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Shattered Union - Recensione

Divide et impera direbbero nel medioevo, ma quando sul trono non c'è più nessuno cosa resta sotto di lui? Per 2K uno strategico a turni con sette confederazioni in lotta su quel che resta degli Stati Uniti d'America.

RECENSIONE di Andrea Rubbini   —   22/11/2005
Shattered Union
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Shattered Union - Recensione
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L'erba del vicino è sempre la più verde

Ora che sappiamo sotto quale bandiera servire ciò che resta della vecchia America del Nord, abbiamo davanti a noi tre opportunità per mettere a frutto il turno di gioco concesso ad ogni fazione: un'alternativa è quella di non fare nulla e osservare il nostro conto bancario salire per la rendita dei territori, mentre in alternativa possiamo riparare le unità eventualmente danneggiate, acquistare nuovi mezzi di distruzione oppure scontrarci per il controllo di un'area nemica adiacente alla nostra, cosa che prima o poi dovrete fare, prima che siano i vicini a voler pascolare nel vostro giardino.
Già ora un'altra scelta si impone, perché di fronte al conflitto imminente bisogna decidere quali risorse belliche destinare all'attacco e quali lasciare a casa nell'eventualità che al turno successivo qualcuno voglia prenderci di mira, dal momento che le truppe impegnate nel conflitto non potranno essere messe immediatamente a difesa dell'area dalla quale provengono. Come vedete la semplcità è un fattore che balza subito all'occhio, poiché mancano lunghi background o fini manovre diversive; scegliete i vostri soldatini e li mandate al fronte, semplice no? Già meno lienare è invece lo scenario di gioco destinato alla carneficina vera e propria, che si presenta come una grossa mappa ricca di colline, boschi, cime innevate e naturalmente grossi complessi urbani, il tutto visto dalla prospettiva che avrebbe un giocatore intento a schierare i propri pezzi su di un plastico ricostruito sopra un tavolo, con l'aggiunta però di un reticolo fatto di caselle a base esagonale per organizzare gli spostamenti.

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L'erba del vicino è sempre la più verde

Siamo finalmente entrati nel cuore di Shattered Union e vi anticipiamo già che non c'è poi molto da dire, senza nota negativa, poiché resta fedele allo spirito degli strategici a turni, semplici ed essenziali, senza però lasciarsi andare ad un totale minimalismo. Il settore bellico non è infatti essenziale, potendo contare su di una divisione aerea composta da elicotteri, bombardieri, caccia da combattimento e altri volatili d'acciaio, mentre tra i mezzi terrestri ci sono carri leggeri e pesanti, vecioli con ruote e diversi elementi destinati alle operazioni di difesa contro i raid aerei. Non mancano inoltre le truppe di fanteria, con genieri, squadre speciali e assaltatori per un totale di circa cinquata unità che potrete disporre manaulmente o automaticamente sulla mappa.
In un caso o nell'altro il vostro oviettivo è chiaro, dovrete conquistare un certo punteggio occupando le zone urbane e per fare questo dovrete riuscire a far sì che una vostra unità rimanga all'interno dell'area metropolitana per almeno un turno. Nel caso invece il vostro territorio fosse stato assalito da una fazione "canaglia" confinante, sarà vostro peciso dovere per l'onore e per la bandiera impedire che sia il nemico a mettere in tasca il punteggio necessario a rispedirvi oltre il confine. Venendo al crudo scontro non ci sono molte opzioni, si tratta per lo più di calcolare la gittata delle armi, la potenza di fuoco in relazione ai diversi bersagli e l'eventuale presenza di terreni particolari, come boschi o colline che potrebbero rallentare gli spostamenti. E' sempre possibile chiamare in azione il supporto aereo durante il vostro turno per bombardare un preciso obiettivo, oppure assegnare alle unità certe abilità speciali che si rendono disponibili nel corso della partita. Inzialmente si tratta solo di bonus al danno o alla difesa che potrete conferire ad un determinata unità, oppure una speciale richiesta di fuoco amico su di un'area prescelta, ma col tempo e l'aumento delle risorse potrete permettervi la famigerata bomba all'idrogeno. Se questo allora è tutto, e in effetti resta ben poco da aggiungere, cosa offre realmente Shattered Union?

Multipiattaforma

Shattered Union raggiungerà gli scaffali su PC e Xbox, muovendoci a considerazioni diverse per le due piattaforme. Se da un lato infatti il PC offre tastiera, mouse e un solido background di titoli con cui fare i conti, il mercato della console Microsoft è ben lontano da un tale affollamento di strategici. Per gli utenti console può essere quindi una buona occasione per sperimentare un genere poco diffuso e sicuramente farà la felicità di quanti aspettavano che anche Xbox potesse offrire questo tipo di gioco. D'altro canto però il grande numero di menù e opzioni rende il joypad ben poco funzionale per le azioni che deve svolgere, costringendo l'utente ad uno sforzo extra per padroneggiare i comandi. Superato questo scoglio non ci sono grandi differenze tra le due versioni, neppure in termini di grafica, che proprio per le poche pretese fa una maggiore figura sulla macchina nera. L'unica difficoltà per gli utenti console potrebbe essere quella di trovare un numero adeguato di avversari da sfidare in rete, problema che difficilmente incontreranno i possessori di PC.

Ogni giorno la stessa guerra

Shattered Union dovrebbe offrire un'azione semplice ma non per questo priva di profondità mentre in realtà risulta essere una via di mezzo che non convince pienamente. Ci sono molte icone e menù per compiere azioni tutto sommato semplici e prima di muovervi con agilità dovrete fare un po' di pratica, sempre che non siate consumati veterani del genere. In particolare lo zoom è tarato su due sole dimensioni che rendono ben poco pratica la consultazione dell'area di gioco. Per poter combattere dovrete infatti eseguire uno zoom ravvicinato perché altrimenti è quasi impossibile distinguire le unità sul campo, dovendo però allo stesso tempo allargare sempre la visuale per poter avere una cognizione chiara dell'area di gioco, che altrimenti resta oscurata alla vista. Questo si traduce in un passaggio costante da una visuale all'altra che di sicuro si poteva evitare per conferire maggiore fluidità all'azione.
Dal punto di vista strategico l'I.A. nemica offe una sfida impegnativa e per fortuna le peculiarità delle singole unità le mette in grado di ricreare numerose situazioni di gioco, dove un solo gruppo di comando, se insediato nel complesso urbano può tenere testa all'assalto di tre cingolati, così che la meccanica si rivela essere sì semplice ma non semplicistica. Purtroppo però Shattered Union resta un prodotto coinvolgente ma non privo di difetti che si fanno sentire. E' difatti troppo ripetitivo e ci vuole ben poco a stancarsi del susseguirsi di obiettivi sempre uguali tra loro. Il numero comunque elevato di elementi non si traduce infatti in una varietà sufficiente di situazioni, poiché non c'è traccia di un sitema di gestione della ricerca per nuovi mezzi e anche l'interazione politica tra le federazioni è completamente assente, così come la narrazione che non si muove minimamente dai presupposti inziali, lasciando al giocatore un'infinita serie di turni nei quali attaccare o essere attaccato.

Shattered Union - Recensione
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Ogni giorno la stessa guerra

Potevano essere presenti mezzi di supporto per il trasporto della fanteria, ma soprattutto una flotta navale con la quale assediare i centri sulla costa o semplicemente muovere velocemente i cingolati da una parte all'altra della mappa. E' assente la scintilla dell'originalità che può tramutare un semplice concetto in un gameplay elettrizzante e coinvolgente, ma rimane un impianto solido che fa funzionare bene quello che offre.
L'aspetto grafico non è certo una fantasmagoria di colori ed effetti, mantenendosi anzi ad un livello medio per quanto riguarda lo scenario e le unità belliche, mentre le interfacce francamente sono più adatte ad un board-game che non a un videogico digitale. Manca dunque coinvolgimento e atmosfera, a causa anche della piattezza alla quale si riduce il sistema di gioco nella mappa geo-politica, ma offre scontri senza troppe distrazioni, che dopo le prime ore necessarie per comprendere come giocare uno strategico a turni, possono offrire non poche soddisfazioni, in particolare ad un livello elevato di difficoltà. Un'ultima menzione va fatta per il gioco in rete, che però non prevede la presenza di più di due giocatori e nessuna opzione aggiuntiva. Sicuramente chi perde la testa per questo genere di gioco avrà nuove ore da trascorrere di fronte allo schermo, mentre gli utenti più occasionali avranno la loro buona occasione per mettersi alla prova senza troppa fatica.

Commento finale

Non è facile giudicare Shattered Union, perché di sicuro non è il titolo defintivo che aspettano gli appassionati, ma mette comunque in gioco elementi interessanti che lo pongono quale portavoce attuale degli strategici a turni. Le diverse fazioni fra cui scegliere e le tante unità a disposizione con le loro caratteristiche distintive sono un buon incentivo per un'azione immediata ma ricca di considerazioni necessarie dal punto di vista strategico. Purtroppo certi elementi restano solo accennati, come la situazione politica, che viene completamente lasciata da parte in favore degli scontri veri e propri, che per quanto coinvolgenti, tendono senza dubbio a ripetersi. Una maggiore presenza di mezzi di supporto e una sezione per la diplomazia internazionale e la ricerca avrebbero forse arricchito troppo il piatto di un titolo che vuole mantenersi snello e immediato, ma allo stesso tempo lo avrebbero reso meno scarno. In definitiva se questo è un genere che già conoscete e apprezzate non resterete delusi da Sahttered Union, altrimenti potreste comunque considerarlo un titolo accessibile con il quale avvicinarvi alla numerosa famiglia degli strategici.

Pro

  • Immediato e di facile gestione
  • Semplice ma non banale
  • Numerose unità tra cui scegliere...
Contro
  • ...ma non abbastanza per completare la scelta
  • Scena politica assente
  • Tende a ripetersi senza innovazioni

Il fallimento del Sogno Americano

Shattered Union cerca la sua strada nel mondo, non troppo affollato, degli strategici a turni, un genere sicuramente avaro di proseliti ma così ammiccante nella sua semplicità da finire per tenere davanti allo schermo anche il giocatore più distratto. Quanto questo sia vero per il prodotto firmato 2K e sviluppato da PopTop lo vedremo dopo esserci sorbiti lo scarno filmato di presentazione che dovrebbe metterci in grado di capire perché gli Stati Uniti d'America siano diventi un tavolo da Risiko in scala naturale. Tutto comincia con la sinistra comparsa del presidente Adams che nell'anno 2008 (sì siamo nella piena fanta-storia), decide di introdurre la legge marziale. Passano gli anni e brevi comunicati della CNN ci aggiornano sullo sviluppo della crisi, che raggiunge l'apice con lo scoppio di un ordigno nucleare in quel di Washington D.C., provvedendo alla fatidica goccia che farà traboccare il vaso, dai cui resti nasceranno sette confederazioni di stati in lotta tra loro. Per la cronaca citiamo in ordine sparso queste fazioni coinvolte nella più catastrofica guerra civile del nuovo millennio partendo dalla Great Plains Federation, alla quale si affiancano la New England Alliance, la Confederacy(the), la Republic of Texas, la Pacifica, la California Commonwealth e la sempre presente European Union.
Naturalmente ogni fazione vanta qualche proprio punto di forza che può andare dalla disponibilità di carburante, all'ammontare delle ricchezze o alla presenza di un nutrito esercito, più alcune abilità speciali concesse solo al proprio schieramento, come la possibilità di nascondersi tra la vegetazione ad esempio. Quale che sia la vostra scelta il dividendo non cambia, la guerra per la riconquista degli Stati Uniti è appena cominciata!