Facile a fare, difficile da spiegare
Se il focus del gioco è quello relativo alle acrobazie aeree, alla base di tutto ci deve essere un metodo di controllo che garantisca una veloce risposta ai comandi ma soprattutto una facilità di utilizzo vista la natura estremamente frenetica e caotica del titolo. Black Rock Studios sembra aver fatto centro, sia perchè ha evitato l'inclusione di lunghe combo da mandare a memoria per realizzare i trick, ma soprattutto per il peculiare sistema, quasi tattico, di evoluzioni aeree e turbo.
Più difficile a spiegarlo che a farlo: in pratica più evoluzioni si fanno, più aumenta la barra del turbo e il numero delle evoluzioni, più si usa il turbo, meno figure avanzate si fanno. I trick si ottengono precaricando il quad (giù-su) prima di un salto, e poi premendo inizialmente X e la croce direzionale. Dopo un certo numero di numeri si sblocca il tasto cerchio, per poi arrivare al triangolo. Dopo questo c'è solo il numero speciale, realizzabile (coraggiosamente!) con L1+R1. Questa salita di livello comporta il contestuale riempimento della barra del turbo. L'utilizzo di questo fa abbassare il livello del numero realizzabile fino ad arrivare al grado zero, quello realizzabile premendo X. Ovviamente non è tutto così schematico, visto che fare sempre la stessa evoluzione non fa salire di molto la barra del turbo/trick, è necessario quindi ricordarsi quale evoluzione si è effettuata, anche perchè ognuna ha un tempo di realizzazione e non tutti i salti sono uguali, non sempre si balza da una montagna da un'altra, un perfetto timing nell'atterraggio è fondamentale. Questo sistema ha un forte impatto sulla condotta di gara, conoscere i tracciati, scorciatoie incluse, e quindi scegliere oculatamente quando usare il turbo, ma soprattutto quali trick realizzare sono i requisiti necessari per aver successo nel gioco. Bastano un paio di gare per padroneggiare il tutto, e con molta soddisfazione si riescono ad inanellare combo chilometriche e contestualmente a limare i tempi sul giro. Il divertimento è molto alto, la frenesia delle gare, quasi al limite della frustrazione visto che cadere è all'ordine del giorno, ci fa stare incollati allo schermo senza un attimo di respiro, vincere, o realizzare quel maledetto trick speciale, è estremamente gratificante. L'intelligenza artificiale è piuttosto buona, l'effetto trenino è scongiurato, c'è sempre bagarre tra i piloti gestiti dalla console, i quali sbagliano umanamente molti salti, con il "simpatico" effetto collaterale di rovinare molto spesso sul nostro mezzo, magari all'ultima curva, mandando all'aria una gara praticamente vinta.
10 campionati in un balzo
L'offerte di corse ed eventi nella modalità principale per un giocatore non si discosta molto dalle medie di produzioni simili: il piatto forte è il tour mondiale, 10 campionati di ovvia difficoltà crescente, composti ognuno da un minimo di quattro tracciati ad un massimo di sette. Questi si compongono di 3 tipi di gare: i primi due, Gara e Sprint, sono piuttosto simili, l'unica differenza è giocata dalla brevità dei tracciati nella seconda tipologia. La terza invece è decisamente differente. Intanto non c'è un numero stabilito di giri da percorrere, il tempo e la benzina che viene abbondantemente consumata, sono i paletti che il gioco pone di fronte al giocatore. Lo scopo di questa modalità non è arrivare primi, quanto fare più punti, e per fare ciò Black Rock Studios ha implementato una serie di icone da prendere al volo durante i salti, che donano bonus o malus al quad, raddoppio dei punti, livello dei trick e del turbo al massimo e benzina extra. Sicuramente di tutte e tre i tipi di gioco, Freestyle è il più divertente, quello che cattura in pieno lo spirito del gioco, visto che senza l'assillo della classifica finale e del sorpasso malandrino all'ultima curva, si riescono a realizzare combo aeree chilometriche che fanno sfigurare le Frecce Tricolori. Tutte le altre gare slegate dal tour mondiale sono quelle già portate a termine nella competizione regina, senza abbellimenti ne modifiche di sorta. Ne consegue che, a seconda della propria bravura, piuttosto velocemente è possibile portare a termine il gioco, nonostante la buona implementazione della customizzazione dei mezzi che dona una marcia in più alla non proprio corposa modalità principale. Questa, contrariamente alla natura totalmente arcade del gioco, dà la possibilità al giocatore di creare da zero il proprio quad, scegliendo praticamente tutti pezzi che lo compongono, motore, manubri, scocca, pneumatici, nitro, ammortizzatori e così via.
I moltissimi pezzi, si ottengono vincendo le gare nel tour mondiale, e vanno a modificare le caratteristiche di accelerazione, guidabilità, velocità massima, turbo e mosse speciali del mezzo. E' certamente una buona idea questa, visto che è possibile non solo mettere a punto prima di ogni gara il proprio mezzo, ma creare più quad, e quindi scegliere quello più adatto al tracciato e al tipo di gara. Sul versante multiplayer Pure fa esplodere in grandi bagarre le meccaniche di gioco peculiari del titolo, presentando gare, classificate e non fino ad un massimo di 16 giocatori, in cui sono a disposizione le tre tipologie di gara presenti. Molto interessante è invece l'inclusione di una gara libera a tempo in cui è possibile scegliere come giocare, se migliorare il tempo di percorrenza o dedicarsi alle acrobazie più spericolate. Data la natura estremamente competitiva di questo gioco, una bella classifica mondiale è presente per quelli che cercano la fama in rete. Del tutto assente invece una modalità a più giocatori in locale, scelta a quanto pare precisa degli sviluppatori.
Monte Garda?
L'altro asso nella manica di Black Rock Studios è una grafica di grande impatto, sia da un punto di vista "quantitativo" che da quello "qualitativo". L'orizzonte visivo è molto ampio, e complici i lunghi salti non è raro vedere intere porzioni dei tracciati. Il tutto mosso con un frame rate granitico e senza esitazioni. Oltre agli ottimi modelli e animazioni dei piloti e dei quad, con quest'ultimi estremamente personalizzabilli grazie al potente editor, impressionano i molti effetti speciali applicati, come un persistente ricorso all'HDR, per illuminare pesantemente le piste, e quello particellare, dato il molto pulviscolo presente. Alla stessa maniera un plauso va al level design dei dodici tracciati sparsi in giro per il mondo, dall'Italia alla Nuova Zelanda, passando per gli Stati Uniti e la Thailandia. Ogni pista è molto varia, con salti, burroni, curvoni parabolici e scorciatoie messi dove servono, inoltre la fisica applicata agli oggetti, anzi agli ostacoli, che punteggiano di tanto i tracciati fa egregiamente il suo lavoro, ovvero quello di rallentare la corsa dei quad, con annesse paroline dolci rivolte ai cattivissimi sviluppatori. La musica di sottofondo, un mix di pezzi rock alternativi e tracce elettroniche si fa apprezzare, senza che scatti da subito la voglia di abbassare la musica per godere appieno del rombo dei motori.
Commento
Pure è certamente una sorpresa per certi versi inattesa, un titolo bello da vedere, divertente, gratificante e soprattutto pieno di buone idee, finalmente ben implementate. Il metodo di controllo e l'inedito sistema turbo/tricks funzionano alla perfezione, donando al gioco un inaspettato sapore tattico, cosa decisamente inusuale in un titolo che rappresenta l'espressione massima del genere arcade. Non arriva all'eccellenza solo per il fatto di una certa brevità della campagna single player e per l'assenza di una modalità in più giocatori in locale. Per il resto, Pure è il perfetto sleeper hit, un titolo arcade, decisamente valido e molto divertente, una serio concorrente, seppure più arcade per la prossima tempesta di motori di Sony.
Pro
- Molto divertente e immediato
- Graficamente eccezionale
- Modalità freestyle
- Single player non lunghissimo
- Manca il multiplayer in locale
Pure è disponibile per PC, PlayStation 3 e Xbox 360.
La versione provata è quella PlayStation 3.