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Redemption Reapers: la recensione di uno strategico a cui non serve una storia

La recensione di Redemption Reapers ci dice che volte un videogioco ha un sistema di combattimento così divertente che la storia diventa secondaria.

RECENSIONE di Riccardo Lichene   —   25/02/2023
Redemption Reapers: la recensione di uno strategico a cui non serve una storia
Redemption Reapers
Redemption Reapers
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Il dibattito se a un videogioco serva davvero una componente narrativa va avanti da sempre. Ci sono titoli che fondano la loro intera essenza sulla storia e altri che la usano come semplice intermezzo tra un combattimento all'altro. Purtroppo, o per fortuna, Redemption Reapers appartiene a questa seconda categoria. Questo RPG tattico ha un sistema di combattimento sinergico e interessante, ma racconta una storia davvero banale e noiosa.

Sviluppato da Adglobe ed edito da Binary Haze Interactive, Redemption Reapers prende molto di quello che è stato fatto bene da Fire Emblem, XCOM e Tactics Ogre e lo rimescola, innovando leggermente, in salsa dark fantasy. L'estetica gotica è un piacevole respiro di sollievo dai soliti paladini in armatura scintillante del genere ma, tanto visivamente quanto narrativamente, gli stereotipi del genere JRPG affossano i momenti di non combattimento fin quasi a farli diventare insopportabili.

Dove questo gioco fa molto bene, però, è nella sua personale interpretazione delle meccaniche classiche degli strategici tattici a turni, in cui l'elemento più importante è il posizionamento di un determinato personaggio. In questa recensione di Redemption Reapers vi racconteremo i pro e i contro di questo gioco, ma solo voi potrete decidere se un titolo quasi completamente privo di narrativa interessante valga il vostro tempo.

La curva è stretta

La storia banale è un facile ostacolo da superare per godersi il sistema di combattimento di Redemption Reapers
La storia banale è un facile ostacolo da superare per godersi il sistema di combattimento di Redemption Reapers

Redemption Reapers segue le vicende della Brigata del Falco di Cenere, un gruppo di cinque mercenari chiamato ad aiutare delle non meglio precisate nazioni a liberarsi dai Mort, degli orchi brutti e cattivi che per qualche motivo stanno mettendo a ferro e fuoco tutti i villaggi e le città che incontrano. Raramente ci è capitato di vedere un nemico così privo di identità e con delle motivazioni talmente vaghe da farci (quasi) perdere la voglia di intervenire in soccorso dei civili. Con il passare delle ore qualche elemento in più della trama emerge, ma con molta lentezza e con tanti riempitivi inutili. Nemmeno dal punto di vista dello sviluppo dei personaggi abbiamo avuto qualche soddisfazione. I cinque eroi giocabili e gli altri personaggi con cui abbiamo interagito a livello caratteriale sono piatti come tavole e si limitano a perpetrare gli stereotipo che incarnano. Insomma, tutto il buono che c'è in questo titolo viene dal suo sistema di combattimento.

Prima di analizzare il gameplay di Redemption Reapers è importante fare una precisazione: non è un gioco semplice. Se vi piacciono le sfide c'è molto pane per i vostri denti in questo gioco di ruolo tattico, ma se siete alla ricerca di un'esperienza più tranquilla o in cui si possa banalmente decidere il livello di difficoltà, allora meglio starne alla larga. Già nelle prime ore di gioco ci siamo ritrovati a ripetere anche cinque o sei volte lo stesso livello perché i nemici sono tanti e picchiano davvero forte. Ogni personaggio e ogni avversario ha delle statistiche che determinano se può schivare o meno un attacco in arrivo ma a volte l'intelligenza artificiale si accanisce contro un particolare membro della vostra squadra. Posizionare un eroe nel punto sbagliato equivale a vederlo morire e ad assottigliare le vostre speranze di vittoria. La frustrazione si fa sentire, ma una volta presa la mano le soddisfazioni iniziano ad arrivare. Ora che abbiamo messo in chiaro che Redemption Reapers è un gioco difficile, possiamo iniziare a scomporre il suo sistema di combattimento.

Tattiche senza barriere

Nelle mappe di Redemption Reapers vi troverete a combattere su ponti e strettoie in cui è fondamentale guardarsi le spalle
Nelle mappe di Redemption Reapers vi troverete a combattere su ponti e strettoie in cui è fondamentale guardarsi le spalle

Seguendo uno schema già visto, il flusso di gioco di Redemption Reapers consiste nel vedere una sequenza cinematica, nel preparare i personaggi alla battaglia assegnando loro armi, equipaggiamenti e abilità (attive e passive), affrontare le orde dei Mort e ripetere. A livello strutturale ogni mappa è composta da un griglia di quadrati, ha spesso dei dislivelli e ha un obiettivo che va dall'uccidere tutti i nemici presenti, all'eliminare un particolare boss e può includere lo scortare un personaggio non giocante o l'accompagnare gli eroi a una location particolare. Come nella maggior parte dei titoli tattici, poi, la distanza percorribile dai personaggi ogni turno è limitata e anche un singolo quadrato può fare la differenza tra l'essere colpiti o mancati da un attacco nemico.

Ciascuno dei cinque eroi di Redemption Reapers ha a disposizione dei PA (punti azione) per attaccare, difendersi o usare mosse speciali che proteggono sé stesso o i compagni di squadra. A ogni attacco (amico o nemico) corrisponde quasi sempre un contrattacco a meno che l'avversario non si stia difendendo o entrino in gioco degli effetti specifici tramite oggetti o abilità. Ogni personaggio, poi, ha a disposizione un "Sorso" con cui curarsi, che è possibile ricaricare in dei punti specifici della mappa al costo di limitare i propri movimenti per un turno. L'elemento più divertente del combattimento di questo gioco sono gli attacchi a catena. Se un nemico si trova nel raggio di azione di più personaggi, l'attacco di uno di loro farà partire un quick time event tramite il quale gli alleati potranno mandare a segno colpi aggiuntivi contro un nemico. Posizionare i propri eroi nel modo corretto potrebbe portarvi ad attaccare molte più volte di quante i vostri punti azione permettano.

Eravamo cinque mercenari alla fortezza

Ogni personaggio di Redemption Reapers ha statistiche, armamenti e abilità (attive e passive) personalizzabili
Ogni personaggio di Redemption Reapers ha statistiche, armamenti e abilità (attive e passive) personalizzabili

Il cuore pulsante di ogni gioco di ruolo tattico sono i suoi personaggi giocabili e Redemption Reapers ne ha solo cinque che però incarnano bene i diversi stili di combattimento all'arma bianca. C'è Glenn lo spadaccino, molto forte in attacco ma dalla difesa non proprio eccellente. Sara è rapida e agile e con i suoi pugnali e ha a disposizione un attacco che garantisce di schivare il contrattacco nemico. Lugh (si legge Laf) è un lanciere con poca resistenza e salute ma che può colpire in diagonale e a più quadrati di distanza, posizionarlo al meglio è la chiave per fargli infliggere quanti più danni possibile e proteggere i propri alleati. Urs è grande, grosso e con tanta salute, meglio fargli fare da bersaglio per gli attacchi nemici a cui risponderà con la sua grande ascia. Karren, infine, è un'arciera che può colpire anche a 4 o 5 caselle di distanza facendo comunque attivare gli attacchi a catena.

Sparsi per la mappa troverete armi e accessori con cui potenziare le dieci statistiche di ciascun eroe (attacco, accuratezza, schivata, difesa, movimento, forza, destrezza, velocità, resistenza e fede) e combattendo salirete di livello sbloccando punti abilità da spendere nei relativi alberi. Giocando, il sistema di combattimento basato su questi cinque eroi si evolve in modi inaspettati grazie alle nuove mosse che si sbloccano man mano. Non ci sono coperture nelle mappe quindi dimenticarsi o non avere abbastanza PA per difendersi vuol dire rischiare di perdere un personaggio e trovarsi in netto svantaggio. I nemici sono molti e se non ve ne libererete potreste ritrovarvi a perdere l'intero party nel giro di due turni. Quando i vostri attacchi a catena si moltiplicano grazie a un posizionamento strategico, però, la soddisfazione è altissima e anche il più coriaceo dei boss cadrà sul filo delle vostre lame.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Nintendo eShop
Prezzo 49,99 €
Multiplayer.it
7.0
Lettori (7)
7.5
Il tuo voto

Redemption Reapers è un gioco che non aveva bisogno di una storia ma si è trovato costretto a raccontarne una per dare un senso logico al suo ottimo sistema di combattimento strategico. Nemici e personaggi sono davvero piatti ma sul campo di battaglia poco importa: tra posizionamenti, attacchi a catena, frecce e spadoni, affrontare le orde dei Mort è un piacevole, e difficile, passatempo. I filmati interattivi non sono proprio belli da vedere, con personaggi spesso fuori fuoco e animazioni facciali davvero rudimentali, e le frasi in combattimento dei cinque eroi non sono poi così varie e stufano in fretta, ma i video si possono saltare e l'audio in game è regolabile. Quello che conta è la precisione e la fluidità con cui gli sviluppatori di Redemption Reapers hanno progettato il suo gameplay tattico. Questo gioco vi lancerà una sfida a cui, se vi piacciono gli strategici, sarà difficile resistere.

PRO

  • Sistema tattico rapido e fluido
  • Attacchi a catena potenti e strategici
  • Buon sistema di progressione ed evoluzione dei personaggi

CONTRO

  • Narrativa quasi completamente assente
  • Problemi tecnici nei filmati
  • Ripetitività dei dialoghi in combattimento