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Sonic Heroes

Arrivano anche su Xbox le nuove avventure del simbolo di Sega: Sonic the Hedgehog. Un nuovo sistema di combattimento per una formula collaudata anni addietro. Nella nostra recensione i dettagli di Sonic Heroes.

RECENSIONE di Antonio Jodice   —   26/02/2004
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Gioco di squadra.
L’idea alla base di questo Sonic Heroes è quella di dividere l’ormai ampio parco protagonisti della serie in quattro team diversi (Team Sonic, Team Dark, Team Rose e Team Chaotix) di tre personaggi, ognuno con le proprie abilità e che possono, collaborando, riuscire a superare le varie situazioni di gioco. In realtà, i diversi team corrispondono ad un diversa conformazione e difficoltà dei livelli, e non ad effettive differenze di gameplay, dato che si equivalgono nelle possibilità offerte: c’è il personaggio più forte col quale distruggere gli elementi del fondale per trovare strade nascoste o bonus e disfarsi più velocemente dei nemici; il personaggio che permette di volare e risalire i pendii più irti alla ricerca di passaggi o per meglio eliminare i nemici volanti; c’è quello col quale affrontare le parti più rapide e saltare di nemico in nemico per superare burroni o baratri. Grande impegno è stato profuso nella creazione delle tante abilità dei personaggi, dei power up e dei colpi speciali, ognuno con una funzione specifica. La nota più positiva risiede sicuramente nella longevità di Sonic Herpes: se per finire il gioco nel modo più semplice, non ci vorranno più di dieci ora, per terminarlo con tutti gli emblemi, tutti i power up e tutti i team non ci vorranno meno di una trentina d’ore. Questo, ovviamente, a patto di farsi piacere il nucleo del gioco che è l’attraversamento senza fiato e a rotta di collo di decine di locazioni, intervallate dagli scontri con i boss di fine livello. Il level design è tornato quello dei bei tempi andati, con giri della morte, salti spettacolari e una grande sensazione di velocità. Naka, nel livello chiamato Casino, riesce nell’impresa di realizzare la miglior resa di flipper 3d che gli sia mai riuscita e che inseguiva dai tempi di Sonic Spinball. Non fosse che la fisica della pallina/Sonic è completamente sballata, ci sarebbe di che esultare.

Sonic Heroes
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Cosa si fa?

Ci sono più modi di giocare a Sonic Heroes. Il primo è quello più veloce e consiste nell’arrivare in fondo ad ogni stage, sopravvivendo agli attacchi dei nemici e senza esaurire tutte le vite cadendo in baratri o dirupi. Come nella migliore tradizione del Sonic Team, però, questa non è altro che la punta di un iceberg che offre molto di più. Al termine di ogni stage ci viene, infatti, attribuita una lettera che corrisponde alla votazione ottenuta in base a fattori come il tempo impiegato per arrivare alla fine, agli anelli recuperati e ai segreti scoperti. Durante gli stage è, inoltre, possibile trovare delle gabbie con dentro delle chiavi, una volta raccolte e giunti alla fine dello stage si accede a dei livelli bonus ricalcati su quelli dei mitici episodi su Megadrive. Prima di aver esplorato ognuno di questi, aver ottenuto il massimo di voti in ogni livello e aver raccolto tutti gli emblemi, di tempo ne sarà passato moltissimo.

Telecamera mon amour.

Ci risiamo, è proprio il caso di dirlo. I maggiori problemi di tutte le trasposizioni 3d di Sonic sono sempre stati legati alla gestione delle telecamera ed anche Heroes non fa eccezione, mantenendo alcune delle fastidiose caratteristiche del passato. A parte gli incidenti per i quali a volte l’inquadratura si incastra in posizioni dalle quali è difficoltoso destreggiarsi e che comunque sono rarità non troppo problematiche, ad essere poco chiare sono alcune scelte effettuate dagli sviluppatori. Con i trigger analogici è, infatti, possibile ruotare la telecamera a 360° intorno al personaggio che si sta controllando, con la leva analogica destra si passa in visuale soggettiva ed è possibile guardarsi attorno in ogni direzione. Il problema è che, mentre si è fermi e ci si vuole guardare attorno per valutare la distanza di una piattaforma o vedere se è possibile procedere in una direzione alternativa, non è possibile guardare in alto o in basso stando nella visuale in terza persona. Lo si può fare solo passando nella visuale in soggettiva, che, però, non aiuta quando si deve saltare, o dalla visuale in terza persona, ma solo mentre ci si muove. Scelta strana, che limita di molto le possibilità di questo gioco, per cui ben presto ci si ritrova a bashare la nostra strada verso la fine dello stage solo per vedere a quali peripezie acrobatiche si viene chiamati negli stage seguenti. La voglia di ottenere il massimo da questi schemi mastodontici rischia di svanire in fretta.

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Lampi blu

Per essere un gioco multipiattaforma, questo Sonic Heroes fa alcune cose in maniera decisamente buona. La sensazione di velocità è inebriante e gli sporadici rallentamenti non inficiano né la giocabilità né il risultato globale. Anche la struttura degli stage è degna di nota, questi sono infatti articolati e complessi e vedersi sfrecciare attorno le strutture dei diversi schemi genera più di un momento esaltante. Le sole mancanze sono da riscontrarsi in un impianto povero d’effetti o chicche, che su Xbox sono oramai all’ordine del giorno (il nuovo capitolo della vita di Sonic vanta forse la peggior ricostruzione poligonale dell’acqua mai vista in questa generazione di hardware), e nella mancanza di dettagli poligonali nei fondali, la cui resa coreografica è quasi del tutto affidata alle texture e alla pulizia generale dell’immagine. Il sonoro è quello tipico dei titoli legati al porcospino di Sega, con quel rock melodico anni ’80 che farà scendere qualche lacrimuccia agli amanti degli anni d’oro del colosso dell’entertainment nipponico.

Sonic Heroes
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Commento

Dopo il passo falso di Sonic Adventures 2, il nuovo capitolo della saga del porcospino di Sega è forse quello più vicino alle sue origini a 16 bit. I dubbi nascono dall’aver recuperato la frenesia, le vertigini e il level design degli albori, tralasciando gli aspetti più prettamente legati al platforming, soprattutto per i problemi di gestione delle telecamere. Sonic Heroes è un brivido alla velocità della luce, una lunga corsa su una montagna russa pirotecnica e colorata, ma resta da vedere per quanto tempo questo tipo di gameplay riesca ancora ad essere realmente appagante. Il risultato del lavoro del Sonic Team è divertente, ma francamente sembra arrivato il momento di trovare idee nuove per un eroe che con queste scarpe di strada ne ha corsa davvero tanta e che potrebbe tornare a lasciare il segno.

    Pro:
  • Sonic torna su buoni livelli
  • Grande sensazione di velocità
  • Discreta longevità...
    Contro:
  • Ma solo a patto di farsi prendere dal gameplay
  • Soliti problemi di telecamera
  • Qualche rallentamento

Dopo aver riscosso un discreto successo su GameCube con le riedizioni a 128 bit dei due capitoli usciti per Dreamcast, Sega torna alla carica con questo Sonic Heroes, dichiaratamente multipiattaforma, e che arriva in contemporanea su tutte le console. La versione che ha forse più fortuna di esistere, è proprio quella Xbox, dove il gioco del Sonic Team non ha di fronte a sé avversari agguerriti e dove il pubblico è letteralmente affamato di platform. Sega si affida a meccaniche collaudate e torna sulla strada tipica degli episodi dell’era a 16 Bit con un risultato veloce e divertente, ma che non riesce realmente a graffiare.