Capcom è senz'altro riuscita a raccontare una storia diversa dal solito con la saga di Ethan Winters, a cui sono stati dedicati gli ultimi due capitoli di Resident Evil. Complice l'introduzione della visuale in prima persona e un approccio spesso tendente ai survival horror passivi, quelli cioè in cui il protagonista è una persona normale che reagisce di fronte all'orrore fuggendo e nascondendosi anziché combattendo, la casa di Osaka ha saputo rinnovare una serie che sul fronte narrativo non riusciva da tempo a esprimere nulla di nuovo.
Se avete completato Resident Evil Village (attenzione: se non l'avete fatto, meglio non continuare a leggere) saprete come si conclude la storia di Ethan. Dopo i titoli di coda, tuttavia, si assiste a un finale ambientato diversi anni dopo quegli eventi, con Rose ormai adolescente: in quel momento scopriamo che la ragazza è dotata di poteri speciali e che Chris Redfield si avvale talvolta del suo aiuto per alcune missioni.
Ebbene, come siamo arrivati a questo punto? Ve lo raccontiamo nella recensione di Resident Evil Village: Shadows of Rose, l'attesa espansione di del survival horror di Capcom inclusa nel pacchetto Winters' Expansion insieme alla visuale in terza persona per il gioco base e ai nuovi personaggi per la modalità Mercenari.
Storia: non voglio essere un mostro
Rose Winters è dotata di poteri speciali, dicevamo: li ha ottenuti durante la sua permanenza nel Villaggio a causa del "rituale" a cui Miranda l'ha sottoposta, ma non le hanno migliorato la vita, anzi. Emarginata dai compagni di classe a causa delle manifestazioni visive di queste capacità, che le colorano la pelle di chiazze bianche, la ragazza si ritrova sola e disperatamente alla ricerca di un modo per liberarsi di quella che ritiene una maledizione.
Ebbene, pare che una soluzione esista: un uomo spiega a Rose che utilizzando i suoi poteri vicino a un campione di megamicete può accedere a una sorta di dimensione onirica basata sulla coscienza delle persone legate alla misteriosa muffa e lì scoprire dove si trova un cristallo in grado di assorbire le sostanze presenti nel suo corpo, rendendola una ragazza normale.
Ambientazione: ritorno al Villaggio
Entrata in contatto con il frammento, Rose si ritrova proiettata all'interno di un mondo costruito sulla base dei ricordi di Miranda... e non solo. Sono principalmente due le ambientazioni che potremo visitare nell'espansione Shadows of Rose, ovverosia Castello Dimitrescu e Casa Beneviento, con una breve escursione fra le strade del Villaggio: una scelta tutt'altro che casuale, se consideriamo che si tratta delle location più affascinanti e ispirate dell'ultimo episodio di Resident Evil.
Certo, non ci sono scenari inediti e la cosa un po' scoccia; ma si tratta di una mancanza che viene giustificata narrativamente (i luoghi dell'avventura possono essere solo quelli effettivamente visitati da determinati personaggi) e che alla fine non toglie nulla al valore di questo DLC, specie considerando il prezzo accessibile della Winters' Expansion e l'inclusione di un paio di contenuti extra oltre alla campagna di Shadows or Rose.
Nel mondo ricostruito dal megamicete il Duca si presenta come un nemico beffardo e crudele anziché come una figura neutrale e finanche benevola: col volto coperto da una maschera, il corpulento mercante proverà in tutti i modi a uccidere Rose (e le sue numerose "ombre") scatenando la potenza del megamicete ed evocando creature aberranti, nate dalla melma rossastra che ricopre gran parte dello scenario.
Quest'ultima si pone nelle prime fasi della storia come un ostacolo invalicabile, ma la comparsa di una sorta di angelo custode consentirà alla protagonista di usare i propri poteri per trasformare i liquami in cenere e aprirsi la strada verso nuove zone, nonché risolvere in tal modo alcuni dei puzzle ambientali che arricchiscono la breve campagna dell'espansione, la cui durata si assesta sulle tre ore.
Gameplay: di nuovo in terza persona
Approfittando della nuova opzione che consente di rigiocare Resident Evil Village utilizzando una visuale in terza persona anziché quella in prima, Shadows of Rose adotta fin da subito tale soluzione, tradizionale per la serie Capcom, sebbene alcuni dettagli tecnici (vedi il fatto che le porte si aprano spingendole, senza un'animazione specifica della mano che gira la maniglia) lascino un po' a desiderare.
Il movimento del personaggio riprende per certi versi i canoni tipici del brand e la sua legnosità, rifacendosi però al dinamismo dei remake di Resident Evil 2 e Resident Evil 3. La "presenza" fornisce man mano a Rose diverse armi per potersi difendere dai nemici (pistola, fucile, granate), nonché delle sostanze che amplificano i poteri della ragazza e aggiungono al suo repertorio una sorta di "stasi" alla Dead Space con cui rallentare il movimento degli avversari prima di crivellarli di colpi nelle zone più sensibili.
Il mix di fuga, combattimento ed enigmi funziona bene, pur nell'ottica di un'esperienza piuttosto breve, ma gli sviluppatori si sono anche tolti lo sfizio di sperimentare nuove meccaniche nella sezione ambientata a Casa Beneviento, che parte mimando ciò che è accaduto a Ethan nella campagna di Resident Evil Village (incluso qualche riuscito jumpscare) per poi proporre sequenze stealth appassionanti all'interno di un incubo fatto di bambole assassine e inquietanti manichini.
Non mancano neppure delle interessanti boss fight: alcune tradizionali e più impegnative, altre originali ma un po' inconsistenti; incluso uno scontro finale ben costruito anche a livello narrativo, che apre le porte a quella che in teoria dovrebbe essere la conclusione definitiva delle avventure della famiglia Winters.
Gli altri contenuti della Winters' Expansion
Come detto, il pacchetto Winters' Expansion non include unicamente l'espansione Shadows of Rose, bensì anche l'inedita opzione per utilizzare la visuale in terza persona nella campagna di Resident Evil Village (in tutte le fasi di gameplay, mentre le sequenze di intermezzo tornano per forza di cose alla prima persona) e alcuni nuovi personaggi per la modalità Mercenari, fra cui la potente e spietata Alcina Dimitrescu.
Realizzazione tecnica: incubi adolescenziali
Avendo la possibilità di partire da basi già solidissime, quelle cioè che costituiscono le fondamenta tecniche e artistiche di Resident Evil Village, Shadows of Rose non deve neanche impegnarsi più di tanto per consegnarci un'esperienza visivamente solida e ben fatta.I filmati sono eccellenti e il modello della protagonista risulta davvero ben fatto, grazie alle sofisticate tecnologie messe in campo da Capcom già da alcuni anni.
Tornare nelle sale del Castello Dimitrescu e fra i corridoi di Casa Beneviento, come detto con una breve parentesi nel Villaggio, non potrà che far piacere ai tantissimi giocatori che hanno apprezzato l'ultimo capitolo del franchise, ma che tuttavia noteranno inevitabilmente la mancanza di scenari inediti: una scelta giustificata a livello narrativo, lo abbiamo già spiegato, ma il dato resta.
Su PS5 la grafica dell'espansione gira senza problemi a 60 fps, senza che si notino particolari incertezze, e il livello di dettaglio si mantiene sempre molto alto. Il design delle creature che emergono dalla melma non può chiaramente vantare il carattere dei mostri gotici del gioco base, ma da questo punto di vista le sezioni con bambole e manichini si rifanno alla grande.
Per quanto riguarda infine il comparto audio, la colonna sonora riesce ad accompagnare in maniera molto efficace l'azione sullo schermo, aggiungendo spessore e coinvolgimento alle varie sequenze. Ottimo il doppiaggio in italiano, con un grande Riccardo Peroni che ci prova gusto a vestire nuovamente i panni del cattivo, e una prestazione maiuscola anche da parte di Valentina Pallavicino.
Conclusioni
Shadows of Rose riutilizza gli scenari migliori di Resident Evil Village per dar vita a una mini-campagna inedita in cui controlliamo Rose Winters, la figlia ormai adolescente di Ethan, impegnata in una disperata ricerca della normalità che la porterà a vivere gli stessi orrori del padre e ad affrontare creature spaventose. Il mix di poteri, combattimento, esplorazione ed enigmi dell'espansione funziona bene, la storia ha dei gran bei momenti e il pacchetto nella sua interezza include contenuti extra di indubbio interesse, che lo rendono irrinunciabile per chi ha apprezzato l'ultimo capitolo della serie Capcom.
PRO
- Gameplay solido e ben bilanciato
- Storia coinvolgente, alcuni bei momenti
- Interessanti contenuti extra, prezzo accessibile
CONTRO
- Si torna a visitare scenari già visti
- L'espansione di per sé non dura molto