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My Friend Pedro, la recensione

A metà fra Deadpool, Happy e Max Payne, My Friend Pedro ci coinvolge in spettacolari e stilosi scontri a fuoco in bullet time: la nostra recensione

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   10/04/2020
My Friend Pedro
My Friend Pedro
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La recensione My Friend Pedro, finalmente! Avevamo adocchiato l'action shooter di Deadtoast Entertainment fin dalle prime, spettacolari GIF condivise dall'autore, un ex di Media Molecule alle prese con il suo primo progetto indipendente; e non vedevamo l'ora di poter provare con mano il gioco per capire se quelle evoluzioni aeree a base di pallottole, rigorosamente al rallentatore, fossero regolate da un gameplay all'altezza delle aspettative.

La risposta è un secco ed eloquente nì, nel senso che il gioco mette senza dubbio in campo delle ottime trovate e offre momenti di pura epicità, ma non trova la quadra per esprimere appieno il proprio potenziale e finisce così per presentarsi come un interessante esercizio di stile che però in molti frangenti appare fine a se stesso, scorre via senza particolari acuti e una volta completato (la durata della campagna è pari a poco più di tre ore, al netto di qualche inevitabile game over) non lascia granché.

Storia

Se la storia alla base di My Friend Pedro ha un suo perché, rivelato durante il pur intricato finale, nella realtà dei fatti si pone come un mero espediente per metterci al comando di un sicario dotato di indubbie abilità acrobatiche, alle prese con un'organizzazione criminale che ha avuto il compito di eliminare. Chi è stato ad assegnarglielo? La banana parlante che lo accompagna da quando si è risvegliato, privo di memoria e con il volto coperto da una strana maschera.

Ok, meglio non farsi troppe domande e avanzare fra i livelli, divisi in cinque differenti ambientazioni, entrando man mano in possesso di armi sempre più efficaci: dalla doppia pistola di partenza, con munizioni infinite, alle mitragliatrici leggere; passando per fucili a pompa, fucili d'assalto e di precisione, dotati di caratteristiche molto interessanti e finanche di modalità di fuoco alternative. La mira assistita su PS4 tende ad agganciare determinati bersagli per facilitarci la vita, ma in alcune occasioni il sistema lascia un po' a desiderare e finisce per creare qualche episodio di frustrazione.

My Friend Pedro 7

Controlli

La formula, come detto, è quella di un action shooter a scorrimento orizzontale, caratterizzato tuttavia da un layout di controlli tradizionale (X per saltare, Quadrato per ricaricare, lo stick analogico destro per mirare e il trigger destro per aprire il fuoco, principalmente), forse anche troppo considerate le esigenze di alcune delle situazioni più concitate che ci troveremo a dover gestire nel corso della campagna: magari immaginare qualche soluzione alternativa sarebbe stato d'aiuto per il mantenimento del flow.

Sotto l'indicatore dell'energia vitale, diviso in tre unità che al livello di difficoltà normale tendono a ricaricarsi pur singolarmente, troviamo la barra che regola il bullet time, volutamente molto generosa. Per attivare questa feature basta premere lo stick sinistro sulla sua asse, così che per diversi secondi tutto si muova al rallentatore, consentendoci di piazzare i proiettili esattamente dove desideriamo, colpire più bersagli in meno tempo e, in generale, dar vita a sequenze altamente spettacolari, vero e proprio fulcro dell'esperienza.

My Friend Pedro 2

Gameplay

Lo stile delle uccisioni è infatti la chiave per ottenere valutazioni positive al termine di ogni stage, e così bisogna affrontare ogni situazione nel modo più folle e stravagante: individuati i nemici, è possibile effettuare il lock-on su uno di essi per poter sparare contemporaneamente in due direzioni, calciare padelle per farci rimbalzare i proiettili e colpire così i bersagli meno esposti, utilizzare gli immancabili esplosivi per innescare dirompenti esplosioni (rese visivamente in maniera un po' deludente, in verità), agganciarsi a cavi o finanche salire su di uno skateboard che possa farci avanzare rapidamente, togliendo così agli avversari il tempo di reagire alle nostre sortite.

È chiaro che lanciarsi attraverso una vetrata, atterrare rotolando, spiccare un balzo e centrare a mezz'aria le teste di un gruppo di sicari si rivela un'esperienza esaltante, ma come detto ci sono alcuni elementi che trattengono My Friend Pedro dallo spiccare il volo, letteralmente: una fisica inconsistente e leggerina, una gestione molto approssimativa dei melee (a cui fortunatamente si finisce per ricorrere ben di rado), dei boss fight davvero deludenti e alcune sezioni alternative (vedi gli inseguimenti in moto) ancora di più; ma soprattutto un'impostazione di fondo che rende spesso facoltativo ricorrere al bullet time, fraintendendo la natura stessa di questa produzione.

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Trofei PlayStation 4

Sono trentuno i Trofei che è possibile sbloccare durante la campagna di My Friend Pedro. Alcuni di essi si ottengono semplicemente completando i livelli, altri sono legati al raggiungimento di determinati numeri (ad esempio schivare mille proiettili oppure uccidere cinquecento nemici), altri ancora risultano legati a situazioni molto particolari, vedi l'uso di oggetti extra per eliminare gli avversari: dalle padelle ai barili, dagli skateboard agli esplosivi.

Realizzazione tecnica

My Friend Pedro riesce a rappresentare in maniera convincente gli scontri a fuoco, dando vita come detto a sequenze altamente spettacolari in cui le traiettorie dei proiettili attraversano spietatamente il corpo dei nostri nemici, lasciando scie di sangue mentre cerchiamo a nostra volta di sfruttare le doti acrobatiche del protagonista e la sua capacità di ruotare su se stesso per evitare di essere colpiti. Al di fuori di queste situazioni, tuttavia, il gioco si muove in maniera un po' goffa, ricorrendo a soluzioni non proprio accattivanti, specie per dar vita ai mondi alternativi in cui sono ambientate alcune missioni più focalizzate sull'aspetto platform.

La fisica, come già detto, è molto leggera e inconsistente, e questo aspetto si riflette anche sulle animazioni del personaggio, specie quando interagisce con le superfici, dando vita a spiacevoli effetti ragdoll. C'è di buono che il frame rate è stabile, senza incertezze, mentre una gradevole colonna sonora elettronica accompagna le nostre azioni, senza conquistarci ma neppure scadendo nella noia e nella ripetitività. Meno brillanti gli effetti: ci aspettavamo una resa migliore per le tante armi che si vedono nel gioco.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store, Nintendo eShop
Prezzo 19,99 €
Multiplayer.it
7.7
Lettori (22)
7.6
Il tuo voto

My Friend Pedro ha dei gran bei momenti, quando tutto funziona come dovrebbe: il protagonista si lancia in evoluzioni aeree al rallentatore, piazzando decine di pallottole nel corpo dei suoi nemici nella maniera più stilosa possibile, e in tali frangenti chiaramente ci si esalta non poco. Il problema è che il gameplay non riesce a supportare pienamente queste situazioni, vuoi per alcune scelte sbagliate relative ai controlli, vuoi per una fisica inconsistente e con qualche risvolto abbastanza brutto da vedere in termini di animazione e interazione ambientale, vuoi per una serie di sezioni alternative buttate un po' lì, che insieme ai deludenti boss fight rappresentano senza dubbio la parte meno riuscita dell'esperienza.

PRO

  • Alcuni momenti davvero esaltanti
  • Interessanti sezioni platform e puzzle
  • Buona resa visiva degli scontri a fuoco

CONTRO

  • Fisica leggerina e inconsistente
  • Boss fight e sezioni alternative deludenti
  • Controlli non sempre all'altezza