa dare soddisfazioni nelle fasi più avanzate del gioco, tra battaglie campali e assedi. Sia nella campagna offline che negli scontri online, si può mettere a frutto le proprie strategie d'attacco e di ritirata per avere la meglio.

Se volete combattere in prima persona comunque, magari scegliendo il momento giusto, dovrete abituarvi a un sistema di attacco basato sulle quattro direzioni, che permette di attaccare e parare con un semplice movimento e di mouse e un click. Nei duelli potrebbe sembrare un arte precisa, ma la maggior parte delle volte sarà puro caos di metallo contro metallo.

Un medioevo adeguato

La bellezza di Mount & Blade 2 Bannerlord sta anche nell'atmosfera, in questo mondo medioevale ampio e denso di ambienti. Ogni villaggio può infatti essere esplorato e piedi e a cavallo e gli ampi spazi aperti dei campi di battaglia variano a seconda della regione, con anche implicazioni tattiche.

Purtroppo vi sono alcuni limiti tecnici e anche strutturali. Anche se inizialmente è piacevole farsi un giro in città, molto rapidamente ci rendiamo conto che non è affatto necessario e, anzi, è molto meglio sfruttare i menù per parlare direttamente con i vari notabili della zona. Evitando completamente di esplorare le mappe 3D, risparmiando tempo all'interno di una campagna già lunga di per sé.

Questo ci toglie anche l'impiccio di doverci muovere in ambienti tecnicamente non eccelsi. Anche in questo caso, ci troviamo di fronte al prezzo pagato per la magnitudine di questa opera. Decine di villaggi, città e castelli non possono essere creati con attenzione in ogni dettaglio.

Infine, il doppiaggio è nella media e non eccelle, mentre la colonna sonora ci accompagna con piacere nel corso dell'avventura. Le voci sono in inglese, ma il testo è tradotto in italiano, cosa molto gradita visto che il gioco è prevalentemente testuale.