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Robot Battle Tactics

Dopo l'ottimo Transformers G1: Awakening, il filone degli strategici a turni si arricchisce di un nuovo titolo, peraltro rimanendo sul tema dei robot. Sviluppato da LemonQuest, Robot Battle Tactics ci mette alla guida di una squadra di mercenari alla guida di potenti mech, che all'interno di dieci stage dovranno scontrarsi con avversari dotati del medesimo equipaggiamento. Chi vincerà?

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   25/09/2008
Robot Battle Tactics
Robot Battle Tactics
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Il mobile gaming e il filone degli strategici hanno poche cose in comune: da una parte c'è l'esigenza di prodotti immediati e veloci, che possano intrattenere anche solo per pochi minuti, in maniera estemporanea; dall'altra, ci sono titoli "riflessivi", contraddistinti da un gameplay lento e ragionato, in cui le partite possono durare anche molto a lungo. Una matrimonio scomodo, dunque, che eppure è stato celebrato in più di un'occasione e quasi sempre con risultati sorprendenti. Certo, l'approccio a uno strategico a turni da parte del "casual gamer" che usa i videogame per cellulare in modo saltuario può essere traumatico, ma c'è un gran numero di utenti esperti e smaliziati, là fuori, che usano il proprio terminale alla stregua di una qualsiasi console portatile, e sono abituati a dedicare a questo tipo di intrattenimento tutto il tempo necessario. Non per questo Robot Battle Tactics può essere classificato come uno strategico "duro e puro", di quelli in cui gli stage si fanno sempre più lunghi e complicati man mano che si procede: pur possedendo un gameplay sfaccettato e ricco di spessore, l'ultima fatica di LemonQuest fa lo sforzo di non prendersi troppo sul serio, e offre una serie di livelli mai troppo lunghi e lenti, in cui magari è l'approccio iniziale a decidere le sorti dello scontro.

Come accennato, ci troveremo alla guida di un piccolo gruppo di mercenari che lavorano per alcune potenti corporazioni, ma che a un certo punto si rendono conto di essere al servizio dei "cattivi" e devono pagarne le conseguenze. La meccanica di gioco è quella classica del genere, con turni all'interno dei quali possiamo muovere i nostri mech ed eventualmente fagli attaccare i nemici. Ogni modello possiede caratteristiche ben precise, che riguardano il range di movimento, la resistenza, la potenza offensiva e la tipologia di attacco: alcuni possono combattere solo a distanza ravvicinata, ma sono letali; altri dispongono di armi che funzionano solo a distanza, ma possono spostarsi più velocemente. Ci sono in tutto quattro o cinque tipologie di mech, che includono l'immancabile unità di supporto (quella in grado di riparare i danni dei propri compagni ma che risulta spesso indifesa di fronte agli avversari) nonché i mezzi corazzati dotati di cannone a lunga gittata. Tra uno stage e l'altro, potremo spendere il denaro guadagnato per potenziare il nostro equipaggiamento e per aggiungere nuovi personaggi al gruppo, secondo il principio che vede la superiorità numerica come un indubbio vantaggio, all'interno degli strategici a turni. Il sistema di controllo si basa sul movimento di un puntatore che scorre da un'unità all'altra, controllato tramite il d-pad, e sul tasto 5, che serve per selezionare un mech e per determinarne il movimento nonché l'eventuale fase offensiva. A differenza del recente Transformers G1: Awakening, in Robot Battle Tactics avremo a disposizione più di un singolo attacco, nella fattispecie potremo optare per un colpo diretto, per un attacco in mischia (che incide su diversi obiettivi adiacenti) o per un attacco speciale, se abbiamo accumulato abbastanza energia. In quest'ultimo caso, il gioco fa partire una breve ma spettacolare sequenza molto simile a quelle viste nei vari Super Robot Wars, in cui il nostro mech si produce nel proprio attacco ai danni del nemico. Tanta varietà non è purtroppo disponibile anche in fase difensiva: potremo solo subire il colpo, sperando che la corazza regga abbastanza da permetterci di contrattaccare.

La realizzazione tecnica del gioco è buona, con una grafica piuttosto dettagliata per i mech, che vengono ben differenziati a seconda del modello. Purtroppo l'uso dei colori è un po' limitato, e le location finiscono tutte per somigliarsi. Inoltre gli stage sono tutt'altro che enormi, dunque si limitano a fare da scenario per le battaglie senza la minima velleità esplorativa. Le scene animate a cui si può assistere durante gli attacchi speciali sono ben fatte, ma non si possono saltare. Il sonoro è costituito da alcune musiche MIDI di discreta qualità, che accompagnano l'azione senza disturbare ma non riescono ad appassionare più di tanto.

Conclusioni

Multiplayer.it
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Lettori
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Il tuo voto

Robot Battle Tactics è uno strategico molto ben fatto: ci sono varie tipologie di mech, diversi attacchi per ognuno e la possibilità di potenziarli o di acquistarne di nuovi. La trama di sfondo è abbastanza interessante, oltretutto, e dieci stage sono abbastanza per garantire una longevità nella media. Gli unici problemi riguardano una certa monotonia nell'aspetto grafico, soprattutto per quanto concerne i colori, e la linearità dell'azione di livello in livello. Gli stage non si fanno più estesi o più complessi man mano che si procede nella storia: da un lato ciò garantisce partite sempre rapide, dall'altro semplifica un po' troppo le cose. Ad ogni modo, gli appassionati del genere non dovrebbero lasciarselo sfuggire.

PRO

CONTRO

PRO

  • Gameplay ricco di sostanza
  • Ottimi sistema di potenziamento
  • Trama interessante

CONTRO

  • Un po' troppo lineare
  • Uso dei colori opinabile
  • Talvolta macchinoso