Portal fu pubblicato originariamente come parte dell'Orange Box, la raccolta di videogiochi migliore che sia mai stata fatta, che comprendeva anche Half-Life 2, Half-Life 2: Episode One, Half-Life 2: Episode Two e Team Fortress 2, oltre ad alcuni bonus. All'epoca l'avventura di Chell, il Test Subject #1 di cui il computer impazzito GlaDOS si voleva sbarazzare dopo averle fatto provare la Portal Gun, fu vista come una specie di cenerentola del gruppo. Con il tempo però, Portal è giustamente assurto allo stato di classico, soprattutto dopo il lancio di Portal 2, che ne ha sviluppato temi e meccaniche a tal punto da diventare uno dei giochi più acclamati di tutti i tempi.
Nvidia ha deciso di partire da quell'esperienza per realizzare un prodotto dimostrativo per le sue nuove GPU della serie 40. Quindi ha potenziato il titolo di Valve con ray tracing, DLSS e tutte le sue tecnologie grafiche più moderne, per dare modo di assaggiarle in modo compiuto. Per scoprire se vale la pena di rigiocarci, leggete la nostra recensione di Portal with RTX, un DLC gratuito dedicato a tutti i possessori di schede Nvidia di ultima o penultima generazione.
Ricapitoliamo
Rigiocare a Portal è sempre un piacere, soprattutto se non lo si fa da qualche tempo e non si ricordano le soluzioni di tutti i puzzle. Il gioco è sempre quello: nei panni di Chell dobbiamo prima eseguire gli ordini di GlaDOS superando diverse stanze test con in pugno la Portal Gun, quindi dobbiamo trovare un modo per fuggire alla sua ira, fino ad arrivare al confronto finale con il mega computer stesso. Il gameplay è tutto basato sull'utilizzo della particolarissima arma, che può creare due portali collegati tra loro su alcune superfici piane, così da consentire di arrivare in zone altrimenti inaccessibili e di usare i pochi oggetti disponibili in modo creativo. Ad esempio si possono far cadere gli iconici cubi da compagnia sopra delle torrette, oppure si possono creare dei percorsi per far giungere delle sfere di energia ad alcuni interruttori. Con il proseguo dell'avventura i puzzle si fanno sempre più intricati e richiedono maggiore riflessione, oltre che di padroneggiare alla perfezione l'uso dei portali. Il tutto si gioca rigorosamente in prima persona, senza nessuna inopportuna sequenza filmata e costantemente accompagnati dalla voce di GlaDOS, i cui dialoghi sono non solo spassosi, ma anche scritti in modo eccezionale.
Insomma, la torta rimane una bugia anche qui, ma dall'ottimo sapore.
Le novità della versione con RTX
Le novità introdotte dal DLC Portal with RTX sono tutte grafiche. Considerando che è completamente gratuito se si possiede il gioco base, è sicuramente un ottimo modo per vedere alcuni effetti avanzati delle GPU RTX in azione, ma fossimo in voi non ci aspetteremmo chissà quale miracolo. Portal di suo non ha mai brillato dal punto di vista tecnico. Anzi, pensando solo alla grafica era il titolo peggiore dell'Orange Box. Non che fosse brutto, ma aveva un design pensato in modo completamente funzionale al tipo di gameplay che proponeva, fatto di stanze ampie e spoglie, prive quindi di molte distrazioni, e di qualche "dietro le quinte" con casse e altri oggetti i contorno.
Portal with RTX aggiunge DLSS 3, l'ultima versione della tecnologia di upscaling di Nvidia basata sull'uso dell'intelligenza artificiale, che rende l'esperienza generalmente più fluida anche a risoluzioni più alte, senza rinunciare alla qualità massima, e il raytracing, che va a migliorare enormemente riflessi, illuminazione, trasparenze e quant'altro. Aggiornati anche le texture e alcuni modelli tridimensionali, ora molto più moderni nell'aspetto e utili per le risoluzioni più alte, come quella 4K.
Insomma, il lavoro di ammodernamento c'è sicuramente stato e regala un certo piacere, dando inoltre una buona scusa per rigiocarsi l'intero titolo. Non aspettatevi però una rivoluzione nello stile visivo o di rimanere a bocca di fronte a chissà quale meraviglia, perché Portal è comunque un titolo del 2007, che in larga parte continua ad apparire come tale. Probabilmente è stato scelto per la sua fama e per il fatto che avrà dato sicuramente meno problemi di altri nell'implementazione spinta di certi effetti. Un po' come è avvenuto con la versione con raytracing di Minecraft o con Quake II RTX.
Certo, vedere la luce riflettersi più realisticamente sulle superfici o i vetri avere delle rifrazioni più elaborate non è male, ma il piacere dura poco e lascia il tempo che trova. Alla fine della giornata prendete il tutto per ciò che è: un progetto dimostrativo che aggiorna visivamente un classico, senza però stravolgerlo.
Conclusioni
Portal with RTX è il capolavoro di sempre, accessibile però solo da una ristretta cerchia di persone (considerate che tra i requisiti minimi c'è una GeForce RTX 3060 e tra quelli raccomandati una RTX 4080). Fa quello che deve, ossia mostrare in modo chiaro cosa può comportare l'uso delle nuove tecnologie grafiche di Nvidia, ma non arriva mai a sconvolgere, tanto che alla fine si gioca senza fare nemmeno più caso alle novità grafiche, ma solo perché ci si è lasciati prendere di nuovo dalle eccezionali meccaniche di questo classico. Il voto finale va quindi letto come giudizio per l'operazione in sé, che funziona, pur senza stupire. Fa riflettere il fatto che un gioco del 2007 sia uno dei pochi modi per sfruttare delle schede costosissime.
PRO
- È Portal
- La tirata di lucido non è male e rende la grafica effettivamente più bella
CONTRO
- Tecnicamente è sempre un titolo del 2007
- Richiede un sistema molto costoso per girare