Le cronache del Villaggio della Foglia
Naruto: Ultimate Ninja fa parte di un vero e proprio progetto di Namco Bandai, nel senso che vanta una struttura di gioco ormai consolidata attraverso la produzione di titoli come Dragon Ball Z Budokai Tenkaichi e I Cavalieri dello Zodiaco. In questo senso, terminata l’immancabile intro animata compare un menu da cui si può accedere alle varie modalità disponibili: Scenario, Missione, Allenamento, Scontro Libero, Casa di Naruto e Negozio. Liquidiamo subito quelle minori: Allenamento ci permette di prendere confidenza con il sistema di controllo del gioco, in particolare di capire i meccanismi alla base delle combo e delle mosse speciali; Scontro Libero prevede l’organizzazione di uno o più scontri tra giocatori umani o contro il computer, scegliendo uno qualsiasi dei personaggi disponibili (si parte con sei e si arriva a quattordici) e una qualsiasi delle location (dodici in tutto), il tutto con vari gradi di personalizzazione (handicap, presenza delle mosse speciali, ecc.); Casa di Naruto è in pratica la schermata delle impostazioni, dove è possibile togliere l’orribile parlato in Inglese per selezionare quello in Giapponese (il testo a schermo è completamente tradotto in Italiano, a proposito), fra le altre cose, oppure si possono guardare i vari oggetti bonus acquistati nel Negozio (spendendo i soldi guadagnati negli scontri e nelle missioni), ovvero filmati, immagini, animazioni, card e così via. [C]
[/C]
Modalità di gioco principali e gameplay
Come si può intuire, l’anima del gioco risiede nelle modalità Scenario e Missione. La prima è un vero e proprio “story mode”, in cui si sceglie un personaggio e si affronta la relativa saga, con gli scontri programmati a seconda di ciò che succede realmente nel manga, per un totale di sei combattimenti. Portando a termine lo Scenario con Naruto, si ottiene uno dei personaggi sbloccabili e in seguito basta completare la modalità con ognuno dei personaggi sbloccati per ottenere gli altri. Alla fine avremo quattordici ninja, tra cui le versioni alternative di Naruto e di Sasuke.
La modalità Missione è quella in cui è possibile trovare un po’ di spessore: si sceglie la propria missione da una lista che si sblocca man mano che si procede, e per portarla a termine dovremo affrontare un combattimento su cui vigono delle regole particolari, ad esempio bisogna non solo vincere ma farlo entro un certo limite di tempo, oppure utilizzando una tecnica speciale, ecc.
Il sistema di controllo del gioco è davvero inconsueto per un picchiaduro: un solo pulsante per l’attacco generico, un pulsante per lanciare gli shuriken o le armi da lancio raccolte (selezionabili con un tasto dorsale), uno per il salto e uno per il controllo del Chakra (l’energia spirituale). La parata può essere effettuata sia utilizzando la croce direzionale che uno dei tasti dorsali. Il gameplay si basa sulle combo (ce ne sono diverse per ogni personaggio) e sulla pressione del pulsante giusto al momento giusto, dunque ci troviamo di fronte a un approccio molto, molto strategico. Le prime partite, onestamente, sono disarmanti e bisogna perseverare per capire il meccanismo che anima gli scontri. Una volta presa la mano, Naruto: Ultimate Ninja si trasforma in un gran bel gioco, ricco di variabili, spettacolare e veloce, in cui le mosse speciali hanno motivo d’essere vista la quantità di energia che riescono a sottrarre e dunque non stanno lì solo per una questione estetica. Nell’economia dei combattimenti, gli scenari ricoprono un ruolo di grande importanza: ognuno di essi si sviluppa su due o più livelli, ed è poi possibile trasferirsi in un’ulteriore nuova location. Colpendo i numerosissimi elementi interattivi si possono raccogliere dei potenziamenti o delle armi. Infine, le mosse speciali funzionano nel modo che ormai si considera standard per i titoli Namco Bandai: si coglie l’avversario di sorpresa e poi si passa a una serie di animazioni in cui bisogna azzeccare una combinazione di pulsanti perché l’attacco abbia la maggiore efficacia possibile. Il sistema in Ultimate Ninja funziona molto meglio che ne I Cavalieri dello Zodiaco: Hades, comunque.
Realizzazione tecnica
Questo nuovo prodotto Namco Bandai vanta una realizzazione tecnica di tutto rispetto. La grafica è completamente il cel shading e funziona molto bene nella rappresentazione dei personaggi, complice anche un uso generoso dei poligoni. Ogni scontro è introdotto da un’animazione che mostra il passaggio dalle pagine di un manga allo scenario: un effetto simpatico e originale. Il grosso della grafica appartiene alle location, comunque, che mostrano quasi sempre un gran numero di dettagli e tantissimi oggetti interagibili. Se è vero che due o tre stage risultano al di sotto della media, è anche vero che ognuno racchiude una doppia natura. Il motore grafico riesce a gestire tutto nel migliore dei modi, con un frame rate elevato e stabile, in qualsiasi situazione. Per quanto concerne il sonoro, purtroppo le musiche non sono di quelle che rimangono in mente e il parlato in Inglese è antipatico, mentre la situazione migliora per quanto concerne gli effetti sonori e il parlato in Giapponese. Un pareggio, insomma.
Naruto, il manga, rappresenta per molti appassionati qualcosa di molto simile a un nuovo Dragon Ball. Certo, c’è una grande differenza nel grado di entusiasmo con cui ci si avvicina a ogni nuovo volumetto: nel caso di Dragon Ball, ricordo distintamente che si arrivava a livelli di fortissima assuefazione, ed era impossibile staccarsi dalle pagine finché non terminava il volume. Naruto in tal senso non riesce a rivaleggiare, ma propone tematiche molto simili, decisamente giovanili, riuscendo a essere anche più vario del capolavoro di Akira Toriyama. Creato da Masashi Kishimoto, pubblicato in Italia e trasmesso sulle nostre reti anche sottoforma di anime, Naruto ha riscosso successo un po’ ovunque o ora si gode giustamente una certa popolarità, che si palesa come al solito con la nascita di alcuni videogame targati Namco Bandai, il primo dei quali è Ultimate Ninja.
Commento
Tra i nuovi prodotti di Namco Bandai, Naruto: Ultimate Ninja è probabilmente uno dei più riusciti. Le numerose novità introdotte, che rendono questo picchiaduro decisamente fuori dal comune, inizialmente possono spaventare ma poi si traducono in un valore aggiunto, che sommato a un’eventuale passione per la serie possono davvero fare la differenza. Tecnicamente ben realizzato, longevo nella media, divertente e abbastanza originale: che volete di più da un tie-in?
- Pro:
- Bella grafica, soprattutto le location
- Sistema di gioco originale
- Mosse speciali spettacolari
- Contro:
- Nessuna modalità alternativa ai combattimenti
- Personaggi numerosi, ma un po’ troppo simili tra loro
- Non solo per appassionati, ma quasi