Moto d'acqua?
Splashdown è il secondo titolo per PlayStation 2 sviluppato dai Rainbow. In precedenza il team di Phoenix ci aveva "deliziato" con il bel ATV Offroad, ottimo esordio per dei programmatori che fin da subito avevano dimostrato di sapere decifrare il misterioso hardware della console di Sony. Fatte le dovute distinzioni, Splashdown può essere considerato l'equivalente di ATV sull'acqua. Protagonisti del gioco non sono i soliti Jet-Ski di Wave Race, ma dei fiammanti SeaDoo che differiscono dalle moto d'acqua per la non secondaria caratteristica di poter essere guidati da seduti. Dopo una spettacolare introduzione ci ritroviamo nell'azzurro menù principale del gioco che offre i collegamenti a tutte le sezioni del gioco. La modalità Carriera è il punto di partenza e costituisce, così come suggerisce il nome, in un lungo campionato affrontabile in 3 livelli di difficoltà. Una volta portata a termine con successo ciascuna delle 20 competizioni previste (12 a livello facile), potremo non solo accedere alla gara successiva ma anche sbloccare altri personaggi. Le piste conquistate saranno a loro volta disponibili per la modalità Arcade che ci permette di sfidare in una gara singola un avversario umano oppure un nostro amico, tramite l'immancabile split-screen orizzontale.
Poteva mancare Venezia?
La carriera costituisce un sfida non indifferente. 4 abili avversari si frappongono tra di noi e il successo finale che verrà inseguito attraverso una lunga serie di gare ambientate su tracciati più o meno ostici. Questi ultimi sono caratterizzati da una notevole varietà non solo del percorso ma anche del paesaggio. Così ci capiterà di solleticare le dolci onde della barriera corallina australiana, di sfrecciare sotto gli antichi ponti di Venezia oppure a ridosso degli spalti di uno stadio gremito in ogni ordine di posto. La scelta dell'abbinamento pilota/SeaDoo si rivela molto importante per l'avanzamento nella modalità carriera. Ciascun equipaggio differisce dagli altri per abilità o caratteristiche del mezzo che vanno ad influire in maniera determinante sul comportamento in acqua del mezzo: accelerazione, velocità, manovrabilità, stabilià. Questi valori risultano molto importanti per l'esecuzione dei tricks, su cui anche Splashdown si basa come già avvenuto in numerosi altri racing usciti in passato su PlayStation 2. Sfruttando le rampe collocate un po' ovunque sui percorsi è possibile compiere veri e propri numeri da circo che avranno la funzione di ricaricare una barra che una volta riempita ci metterà a disposizione un turbo supplementare.
Dove sono i cavalloni?
Il controllo del mezzo è davvero ottimo e ci permette di dribblare gli avversari e di evitare gli ostacoli naturali con grande precisione ed efficacia. Premendo lo stick analogico sinistro in avanti possiamo spostare il peso del pilota nella medesima direzione causando uno sprofondamento nell'acqua del SeaDoo, azione che si rivela molto utile nel caso si voglia passare sotto a delle boe o ad altri oggetti galleggianti. Premendo invece indietro la leva analogica, il pilota sposta il proprio peso all'indietro, cosa che porta al sollevamento della parte anteriore del SeaDoo. In questo modo viene diminuito l'attrito e siamo in grado di planare sull'acqua ad una velocità decisamente superiore. Tramite i tasti L2, R1 ed R2 si eseguono i tricks mentre con lo stick analogico destro è possibile ruotare la visuale di gioco a nostro piacimento.
Splashdown si dimostra fin dalle prime partite molto divertente grazie alla frenesia delle gare ma soprattutto grazie alla spettacolarità di percorsi e tricks. L'interazione con la superficie dell'acqua è il più delle volte esaltante e la sensazione di essere davvero in sella al SeaDoo è molto viva soprattutto in prossimità delle curve allorchè siamo costretti a virare. L'unico neo riscontrabile, almeno per chi abbia giocato a Wave Race, è costituito dal fatto che risulta piuttosto inverosimile che le condizioni dell'acqua siano sempre ottimali. Non aspettatevi quindi i cavalloni di Wave Race ma solo delle increspature dell'acqua che non possono essere considerate delle vere e proprie onde.
Blink 182, Smashmouth...
Non si può iniziare a parlare della grafica di Splashdown senza prima rendere merito ad una realizzazione dell'acqua che ha dell'incredibile. Rispetto a Wave Race la superficie del mezzo acquoso è sicuramente meno dinamica e questo può essere considerato sicuramente un difetto ma fortunatamente è l'unico che può essere ritrovato in un acqua che così reale non si era mai vista su PlayStation 2, e non solo. Gli strepitosi effetti di riflessione e la convincente trasparenza contribuiscono a creare la sensazione che quella su schermo sia effettivamente acqua e non solo un'imitazione. Un gradino più sotto troviamo le piste, la cui qualità grafica è piuttosto altalenante. Il livello di dettaglio delle ambientazioni è più che buono nonostante sia sempre visibile una certa nebbia non troppo in lontananza che contribuisce a rendere l'immagine meno nitida. Il motore grafico gira quasi costantemente a 30 fps che, nonostante non siano gli ormai consueti 60, non sono certo da disprezzare in questo caso. La parte sonora svolge il proprio lavoro con dignità pur non raggiungendo il livello di altre produzioni. E' degna di nota la colonna sonora del gioco che include tra gli altri alcuni brani dei conosciutissimi Blink 182 e Smashmouth. Se vi piace il genere, non avrete di che lamentarvi.
Splashdown Vs. Wave Race
E' innegabile che ci troviamo di fronte ad un ottimo gioco, degno di considerazione da parte degli appassionati di racing ma anche di tutti i possessori di PlayStation 2. Splashdown ha tutte le carte in regola per essere considerato il Wave Race della console di Sony e rispetto al titolo Nintendo non sembra mancare proprio nulla. La strepitosa realizzazione dell'acqua vale da sola il prezzo di acquisto di un gioco che merita di entrare a far parte della vostra collezione. Temo però che in questo periodo ricco di novità per la PS2, Splashdown rischi forse di essere snobbato a favore di altri titoli usciti, forse meno belli ma sicuramente più conosciuti.
- Pro:
- Divertente e frenetico
- Ottimo controllo
- Blink 182, Smashmouth...
- Acqua incredibile...
- Contro:
- ...ma un po' statica
- "solo" 30 fps
Un tuffo nell'acqua Splashdown
I videogiochi dedicati a sport acquatici, o comunque caratterizzati da ambientazioni prettamente acquatiche, non hanno mai raccolto molto su console. La difficile realizzazione di un elemento acquatico, credibile non solo visivamente, ha probabilmente costituito una barriera difficilmente superabile. Così è stato fino all'arrivo di Wave Race su Nintendo 64, gioco che non solo ha rivoluzionato il genere ma che ne è anche diventato il simbolo. Il successo ottenuto da Wave Race ha spinto numerose altre software house a raccogliere la sfida lanciata dalla grande N. Proprio negli ultimi giorni è arrivato su PlayStation 2 un nuovo gioco che si presenta non senza una certa dose di ambizione al cospetto di Wave Race Blue Storm (trasposizione su GameCube di WR) e dei possessori di PlayStation 2. il suo nome è Splashdown e ci arriva dal talentuoso team Rainbow Studios che per l'occasione ha usufruito del supporto del prestigioco marchio Atari.