Tra i motivi che finora hanno frenato l'ascesa della realtà virtuale, un ruolo predominante è stato sicuramente ricoperto dai costi non irrisori dei dispositivi e dalle problematiche relative alla loro configurazione, vuoi per la necessità di affiancare al visore un hardware adeguato, vuoi per i collegamenti richiesti, vuoi per lo spazio fisico indispensabile per poter godere delle esperienze VR. Oculus Go nasce proprio con l'intento di sopperire alle limitazioni appena elencate, presentandosi come un apparecchio indipendente, facilissimo da utilizzare e proposto a un prezzo invitante (219 € per la versione da 32 GB e 269 € per quella da 64 GB). Noi abbiamo avuto l'opportunità di testarlo a fondo e in questa recensione cerchiamo di spiegarvi se può rappresentare o meno un valido biglietto d'ingresso per la realtà virtuale.
Caratteristiche e dotazione
Oculus Go ha anzitutto il pregio di presentarsi con un design semplice e pulito, decisamente più sobrio del fratello maggiore Oculus Rift e completamente votato al comfort e alla semplicità d'uso. Sulla parte alta del visore trova spazio il tasto dell'accensione, affiancato dai pulsanti per la regolazione del volume, mentre il lato sinistro ospita una porta micro-USB per la ricarica e il jack per gli eventuali auricolari. Indossare il dispositivo è particolarmente agevole, grazie alle cinghie elastiche che consentono di posizionarlo e regolarlo a proprio piacimento, e il suo peso ridotto (circa 460 grammi) lo rende particolarmente tollerabile anche a persone con una testa piuttosto piccola o più banalmente non avvezze ad apparecchiature del genere. La qualità dei materiali è la ciliegina sulla torta di un prodotto che in termini puramente estetici sembra decisamente valere più di quanto costa, con plastiche solide e ben assemblate e un rivestimento interno morbido e avvolgente. Anche il controller compreso nella confezione si presenta bene, con un trackpad circolare da gestire con il pollice, un grilletto posteriore e due tasti piccoli ma immediatamente riconoscibili al tatto. Come abbiamo accennato in apertura, Oculus Go è un visore indipendente, e ciò significa che si utilizza da solo, senza la necessità di doverlo collegare a un altro dispositivo che sia un PC o un telefono. Anche configurarlo è un gioco da ragazzi, dato che è sufficiente scaricare sul proprio smartphone l'applicazione ufficiale Oculus e seguire passo passo le semplici e rapide istruzioni per l'abbinamento.
Prestazioni e comfort
In testa il visore è davvero molto comodo, ma nella nostra prova abbiamo potuto scorgere qualche piccola criticità che merita di essere menzionata. Chi ha un naso piuttosto minuto potrebbe risultare infastidito dalla luce che filtra dall'apertura inferiore del visore, ma c'è qualche controindicazione anche per chi porta gli occhiali da vista: nonostante nel pacchetto sia presente uno spessore addizionale indicato proprio per questo tipo di utenti, nella nostra esperienza non di rado ci siamo ritrovati con le lenti appannate. Si tratta di dettagli tutto sommato trascurabili che non pregiudicano in maniera seria il comfort di un dispositivo che sotto questo aspetto fa assolutamente il suo dovere. Parlando invece di tecnologia vera e propria, Oculus Go monta un SoC Qualcomm Snapdragon 821 e offre un display LCD con una risoluzione di 2560 x 1440 per una resa grafica che non si discosta molto da quella dei colleghi più blasonati e, soprattutto, costosi. Tuttavia risultano più evidenti certi difetti tipici dei visori attuali, come il cosiddetto effetto screen-door (ovvero quando si scorgono gli spazi neri tra i pixel, comunemente chiamato anche effetto zanzariera) o la deformazione ai bordi dell'immagine. Nulla da obiettare invece nei confronti degli eccellenti altoparlanti integrati, che restituiscono efficacemente l'impressione di un suono tridimensionale non facendo mai sentire la mancanza degli auricolari se non per semplici questioni di privacy.
Il controller funziona con una batteria AA, e svolge egregiamente il suo semplice ruolo di puntatore: il tracking principale viene fatto dalla testa, e la posizione della periferica viene rilevata soltanto sui due assi principali, escludendo la profondità. È anche questo uno dei limiti che Oculus Go manifesta rispetto alla concorrenza, dato che ci si può guardare attorno ma senza potersi avvicinare o allontanare rispetto a ciò che si sta osservando nella realtà virtuale.
Applicazioni e utilizzo
Arriviamo dunque alla domanda fatidica: cosa si può fare con Oculus Go? Togliamoci subito il pensiero e specifichiamo che non si tratta di un visore orientato al gaming, quanto piuttosto alla fruizione di contenuti audiovisivi. Non che manchino i videogame sullo store, beninteso, ma si tratta di esperienze piuttosto blande, soprattutto per la mancanza di un sistema di controllo adatto allo scopo: la stragrande maggioranza dei giochi esaurisce i propri argomenti in una manciata di minuti, limitandosi ad essere poco più che delle demo tecniche buone per sperimentare l'effetto della realtà virtuale. Qualche eccezione l'abbiamo potuta notare soltanto con alcuni giochi da tavolo e una manciata di avventure grafiche che ben si prestano alle interazioni molto semplici consentite dal puntatore. Ciò detto, l'offerta di applicazioni compatibili con Oculus Go è ricca e abbastanza differenziata da soddisfare ogni esigenza, con foto e filmati a 360° di vario tipo, canali dedicati allo sport, alla natura e all'intrattenimento. C'è anche l'immancabile Netflix, che grazie al visore consente di guardare i suoi contenuti in un salotto virtuale dotato di un grande schermo: l'effetto è d'impatto, ma la qualità dell'immagine è lontanissima da quella esprimibile da un classico display ad alta definizione o dagli schermi degli smartphone arrivati di recente sul mercato.
Più interessante in prospettiva è Oculus Rooms, che consente di creare il proprio avatar e passare del tempo in compagnia degli amici di Facebook in possesso del dispositivo, chattando con il microfono integrato, divertendosi con alcuni giochi da tavolo o con titoli multiplayer o ancora semplicemente ascoltando musica o guardando tutti insieme un film. Muoversi tra le varie applicazioni è reso agevole grazie all'ottima interfaccia, talmente comoda ed intuitiva da essere valida anche come strumento per la navigazione su internet con il browser integrato. Per un sistema che fa della portabilità e dell'assenza di cavi il suo punto di forza, tuttavia, Oculus Go presenta un grosso punto debole rappresentato da una durata della batteria tutt'altro che entusiasmante: difficile arrivare alle due ore di autonomia, specialmente se si fa uso di applicazioni più esose in termini di processore, compresi alcuni lettori video. Insomma, considerando che una ricarica completa richiede circa tre ore, un potenziale acquirente di Oculus Go farebbe meglio a mettere in preventivo anche una spesa ulteriore per una bella power bank da tenere sempre collegata, inibendo però in qualche modo la caratteristica principale di questo visore: il suo essere libero da fili e costrizioni.
Conclusioni
Multiplayer.it
7.5
Oculus Go è un prodotto ben confezionato, con un design riuscito e una qualità dei materiali davvero ottima considerando il prezzo a cui viene proposto. Comodo da indossare ed estremamente intuitivo da configurare ed utilizzare, è senz'altro un acquisto che ci sentiamo di consigliare a chiunque volesse provare la realtà virtuale senza doversi collegare ad altri hardware. Come tutti gli altri visori sul mercato, Oculus Go paga però le conseguenze di una tecnologia per molti versi ancora acerba, su tutte una definizione dell'immagine non esaltante e una validità delle applicazioni sul lungo periodo che è tutta da valutare. Una debole predisposizione al gaming e un'autonomia abbastanza ridotta sono ulteriori limiti di cui dovrete tenere conto, fermo restando che si tratti di un prodotto che, nella sua fascia di prezzo, non ha assolutamente eguali.
PRO
- Prezzo modico
- Il visore è comodo e utilizza ottimi materiali
- Facile e immediato da usare
CONTRO
- Autonomia della batteria piuttosto scarsa
- Alcune esperienze lasciano il tempo che trovano