Scrivere la recensione di Sackboy: A Big Adventure per PS5 vuol dire raccontare di un titolo meno appariscente di altri, uno di quelli che rischia di essere lasciato un po' in secondo piano nella line up di lancio di PS5. Accanto a prodotti di grande richiamo, come Demon's Souls e Spider-Man: Miles Morales, il platform di Sumo Digital risulta un prodotto meno allettante per l'utenza appassionata. Eppure si tratta di un innesto sensato: con il Natale dietro l'angolo, un titolo che assecondi le esigenze di tutti, permettendo anche di giocare in cooperativa, male non può fare, regalando qualche istante di leggerezza tra una sessione di imprecazioni con il titolo From Software (magistralmente rivisto da Bluepoint Game) e un passaggio nei panni di Spider-Man tra gli altri palazzi di New York.
Le meccaniche sono quelle tipiche del genere, che lo sviluppatore inglese riprende in maniera pedissequa, a volte forse troppo, ma il tono gioioso dell'ambientazione, dell'iconico protagonista e dei comprimari infondono all'opera uno spirito leggero a tratti irresistibile. Cinque mondi pieni di livelli, sfide e oggetti da raccogliere. Non abbastanza da intaccare i mostri sacri del genere, più che sufficienti per garantire una buona dose di ore di divertimento.
Un grosso problema per Sackboy
Quando il temibile Vex invade il mondo di Sackboy e dei suoi compagni, le cose si mettono immediatamente male: il nemico di turno minaccia di privare della libertà il protagonista e i suoi amici, lasciandogli (e lasciandoci) l'unica possibilità di metterci in viaggio. Ad aspettarci cinque mondi pieni di livelli, con altrettante tematizzazioni. Si va dalla classica foresta ai fondali sottomarini, da città futuristiche fino al centro della terra. Il tema di Little Big Planet, con fondali e personaggi fatti di cartone, colla, pittura e stoffa, torna qui con una realizzazione deliziosa e molto colorata.
Allo stesso tempo la natura così fisica e concreta dei materiali usati (virtualmente) per ricreare i livelli tende a renderli, alla lunga, un po' troppo uguali tra di loro. Restano molto colorati e basta guardare un qualsiasi video per rendersi conto di quanto buono sia stato il lavoro fatto da Sumo Digital, ma ad un certo punto dell'esperienza è come se si avesse l'impressione che visivamente il gioco avesse già dato tutto quello che aveva da offrire. Al netto di qualche sbavatura, il personaggio e il suo universo sono comunque ben definiti e riconoscibili, elemento fondamentale per un'operazione di questo genere.
Le regole del platform
Sackboy: A Big Adventure è il frutto di un approccio scientifico al genere platform. C'è praticamente qualsiasi cosa vista in altri titoli simili: livelli più o meno aperti, a scorrimento orizzontale e verticale, momenti musicali e sfide a tempo. Il personaggio non ha una vera e propria progressione ma apprende una manciata di mosse durante le prime battute, per poi acquisire, a seconda del livello, particolari abilità che gli permettono ora di restare sospeso in aria, ora di sparare un colpo con un braccio bionico oppure di agganciarsi e poi dondolarsi con un rampino. Di tutto un po', e lo stesso vale con i nemici che si susseguono con discreta varietà prima di ripresentarsi un po' per volta in versione potenziata.
Il livello di difficoltà è stato volutamente contenuto: scordatevi quindi l'impegno richiesto per superare i passaggi più complessi di giochi come Crash. Sackboy: A Big Adventure vuole farsi completare da chiunque, anche se per raccogliere tutte le sfere utili per proseguire nel corso dell'avventura dovrete metterci del vostro; un po' come accade con le classiche stelle di Mario. Se solo il livello di sfida fosse stato un filo più alto, probabilmente la fase finale dell'esperienza, che sente il peso della fatica sostenuta fino a quel momento dalla struttura di gioco scelta, sarebbe stato alleviato. Così il gioco si presta meglio a sessioni fugaci piuttosto che a una lunga tirata che ne mette inevitabilmente in mostra alcuni limiti. Ci sono livelli pensati per essere giocati in cooperativa, un toccasana in una line up di lancio di PS5 che altrimenti non parlerebbe a tutta la famiglia. E poi ci sono le già accennate sfide a tempo che, se volete tagliare il traguardo con tempi decenti, vi impongono andando avanti una certa concentrazione.
Il sistema di controllo risponde molto bene; piuttosto in alcuni casi il gran numero di cambi di prospettive lascia che alcuni passaggi siano più confusionari di altri. Nulla di grave comunque. Peccato invece che gli scontri con i boss, uno per ciascun mondo, non siano particolarmente ispirati e in un caso si ripetano quasi uguali. Uno sforzo extra sarebbe stato graditissimo.
A prescindere dal vostro livello d'abilità è probabile che in una dozzina di ore, forse qualcosa in più, riusciate a raccogliere abbastanza sfere da sbloccare e completare tutti i livelli. Vi ci vorrà un po' di tempo in più per tornare sui vostri passi e collezionare quelle mancanti, in che ci porta a fare un plauso a Sumo Digital per il lavoro fatto nell'inserire in ogni livello un numero sufficiente di passaggi segreti, piccole aree nascoste ed extra divertenti.
Grafica e sonoro d’impatto
Se come accennavamo sopra è vero che Sackboy: A Big Adventure soffre un po' di stanca nelle fasi finali dell'avventura, è altrettanto vero che in generale il lavoro grafico è ottimo. I livelli sono coloratissimi, ricchi di dettagli e la realizzazione di tutti i materiali che compongono questo mondo "fatto a mano" dà davvero l'idea di quale passo in avanti si sia fatto negli ultimi tempi rispetto a look simili proposti in passato. La telecamera, normalmente posta ad una certa distanza dal personaggio e dai nemici, impedisce spesso di osservare dettagli visibili quando si avvicina, ad esempio a fine livello, come l'eccezionale realizzazione di Sackboy ed altri comprimari. Non abbiamo potuto testare, invece, la versione PS4 che dovrà inevitabilmente scendere a qualche compromesso.
Tra l'altro il protagonista può spendere la valuta in game per acquistare tutta una serie di costumi ed elementi estetici che non hanno alcun impatto sul gameplay, ma sono incredibilmente divertenti da vedere e indossare. La messa in scena raggiunge in assoluto il suo apice in alcuni livelli tematici, ad esempio una divertentissima corsa sulle rapide, e soprattutto durante gli schemi musicali. In questi casi le canzoni su licenza sono il pretesto per far ballare a ritmo l'intero livello, dai nemici al fondale. Il primo di questi momenti, sulle note di Uptown Funk, sarà una piccola rivelazione.
La parte sensoriale offerta dal Dualsense, il nuovo controller PS5, è sostanzialmente divisa in due. Da una parte c'è un uso preciso del feedback aptico e dello speaker integrato, che accompagnano l'azione e rendono più immersiva e diretta la connessione con quanto accade. Dall'altra, purtroppo, i grilletti adattivi non vengono sfruttati come visto altrove, ad esempio in Astro's Playroom. Un peccato perché, nonostante è vero che non vengono usati i grilletti se non per raccogliere e lanciare gli oggetti, questa novità resta qualcosa che vorremmo provare un po' di più.
Conclusioni
Sackboy: A Big Adventure non intende cambiare il mondo dei platform ma ne riprende tutte le caratteristiche più classiche. I molti livelli ripropongono con una buonissima realizzazione tanti spunti differenti, con alcuni interessanti picchi verso l'altro come nel caso degli schemi musicali. C'è parecchio da giocare da soli tra livelli da sbloccare, elementi estetici da collezionare e sfide a tempo da completare. E poi ci sono le parti cooperative che permettono di divertirsi in più d'uno, offline ma anche online, dando ai giocatori qualcosa che nella line up di lancio di PS5 altrimenti non ci sarebbe stato. Un prodotto non incredibilmente ambizioso ma divertente e longevo, oltre che ben realizzato tecnicamente. Perfetto per essere giocato in compagnia da tutta la famiglia.
PRO
- Buona varietà di situazioni e contenuti
- Ottima realizzazione tecnica
- Sackboy è sempre un personaggio divertentissimo
CONTRO
- Arriva alla fine con il fiato un po' corto
- Livello di difficoltà fin troppo gentile