Chi siamo?
Silent Hill 3, come i suoi predecessori, offre un gameplay tipico dei survival horror, un misto di azione, esplorazione, combattimenti e enigmi. Noi siamo Heather, una ragazza di cui non sappiamo nulla, e che si risveglia all’interno di un centro commerciale, dopo aver avuto un incubo terrificante, in quello che sembra un parco giochi dell’orrore, farcito di esseri umani coperti di sangue, personaggi dei divertimenti morti ammazzati e mostri dalle lame aguzze intenzionati a farci fuori il prima possibile. La storia non è subito chiara. All’inizio incontriamo un detective di nome Douglas che ci dice di volerci aiutare, ma la situazione precipita velocemente in un vortice di terrore e ci ritroviamo a correre all’interno del centro commerciale, inseguiti da mostri e creature terrificanti. A differenza dei capitoli precedenti di Silent Hill, questa volta la storia è forse un pò meno coinvolgente all’inizio. Il motivo principale è che, per una volta, non stiamo cercando qualcuno che ci era caro e che è scomparso a Silent Hill; questa volta stiamo cercando di scoprire noi stessi, ma con veramente pochi elementi che ci possano aiutare fin dall’inizio. Inoltre, per la prima volta, la vicenda non ha origine nella assai poco ridente cittadina di Silent Hill.
Gameplay
La struttura di gioco è pressochè invariata rispetto ai predecessori. Dobbiamo esplorare delle aree e risolvere degli enigmi per riuscire ad accedere alle zone successive; nel frattempo ci ritroviamo a dover combattere contro mostri sanguinari, cani infernali e una miriade di mostri sempre più brutti e cattivi, decisi a portarci nella tomba con loro. Per difenderci abbiamo a disposizione una serie ben nutrita di armi, sia per il corpo a corpo che per il combattimento a distanza.
Se pensavate che nei capitoli precedenti fosse difficile rimanere in vita, ora vi ritroverete a ricredervi in men che non si dica. Silent Hill 3 è ancora più difficile, nonostante sia sempre possibile selezionare il livello di difficoltà dei combattimenti fra tre opzioni differenti. Spesso e volentieri dovremo combattere contemporaneamente contro più mostri e non sempre potremo fare affidamento sulle armi da fuoco; sarà invece consigliabile imparare a correre velocemente e a distanziare i nostri inseguitori. Per recuperare l’energia abbiamo a disposizione delle boccette del pronto soccorso, e per quanto riguarda le armi, ci sono diverse munizioni sparse nelle locazioni di gioco. Possiamo anche utilizzare della carne come esca per certi mostri, in modo da distrarli e riuscire a superarli senza dover ingaggiare un combattimento.
Per fortuna, tra le altre cose, possiamo recuperare le mappe delle zone in cui ci muoviamo ed utilizzarle per capire in ogni momento dove ci troviamo esattamente e tenere traccia delle aree che non sono accessibili o che abbiamo già visitato ed in cui non siamo riusciti a risolvere degli indovinelli o delle situazioni particolari.
Ambientazioni
Silent Hill 3 introduce una serie di ambientazioni nuove ed altre già viste nei giochi precedenti. Il centro commerciale in cui ci risvegliamo all’inizio dell’avventura dovrebbe ricordarci il primo Silent Hill, mentre la stazione della metropolitana, le fogne ed altre zone sono completamente nuove. Solo a metà avventura torneremo veramente alla cittadina di Silent Hill. Durante il nostro pellegrinaggio, continueremo a passare dalla vita reale alla versione da incubo delle stesse ambientazioni. Quello che fino a pochi minuti prima ci era sembrato un normale centro commerciale, con solamente qualche cestino dei rifiuti fuori posto, ci si ripresenterà come un luogo terrificante, con pareti coperte di sangue, mostri usciti dai nostri peggiori incubi e segreti da svelare. Questi passaggi da un mondo all’altro, vengono sottolineati dallo stato d’animo di Heather, che di volta in volta ha dei capogiri e perde i sensi, prima di ritrovarsi nella versione corrotta dello stesso posto in cui era pochi istanti prima. Inutile dire che mentre ci troviamo nel lato oscuro del mondo, tutto diventa più cupo, più spaventoso, coperto di corpi ammassati in ogni angolo e sporchi di sangue, con grate arrugginite sui pavimenti ed echi di rumori e grida che provengono da lontano ma che sembrano farsi più vicine alla svolta di ogni angolo.
Differenze tra la versione PC e PS2
Silent Hill 3 colpisce nel segno ed allo stesso tempo delude un pò nella sua versione PC. Di positivo c’è lo sfruttamento a pieno delle maggiori capacità grafiche rispetto alla PS2. Infatti, possiamo impostare il gioco per arrivare a risoluzioni fino a 1600x1200 a 32bit di profondità di colore. Il tutto senza che la velocità del gioco ne risenta in alcun modo. A questo aggiungiamo anche la possibilità di poter salvare in qualsiasi momento. Non siamo più costretti a cercare dei pentagrammi che rappresentano le zone in cui possiamo salvare; in qualsiasi momento possiamo accedere al menù di gioco e salvare. Se da un lato tutto ciò è molto comodo, dall’altra allenta un pò la tensione che normalmente si viene a creare quando siamo in mezzo ad una situazione piuttosto difficile e non possiamo essere sicuri di uscirne vivi. Il fatto di salvare ci permette in qualsiasi momento di assicurarci che non dovremo rifare una certa sezione di gioco da capo, a scapito di una dose di adrenalina altrimenti assicurata.
L’unico aspetto che mi sento di definire negativo, anche se in fin dei conti non è totalmente problematico, è il sistema di controllo. Konami ha trasferito esattamente lo stesso identico sistema di controllo utilizzato su PlayStation 2 su PC. Il problema è che se non si ha a disposizione un gamepad, muoversi con tastiera e mouse non è esattamente intuitivo. Per abituarsi ci vuole un pò di tempo ed una certa abitudine. Controlliamo il personaggio sia con i tasti che con il mouse: questo viene utilizzato per puntare, sparare e spostare la visuale, il che rende piuttosto complesso muoversi ed allo stesso tempo cambiare l’angolo visivo. Il tutto si ripercuote soprattutto nelle situazioni in cui dobbiamo combattere o sfuggire a qualche mostro, in quanto spesso e volentieri non riusciamo a muoverci ed allo stesso tempo ad avere una visuale della direzione in cui stiamo andando.
Altra nota dolente è che nemmeno nella versione PC sarà incluso il “making of”, ovvero il filmato in cui viene mostrato come è stato creato Silent Hill 3, che è invece stato pubblicato a parte nei mesi scorsi su alcune riviste sia nazionali che estere.
Cosa rende Silent Hill 3 unico nel suo genere?
E’ fuori da ogni dubbio il fatto che la forza di Silent Hill 3 stia proprio nella cura maniacale dei particolari. Ancora una volta ritroviamo l’effetto sgranato da pellicola che avevamo incontrato in Silent Hill 2, e se Konami si fosse ridotta a pubblicare una nuova avventura con lo stesso motore grafico, probabilmente non avrebbe fatto un buco nell’acqua. Invece, con Silent Hill 3, è andata oltre introducendo nuovi effetti speciali visivi, come i muri animati in cui il sangue si muove sembrano essere delle creature viventi pronte ad uscire dalla dimensione piatta del cemento e a prendere vita davanti ai nostri occhi. Gli effetti di luce ed ombra sono stati ulteriormente migliorati, e possiamo apprezzarne gli sforzi osservando Heather quando si muove con in mano la torcia elettrica che proietta luce ed ombre dinamiche in tempo reale.
E come sempre, ci ritroviamo di fronte ad alcuni dei filmati più belli in assoluto nella storia dei videogiochi. I personaggi sono stati creati, animati, curati in ogni particolare in modo che sembrino il più possibile delle persone vere. Anche i mostri, nelle loro deformità e atteggiamenti riprendono alcune delle nostre paure più inconsce e vanno a pescare nella collettività della simbologia che abbiamo imparato ad associare con ciò che è male e pericoloso.
Un mondo senza musica non ha senso di esistere
Già Silent Hill 2 aveva stupito con una colonna sonora ricercata ed accattivante. Silent Hill 3 non è da meno. Ancora una volta ci ritroviamo a correre e camminare in corridoi bui, in cui i nostri passi rimbombano ed in cui l’eco dei dannati raggiunge le nostre orecchie dalle profondità dell’inferno che vive nella nostra mente. I mostri sembrano vivi anche grazie agli effetti sonori che danno loro credibilità e che li fanno sembrare dei demoni venuti dall’inferno per portarci via, per divorarci o schiacciare il nostro corpo sotto il loro peso.
Non manca anche una colonna sonora in uno stile che va dal pop al rock, con tanto di brani suonati e cantati da Vanessa Williams.
L’unica pecca, per noi Italiani, è la mancanza di un doppiaggio delle voci dei personaggi, che sono rimaste in lingua inglese e sottotitolate in Italiano. E’ un vero peccato in quanto la versione originale delle voci è stata curata moltissimo ed aiuta ad immedesimarci nella parte. Il fatto di dover ogni tanto staccare gli occhi dalle scene animate per leggere i sottotitoli sminuisce un pò l’esperienza globale.
Commento
Tirando le conclusioni, Silent Hill 3 è il giusto seguito di una serie di successo. La storia è accattivante e sufficientemente varia per tenerci incollati al monitor. Il gameplay non è particolarmente differente rispetto a quello a cui siamo stati abituati per questo genere di giochi, il che lo rende particolarmente appetibile ai fan della serie e a chi è appassionato di ciò che è oscuro, tenebroso, spaventoso e mozzafiato.
- Pro:
- Trama coinvolgente
- Ambientazione pregevole
- Ottima colonna sonora
- Contro:
- Sistema di controllo poco convincente
- Gameplay leggermente ripetitivo
- Il sistema di salvataggi snatura leggermente l'esperienza
E la storia continua
E’ già passato un bel pò di tempo da quando Konami ha pubblicato il primo Silent Hill, nel 1999. Silent Hill è stato il primo passo della software house nel mercato dei survival horror, genere fino ad allora controllato quasi esclusivamente da Capcom con il suo Resident Evil. Konami non ha cercato di replicare il lavoro di Capcom e si è invece avventurata in un cammino che è più oscuro, più terrificante ed ancora più coinvolgente. Non è un caso che proprio la storia di Silent Hill, così come i suoi mostri e le sue ambientazioni, siano diventati un vero e proprio cult che si è trasformato in breve tempo in una serie che fino ad ora non ha minimamente tradito le aspettative dei giocatori. Silent Hill 3 deve mantenere fede alla tradizione di qualità vista fino ad ora, e lo fa a voce alta, con una nuova avventura all’altezza degli standard che ci si aspetta da un prodotto Konami.