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Pursuit Force

Arresti? Processi? Condanne? Roba vecchia. In Pursuit Force la giustizia si amministra su strada...

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   22/11/2005
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Forza bruta? Si, grazie

Da buon titolo di stampo arcade, Pursuit Force si rivela da subito orfano di grandi presentazioni o di elaborati storyline da seguire, lanciando immediatamente il giocatore nel bel mezzo dell’azione. Ci si trova dunque ben presto alla schermata di selezione delle missioni, che raggiungono la considerevole cifra di 30 unità e che si trovano divise in base alla gang di appartenenza dei criminali oggetto dell’inseguimento. Tra mafiosi italiani, gruppi paramilitari e detenuti in fuga la carne al fuoco non manca di certo, e al tempo stesso è apprezzabile il tentativo di differenziare per quanto possibile gli obiettivi degli stessi stage: si gira sempre attorno ai classici concetti di eliminazione, protezione di alleati e di rispetto di un determinato tempo limite (elementi spesso e volentieri mischiati tra loro) ma lo sforzo da parte di Bigbig va indubbiamente premiato. Fatte queste premesse, andiamo a descrivere una tipica fase di gioco di Pursuit Force, che meglio di tutto può esplicare quali sono le caratteristiche del prodotto SCEE. Fondamentalmente, al giocatore viene semplicemente richiesto di guidare il proprio veicolo fino al raggiungimento di quello nemico (possibilmente evitando di speronare i civili o di coinvolgerli nelle sparatorie), per poi obliterarlo servendosi di due opzioni: sparandogli direttamente rimanendo al volante oppure saltandoci sopra per poi eliminarne gli occupanti e prenderne possesso. Tra le due opportunità, la seconda è decisamente la più divertente e funzionale, e che infatti finisce per non venire applicata soltanto nei rari casi in cui sia specificatamente impedita dal gioco. Una volta aggrappatosi alla parte anteriore o posteriore della vettura nemica, all’utente non resta che impallinare guidatore e soci, stando ben attento a ripararsi dal fuoco avversario e a mantenere l’equilibrio. Un processo decisamente accattivante ed adrenalinico, che viene impreziosito in occasione del riempimento -attraverso una buona condotta di gioco- dell’”indicatore di giustizia”: in questo caso, è possibile sfruttare una sorta di modalità bullet time che permette di sparare ai nemici durante il volo tra una vettura e l’altra. Pursuit Force si fregia quindi di una serie di interessanti spunti ludici, purtroppo vistosamente smorzati da alcune grosse lacune a livello di gameplay.

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Difetti criminali

Il primo, vistoso, punto a sfavore di Pursuit Force è indubbiamente rappresentato dall’assenza di una qualsivoglia curva di difficoltà, invisibile perfino nella primissima missione che dovrebbe fare da introduzione al gioco. Gli sviluppatori di Bigbig, evidentemente noncuranti del concetto di progressione graduale, sembrano avere quasi disposto gli stage a caso e non secondo un ordine regolare: si passa senza continuità da missioni brevi ed abbordabili ad altre lunghe e coriacee, senza checkpoint o simili a fornire un qualche tipo di supporto. C’è da dire che la generale difficoltà di Pursuit Force è per gran parte condizionata da altri aspetti negativi della produzione SCEE. Su tutti il sistema di controllo, legnoso al punto da rendere pressoché impossibile ogni tentativo di curva pulita, con il mezzo di turno destinato ad andare inevitabilmente a sbattere contro le barriere che delimitano le svolte; inutile perfino elencare le conseguenze di uno sterzo così incredibilmente poco reattivo. Non solo, Pursuit Force pecca di precisione anche riguardo ai salti da una vettura all’altra, negando in maniera inspiegabile tale opportunità in un gran numero di occasioni all’apparenza favorevoli. Meritano una menzione negativa, poi, le sezioni a piedi che malauguratamente si inseriscono tra un inseguimento e l’altro: caratterizzate da un sistema di controllo ancor meno fluido e da coefficienti di sfida e di fascino praticamente nulli, si rivelano uno spettacolo davvero mediocre. A tutto ciò bisogna aggiungere una palpabile ripetitività dello schema di gioco, che si riduce a conti fatti nel mero saltare ad oltranza da una vettura all’altra, situazione poco confortata dalle discutibili modalità ludiche secondarie. Ed è un peccato dover sottolineare tutti questi difetti riguardanti Pursuit Force, sia per i buoni spunti di gameplay offerti dal titolo Bigbig, sia per l’apprezzabilissimo comparto tecnico di cui si fregia. Pur non rappresentando certamente quanto di più spettacolare mai visto su PSP, Pursuit Force fa sfoggio di una grafica pulita e fluida, magari non ricchissima di poligoni ma che svolge il suo lavoro in maniera decisamente buona. Luci ed ombre invece riguardo al sonoro, caratterizzato da musiche ed effetti di sicuro impatto ma allo stesso tempo colpevole di un doppiaggio in italiano a tratti addirittura irritante.

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Commento

Pursuit Force è fondamentalmente un prodotto che manca di cura in alcuni dei suoi aspetti più importanti, e che proprio per questo si deve accontentare di una valutazione appena sufficiente. Un livello di difficoltà mal calibrato, un sistema di controllo legnosissimo ed uno schema di gioco ripetitivo sono solamente i difetti più eclatanti del titolo sviluppato dal team Bigbig che, duole ammetterlo, ha sprecato in gran parte le potenzialità di un quid ludico tutto sommato assai interessante. Ciò detto, Pursuit Force non è certo un brutto gioco, e coloro capaci di chiudere un occhio sui suoi pur evidenti difetti si troveranno comunque per le mani un frenetico action game pick ‘n play.

    Pro:
  • Gameplay immediato ed appassionante
  • Comparto tecnico all’altezza
  • Alcune buone trovate
    Contro:
  • Struttura di gioco ripetitiva
  • Sistema di controllo inadeguato
  • Livello di difficoltà frustrante

Sviluppato per PSP da Bigbig, Pursuit Force mette il giocatore nei panni di un agente membro di un fantasioso corpo di polizia, specializzato in inseguimento ed eliminazione di minacce criminali ad alta velocità. Detto in parole povere, si prende un’automobile (o un motoscafo, o una jeep, o una motocicletta), si raggiungono i cattivi e li si fanno amabilmente fuori a pistolettate, magari saltando direttamente sul loro veicolo per una maggiore comodità. Ma nonostante queste curiose premesse, Pursuit Force a conti fatti non riesce a mantenere intatte le aspettative.