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R-Type

Lo sparatutto che ha fatto epoca e ha segnato un intero genere di videogiochi arriva finalmente sulla Virtual Console di Nintendo Wii.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   29/01/2007
R-Type III: The Third Lightning
R-Type III: The Third Lightning
R-Type
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Cos'era ieri

Ogni genere videoludico ha le sue pietre miliari, titoli che apportano idee nuove e fanno da tramite per uno “step” evolutivo. R-Type è uno di quei titoli: realizzato da IREM e distribuito nelle sale giochi per la prima volta nel 1987, il gioco apporta ampliamenti e migliorie a ognuno dei concetti base degli shoot'em-up. A bordo di una navicella spaziale, su di uno scenario che scorre in orizzontale, il giocatore deve affrontare gli alieni dell'Impero Bydo nel loro territorio, per farli desistere da intenzioni ostili nei confronti del nostro sistema solare. Il veicolo può sparare piccoli impulsi di energia oppure trattenere le scariche per poi scagliare un colpo di grande potenza, ma dispone anche di una serie di potenziamenti (a cui si accede distruggendo determinati meccanismi) che gli permettono di aumentare la propria velocità, attivare il lancio di missili a ricerca, utilizzare nuove armi (contraddistinte, come al solito, dal colore) o aggiungere delle “appendici” sferiche che hanno una valenza sia difensiva che offensiva. Il gioco conquistò una grandissima popolarità e fu convertito praticamente per ogni sistema da gioco dell'epoca, ma la versione Turbo Grafx rimane in assoluto la migliore. I motivi del suo successo sono dovuti, oltre alle innovazioni nel gameplay (il “pod”, il mega-raggio caricabile, ecc.), anche in una serie di soluzioni grafiche e sonore di grandissimo impatto: l'aspetto degli alieni e delle location è chiaramente ispirato alle opere di H. R. Giger (chi non ha visto un film della serie “Alien”?), e per la prima volta appaiono dei boss di fine livello enormi, che occupano lo schermo quasi nella sua interezza. Un discorso simile può essere fatto per il sonoro, costituito da effetti nella norma accompagnati, però, da musiche geniali. In quegli anni sia i programmatori che i musicisti dovevano “arrangiarsi” con i mezzi offerti dal media, e in questo senso R-Type vanta una colonna sonora eccezionale, che rimane in testa e che mette nostalgia per l'attuale mancanza di contributi così significativi.

R-Type
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Cos'è oggi

Cosa è capace di offrire R-Type oggi? Andando oltre il suo grandissimo valore storico, questo titolo per Turbo Grafx ci dà la possibilità di confrontarci con un gameplay che si basa sulla sfida e sulla memorizzazione degli stage. R-Type è molto difficile, non giriamoci intorno: ai tempi, il concetto di “energia vitale” ancora non andava per la maggiore, e ciò significa che beccarsi un solo colpo nemico si tradurrà nella perdita di una vita (e di tutti i power-up raccolti...). E i “continue” non sono certo infiniti, anzi sono estremamente limitati. Questo vi porterà a ingegnarvi per posizionare il pod dal lato più vulnerabile della navicella, a imparare a memoria la disposizione dei nemici e dei power-up, a inventare strategie d'attacco efficaci contro i boss e così via. Se non avete vissuto quel periodo dei videogame, vi troverete a misurarvi con qualcosa di completamente nuovo e vi sorprenderete a trovarlo avvincente. Se invece siete videogiocatori navigati, R-Type rappresenterà un gradito tuffo nel passato, quando si riusciva a rendere un gioco divertente e frustrante allo stesso tempo. In questo senso, la decisione di offrire questo titolo della Virtual Console a un prezzo maggiorato non depone a favore di Nintendo, ma tutto sommato il divertimento che se ne ricava ripaga in pieno la spesa.

Come promesso da Nintendo, attraverso il canale Wii Shop è possibile acquistare (utilizzando una carta di credito o una carta Wii prepagata) una serie di giochi classici per varie console del passato. L'ultimo aggiornamento del catalogo della Virtual Console ha visto anche l'arrivo di R-Type per Turbo Grafx (PC Engine), uscito nel 1989 e venduto per l'occasione a un prezzo lievemente maggiorato rispetto agli altri titoli per lo stesso sistema, ovvero 800 Wii Points. Ben spesi?