Siamo sull'isola di Radlandia, una specie di paradiso degli skater, e dobbiamo partecipare alle selezioni per diventare la nuova divinità dello skate. Non si tratta di un titolo solo nominale, ma di un ruolo mistico che ci renderà gli intermediari tra gli uomini e gli dei. Più precisamente tra gli skater e gli dei, visto il tema del gioco. Sono loro ad aver creato Radlandia, dividendola in cinque biomi differenti, tutti con delle sfide specifiche da affrontare. Riusciremo a conquistarne i favori? In realtà, come scopriremo giocando, sono delle figure davvero sopra le righe, addirittura simpatiche (sì, si parla anche con gli dei nel corso del gioco). Il fulcro dell'intera esperienza non sono comunque loro, ma lo skateboard, inteso nella sua forma più limpida e appassionata, come vedremo nel corso della recensione di OlliOlli World.
Gameplay
Poche settimane fa avevamo provato il gioco di Roll7 in una versione praticamente definitiva, tanto che abbiamo potuto conservare i salvataggi con quella finale. Già all'epoca ci aveva fatto un'impressione più che positiva, impressione confermata dalla versione che abbiamo potuto testare negli ultimi giorni e che, come già detto, è praticamente lo stesso gioco.
In termini strettamente ludici OlliOlli World è semplicissimo da spiegare: creato il nostro skater, dobbiamo affrontare una serie di gare in cui l'obiettivo principale è, solitamente, arrivare in fondo al percorso. Farcela non è difficilissimo, almeno nelle prime fasi, che comprendono un ricco tutorial, ma presto ci si accorge che il nodo non è "andare avanti", ma il perfezionamento delle nostre capacità. Non temete però, perché il sistema di controllo è semplicissimo, quasi arcade: con un tasto si accelera, con le levette del controller si eseguono le varie acrobazie e, alla bisogna, si preme un altro tasto per cambiare corsia. Tutto qui? Apparentemente sì, perché l'intero sistema di gioco funziona su più livelli di profondità che vanno dal semplice correre cercando di non cadere dallo skate, all'azzeccare qualche buon trick in sequenza, al combinare evoluzioni spettacolari in corse avvincenti e dalle dinamiche davvero appaganti, che si traducono in una crescita sempre più marcata del nostro punteggio (e del nostro ego).
In OlliOlli World finire una gara non significa niente. Spesso al primo tentativo ci si ritrova sconsolati a guardare una schermata di riepilogo con la maggior parte degli obiettivi non spuntati. Magari correndo ci siamo anche resi conto della presenza di qualche segreto, ma non siamo riusciti a raggiungerlo. Più drammatico ancora il passaggio alla schermata delle classifiche globali, dove ci si rende subito conto che è come se ci si fosse persi per strada un ampio pezzo del tracciato, visto che qualcuno ha segnato un punteggio decine di volte superiore al nostro.
Oltre alle gare in cui bisogna semplicemente arrivare in fondo, che sono la maggior parte, ci sono alcune varianti come le gare a punti, in cui bisogna accumulare il punteggio più alto possibile entro un certo limite di tempo, e le sfide, in cui dovremo soddisfare le richieste di alcuni personaggi. In generale, comunque, si deve partire da un punto A per raggiungere un punto B, superando baratri, facendo grind sui vari supporti disposti lungo il tracciato, saltando dalle rampe, correndo sulle pareti e quant'altro.
Come già detto, ogni bioma ha le sue sfide specifiche che rendono uniche le gare. Comunque sia ciò che conta davvero per migliorare è imparare bene la morfologia delle piste e dedicarsi a padroneggiare i trick avanzati, che richiedono dei movimenti coordinati del controller (avete presente le supermosse dei picchiaduro a incontri?) Solo così si possono accumulare sempre più punti. Per finire OlliOlli World basta in realtà qualche ora, ma per padroneggiarlo ci vuole un'infinità di tempo in più, tanto che non ha molto senso parlare di longevità nei termini classici, visto che il tempo di gioco può variare enormemente da giocatore a giocatore.
Orpelli
OlliOlli World non è rifinitissimo solo nelle sue meccaniche essenziali, ma ha dalla sua un mondo costruito con uno stile unico e coinvolgente, frutto di una direzione artistica accorta, che richiama la scena cartoon underground e che risulta essere un magnifico sfondo all'intera esperienza ludica. La storia non serve, la personalizzazione del personaggio idem (potete cambiare vestito e aspetto del vostro avatar in qualsiasi momento, magari facendogli indossare gli oggetti indossati superando le sfide, che comunque hanno una valenza solo estetica), così come la scelta di riempire le piste di elementi surreali, ma il tutto contribuisce comunque a creare un'atmosfera che richiama a un modo di concepire lo skate allegro e libero. Quindi ben vengano gli scenari pastellati, le banane in mezzo al percorso, le api giganti e tutti gli strambi personaggi che popolano l'isola, perché la loro somma crea un affresco unico e rumoroso, pieno di divertimento e giovialità.
In questo OlliOlli World è una celebrazione sentita di un'ampia sottocultura, che riesce a interpretare molto meglio di titoli ben più seriosi, andando oltre la ricerca del nome della star sulla copertina, per offrirsi come puro amore per lo skateboard diluito in codice e pixel. È genuinamente allegro, pur offrendo meccaniche di gioco ben più profonde di quanto non sembri a un primo sguardo, come già sottolineato.
Non è lo skateboard dei professionisti, ma quello dei gruppi di amici che si riuniscono nei parchetti attrezzati (o anche non), chiacchierano, bevono qualcosa, si raccontano la giornata e poi partono per fare qualche acrobazia, cadendo e rialzandosi per poi cadere e rialzarsi ancora. Alla fine della fiera, il giocatore non viene invitato a diventare un virtuoso dello skateboard, ma del controller, che deve imparare a maneggiare con leggiadra meccanicità se vuole diventare competitivo. Sì, perché il nodo è tutto qui: OlliOlli World è uno di quei titoli che ti fa entrare nelle sue spire con discrezione, ti consente di andare via quando vuoi, ma offre dei margini di miglioramento così ampi che se ci si lascia prendere dalla sua formula si finisce invischiati per mesi, se non per anni, con ogni percorso che diventa una sfida a sé stante da ripetere quante volte si ritiene necessario per essere soddisfatti del risultato finale.
Conclusioni
OlliOlli World è un titolo pieno d'entusiasmo e amore per lo skateboard. È anche rifinito e dotato di meccaniche tali da rendere coinvolgenti le partite grazie alle loro dinamiche fluide e spettacolari, che non risultano mai banali. Il resto, ossia i vari biomi, le gare speciali, la personalizzazione e il lato narrativo, sono degli orpelli piacevoli, ma complessivamente superflui per quello che rimane un gioco perfetto soprattutto nella sua idea fondante. Esce in un mese difficile, ma può sicuramente dire la sua.
PRO
- Meccaniche di gioco rifinite e con più livelli di abilità
- Gare fluide e spettacolari, che lo diventano sempre di più al crescere dell'abilità del giocatore
- Design delle piste vario e dinamico
- Tanti orpelli, magari inutili, ma comunque gioiosi
CONTRO
- Qualche dialogo un po' sottotono