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Recensione di Kingdom Under Fire Gold

RECENSIONE di La Redazione   —   10/04/2002

Da che parte stare

La trama è abbastanza scontata, c’è sempre il male che tenta di conquistare il mondo e le fazioni umane che ad un certo punto si dichiarano guerra a vicenda.
L’intro ci mostra la venuta di alcuni potenti signori del male, ed una guerra in corso tra la potente nazione di Azilla e le forze oscure.
E qui dovremo decidere con chi stare: con i cavalieri di Azilla capitanati dal prode Curian, oppure impersoneremo il perfido Rich Blood al comando delle forze oscure?
Questa la scelta che dovremo fare per entrare nel vivo della vicenda.
Ciascuna delle due campagne si compone di 13 missioni, di cui 3 hanno una piccola sorpresa (di cui parleremo più avanti).

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Eroi combattenti

Fin dall’inizio ci viene affidato il nostro alter ego virtuale Curian (oppure Rich), un prode paladino di sua eccelleza Re Gernot.
Si può notare che Curian è di livello più elevato alle altre truppe standard, e questa è la prima innovazione del gioco.
Le unità, ma soprattutto gli eroi, possono, a lungo andare, guadagnare punti esperienza ed aumentare di livello.
Questo implica non solo l’aumento del punti ferita e punti magia, ma anche l’apprendimento di nuove abilità (solo per gli eroi però).
Purtroppo però le unità che acquisiscono esperienza non se la portano tra una missione e l’altra, gli eroi invece si.
Nonostante ciò la differenza di potenza tra gli eroi e le truppe normali fa si che la battaglia si concluda con l’ausilio di qualche soldato e un eroe.
Attenzione però, se da un lato gli eroi sono molto potenti e versatili, per via delle loro abilità, spesso la missione richiede che non muoiano.

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Quando Warcraft si fonde con Diablo

Kuf nasconde in 3 missioni una modalità RPG!
Più che altro poco RPG e molto Seek and Destroy.
Avremo il comando del nostro eroe (Curian o Rich) e dovremo cavarcela massacrando ogni nemico che avvistiamo (non fa molto rpg però).
La modalità rpg si pone come un’aggiunta abbastanza riuscita del gioco, primo perché riesce a far staccare il giocatore dal solito rts, secondo perché permettono di organizzare l’equipaggiamento e le abilità che gli eroi andranno ad utilizzare nella modalità rts.
Attenti quindi a sistemare l’inventario degli eroi prima di terminare una missione rpg. Questa modalità è molto simile a Diablo (e ci tengo a sottolineare che si parla di Diablo 1), con esplorazione di dungeon, pozioni curative e dialoghi.
I dialoghi purtroppo aprono ben pochi spunti all’interpretazione della trama, sono per lo più statici, e non è stata inserita nessuna possibilità di scelta in essi.
La limitazione di questa modalità è la presenza di 3 soli livelli, che rende questo stacco dalla modalità rts una specie di costrizioni più che una variante.

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Grafica e sonoro

Delle moltissime unità che il gioco mette a disposizione, ben poche vantano animazioni degne di tale nome. Alcune (quelle dei draghi) vanno così lentamente che ci si chiede come facciamo a stare in volo, quelle delle viverne sbattono le ali talmente velocemente che dovrebbero volare nello spazio.
Anche gli effetti come fulmini o fuoco sono molto scarsi, ma soprattutto datati rispetto agli standard attuali.
Gli ambienti interni (i dungeon della modalità rpg) risultano estremamente scuri, e alla lunga fanno male agli occhi.
Il sonoro non è nulla di speciale.
Gli effetti sono scadenti, e quando ci sono molte unità il suono risulta confuso ed indistinto.
Le BGM sono invece allettanti, ma a mio avviso non sono piazzate a sproposito e non rendono bene l’idea di cosa stia accadendo.

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Impartite il vostro ordine

Veniamo all’interfaccia.
Dunque il pannello di comando è posto sulla destra dello schermo (come warcraft 2).
Presenta in alto la minimappa, di fianco i vari menu per salvare, caricare, zoomare ecc…
Subito sotto abbiamo lo stato dell’uinità selezionata, o se ne selezioniamo molte, abbiamo lo stato della prima e le faccine delle successive.
Ancora più in basso abbiamo la lista dei poteri speciali dell’unità selezionata.Benchè il gioco permetta la costruzione di moltissime unità, vediamo subito una forte limitazione, si possono selezionare solo 15 unità più la primaria.
Questo rende i grandi scontri di difficile gestibilità.
E’ comunque possibile assegnare le unità a delle squadre con la tipica combinazione CTRL + numero della squadra.

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Creiamo le nostre mappe

Incluso nel gioco c’è anche un editor di mappe (in tutto e per tutto simile a quello di Starcraft) con cui sarà possibile editare e creare nuove mappe per il gioco.
Con l’editor sarà inoltre possibile creare le campagne e gestirne i briefing.
La gestione dei briefing è abbastanza scarna, un semplice campo testo in cui mettere gli obiettivi di missione.
Sono poi gestibili gli eventi, ovvero delle particolari condizioni che si possono verificare durante la missione. Purtroppo però non è possibile creare o modificare nessuna mappa della modalità rpg, e questo accorcia notevolmente la longevità del gioco a mio parere.

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Similitudini

In questo articolo ho fatto accenni ad alcuni titoli Blizzard, questo per farvi notare quanto il titolo si avvicina a Warcraft 2 e Diablo.
Già dall’inizio si può notare la grande somiglianza con il titolo Blizzard, difatti le campagne si dividono in campagna “umana” e campagna “orchi”.
Discorso unità, le unità, anzi i nomi delle unità rispecchiano quelli di Warcraft 2.
Addirittura sono uguali molte delle abilità e i disegni di esse.
Non che questo sia un problema, ma questa scelta progettuale limita la godibilità del titolo poiché lo rende un clone (ma proprio clone) di warcraft2.

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Conclusioni

Ho cercato di essere sincero in tutta la recensione (e credo di esserci riuscito), quindi non posso che dirvi di acquistare il gioco solo se siete fan sfegatati di Warcraft.
Anzi, consiglio l’acquisto a chi sta aspettando trepidante Warcraft 3, e non ha voglia di stare sempre sui soliti titoli, soprattutto perché molte delle innovazioni qui presenti (in primis il sistema a livelli dele truppe) sarà implementato anche in Warcraft 3.
Al momento in cui scrivo, di kuf esiste la versione inglese ed italiana, quest’ultima pubblicata solo pochi giorni fa.

Presentazione: N/A
Non posso esprimere pareri o votazioni sulla presentazione, poiché il gioco da me provato non era in scatola ed era la versione per recensioni (quindi solo cd).

Grafica: 50/100
La grafica è totalmente datata, e non regge il confronto con nessun titolo recente e non.

Sonoro: 50/100
Il sonoro resta a livello della grafica, poco equilibrato e scadente.

Gameplay: 80/100
Il gameplay si eleva al di sopra di grafica e sonoro grazie alla possibilità di aumentare il livello delle truppe, e soprattutto grazie alla modalità rpg.

Verdetto finale: 65/100
Questo toale non è la media dei voti soprastanti, è un voto generico al gioco. Nonostante la modalità rpg questo titolo si aggiudica un risultato discretamente basso in nome delle pecche che ha portato con se (e non mi ripeto su grafica e sonoro).

Davide “MAGI system” Martelli


Link Correlati:

https://www.kingdomunderfire.com - Sito ufficiale del gioco.
https://www.panthagram.com – Sito sviluppatore

Introduzione

Dopo diversi anni in cui non ho visto nemmeno un rts fantasy degno di questo nome vedo uscire Kingdom Under Fire.
Non potete immaginare la mia sorpresa nell’apprendere che ha pure elementi da rpg. Questo simpatico titolo ci viene mandato dalla Phantagram Interactive, una casa Koreana che fra poco tempo rilascerà il sequel di Kuf per X-Box.
Con Kuf la Pathagram vuole tentare lo spodestamento di due pietre miliari del genere, Warcraft 2 e Diablo! Ci sono riusciti?
Vediamo in dettaglio…