La serie Red Faction non ha avuto un bel destino. Red Faction Guerrilla è stato il terzo capitolo del franchise: capita ancora di trovare le custodie nel reparto dell'usato di una certa catena di videogiochi ben nota, abbandonate in un angolo e solitamente a poco prezzo. Alcuni però se lo ricordano ancora, ed è a questi ultimi e ai tanti che a suo tempo erano troppo presi da GTA IV che si rivolge THQ con Red Faction Guerrilla Re-Mars-tered. Un'operazione nostalgia probabilmente a basso costo nello sviluppo, una strategia quasi incomprensibile se pensiamo che la serie è stata accantonata nel 2011 a causa delle vendite insoddisfacenti: forse THQ ha intenzione nel prossimo futuro di dargli un'ultima possibilità? Intanto c'è tutto il tempo di dare un'occhiata a quello che è probabilmente il capitolo più riuscito di tutta la famiglia.
Una trama a base di legge marziale, anzi marziana
È il 2075, l'uomo è arrivato su Marte e ha scoperto di poter sfruttare fino allo sfinimento anche un secondo pianeta del Sistema Solare dopo la Terra: su Marte non sembrano esserci forme di vita intelligente, ma il sottosuolo è ricchissimo di materie prime, e tornano particolarmente utili dal momento che sulla Terra è praticamente finito tutto. Ma come la storia ha sempre insegnato, dove c'è una fonte di rifornimento preziosa arriva anche qualcuno che vuole controllarla: è il caso della EDF, una vera e propria dittatura militare organizzata su base planetaria, che ha indetto nel giro di pochi anni la legge marziale (anzi, marziana). I sospetti traditori vengono fucilati seduta stante, le loro abitazioni confiscate assieme ai beni personali, la libertà del pianeta è solo un lontano ricordo. Noi impersoniamo Alec Mason, un membro della guerriglia rivoluzionaria che proverà a far ragionare la cara vecchia EDF a base di esplosivi, martelli da lavoro, pistole, e poi di nuovo esplosivi, ma più grossi di quelli di prima.
Alec non è un guerriero e neppure un rivoluzionario, ma la vita va per conto suo: dopo la morte del fratello Dan, vero e proprio rivoltoso della Red Faction, Alec entra a sua volta nell'organizzazione clandestina, pian piano diventandone un membro sempre più importante. Gli daremo, insomma, una mano a riconquistare Marte sottraendo il pianeta al controllo esercitato dalla dittatura dell'EDF, all'interno di un open-world discretamente vasto, ma che sente al pari delle meccaniche di gioco proposte tutto il peso dei suoi nove lunghissimi anni. Perché Red Faction Guerrilla Re-Mars-tered non è poi un cattivo gioco: è un titolo modesto, che a suo tempo innovò molto il franchise (per esempio passando dalla prima alla terza persona), ma rimanendo sempre un gradino al di sotto dell'agguerritissima concorrenza del settore action open-world. Figurarsi la situazione a quasi una decade di distanza, quando il genere ha raggiunto livelli ormai molto elevati e le avventure di Alec possono contare solo su una blanda spolverata a livello tecnico e grafico, senza modificare nulla all'interno di una formula di gioco che a conti fatti non riesce davvero a divertire per più di una manciata di ore.
Trofei PlayStation 4
Il Trofeo di Platino di Red Faction Guerrilla Re-Mars-tered non sembra nulla di troppo complesso da ottenere, a patto di voler spendere davvero tanto, tanto tempo in compagnia del titolo di THQ. Non basterà infatti completare la storia di Alec su Marte, dovremo anche occuparci di tutte le missioni secondarie, delle Demolizioni, delle sfide, nonché della modalità multiplayer online giocando almeno una partita in ciascuna di esse, utilizzando tutte le armi, e ottenendo anche un certo numero di vittorie. Con un po' di pazienza (più che abilità) ce la faremo!
Ti faccio esplodere anche il gameplay
Red Faction Guerrilla Re-Mars-tered non va molto per il sottile: l'obiettivo del giocatore è distruggere tutto quello che vede, risparmiando solo la popolazione civile (e neanche sempre). Demolizioni, esplosioni e cariche di dinamite rappresentano l'anima del titolo di THQ, nonché la principale offerta dal punto di vista del gameplay, grazie all'utilizzo del motore fisico GeoMod 2.0 che già nove anni fa consentiva la presenza a schermo di tanti edifici distruttibili. Purtroppo, a parte l'interesse che potreste nutrire per la trama (comunque lineare e priva di enormi sorprese), l'offerta di Red Faction è tutta qui: una vasta mappa di gioco suddivisa in sei diversi settori liberamente esplorabili (e distruttibili), missioni principali e secondarie da completare (a base di esplosivi), e armi e potenziamenti da raccogliere per ampliare l'arsenale di Alec (in modo da distruggere tutto in modo più artistico).
Proprio la ricca offerta di armi di distruzione rappresenta uno dei punti validi della produzione, tutto il resto è purtroppo facilmente dimenticabile, già visto o estremamente sottotono, e la piatta e sabbiosa ambientazione del pianeta rosso sicuramente non aiuta. Dal punto di vista tecnico, la riedizione per console di attuale generazione è sicuramente stata realizzata con impegno, ma i livelli raggiunti non sono poi eccezionali: il frame rate è stabile e l'azione fluida, i filmati sono stati notevolmente ripuliti, le texture migliorate e i livelli di dettaglio e illuminazione potenziati, i caricamenti non sono mai invasivi; eppure è evidente sin dal primo sguardo che ci troviamo di fronte un prodotto visibilmente invecchiato, e purtroppo non troppo bene, a prescindere dal punto di vista che decideremo di prendere in considerazione. Red Faction Guerrilla Re-Mars-tered non è più innovativo come al momento del suo primo arrivo sul mercato, ma resta un titolo godibile, che va preso per ciò che offre senza aspettarsi i livelli raggiunti dagli open-world attuali. Da ultimo, in modalità multigiocatore offre sempre e comunque qualche ora di divertimento spensierato.
Conclusioni
THQ prova a riportare in vita Red Faction Guerrilla Re-Mars-tered, aggiornandolo dal punto di vista tecnico ed estetico: più di un'operazione commerciale a costo contenuto sembra un vero e proprio atto d'amore, il tentativo di dare una seconda possibilità ad una serie che forse non meritava di finire nel dimenticatoio così velocemente come è accaduto. Se vi piacciono gli open-world scanzonati dove c'è poco a cui pensare e tanto da distruggere, potreste aver trovato il titolo che fa per voi. A patto, si intende, di soprassedere sugli evidenti limiti di una formula di gioco estremamente ripetitiva e su un un comparto tecnico visibilmente datato.
PRO
- Ottimo come anti-stress: si può distruggere tutto
- La trama di gioco è godibile
- Discretamente longevo
CONTRO
- Modalità di gioco estremamente ripetitiva
- Tecnicamente molto limitato
- L'aggiornamento grafico poteva fare di più