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Need for Speed Underground: Rivals

Lo storico brand corsistico di EA fa la sua prima apparizione su PSP.

RECENSIONE di Andrea Palmisano   —   03/10/2005
Need for Speed Underground: Rivals
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Need for Speed Underground: Rivals
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Il tamarro che c’è in me

Differenziandosi sensibilmente dagli sciagurati e spesso inutili porting diretti da PS2 a PSP, Rivals si rivela fortunatamente un titolo a sè stante all’interno della serie EA. Ciò non significa però che la sensazione di deja-vù sia assente, dal momento che sia tecnicamente che nella struttura di gioco questo capitolo ricorda molto il primo episodio uscito su Playstation 2 un paio di anni fa. Abbandonata la struttura di accesso alle gare adottata da Underground 2, probabilmente anche a seguito del feedback negativo del pubblico, Rivals presenta al contrario una suddivisione delle competizioni accessibili direttamente dai menù di gioco. Divise in due settori, denominati circuit mode e quick play battle, vengono racchiuse tutte le modalità di gioco che hanno fatto capolino nei capitoli per home console. E così in quick play battle si trovano le gare di accelerazione, quelle di sgommate, lo steet cross su brevi e insidiosi circuiti, e le nitro race, da affrontare rigorosamente col tasto del turbo premuto per raggiungere in tempo i check point. Il circuit mode offre invece sfide più tradizionali su circuiti urbani, aggiungendo le modalità knockout (l’ultimo di ogni giro viene eliminato) e la staffetta che richiede di possedere almeno due auto nel proprio garage. Tutte le singole competizioni vengono offerte in tre diversi livelli di difficoltà, segnalati dalle medaglie di bronzo, d’argento e d’oro. Nonostante Rivals offra nel complesso quindi una buona varietà e un discreto numero di tracciati, il fatto che tutto si svolga all’interno della stessa ambientazione ridimensiona l’esperienza privandola della freschezza di cui avrebbe al contrario bisogno. Sì perchè la progressione delle gare e la struttura delle stesse dimostra ben presto di avere il fiato corto, rendendo il tutto piuttosto ripetitivo e ridondante già dopo poche ore di gioco. Non aiuta purtroppo nemmeno l’intelligenza artificiale degli avversari, che impone forzatamente la vicinanza tra loro degli sfidanti con risultati spesso irritanti.

Need for Speed Underground: Rivals
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Commento

Need for Speed Underground Rivals è un discreto racing game per PSP, che soffre però di una competizione davvero di alto livello sul portatile Sony. Di fronte a ottimi titoli come Ridge Racer o il recente Burnout Legends, è difficile accettare i limiti della intelligenza artificiale, i difetti grafici, la scarsissima varietà di ambientazioni e la poco intrigante struttura di gioco della produzione EA. La divertente modalità di tuning delle vetture non può essere quindi sufficiente per mettere Rivals in cima alla lista della spesa dei possessori di PSP.

    Pro:
  • Ottimo tuning delle vetture
  • Tecnicamente apprezzabile
  • Elevata longevità
    Contro:
  • Struttura di gioco poco intrigante
  • Intelligenza artificiale rivedibile
  • Soffre la concorrenza su PSP

Il neon dove lo metto?

A salvare quindi un racing game altrimenti piuttosto modesto interviene la sempre gradita modalità di tuning della vettura, che permette di trasformare anche le tranquille quattroruote che siamo abituati a vedere nelle nostre strade in autentici mostri da 200 e passa Km/h. Pur non essendo curata e dettagliata come nelle versioni per console da salotto, l’elaborazione delle vetture in Rivals è comunque in grado di soddisfare gli amanti di questo tipo di “hobby”; se infatti dal punto di vista meccanico e delle prestazioni gli upgrade vengono eseguiti senza grandi fronzoli, al contrario lo sviluppo della componente estetica è decisamente ricca grazie ad una varietà di personalizzazioni e modifiche davvero invidiabile. Neon, minigonne, spoiler anteriori e posteriori, fari, finestrini, cofani, aerografie e via dicendo sono solo alcune delle possibili scelte da fare per fare della propria auto una vera opera di altissima tamarraggine. Il gioco invita inoltre a sperimentare, per la gioia dei novelli Vin Diesel, dal momento che tutte le elaborazioni estetiche sono gratuite (a differenza di quelle meccaniche). Passando invece all’impianto tecnico, Need for Speed Underground Rivals dimostra chiaramente di essere uno dei primissimi giochi sviluppati per PSP: benchè lontano dall’essere sgradevole, non offre la ricchezza nei modelli poligonali e nelle ambientazioni che invece sono proprie, per esempio, di Burnout Legends. A ciò va aggiunto un frame rate ballerino, che soffre le situazioni più complesse malgrado le gare non comportino mai la presenza di più di 3 sfidanti. Discorso diverso per il sonoro, che come da tradizione EA può contare su una ampia serie di brani (33 in totale); al fine di accontentare i gusti di tutti, è possibile personalizzare la tracklist, scegliendo così solo le canzoni di maggiore gradimento.

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Osservando l’offerta di giochi attualmente disponibili per il sorprendente portatile Sony, è impossibile non notare il marcato sbilanciamento in favore dei titoli di guida. Electronic Arts ha voluto dare il suo contributo in questo già affollato settore producendo una versione del popolare Need for Speed Underground, denominata Rivals, appositamente studiata per sfruttare le caratteristiche di Psp.