È chiaro che qualcosa si stia muovendo nel magico mondo dei picchiaduro, anche se non abbiamo ancora ben capito di cosa si tratti. Vedere di anno in anno nuovi titoli sviluppati da team già all'apice del genere dopotutto non è certo un'anormalità e, seppur ci siano annate meno floride quando si parla di botte virtuali, la community può praticamente sempre contare su almeno una new entry di un certo livello.
Nell'ultimo periodo, però, assieme a giochi di alto livello come Guilty Gear Strive e King of Fighters XV, alcuni publisher hanno pensato bene di ritirare fuori dal cilindro dei conigli di una certa età, riproponendo in altre parole giochi mai arrivati in occidente, o vecchie glorie ancora ricche di potenziale. È accaduto pochi giorni fa con Phantom Breaker Omnia, ad esempio, e ora capita nuovamente con il ritorno di un picchiaduro molto amato da chiunque sguazzi tra i cosiddetti "anime fighter": Persona 4 Arena Ultimax.
I casi sono due: o stiamo vivendo una stramba contingenza che ha visto alcuni sviluppatori svegliarsi la mattina e decidere per puro caso di rimasterizzare i loro picchiaduro preferiti, oppure qualcuno inizia a subodorare del potenziale nascosto per ritorni di fiamma di questa tipologia, specie in un'era del gaming dove i titoli competitivi sono sempre più popolosi. Eppure, se si considerano le due opzioni, dobbiamo curiosamente propendere verso la casualità, perché la strategia seguita ci pare tutto fuorché brillante. Laddove infatti buona parte delle produzioni principali hanno abbracciato in toto quell'evoluzione del netcode (e quindi del competitivo online tutto) chiamata rollback, questi ritorni non lo hanno fatto, ignorando le lamentele di una community che in molti casi vede questa implementazione con un must per la sopravvivenza del gioco (ed è difficile dargli torto). Con la riedizione di Persona 4 Arena Ultimax, però, la voce della fanbase è stata se non altro ascoltata: il gioco è stato già lanciato con il suo netcode classico, ma in estate gli sviluppatori hanno promesso che la fanbase potrà finalmente usufruire di un'esperienza in rete più moderna proprio grazie al rollback.
La versione da noi provata del gioco, dunque, non è quella definitiva. Se non altro la promessa fatta ci ha trasmesso del discreto ottimismo per il futuro (a patto che la community regga fino all'estate). Pur con un netcode temporeaneo, a ogni modo, questo lavoro degli Arc System resta un titolo ricchissimo e degno di una bella rispolverata. Vi spieghiamo quindi cosa aspetta neofiti e fan di vecchia data, nella nostra recensione di Persona 4 Arena Ultimax.
Contenuti e novità: un sacco di modalità nel midnight channel
Partiamo da una cosa molto semplice ma non sottovalutabile: questa nuova versione di Persona 4 Arena vanta tutti i contenuti di entrambi gli Arena, una "nuova" modalità, e una significativa opera di ribilanciamento, il tutto a un prezzo ridotto che si attesta attorno alla trentina di euro. Si tratta forse del minimo indispensabile per molti utenti quando si parla di operazioni di questo tipo, ma bisogna considerare che i titoli sopracitati erano già ai tempi davvero notevoli in tale aspetto, pertanto siamo davanti a un picchiaduro in grado di offrire moltissimo anche al di fuori del caro vecchio online.
Già la narrativa è un punto distintivo del titolo, perché - come per altri spin off di Persona - anche in questo caso siamo davanti a una storia molto curata e direttamente correlata a quella dei JRPG, con tanto di personaggi dedicati dall'ottima caratterizzazione. Chiaro, la formula è sempre quella della pseudo visual novel, con tanto testo da navigare e immagini statiche raramente intervallate da filmati; lungi da noi criticare comunque un'operazione simile in un genere ove la trama viene spesso trascurata, specie quando la qualità è questa.
Persino l'Arcade Mode è più curato della norma e conta molteplici scambi tra i combattenti coinvolti. Al pacchetto poi si aggiungono le sfide - sempre utilissime per padroneggiare meglio i vari personaggi - un tutorial completo e ben gestito, e una nuova modalità "GDR" chiamata Golden Arena, con una progressione che ricorda quella dei Persona "veri". In pratica si tratta di completare battaglie per ottenere punti esperienza e abilità, poi utilizzabili per potenziare il proprio personaggio (con tanto di scelta di un compagno in base ai bonus passivi desiderati). Potrà sembrare una novità eccezionale a molti, eppure è in realtà equiparabile ad altri esperimenti simili di Arc System, tanto da ricordare molto da vicino il M.O.M. Mode visto nella serie Guilty Gear. Una aggiunta piacevole, che difficilmente rivoluzionerà il vostro modo di percepire i picchiaduro.
L'ultima chicca? Il bilanciamento del gioco non è quello dell'ultima versione console. Pare infatti che questa edizione di Persona Arena mantenga le modifiche al sistema fatte negli arcade giapponesi. Per carità, i più al solito a malapena percepiranno la differenza, ma chiunque abbia seguito un po' il gioco dovrebbe rendersi conto dei grossi cambiamenti in campo, specialmente legati ai personaggi ombra (di cui parleremo più dettagliatamente a breve). Nel complesso, Arena resta un picchiaduro dai contenuti invidiabili e questa riedizione, pur non facendo chissà cosa in termini di novità, ha le carte in regola per occupare molto del vostro tempo libero.
Gameplay e netcode: ware wa nanji... nanji wa ware...
A dire la verità, pur con l'ultima patch a disposizione, non è che il titolo ad oggi sia un luminoso faro di bilanciamento nel panorama... Persona 4 Arena Ultimax dopotutto è un anime fighter al 100%, un ammasso di meccaniche complesse applicate a un fulcro estremamente frenetico, dove le combo "touch of death" (che vi ammazzano dopo un tocco) sono all'ordine del giorno agli alti livelli e con le giuste risorse.
Così come non rovinano una miriade di altri titoli che seguono la stessa filosofia, tuttavia, anche in Persona Arena queste caratteristiche non riescono a spezzare le solide basi su cui tutto poggia. Siamo pur sempre di fronte a un sistema estremamente flessibile, che contiene molteplici meccaniche già viste in altri picchiaduro "Made in Japan", aggiungendo un tocco di unicità al tutto più che sufficiente a dargli una personalità. Ai classici attacchi facili da collegare in combo, per dire, si aggiungono attacchi legati proprio ai Persona a disposizione dei vari combattenti, che non solo possono venir utilizzati in modi spesso davvero creativi, ma possiedono pure un sottosistema di posizionamento che permette - specialmente con certi personaggi molto dipendenti da loro, come Margaret - di eseguire combinazioni dalla lunga distanza o dominare gli spazi con furbizia e tempismo. È persino possibile disattivare temporaneamente i Persona colpendoli ripetutamente in base alle carte possedute dai personaggi, e la dipendenza da questi o da altre meccaniche specifiche dà forma a un roster a dir poco diversificato e spassoso da utilizzare.
La varietà aumenta ulteriormente se ai guerrieri base si aggiungono le loro versioni ombra, che si basano su un sistema completamente diverso, pur mantenendo spesso praticamente tutte le mosse speciali della versione originale. Nel Persona Arena originale i combattenti ombra non avevano a disposizione alcune delle manovre difensive principali (oltre ad avere un malus di punti vita e danno) come il Burst, tuttavia potevano utilizzarlo per attivare una "Frenesia Ombra" durante la quale era possibile utilizzare a raffica mosse speciali potenziate e super. La patch di bilanciamento di questa riedizione è però come detto l'ultima, e ora le ombre sono state modificate per garantire più o meno le stesse opzioni dei personaggi normali, con un sistema di frenesia rivisto e maggiore efficacia in assenza di barra. Ovviamente ciò non significa che alcuni personaggi assolutamente brutali nel gioco originale oggi non permangano, ma se non altro nel roster ci sono pochi personaggi davvero svantaggiati rispetto ad altri, e il fatto che tutto sia tarato verso l'alto rende il tutto più equilibrato di quanto dovrebbe.
Ci sarebbero una massa di altre meccaniche da analizzare, ma non siamo davanti a un picchiaduro nuovo, e crediamo che vi siate già fatti comunque un'idea di quale strana bestia sia Persona 4 Arena Ultimax. Nel complesso non è un picchiaduro facile da padroneggiare ad alti livelli, perché ha ritmi altissimi, richiede una discreta precisione nell'esecuzione delle combo complesse, e al solito riduce gli aiuti a meccaniche extra come le autocombo (qui però meglio integrate rispetto ad altri giochi, va precisato). Difficile comunque che non diverta, anche giocato a casaccio: crediamo in tutta sincerità che sia ancora oggi tra i migliori esponenti della sua nicchia.
Il problema vero di questo ritorno - al di fuori ovviamente del port diretto senza grandi stravolgimenti grafici (la risoluzione pompata è una pratica certezza e si poteva fare di più) o contenutistici - è l'esperienza online, che come detto al momento si basa su un netcode classico. Siamo riusciti a fare varie partite in rete durante la nostra prova, e definire il tutto altalenante è un eufemismo. Come capita spesso con picchiaduro dal netcode delay based, si può andare da partite molto solide con altri europei, a disastri dalla latenza inaccettabile nonostante connessioni date per buone dal gioco. Ovviamente, di giocare decentemente contro utenti oltreoceano non se ne parla. Speriamo che l'arrivo del rollback risolva la cosa, anche se c'è da aspettare un po'; per ora purtroppo non crediamo che questo netcode possa sorreggere a lungo la community online.
Conclusioni
Frenetico, molto più tecnico e complesso di quanto appaia a una prima occhiata, dotato di contenuti notevoli, di un roster estremamente variegato, e di tutto il carisma della serie di appartenenza, Persona 4 Arena Ultimax è davvero un gradito ritorno nel panorama dei picchiaduro, nonostante questa riedizione non si possa certo definire uno sforzo erculeo. Il problema attuale del gioco, ancora una volta, è il netcode delay based, che rende a dir poco altalenante l'esperienza online, ma non abbiamo voluto penalizzarlo esageratamente, vista la promessa di un passaggio al rollback in estate. Ora bisogna solo vedere se la community reggerà fino ad allora. Speriamo di sì, Persona Arena resta davvero un gran bel picchiaduro, e merita un revival.
PRO
- Gran sistema di combattimento, a dir poco spassoso
- Roster nutrito e variegato, e una gran massa di contenuti
- Ha tutto il carisma dei Persona, colonna sonora compresa
- Rollback netcode promesso per l'estate
CONTRO
- Questa riedizione aggiunge davvero pochino
- Il netcode al momento è ancora delay based, con tutti i problemi che ne conseguono