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PlayStation VR2: la recensione del nuovo visore per la realtà virtuale di Sony per PS5

La nuova generazione di realtà virtuale Sony PlayStation è qui: dopo una lunga prova, vi raccontiamo le nostre impressioni nella recensione di PS VR2.

PlayStation VR2: la recensione del nuovo visore per la realtà virtuale di Sony per PS5

Su Multiplayer.it abbiamo parlato di PlayStation VR2 in ogni occasione possibile, e con questa recensione giungiamo al momento del verdetto. Il secondo visore per realtà virtuale prodotto da Sony arriva a distanza di sette anni dall'uscita del suo predecessore. Lanciato sul mercato nel 2016, PlayStation VR è stato un prodotto particolarmente apprezzato e che ha venduto a livello mondiale più di sei milioni di pezzi, nonostante un approccio non proprio pratico alla VR. Il visore infatti necessitava di una telecamera esterna, i PlayStation Move non erano i controller più ergonomici sul mercato e la gestione dei cavi era davvero da rivedere. Non possiamo definire quelli commessi con PS VR errori, forse più ingenuità, visto che a conti fatti il prodotto era conforme alle aspettative, specialmente se si confrontava la qualità col prezzo. La casa nipponica, però, sapeva che si poteva fare molto meglio, e con questa consapevolezza si è messa a sviluppare la seconda generazione di visori per PlayStation. PS VR 2 è quindi il frutto di una ricerca attenta e mirata, sintesi tra l'esperienza maturata e una furba sbirciata verso la concorrenza.

Questo visore next-gen arriva sì dopo sette anni dal suo predecessore, ma si inserisce in un mercato in cui attualmente domina Meta Quest 2 , visore stand-alone della multinazionale che ha dato i natali a Facebook. Siamo consapevoli che esistono molti altri visori in circolazione, ma per diversi fattori Meta Quest 2 è sicuramente l'avversario più temibile da battere. Nonostante questo primato, PS VR2 ha un ruolo ancor più decisivo: quello di sdoganare ulteriormente al gran grande pubblico questa tecnologia. Si parla di realtà virtuale da più di dieci anni ormai, eppure la VR rimane un angolo piuttosto marginale nel mondo dei videogiochi, un ambito al quale pochi si interessano. Dall'altra parte però abbiamo il brand PlayStation, un nome capace di smuovere e mobilitare il grande pubblico... insomma: qualsiasi cosa porta il nome PlayStation non passa inosservata, soprattutto nel mercato di massa. E anche se Sony ha già prodotto un visore, non è detto che l'utente occasionale l'abbia provato o addirittura sappia cosa sia. Il rapporto tra Meta Quest 2 e PS VR2 è ovviamente più complesso dei termini semplicistici con cui ne abbiamo appena parlato, e ovviamente sarà nostra premura analizzare più nel dettaglio questo braccio di ferro, ma ve ne parleremo più avanti nel corso della nostra copertura editoriale.

Ora l'attenzione è tutta focalizzata su PS VR2, in arrivo il 22 febbraio al prezzo di 599,99€. Curiosi di sapere se il prezzo e l'attesa valgono la spesa? Scopritelo nella nostra recensione di PlayStation VR2.

Specifiche tecniche

Le specifiche tecniche di PS VR2 sono davvero notevoli
Le specifiche tecniche di PS VR2 sono davvero notevoli

Prima che le specifiche tecniche di PlayStation VR2 venissero annunciate formalmente, si parlò tanto dalle sorprendente risoluzione dello schermo, rivelatasi poi corretta. Parliamo di un pannello OLED con una risoluzione di 2000 x 2040 per occhio e una frequenza di aggiornamento che può passare dinamicamente dai 90 ai 120 Hz a seconda della sorgente. Rispetto a PlayStation VR, la risoluzione di PS VR2 è praticamente quadruplicata, e surclassa anche i 3.5 MP per occhio di Meta Quest 2 toccando i 4.1 megapixel. Il modello di lenti utilizzate è Fresnel, una lente capace di un'ottima rifrazione luminosa, tanto che furono inventate per l'impiego nell'industria navale, nello specifico per costruire i fari segnalatori. Di contro le lenti Fresnel sono tendenzialmente soggette a leggere aberrazioni cromatiche, devono essere posizionate ad una certa distanza dal display (elemento che crea poi la profondità della calotta di PS VR2) e tendono a stirare leggermente l'immagine sugli angoli. Tutti elementi che vengono corretti dall'hardware interno del visore. Durante la nostra prova non abbiamo mai percepito nessuna sproporzione o distorsione dell'immagine, né durante l'uso della dashboard che con l'uso di app o giochi. Parlando di elaborazione hardware, da menzionare la partnership tra Sony e MediaTek, resa nota al pubblico nel novembre 2022. Durante una conferenza stampa, il produttore taiwanese ha annunciato il suo impegno a fornire i System on Chip per PS VR2, nello specifico uno per il display e uno per i controller.

Lenti e pannello OLED sono l'accoppiata vincente di PS VR2
Lenti e pannello OLED sono l'accoppiata vincente di PS VR2

Per quanto riguarda invece le telecamere, il visore ne monta quattro esterne di rilevamento e due a infrarossi posizionate in prossimità delle lenti, dedicate al tracciamento oculare. L'effetto di vista trasparente (il cosiddetto pass-through, che permette di vedere l'ambiente circostante attorno a noi attraverso le fotocamere di tracciamento) è davvero notevole, ma è con le due camere interne che PS VR2 fa la sua magia, perché il nuovo visore di Sony è in grado di tracciare il movimento delle nostre pupille. Questo si traduce in un'esperienza d'uso davvero sorprendente, anche per chi la realtà virtuale la conosce bene, con ripercussioni sia dirette che indirette. Se utilizzate il tracciamento pupillare come strumento di selezione nei menù di gioco, cosa che avviene ad esempio in Horizon: Call of The Mountain, chiaramente ve ne accorgerete e, lo ammettiamo, la prima volta che l'abbiamo visto in azione siamo rimasti davvero sorpresi. Il beneficio indiretto è quello del cosiddetto foveated rendering, ovvero la capacità di PS VR2 di elaborare al massimo dettaglio e mettere a fuoco solo la porzione di immagine che si sta effettivamente guardando. Un'altra particolarità di PS VR2 è la vibrazione aptica dell'archetto, che si può percepire sempre in fase di accensione e quando utilizzata dai videogiochi.

  • Sensore: sistema di rilevamento del movimento a 6 assi (giroscopio a 3 assi, accelerometro a 3 assi)
  • Schermo: 2,000 x 2,040 (4.1MP) per occhio, OLED con HDR
  • Frequenza di aggiornamento del pannello: 90Hz, 120Hz
  • Lenti: Fresnel
  • Campo visivo: circa 110°
  • Connettori: cavo USB-C da 5 metri gommato
  • Camere visiera: 4x telecamere di rilevamento esterne, 2x IR per tracciamento oculare
    • Audio
    • Ingresso: microfono integrato
    • Uscita: cuffie stereo 3.5mm aux
  • Peso e dimensioni: 560 g (esclusi i cavi); 212 x 158 x 278 mm
  • Peso controller: 168gr

Passiamo ora al primo, vero, contatto con PlayStation VR2, ovvero l'apertura della scatola. Nella confezione, oltre al visore e ai due controller PS VR2 Sense, non si troverà molto altro: un cavetto USB-C per la ricarica dei controller, le cuffie stereo con la stanghetta standard, dei gommini extra per le cuffie in-ear e il manuale di istruzioni. Quest'ultimo, dobbiamo ammetterlo, è estremamente asciutto ma ben scritto, in una ventina di facciate si trova davvero tutto quello che c'è da sapere. Siamo rimasti invece delusi dalla presenza di un solo cavetto di ricarica: è vero che teoricamente l'utente dovrebbe già essere in possesso del cavo per caricare DualSense, però, visto che i controller devono essere per forza usati insieme (di questo ne parleremo nel paragrafo finale) e di conseguenza si scaricano allo stesso tempo, un cavo in più non avrebbe stonato nella confezione. Altra cosa che ci ha stupito è stato constatare che le lenti del visore non erano protette da una pellicola, come quella che riveste gli schermi degli smartphone nuovi. Se non altro apprezziamo l'intento molto ecologico della confezione, tutta in cartone e cellulosa di bambù a basso impatto ambientale e pensata per essere la custodia di PS VR2.

Design

PS VR2 e i suoi controller riprendono la linea di PlayStation 5
PS VR2 e i suoi controller riprendono la linea di PlayStation 5

La linea di Playstation VR2 e dei suoi PS VR2 Sense, i controller in dotazione al visore, è chiaramente pensata a partire dal design di PlayStation 5. Conosciamo bene tutti il dibattito che si è generato al lancio della console Sony e, ancora oggi, molti giocatori non hanno digerito il design della console. Guardando però PS5 insieme al visore e ai controller, improvvisamente tutto acquista un senso. Le forme della macchina non sono più ingombranti e pretenziose ma in perfetta armonia e la dimensione del visore e dei controller fa apparire PS5 più ragionevole negli spazi occupati. Altezza, larghezza e profondità, escluse le sporgenze e calcolando la lunghezza minima dell'archetto, sono di 212 x 158 x 278 cm, per 560 g di peso, esclusi i cavi.

Nonostante l'aspetto incredibilmente solido, PS VR2 ha diversi tasti e rotelle posizionati sulla sua superficie, ognuno con una funzione estremamente importante. Sul bordo superiore, nella parte anteriore del visore, troviamo sulla sinistra la rotella che serve per allontanare e avvicinare tra di loro le lenti, mentre a destra abbiamo il pulsante che serve per posizionare la visiera sul volto. Questa scorre su una piccola guida che si può notare guardando all'interno del visore, leggermente sulla destra. Nella parte inferiore, invece, sono posizionati al centro il tasto di accensione e spegnimento del visore, sulla destra il pulsante che permette passare alla vista trasparente (oppure può essere assegnato allo spegnimento e accensione del microfono e anche a dismettere alcuni menu) e sulla sinistra il microfono integrato.

Le telecamere esterne di PS VR2 permetto una chiara e sicura modalità trasparente quando si indossa il visore
Le telecamere esterne di PS VR2 permetto una chiara e sicura modalità trasparente quando si indossa il visore

Internamente, oltre alle lenti e alle telecamere IR, è posizionato perfettamente al centro il sensore di utilizzo, che riconosce quando il visore è indossato. La visiera è attaccata all'archetto, questo foderato sia anteriormente che posteriormente da cuscinetti in silicone. Una scelta sensata, visto che parliamo degli unici due punti a stretto contatto con la pelle: la scelta del materiale è stata quindi fatta in funzione della manutenzione e della pulizia dell'oggetto.

PlayStation VR2 è ovviamente venduto insieme ai suoi due controller, i PlayStation VR2 Sense. Pesano circa 168 grammi l'uno e i tasti presenti riprendono la nomenclatura tipica di PlayStation. L'anello di rilevamento, all'interno del quale sono posizionati i sensori, si sviluppa sul lato esterno del controller, abbracciando il dorso della mano e chiudendosi in un anello attorno al polso. L'impugnatura è salda, ma va evidenziata la mancanza di un tasto poggia pollice, che costringe l'utente a tenere il primo dito della mano a riposo sulla levetta analogica. Ogni controller ospita sette tasti: sul lato frontale, troviamo per entrambi i device il tasto PlayStation e la levetta analogica. Sul sinistro si trova poi il tasto Crea, per scattare foto e video, triangolo e quadrato; sul destro Opzioni, che tenuto premuto centra la visuale del visore, cerchio e X. Sul lato interno troviamo rispettivamente i tasti L1 e R1 da premere con il medio, mentre nella parte posteriore i grilletti L2 ed R2 da premere con l'indice. A completare la composizione dei controller ci sono i laccetti di sicurezza, facilmente smontabili. Il feedback dei tasti è eccellente e impugnati i PS VR2 trasmettono una sensazione di solidità e grande qualità dei materiali, quasi più del visore. Dal nostro punto di vista non hanno nulla da invidiare al controller DualSense di PS5.

I PS VR2 Sense sono più belli che comodi
I PS VR2 Sense sono più belli che comodi

PS VR2 è quasi un pezzo unico e sono diverse le parti che possono essere sganciate: si può staccare la stanghetta per inserire un qualsiasi altro paio di cuffie jack, la protezione antiluce, quella guaina in gomma plissettata che avvolge il visore e scherma dalla luce esterna, il cavo (che non è fuso nella visiera ma può essere staccato, immaginiamo per delle sostituzioni), ma soprattutto la visiera dall'archetto. Nonostante in un video ufficiale di PlayStation venga mostrato come si possano smontare le diverse parti del visore, non vediamo il motivo per cui un utente dovrebbe decidere di separare visiera e archetto, se non per una smania di pulizia profonda. Nemmeno nel libretto delle istruzioni è consigliato di farlo. Inoltre, questo ci suggerisce che Sony potrebbe non aver previsto nessun aggiornamento futuro con dotazioni personalizzate, né tantomeno che sia propensa a permettere la vendita di oggetti di questo tipo da parte di terzi. Una scelta che non possiamo ovviamente né confermare né smentire, ma che attualmente non stupirebbe visto che tutto l'ecosistema PS VR2 è pensato per funzionare solo nei limiti del parco PlayStation.

Comfort

Indossare PS VR2 è facilissimo, ognuno poi deve trovare il suo comfort
Indossare PS VR2 è facilissimo, ognuno poi deve trovare il suo comfort

Per far fronte a questa mancanza di adattabilità, PS VR2 offre diverse soluzioni "di serie" per agevolare e sostenere il comfort. Saremo onesti con voi, anche se siamo certi che capirete perfettamente il punto della questione. Non è infatti possibile parlare di comfort di un visore VR se non in termini davvero generali. Pensate all'uscita dell'ultima generazione di console e agli innumerevoli discorsi fatti sui controller: chi percepisce DualSense troppo grande per le sue mani, chi al contrario trova i JoyCon Nintendo troppo piccoli e chi non apprezza gli analogici asimmetrici del pad Xbox. Se un controller viene tenuto tra le mani, pensate a un oggetto di quasi sei etti indossato sulla testa. Capirete bene che ognuno di noi ha esigenze diverse dagli altri e, tornando al punto, non possiamo che generalizzare.

Il primo grande punto a favore di PS VR2 è l'archetto che sorregge il visore, da stringere posteriormente con la vite in prossimità della nuca. Questo permette una tenuta stabile e comoda nonostante la posizione "obbligata" della parte anteriore del visore che appoggia sulla fronte, e che deve essere aggiustata in funzione della posizione degli occhi. Anche la vite posta nella parte posteriore è molto comoda e pratica, tanto per mettere il visore quanto per toglierlo. Infine la possibilità di avvicinare o allontanare l'intero apparato lenti risulta ottimo, specialmente per chi indossa gli occhiali. Un'avvertenza: una montatura di medie dimensioni può entrare nel visore ma chi indossa montature più grandi, specialmente quella a farfalla che si estendono sul lato esterno del viso, faticheranno un po' a infilare il caschetto.

L'archetto di PS VR2 va posizionato posteriormente in prossimità della nuca
L'archetto di PS VR2 va posizionato posteriormente in prossimità della nuca

Trovare il giusto comfort indossando il visore per noi non è stato un processo così fastidioso, certo, non immediato, ma mai tragico. Discorso un po' diverso per i controller. I PS VR2 Sense sono forse la parte più traballante del set per realtà virtuale di Sony e ci hanno convinto decisamente meno. La corona che si sviluppa attorno alla presa del controller è sicuramente piacevole da un punto di vista estetico, ma scomoda all'atto pratico. Dopo aver infilato il laccetto di sicurezza al polso, i primi tentativi di impugnare il controller senza guardarci le mani con la vista trasparente sono stati vani. Con il tempo e l'abitudine siamo certi che ogni possessore di PS VR2 svilupperà una memoria tattile tale da fare tutto a occhi chiusi, ma il primo impatto non ci ha lasciato soddisfatti. Anche sul fronte ergonomico i controller non ci hanno convinto appieno: oltre a non avere spazio poggia-pollice, la parte esterna dell'anello di rilevamento è discretamente pesante, costringendo il polso a riposo ad una rotazione un po' innaturale. Siamo rimasti invece stupiti in positivo dal cavo, che era forse uno degli elementi che ci preoccupava di più. Non fraintendeteci, la sua presenza si sente e nei giochi che richiedono parecchio movimento potrebbe anche darvi fastidio, ma il nostro consiglio è quello di studiare un po' la vostra posizione nello spazio e decidere in funzione del cavo. Per i giochi seduti, ad esempio, per noi è stato molto più comodo farlo passare sulla spalla sinistra e lasciarlo scendere sul petto, per i giochi in piedi e a stanza intera è meglio lasciarlo pendere dietro la schiena.

Prima configurazione

La zona sicura di gioco può essere personalizzata durante la calibrazione di PS VR2
La zona sicura di gioco può essere personalizzata durante la calibrazione di PS VR2

Tra le cose che indubbiamente abbiamo apprezzato di più di PlayStation VR2 è la facilità e la grande intuitività con cui avviare e calibrare il visore. La prima installazione del visore si compone di tre procedure distinte: la prima serve a creare un'area di gioco sicura attraverso l'analisi dell'ambiente attorno a noi. Per prima cosa PS VR2 chiederà di scansionare la stanza in cui ci troviamo, semplicemente ruotando attorno a noi di 360 gradi, facendo attenzione a non pestare il cavo. In questo modo il software è già in grado di rilevare ostacoli nell'ambiente, dai muri ai lampadari particolarmente bassi, passando per tutti gli oggetti presenti nell'area che ci circonda. A quel punto ci verrà chiesto di scegliere una tra le tre modalità di gioco utilizzabili con PS VR2: seduti o in piedi/stanza intera. Le ultime due sono appaiate e possono sembrare simili ma in realtà si differenziano nel fatto che l'area di gioco in piedi può essere inferiore a 2 x 2 metri mentre stanza intera richiede una metratura di almeno 4 metri quadri. A quel punto, in base alle possibilità che il gioco offre (perché sarà sempre il software a dirvi come "giocarlo"), possiamo scegliere se utilizzare un'area di sicurezza standard, dove la nostra posizione rappresenta il centro del perimetro stazionario rotondo, oppure disegnandola esattamente come accade con il Guardiano di Meta Quest 2. Quando si esce dai confini dell'area di gioco il visore ci avverte mostrandoci il suo limite con un reticolo e, se si esce bruscamente dalla zona sicura, PS VR2 passa in modalità vista trasparente in automatico. Alcuni titoli richiederanno di essere giocati in modalità stanza intera, e se non disporrete della metratura necessaria per giocare in sicurezza, le opzioni a vostra disposizione sono essenzialmente due: forzare l'area di gioco oltre i limiti di sicurezza, disegnandola ad esempio oltre un muro o non tenendo conto del mobilio, oppure chiudere il software e trovare un luogo abbastanza spazioso per soddisfare i requisiti minimi.

Il test per il tracciamento delle pupille è una delle parti più divertenti della calibrazioni di PS VR2
Il test per il tracciamento delle pupille è una delle parti più divertenti della calibrazioni di PS VR2

Alla mappatura dell'area di gioco segue il tutorial dedicato alla distanza interpupillare. Con la rotella posizionata sul bordo superiore sinistro del visore potremmo allargare o restringere lo spazio tra le due lenti. Sarà il software a mostrarci quando i nostri occhi si troveranno perfettamente in posizione. Questa procedura è utile sia per trovare la distanza delle lenti sul piano orizzontale, ma anche per capire anche quanto in alto o in basso si sia posizionato il cuscino frontale, allineando lo sguardo anche sull'asse verticale. Solitamente quando si indossa un visore di realtà virtuale il punto corretto in cui posizionarlo è quando ovviamente tutto quello che viene proiettato nel visore ci sembra a fuoco, ma questa ulteriore procedura vi aiuterà sicuramente a trovare l'altezza corretta su cui posizionare la parte frontale di PS VR2.

L'ultima fase è dedicata alla calibrazione del tracciamento pupillare. Il test che viene chiesto all'utente è molto simile agli esami che eseguono i medici per constatare la reazione pupillare degli occhi. Invece di seguire una luce ci verrà chiesto, tenendo ferma la testa, di seguire un puntino rosso con lo sguardo, prima su sfondo nero e poi su sfondo bianco. È importante ricordare che ognuna di queste azioni può essere ripetuta quante volte si vuole accedendo al menù delle opzioni di PS VR2. La prima parte dedicata all'area di gioco in particolare, viene richiesta ogni qualvolta il visore non riconosce l'area di gioco precedentemente salvata.

Esperienza d’uso

PS VR2 è compatibile solo con PlayStation5
PS VR2 è compatibile solo con PlayStation5

Abbiamo tolto PlayStation VR2 dalla scatola, lo abbiamo acceso, indossato, configurato e provato. Cosa manca? Questo paragrafo è dedicato alle suggestioni e a tutte le domande extra che possono sorgere in fase di utilizzo di PS VR2, che spaziano dall'uso effettivo del visore alla sua integrazione con il software e le varie app.

Partiamo da un po' di informazioni base su funzionalità e retrocompatibilità. PS VR2 richiede PlayStation 5 per funzionare e a livello software i giochi originali per il primo PlayStation VR non sono compatibili, mentre lato hardware il visore è compatibile chiaramente con i suoi controller e con il DualSense. Abbiamo provato, in un tentativo di estrema curiosità, a connettere tramite il cavo USB-C il visore ad un PC: non solo Windows non riconosce la periferica, registrandola come hardware sconosciuto, ma il visore non si accende nemmeno. I PS VR2 Sense invece vengono correttamente visti come periferiche sia dal sistema operativo che da app di giochi come Steam, ma non possono essere correttamente configurati perchè l'applicazione non distingue la differenza tra la pressione e lo sfioramento dei tasti, rendendo impossibile il processo di mappatura. Inoltre Sense vengono riconosciuti come singoli controller e non come un'unica interfaccia.

PS VR2 può essere usato come unico schermo di PlayStation 5
PS VR2 può essere usato come unico schermo di PlayStation 5

Un altro test che abbiamo voluto condurre è l'utilizzo del visore con giochi che non supportano la VR, quelli che in gergo vengono chiamati "flat". Queste versioni possono essere giocate in modalità cinema con PS VR2 ma le performance del gioco cambiano in base al rilevamento dello schermo. Se PS5 è collegata ad un monitor e PS VR2 è acceso, potremo passare da schermo a visore semplicemente indossando il caschetto, e le performance del gioco rimarranno invariate. Se PS VR2 invece è collegato alla console senza che questa, a sua volta, trasmetta un segnale su monitor, le performance di gioco sono decisamente compromesse. Attenzione però perché i giochi non VR per PS5 non permettono l'uso dei controller VR ma pretendono che si giochi con un DualSense. La stessa modalità cinema è riproposta anche per le app multimediali. Stranamente, con l'app di YouTube non siamo riusciti a vedere video immersivi a 360° utilizzando il movimento del caschetto. Su questo aspetto ritorneremo per un aggiornamento della recensione dopo l'uscita ufficiale di PS VR2, per verificare eventuali aggiornamenti delle app a supporto del visore.

Abbiamo provato ad avviare la versione 'flat' di God of War Ragnarok e giocarlo in modalità cinema si PS VR2
Abbiamo provato ad avviare la versione "flat" di God of War Ragnarok e giocarlo in modalità cinema si PS VR2

Altro aspetto che abbiamo trovato bizzarro è l'impossibilità di tenere acceso un solo PS VR2 Sense. I controller vengono visualizzati nel menù rapido PlayStation (alla voce Accessori) come due device separati, ma se si prova a spegnere solo il sinistro si disattiva anche il destro e viceversa. Anche in fase di avvio la console chiede di accendere entrambi i controller. Il menù rapido e il dove trovare le opzioni relative a PS VR2 sono un altro punto che ci ha lasciato un po' perplessi, ma questo non a causa del prodotto in sé ma come estensione della filosofia dietro alla dashboard di PlayStation 5. Come accennato, per visualizzare il menù di opzioni relative a PS VR2 e PS VR2 Sense bisogna accedere alle impostazioni e andare alla voce Accessori. Per farlo rapidamente si può passare dal menù PlayStation, premendo l'apposito pulsante sui controller: da qui si accede poi alla voce Accessori. Mentre le singole configurazioni del visore le abbiamo trovate davvero molto intuitive e ben fatte, capaci di guidare il giocatore attraverso tutti i passaggi essenziali.

Che siano app multimediali, giochi flat o Dashboard, nessuna di queste attività verrà visualizzata sul monitor collegato a PS5, perché la riproduzione in modalità spettatore (ovvero lo stream su schermo di ciò che vede il giocatore che indossa il visore) avviene solo quando vengono avviati giochi che supportano il VR. Quando ciò accade, viene creata una cornice attorno alla porzione di schermo visualizzato per ridimensionarlo in funzione della risoluzione monitor.

Conclusioni

Multiplayer.it

8.5

PlayStation VR2 porta finalmente nel mondo della realtà virtuale un po' di competizione. L'approccio di Sony rimane invariato rispetto al passato, proponendo più che un visore indipendente, una periferica inserita nell'ecosistema PlayStation 5. Una scelta che ha concesso agli ingegneri Sony di sfruttare al meglio la potenza della sua console e che ha permesso, di conseguenza, di spostare il focus su soluzioni tecniche funzionali e interessanti. Il tracciamento pupillare, la distanza oculare e una risoluzione altissima permettono a PS VR2 di restituire una resa grafica davvero impressionante. Il rovescio della medaglia è un pezzo di hardware pensato per essere "di serie" e che quindi porterà l'utente a dover trovare il suo punto di comfort entro i limiti concessi dall'oggetto. Siamo rimasti un po' delusi dall'ergonomia dei PlayStation VR2 Sense, ma stupiti da quanto il cavo sia stato meno invasivo del previsto. Rispetto all'esperienza offerta, il prezzo giustifica la spesa, e il parco titoli del lancio non è nemmeno così scarno come solitamente accade all'uscita di un nuovo hardware. Da valutare successivamente l'esperienza d'utilizzo con applicazioni terze.

PRO

  • Qualità eccellente delle componenti
  • Configurazione facile e intuitiva
  • Comfort buono nonostante la forma "di serie"

CONTRO

  • Controller poco ergonomici
  • Mancanza di una dashboard VR dedicata
  • Funzionalità con app terze da verificare