Più che una recensione, questa non sarà altro che un'ulteriore chiacchierata per convincervi della bontà di Okami, magari spingendovi a finanziare (di nuovo?) Capcom per produrne un degno seguito. Asciugando concetti, strutture, formule e paragrafi, tolte un paio di novità fisiologiche di questa edizione, avevamo già parlato qualche mese fa di Okami HD ed è stato semplice applaudire una buona conversione di un prodotto che leggendario lo è diventato solo tanti anni dopo. Ripensandoci, l'era creativa nipponica su PlayStation 2 ha vissuto moltissimi alti, ma non tutti sono arrivati ai più: Okami è il primo di una lista non banale di prodotti oggi largamente riconosciuti e apprezzati, ma al tempo dominio di pochi intimi. Non staremo quindi a spiegarvi chi sono Amaterasu o Issun, né quante iterazioni il brand ha prodotto nei suoi dodici anni di vita. Oggi ci soffermeremo sul caposaldo di una console unica con un risvolto egualmente unico: Okami in movimento.
Disegnare
Partiamo prima da una curiosa analogia: Okami su Switch riprende la logica artistica dell'edizione Wii, permettendo di controllare la famosa "pennellata" tramite i giroscopi di joycon sinistro o destro. L'eredità funziona qui addirittura meglio: la precisione del tratto è figlia di un movimento affidato al polso, finalmente libero da puntamenti, che rende l'azione del dipingere un'aggiunta opzionale in grado di fluidificare comodamente il flusso ludico. Superato il lungo tutorial, la rapidità di gestione del pennello tramite giroscopio viene fuori con naturalezza, rendendo la ricerca degli infrarossi a braccio un elemento del passato e permettendo così di disegnare linee velocemente, precisamente, senza stancarsi.
La scelta se usufruirne o meno è lasciata al giocatore ma la sua efficacia cresce nelle fasi avanzate, in quei momenti in cui bisogna imbrattare la tela con più di una semplice linea retta: lasciatevi prendere mano con questo stile di gioco e avrete le vostre soddisfazioni. Ciò che fa un po' ironicamente specie è l'impossibilità pratica di utilizzare questa ottima tipologia di controlli in portabilità totale: l'adozione del giroscopio funziona per forza di cose in modalità da tavolo e docked, ma ci viene difficile pensare di vedervi sul bus tenendo Switch con una mano e utilizzando l'altra per disegnare. Oddio, potete lasciare i controlli a uno dei joycon mentre è collegato al corpo della macchina, ma è la cosa più lontana da un consiglio che potremo darvi. Rimane da disquisire sull'opzione Touch, ma ancora una volta non ci sembra semplice da gestire in mobilità. Questi elementi, però, ci portano al più grande pregio congenito di questa conversione.
Okami ovunque
Banalmente, è proprio così: un'avventura deliziosa, aggraziata, corposa nonché ottimamente confezionata è per la prima volta dal suo concepimento disponibile con assoluta dignità in modalità portatile. Funziona tutta benissimo, proprio come su schermo o su console più performanti, ma lo fa ovunque grazie a Switch. La risoluzione si ferma a 1080p docked, chiaro, ma capite da soli che un port che vede anche i suoi cugini - anche PC - girare forzatamente a 30 fotogrammi ha ben poco da invidiare; anzi, ci spingiamo a dire che può addirittura guardare dall'alto verso il basso proprio per il fatto di essere un'esperienza da portare in giro. Lato opzioni, torna la possibilità di visualizzarlo in 16:9 o 4:3, nonché attivare o meno i minigiochi nelle schermate di caricamente. Lato performance, invece, minuscoli cali di fotogrammi assolutamente sporadici non rovinano nemmeno un secondo di un prodotto eccezionale, né riescono a minare il tutto alcune texture chiaramente non aggiornate ma che grazie allo stile grafico sublime si uniscono timidamente al contesto senza essere per forza di cose un destro in un occhio.
Il capolavoro di Kamiya riesce quindi ad atterrare forse nel migliore dei modi su una console piccola ma versatile grazie a un lavoro di conversione senza fronzoli: HexaDrive è riuscita ancora una volta a dare nuova vita al prodotto che più di ogni altro rappresenta gli ex-Clover. L'esperienza di godere di Okami HD in movimento, magari con sessioni stop-and-go, si rivela un ottima asso nella manica per Capcom, un port che non ha sconvolto nessuno visto l'installato in crescita della macchina ma che sicuramente permette a un'utenza vergine di Okami di poterne usufruire a un prezzo che rimane ancora gestibile, nonostante la dozzina di anni che ci separa dalla sua prima uscita.
Conclusioni
Nuovamente, Capcom dimostra di aver capito che l'opera di Kamiya merita ancora più pubblico potenziale, per questo motivo il port su Switch - oltre a essere stato effettuato nella maniera corretta - rafforza le speranze di un seguito nel futuro. Giroscopio e portabilità colorano di una tinta diversa il brand, completandolo e mettendo teoricamente il punto a una lunga serie di raffinamenti. Complice un prezzo non impossibile, Capcom ha portato Okami quasi ovunque, rendendo onore a uno dei suoi titoli più validi. Acquisto obbligato per chi è ancora all'asciutto.
PRO
- Si gioca ovunque e bene
- Ottimi controlli di giroscopio
- Port impeccabile...
CONTRO
- ... se non per rarissimi micro rallentamenti
- Qualche texture un po' scarna